CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 marzo 2023
82.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 16/2023: Disposizioni urgenti di protezione temporanea per le persone provenienti dall'Ucraina. C. 939 Governo.

PROPOSTE EMENDATIVE APPROVATE

ART. 1.

  Al comma 1, lettera a), dopo le parole: 7.000 posti aggiungere le seguenti: e di ulteriori 49.600.000 euro per l'anno 2023.
1.11. Il relatore.

ART. 5.

  Al comma 2, lettera a), sostituire le parole: degli importi con le seguenti: degli stanziamenti di parte corrente, di competenza e di cassa, delle missioni e dei programmi per gli importi.
5.1. Il relatore.

  Al comma 3, primo periodo, dopo le parole: Commissioni parlamentari aggiungere le seguenti: competenti per materia e per i profili finanziari.
5.2. Il relatore.

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ALLEGATO 2

5-00580: Bordonali: Sull'adeguatezza dell'azione delle autorità locali a Brescia per il controllo del territorio.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati, la situazione della sicurezza nella città di Brescia è alla costante attenzione delle Autorità provinciali di pubblica sicurezza ed è oggetto di approfondimento nell'ambito del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.
  Tra le più recenti iniziative adottate si segnala che, a partire dallo scorso mese di gennaio, in concomitanza con gli eventi inaugurali della manifestazione «Bergamo-Brescia capitali italiane della cultura 2023», sono stati attuati, su base settimanale, servizi straordinari di controllo del territorio dedicati alla stazione ferroviaria e alle aree limitrofe, nonché ai parchi cittadini, al centro storico e alle zone oggetto di esposti e segnalazioni da parte dei cittadini.
  I predetti servizi vedono impiegati, oltre ai reparti della locale Questura, i reparti prevenzione crimine e quelli speciali della Polizia di Stato (cinofili e reparti volo), oltre a personale della Polizia Ferroviaria, nonché aliquote dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale.
  Presso l'area della stazione ferroviaria e nell'orario di apertura ai viaggiatori è anche presente un'aliquota di militari dell'Esercito Italiano impiegato per l'operazione «Strade Sicure», mentre per le aree del centro storico, l'azione di controllo ordinario e straordinario del territorio è coadiuvata, specialmente nel fine settimana, dai servizi cosiddetti antimovida attuati da personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza e della Polizia Locale. In tale ambito, ciascuna aliquota impiegata viene assegnata a uno specifico quadrante del centro storico ove alterna passaggi nelle aree maggiormente interessate dalla concentrazione di gruppi di giovani e prolungate soste nelle principali piazze (tra cui piazza della Vittoria e Piazzale Arnaldo) per svolgere un'azione di visibilità, di presidio e di identificazione delle persone presenti.
  Per quanto riguarda in particolare la «zona adiacente alla stazione ferroviaria» menzionata dagli interroganti, nella quale è ricompreso anche un Centro commerciale, nelle ultime settimane è stata segnalata la presenza di senzatetto e tossicodipendenti nei parcheggi coperti dei due piani interrati della struttura. Il Prefetto di Brescia ha assicurato che la tematica è stata affrontata in sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, cui hanno preso parte anche i competenti assessorati del Comune di Brescia, la società di gestione Brescia Mobilità e la proprietà della struttura. È stato deciso di intervenire con urgenza sull'area parcheggio per effettuarne la compartimentazione attraverso sistemi di chiusura delle aree non utilizzate. Parallelamente è stato disposto l'incremento dei servizi di vigilanza privata e delle operazioni di pulizia delle pertinenze. L'intera zona è vigilata nell'ambito dei servizi di controllo del territorio ed è stata oggetto di specifici interventi da parte delle Forze dell'Ordine.
  Sebbene alcuni recenti episodi di aggressione e risse tra minorenni, riportati dalla stampa locale, abbiano richiamato l'attenzione sulla sicurezza della metropolitana cittadina, le locali autorità di pubblica sicurezza hanno assicurato che la città risulta costantemente e adeguatamente vigilata nell'ambito degli attuali servizi di controllo del territorio.
  Più in generale, a testimonianza dell'attenzione con la quale il Governo segue le tematiche dell'ordine e della sicurezza pubblica, informo che, come ricordato dall'Onorevole interrogante, il Ministro dell'interno ha inviato una direttiva ai Prefetti Pag. 15per intensificare le attività di controllo nelle zone adiacenti alle stazioni ferroviarie ed in quelle connotate da condizioni di particolare criticità sul piano della sicurezza, assicurando una presenza rafforzata e visibile delle Forze di polizia e offrendo una più efficace risposta al bisogno di protezione in zone dove la percezione di insicurezza è più diffusa.
  In particolare, i Prefetti, integrando i piani di controllo coordinato del territorio da parte delle forze di polizia, dovranno attivare in tali aree dispositivi specifici di vigilanza con l'obiettivo di metterle più stabilmente in sicurezza e di accrescere prevenzione e repressione delle diverse forme di illegalità.
  Infine, voglio precisare che, al netto dell'impegno delle Forze dell'ordine, è del tutto evidente che la strategia di controllo territoriale deve passare anche attraverso processi di riqualificazione urbana che prevedano un ampio coinvolgimento degli Enti interessati, a partire dalle Amministrazioni comunali, mediante l'utilizzo di strumentazioni come la videosorveglianza e controlli costanti della regolarità delle attività commerciali.

