CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 aprile 2024
286.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e VI)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 10 aprile 2024. — Presidenza del presidente della VI Commissione Marco OSNATO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Sandra Savino.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto legislativo in materia di revisione del sistema sanzionatorio tributario.
Atto n. 144.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato nella seduta del 9 aprile 2024.

  Marco OSNATO, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere è fissato al 14 aprile 2024. Avverte che è pervenuta la prescritta intesa della Conferenza unificata, di cui l'atto non era inizialmente corredato, e pertanto da questo momento le Commissioni possono esprimere il proprio parere.

  Maria Carolina VARCHI (FDI), relatrice per la II Commissione, formula una proposta di parere favorevole, con osservazioni, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Ritiene che tale complessa ed articolata proposta di parere, frutto di un'approfondita valutazione, possa trovare accoglimento da parte delle Commissioni.

  Vito DE PALMA (FI-PPE), relatore per la VI Commissione, si associa alla proposta di parere favorevole, con osservazioni, già formulata dalla collega Varchi. Rammenta che nella predisposizione della proposta di parere, della quale raccomanda l'approvazione, si è tenuto conto dell'ampia attività conoscitiva svolta sullo schema di decreto legislativo in esame.

  Marco OSNATO, presidente, comunica che il gruppo PD ha presentato una proposta di parere alternativa (vedi allegato 2). Avverte che una proposta di parere alternativa è stata presentata anche dal gruppo M5S (vedi allegato 3). Entrambe le proposte Pag. 41sono a disposizione dei colleghi e saranno poste in votazione solo ove fosse respinta la proposta di parere favorevole formulata dai relatori.

  Carla GIULIANO (M5S) illustra la proposta alternativa di parere presentata dal suo gruppo e preannuncia, pertanto, il voto contrario del Movimento 5 Stelle sulla proposta di parere dei relatori.
  Ritiene, infatti, che le numerose criticità contenuto nel provvedimento, che sono emerse chiaramente nel corso delle audizioni, non siano state tenute in adeguata considerazione.
  Evidenzia che lo schema in esame introduce una generale rimodulazione delle sanzioni amministrative tributarie in un'ottica di riduzione, senza però tener conto del differente disvalore sociale delle condotte. Sottolinea, ad esempio, che il provvedimento sopprime la disposizione che prevede l'aumento di un terzo delle sanzioni nei casi di omessa dichiarazione dei redditi prodotti all'estero.
  A suo avviso, tali criticità determineranno delle problematiche applicative per le amministrazioni finanziarie e per i giudici tributari.
  Sottolinea, quindi, che lo schema in esame introduce una nuova definizione di crediti non spettanti e di crediti inesistenti che non dipana l'incertezza interpretativa in relazione alle due fattispecie, e non si allinea alla recente pronuncia a Sezioni unite della Corte di cassazione in proposito.
  Rilevando, inoltre, che nello schema in discussione si disciplina l'istituto della compensazione dei crediti con le somme dovute a titolo di sanzioni e interessi per mancati versamenti di imposte su redditi regolarmente dichiarati, non condivide la scelta di continuare ad escludere la compensazione diretta con il debito d'imposta.
  Osserva, altresì, che vengono ampliati esageratamente le cause di esclusione della punibilità: tale scelta amplia significativamente la discrezionalità del giudice e si presta a potenziali abusi applicativi.
  Con riferimento alla disposizione che subordina la non sequestrabilità dei beni del contribuente semplicemente all'accesso ad una procedura di rateizzazione dell'imposta dovuta, sottolinea che il provvedimento non chiarisce cosa avviene nell'ipotesi in cui la rateizzazione non vada a buon fine. Sottolinea inoltre come tale previsione spingerà i contribuenti ad avanzare strumentalmente richieste di rateizzazione al solo fine di sottrarsi al rischio del sequestro.
  Per quanto attiene al rapporto tra processo tributario e processo penale, sebbene condivida la previsione di circolarità dei documenti anche tra autorità differenti, ritiene che in questo specifico campo sia opportuno considerare le differenze procedurali. Evidenzia come il primo sia notevolmente più rapido e prettamente cartolare, a differenza del secondo che invece è improntato sul principio dell'oralità e del necessario contraddittorio. Non condivide, quindi, alla luce delle caratteristiche dei due processi, alcun automatismo nel recepimento e nell'utilizzazione, a fini decisori, dei fatti e dei relativi giudizi contenuti nei passaggi argomentativi della motivazione delle sentenze del processo tributario. A suo avviso, inoltre, la novità introdotta dallo schema in esame, con la locuzione che fa riferimento alla «possibilità» e non all'obbligo non farà altro che creare disparità tra il processo penale e quello tributario.
  In fine, rileva che il provvedimento esclude che ai fatti precedenti al 30 aprile 2024 si applichi il nuovo regime sanzionatorio più favorevole, derogando quindi al principio del favor rei, per tutta la materia che non afferisce all'ambito penale. Ritiene che tale decisione determinerà una grave confusione applicativa che finirà con l'impattare sulle casse dell'erario.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) motiva la posizione contraria del suo gruppo al provvedimento in esame, ricordando in primo luogo che, come emerso anche nel corso delle audizioni, lo schema intende estendere le cause di non punibilità anche all'evasione da omesso versamento, che deve ritenersi a suo avviso la fattispecie più pericolosa, perché il mancato pagamento delle imposte dichiarate ma non versate potrebbe essere utilizzato come fonte di finanziamento alternativa e più convenientePag. 42 rispetto al credito bancario, laddove le sanzioni sono sistematicamente ridotte e gli interessi cancellati attraverso le procedure della rottamazione e attraverso i condoni fiscali. Evidenzia che, come risulta anche dalle fonti di stampa, dall'inizio della legislatura a oggi sono state approvate 18 sanatorie fiscali. A suo parere, la promozione delle sanatorie e l'alleggerimento delle sanzioni penali e amministrative sono interventi che hanno effetti controproducenti per la lotta all'evasione fiscale.
  Infine, evidenzia che vi è il rischio concreto di avvantaggiare alcune categorie a scapito dei contribuenti onesti e virtuosi: facilitando la concorrenza sleale e riducendo le sanzioni amministrative si rende in realtà più conveniente non pagare le tasse. Ritiene paradossale una riforma che di fatto incentiva i contribuenti ad evadere per poi negoziare la rateizzazione del debito.
  Per tali ragioni, annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dai relatori.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano la proposta di parere favorevole formulata dai relatori (vedi allegato 1).

  Marco OSNATO, presidente, comunica che, a seguito dell'approvazione della proposta di parere dei relatori, risultano precluse le proposte di parere alternativo presentate dai gruppi PD e M5S, che non saranno pertanto poste in votazione.

  La seduta termina alle 14.20.