CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 marzo 2023
76.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-00312 Morfino: Completamento del sistema tramviario di Palermo.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In premessa, come evidenziato dagli onorevoli interroganti, il Sistema Tram Palermo – Fase II Tratte A, B e C è un intervento finanziato con risorse Fondo sviluppo e coesione nell'ambito del Patto per lo sviluppo della città di Palermo.
  La legge di Bilancio 2023 (articolo 1, comma 369 e seguenti) ha incrementato la dotazione del Fondo per l'avvio di opere indifferibili e disciplinato le relative modalità di accesso.
  Nel merito, per gli interventi degli enti locali finanziati con risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza nonché dal Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, è stata prevista la possibilità di una preassegnazione, in aggiunta all'importo assegnato, di un contributo calcolato nella misura del 10 per cento dello stesso. Alla preassegnazione accedono, su base semestrale, gli enti locali attuatori che avviano le procedure di affidamento delle opere pubbliche dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
  Le amministrazioni statali finanziatrici degli interventi avevano l'obbligo, entro il 10 gennaio 2023, di individuare l'elenco degli enti locali potenzialmente destinatari della preassegnazione. Il MIT ha puntualmente adempiuto a tale prescrizione inserendo il Sistema Tram Palermo – Fase II Tratte D, E2, F, G e Parcheggi di interscambio nel proprio elenco. Nell'ambito di tale procedura; il comune di Palermo non ha presentato domanda per la preassegnazione del 10 per cento e la mancata adesione equivale a rinuncia.
  L'ente locale può fare richiesta per importi superiori nella seconda finestra temporale del primo semestre, per la quale il MEF dovrà indicare le modalità di presentazione delle domande.
  In alternativa, qualora le procedure di affidamento vengano avviate nel secondo semestre 2023, il comune di Palermo potrà presentare domanda di accesso ai finanziamenti in tale arco temporale.

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ALLEGATO 2

5-00410 Ghirra: Realizzazione della ferrovia a scartamento ordinario che colleghi Nuoro alla rete ferroviaria sarda.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  La linea Nuoro-Macomer è una linea ferroviaria regionale a semplice binario, a scartamento ridotto e a trazione diesel, che si estende per circa 58 chilometri.
  Per la sua riqualificazione, il MIT ha previsto un contributo statale pari a 12,6 milioni di euro a valere sulle risorse di cui al Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese e destinato a interventi per la messa in sicurezza delle ferrovie non interconnesse alla rete nazionale. Tali risorse sono state assegnate sulla base delle richieste della regione Sardegna per l'implementazione del Sistema di Controllo Marcia Treno su linee di trasporto pubblico locale di lunghezza complessiva pari a 129 chilometri, di cui 58 chilometri della linea Macomer-Nuoro, 42 chilometri della Cagliari-Senorbì e 29 chilometri della Senorbì-Isili.
  Per lo sviluppo e l'integrazione delle reti di mobilità, a fine 2022 è stato sottoscritto un Protocollo di Intesa tra MIT, regione Sardegna, società RFI e ANAS, soggetti coinvolti nella realizzazione delle opere infrastrutturali nella regione. È stato istituito un gruppo di lavoro che dovrà individuare in maniera organica e sinergica le azioni finalizzate al superamento del gap infrastrutturale e al miglioramento della mobilità nel territorio sardo. I lavori del gruppo si concluderanno nei prossimi mesi.
  In merito al richiamato ordine del giorno del 6 dicembre 2022, sono state avviate le necessarie interlocuzioni con RFI per individuare le opportune iniziative per adempiere agli impegni assunti.
  L'obiettivo è di integrare l'infrastruttura regionale con quella statale, creando una rete di trasporto più moderna, interconnessa e accessibile.

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ALLEGATO 3

5-00422 Ghio: Tutela della sicurezza dei lavoratori in ambito portuale.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Il tema della sicurezza sul lavoro nel settore portuale è una delle priorità delle attività del Ministero delle infrastrutture e trasporti.
  All'indomani dei recenti fatti di cronaca riguardanti i gravi infortuni avvenuti nei porti di Trieste e di Civitavecchia, il 15 febbraio scorso sono stati convocati, alla presenza del Ministro Salvini, le Autorità di sistema portuale di riferimento, i vertici di Assoporti e delle Associazioni dei terminalisti per avere un quadro aggiornato della situazione e quindi valutare ulteriori azioni per prevenire e contrastare tali fenomeni. Nel corso della riunione, è stata prevista l'inclusione di criteri premiali per le imprese che investono sulla sicurezza e sulla formazione degli operatori, già inseriti nelle linee guide ministeriali sul Regolamento delle concessioni portuali che saranno emanate nei prossimi giorni.
  È stato, altresì, istituito di un tavolo di coordinamento interministeriale sulla sicurezza del lavoro in ambito portuale, con la partecipazione dei dicasteri del lavoro e delle finanze e delle parti sociali. La prima riunione si è svolta proprio questa mattina presso il MIT. Tra i temi affrontati, il monitoraggio puntuale delle tipologie di incidenti ricorrenti e dei carichi di lavoro assegnati, la certificazione di sicurezza delle imprese e il prepensionamento per lavori particolarmente usuranti, oltre a innovativi progetti di formazione.
  In merito alla formazione continua del personale nel settore portuale, il Ministero del lavoro ha comunicato che sono attivi una serie di percorsi formativi uniformi realizzati in collaborazione con INAIL. Inoltre, con le regioni e con le Autorità di sistema portuale, sono stati realizzati nove piani mirati di prevenzione e 38 edizioni dedicate alla formazione, che hanno coinvolto oltre 1.300 operatori e 120 aziende portuali, nonché imprese della pesca e di servizio di ormeggio.
  Infine, è in via di attivazione con Assoporti un progetto sperimentale finalizzato ad implementare strumenti e metodologie per la rilevazione degli incidenti.