CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 gennaio 2023
46.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 88

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 18 gennaio 2023. — Presidenza del presidente Marco OSNATO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Lucia Albano.

  La seduta comincia alle 13.25.

Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali.
C. 338 e abb.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Francesco FILINI (FdI), relatore, avverte che la Commissione Finanze avvia l'esame, ai fini del parere da rendere alla Commissione Giustizia, della proposta di legge recante Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali (C. 338 Meloni, adottata come testo base, e abb.), la cui discussione in Assemblea è prevista a partire dal prossimo lunedì 23 gennaio.
  Evidenza che il testo del provvedimento riproduce la proposta di legge C. 3179, approvata dalla Camera dei deputati nella XVIII legislatura il 13 ottobre 2021.Pag. 89
  Il 6 luglio 2021 la Commissione Finanze ha espresso parere favorevole con osservazioni sulla citata proposta di legge, il cui testo è stato successivamente modificato sia dalla Commissione di merito in sede referente, sia dall'Assemblea. L'iter di tale provvedimento non ha avuto ulteriore seguito a causa del sopravvenuto scioglimento delle Camere.
  La proposta di legge in esame, che consta di 13 articoli, interviene sulla disciplina in materia di equo compenso delle prestazioni professionali rese nei confronti di particolari categorie di imprese, con la finalità di rafforzare la tutela del professionista nei confronti dei contraenti cosiddetti forti.
  L'articolo 1 reca la definizione di equo compenso, prevedendo che, per essere considerato equo, il compenso deve essere proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto e al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale, nonché conforme ai parametri per la determinazione dei compensi previsti dalla normativa vigente per ciascuna delle seguenti categorie:

   a) avvocati;

   b) professionisti iscritti a ordini e a collegi, tra i quali ricordo in particolare, in relazione alle competenze della Commissione Finanze, i dottori commercialisti e gli esperti contabili;

   c) professionisti di cui all'articolo 1, comma 2, della legge n. 4 del 2013, ovvero gli esercenti professioni non organizzate in ordini o collegi.

  Ai sensi dell'articolo 2, la proposta di legge si applica alle attività professionali che:

   hanno ad oggetto la prestazione d'opera intellettuale, di cui all'articolo 2230 del codice civile;

   trovano fondamento in convenzioni;

   sono svolte in favore di imprese bancarie e assicurative, loro controllate e mandatarie, nonché di imprese che nell'anno precedente al conferimento dell'incarico hanno occupato alle proprie dipendenze più di 50 lavoratori o hanno presentato ricavi annui superiori a 10 milioni di euro.
   La disciplina dell'equo compenso si applica altresì alle prestazioni rese dal professionista nei confronti della pubblica amministrazione e delle società da questa partecipate. Sono invece espressamente escluse dall'ambito di applicazione della nuova disciplina le società veicolo di cartolarizzazione e gli agenti della riscossione.
   In riferimento a questi ultimi soggetti, che rientrano nell'ambito della competenza della Commissione Finanze, la norma stabilisce un obbligo di garantire comunque compensi adeguati all'importanza dell'opera, tenendo in ogni caso conto dell'eventuale ripetitività della prestazione richiesta.
   L'articolo 3 dispone la nullità delle clausole che non prevedono un compenso equo e proporzionato per lo svolgimento di attività professionali, con riguardo anche ai costi sostenuti dal prestatore d'opera (comma 1); la proposta specifica che sono nulle le pattuizioni di un compenso inferiore agli importi stabiliti dai parametri di cui all'articolo 1.
   Il comma 2 prevede la nullità di qualsiasi pattuizione che vieti al professionista di pretendere acconti nel corso della prestazione o che gli imponga l'anticipazione di spese o che attribuisca al committente o cliente vantaggi sproporzionati rispetto alla quantità e alla qualità della prestazione. Sono infine tipizzate alcune clausole vessatorie, delle quali è prevista la nullità, mentre il contratto rimane valido per il resto. La nullità opera solo a vantaggio del professionista ed è rilevabile d'ufficio, salva rinuncia espressa e irrevocabile da parte del professionista nel cui interesse essa è prevista (comma 4).
   È esclusa la nullità delle clausole che riproducono disposizioni di legge o che attuano princìpi contenuti in convenzioni internazionali (comma 3).
   L'articolo 4 stabilisce che spetta al giudice, rilevato il carattere iniquo del compenso, rideterminarlo e condannare l'impresaPag. 90 al pagamento della differenza dovuta.
   L'articolo 5 prevede che gli accordi conclusi tra le imprese e il professionista, vincolanti per quest'ultimo, si presumono unilateralmente predisposti dalle imprese, salvo prova contraria. Prevede poi che il termine di prescrizione del diritto al compenso da parte del professionista decorre dalla cessazione del rapporto con l'impresa ovvero, in caso di pluralità di prestazioni rese a seguito di un'unica convenzione e non aventi carattere periodico, dal compimento dell'ultima prestazione.
   L'articolo 5 stabilisce inoltre che i parametri per la determinazione dei compensi professionali debbano essere aggiornati con cadenza biennale e attribuisce ai consigli nazionali delle professioni la legittimazione ad agire in giudizio in caso di violazione delle disposizioni in materia di equo compenso. L'articolo demanda infine agli ordini e collegi professionali il compito di introdurre norme deontologiche per sanzionare il professionista che viola le disposizioni sull'equo compenso e che, nel predisporre il contenuto della convenzione, omette di esplicitare alla controparte che il compenso dovrà comunque rispettare tale disciplina.
   L'articolo 6 consente alle imprese alle quali si applica il provvedimento di adottare modelli standard di convenzione, concordati con le rappresentanze professionali; in tali casi i compensi individuati dal modello si presumono equi fino a prova contraria.
   L'articolo 7 prevede la possibilità che il parere di congruità emesso dall'ordine o dal collegio acquisti efficacia di titolo esecutivo per il professionista, se rilasciato nel rispetto delle procedure e se il debitore non ha proposto opposizione entro 40 giorni dalla notificazione del parere stesso.
   L'articolo 8 stabilisce che il termine di prescrizione dell'azione di responsabilità professionale decorre dal giorno del compimento della prestazione.
   L'articolo 9 consente la tutela dei diritti individuali omogenei dei professionisti attraverso l'azione di classe, che potrà essere proposta, oltre che da ciascun professionista, anche dal Consiglio nazionale dell'ordine al quale sono iscritti i professionisti interessati o dalle associazioni maggiormente rappresentative.
   L'articolo 10 istituisce un Osservatorio nazionale sull'equo compenso presso il Ministero della giustizia e ne individua i componenti e i compiti.
   L'articolo 11 stabilisce che il provvedimento non si applica alle convenzioni in corso, sottoscritte prima della data di entrata in vigore della proposta di legge in esame.
   L'articolo 12 provvede all'abrogazione della normativa attualmente vigente che risulta superata dalle disposizioni del provvedimento in esame.
   L'articolo 13 reca la clausola di invarianza finanziaria.
   Formula quindi sul provvedimento una proposta di parere favorevole.

  Vito DE PALMA (FI-PPE) annuncia il voto favorevole del gruppo Forza Italia e rammenta come tra le proposte di legge abbinate alla proposta Meloni C. 338 via sia la proposta Mulè C. 528, della quale è cofirmatario.
  Evidenzia quindi come il provvedimento in esame risponda alle aspettative di tanti professionisti che grazie ad esso potranno vedere adeguatamente riconosciuto il valore del loro lavoro. Sottolinea al riguardo l'impegno assunto dal proprio gruppo nei confronti dell'Associazione Italiana Giovani Avvocati – AIGA per una rapida approvazione del provvedimento, impegno che intende mantenere fermo sino alla conclusione dell'iter della proposta di legge.

  Laura CAVANDOLI (Lega) ricorda di essere stata nella XVIII legislatura la relatrice in Commissione Finanze della proposta di legge C. 3179. Segnala quindi l'importanza del provvedimento, atteso da tempo dai professionisti interessati.
  Osserva poi come frequentemente si tenda a pensare che il Parlamento si occupi solo di questioni di dettaglio, lontane dall'esistenza quotidiana delle persone; ritiene che con questo provvedimento si dimostri invece la vicinanza della politica ai problemiPag. 91 concreti dei cittadini. In considerazione della rilevanza delle questioni affrontate è stato pertanto deciso di procedere rapidamente all'approvazione della proposta di legge, sulla quale annuncia il voto favorevole del gruppo Lega.

  Andrea DE BERTOLDI (FdI) rammenta di aver recentemente partecipato, assieme alla collega Dondi, a un convegno di professionisti nel corso del quale è emersa la necessità di introdurre misure per garantire un equo compenso alle prestazioni professionali. Ricorda infatti che, in seguito alle norme introdotte dal cosiddetto decreto-legge Bersani, si è operata una liberalizzazione delle tariffe professionali, che ha comportato una riduzione dei compensi dei professionisti dotati di minore forza contrattuale, quali i giovani e quelli che operano nelle zone periferiche.
  La proposta di legge in esame consentirà un'adeguata tutela dei professionisti più deboli; ne auspica pertanto una veloce approvazione, che in ogni caso non pregiudicherà la possibilità di successive modifiche migliorative, qualora se ne dovesse manifestare l'esigenza.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) annuncia il voto favorevole del gruppo Partito Democratico sul provvedimento in esame.

  Saverio CONGEDO (FdI), anche alla luce di quanto evidenziato dal relatore Filini e dall'onorevole De Bertoldi, annuncia il voto favorevole del gruppo Fratelli d'Italia.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 13.40.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 18 gennaio 2023. — Presidenza del presidente Marco OSNATO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Lucia Albano.

  La seduta comincia alle 13.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Avverte inoltre che per la seduta odierna, non essendo previsto che la Commissione svolga votazioni, è consentita la partecipazione da remoto in videoconferenza dei deputati e del rappresentante del Governo, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento.

5-00247 Congedo: Iniziative riguardanti il credito d'imposta per gli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno.

  Saverio CONGEDO (FdI) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando in particolare il positivo effetto del credito di imposta, il quale, grazie all'utilizzo immediato reso possibile dall'impiego di piattaforme telematiche, ha comportato un incremento degli investimenti, contribuendo in tal modo in misura significativa alla modernizzazione del Mezzogiorno.

  La sottosegretaria Lucia ALBANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Saverio CONGEDO (FdI) prende atto dei profili di criticità dell'eventuale introduzione di un credito di imposta di natura strutturale, alla luce della legislazione europea in materia di aiuti di Stato, sottolineando comunque lo spiraglio rappresentato da una possibile modifica del Regolamento UE n. 651/2014, che disciplina la materia.
  Auspica quindi che la misura in oggetto possa quanto meno essere prorogata per il prossimo anno 2024, in presenza delle necessarie risorse da utilizzare a copertura.

5-00248 Centemero: Chiarimenti in ordine alle disposizioni della Legge di bilancio per l'anno 2023 Pag. 92relative al computo di plusvalenze e minusvalenze finanziarie.

  Giulio CENTEMERO (Lega) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Lucia ALBANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giulio CENTEMERO (Lega) si dichiara soddisfatto e ringrazia la rappresentante del Governo per la puntuale risposta.

5-00249 Merola: Potenziamento del servizio di assistenza on line ai contribuenti da parte dell'Agenzia delle entrate.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Lucia ALBANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Virginio MEROLA (PD-IDP) ringrazia la sottosegretaria per la risposta, della quale prende atto, riservandosi di valutare la tabella ad essa allegata.

5-00250 Alifano: Dati relativi al versamento di alcuni tributi da parte di enti, associazioni e società sportive.

  Enrica ALIFANO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Lucia ALBANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Enrica ALIFANO (M5S), in attesa di ricevere i dati richiesti, ringrazia la sottosegretaria per la risposta fornita.

5-00251 Rubano: Chiarimenti in merito alla cessione di crediti d'imposta.

  Francesco Maria RUBANO (FI-PPE) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Lucia ALBANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Francesco Maria RUBANO (FI-PPE) invita in Governo ad attivarsi per risolvere le problematiche causate dal blocco dei crediti di imposta, salvaguardando imprese e famiglie. Sottolinea infine come la ricerca di una soluzione a questo problema, oltre che prioritaria per il gruppo di Forza Italia, rappresenti una questione che deve essere condivisa da tutti i gruppi parlamentari.

  Marco OSNATO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.15.