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ALLEGATO 3

5-00581: Paolo Emilio Russo: Sui risultati dell'operazione cosiddetta «stazioni sicure» e sulla sua eventuale estensione ad altri luoghi.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati, la sicurezza è una dimensione essenziale della vita e del benessere di una comunità e in uno Stato come l'Italia, caratterizzato da territori aventi caratteristiche ed esigenze diverse, è indispensabile che l'elaborazione delle politiche di sicurezza parta dalla più attenta considerazione di luoghi e contesti specifici.
  Per questo il Ministro dell'interno ha personalmente presieduto, in alcune realtà connotate da particolari criticità, i Comitati Provinciali per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, rivolgendo ai grandi centri come Napoli, Milano e Roma che, pur nelle loro peculiarità, presentano problemi simili. In tale ottica il Ministro ha dato vita, insieme ai Sindaci di tali città, ad un «forum delle aree metropolitane» per l'esame di questioni di interesse comune relative alla sicurezza delle città come la cosiddetta «mala movida», le «piazze di spaccio», l'occupazione abusiva di immobili e l'incremento di fenomeni criminali ad opera di minori riuniti in bande.
  Per verificare i risultati fin qui conseguiti e monitorare l'evoluzione della situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica, il prossimo 27 marzo il Ministro dell'interno presiederà una ulteriore riunione del «forum delle aree metropolitane».
  Partendo dalla convinzione che la presenza – ben visibile – delle Forze di Polizia nei contesti ad alta frequentazione di pubblico possa svolgere un'importante funzione di deterrenza sia della illegalità a bassa intensità sia delle forme di criminalità più gravi, abbiamo attivato operazioni «ad alto impatto», per aumentare i controlli nelle stazioni ferroviarie, nei luoghi della «malamovida» e nelle cosiddette «piazze di spaccio». Queste operazioni sono iniziate a Roma Termini, continuando poi con Milano e Napoli e il modello è stato poi esteso a Bologna, Firenze e, più di recente, a Torino, e proseguirà con altre medio-grandi città. Si tratta di servizi straordinari di controllo del territorio che hanno visto l'impiego di personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza, con la collaborazione della Polizia locale e il concorso di altri enti (ASL, Ispettorati del lavoro, Aziende municipalizzate), ed hanno consentito di accrescere prevenzione e repressione delle diverse forme di illegalità.
  Per l'attuazione di questo modulo di intervento, che si ripeterà in modo sistematico nelle prossime settimane, e sulla scorta dei risultati conseguiti, da ultimo il Ministro dell'interno ha inviato una direttiva ai Prefetti di Roma, Napoli e Milano per intensificare le attività di controllo nelle zone adiacenti alle stazioni ferroviarie, assicurando una presenza rafforzata e visibile delle Forze di polizia e offrendo una più efficace risposta al bisogno di protezione in zone dove la percezione di insicurezza è molto diffusa.
  In particolare, i Prefetti, integrando i piani di controllo coordinato del territorio da parte delle forze di polizia, dovranno attivare in tali aree dispositivi specifici di vigilanza con l'obiettivo di metterle più stabilmente in sicurezza e restituirle così alla piena fruibilità da parte della comunità.
  Inoltre, con la disponibilità dei sindaci interessati, dovrà essere previsto un ulteriore coinvolgimento delle polizie locali e al contempo dovrà essere valorizzato l'impegno della Guardia di finanza sul fronte dell'azione di accertamento di tipo economico-finanziario nei confronti dei gestori di attività.Pag. 17
  Per quanto riguarda i risultati operativi, informo che dal 10 gennaio al 17 marzo, sono state impiegate 10.449 unità delle Forze di polizia, cui si sono aggiunti 906 appartenenti alle polizie municipali di Roma, Milano e Napoli e 687 dipendenti di altri enti (aziende pubbliche, ispettorato del lavoro, Asl).
  Sono state controllate 93.459 persone, di cui 26.763 straniere, con 248 arresti e 1243 persone denunciate. I controlli hanno riguardato anche 11.197 veicoli e 2.534 esercizi pubblici, ove sono stati individuati 419 lavoratori irregolari. Gli stranieri espulsi sono stati 266, di cui 55 accompagnati presso i Centri di permanenza per i rimpatri.
  All'esito dell'attività di polizia, sono state anche disposte 161 misure di prevenzione personale, 43 fogli di via obbligatori e ben 118 divieti di accesso alle aree urbane. Sono state anche accertate 3.118 violazioni amministrative, oltre a 543 di natura fiscale. Inoltre, sono stati sequestrati denaro, merce contraffatta o insicura (tra prodotti alimentari, abbigliamento, giocattoli e altro), stupefacenti, veicoli e armi.
  Sebbene la direttiva sia rivolta prioritariamente alle aree metropolitane di Roma, Milano e Napoli, è previsto che, sulla base delle ponderate valutazioni che saranno effettuate dalle autorità locali di pubblica sicurezza, analoghi modelli d'intervento possano essere estesi anche ad altre realtà locali.
  In conclusione, voglio sottolineare che, al netto dell'impegno delle Forze dell'ordine, la strategia di controllo territoriale deve passare anche attraverso processi di riqualificazione urbana che prevedano un ampio coinvolgimento degli Enti interessati, a partire dalle Amministrazioni comunali, anche mediante l'utilizzo di strumentazioni come la videosorveglianza e controlli costanti della regolarità delle attività commerciali.

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ALLEGATO 4

5-00582: Magi: Sulle condizioni della sistemazione dei sopravvissuti del naufragio di Cutro.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati, in relazione ai quesiti posti dagli On.li interroganti, sono stati acquisiti elementi informativi dalla Prefettura di Crotone.
  A seguito della tragedia avvenuta il 26 febbraio scorso nelle acque antistanti la località di Steccato di Cutro, nella provincia di Crotone, che ha visto purtroppo la morte di numerose persone, si è provveduto ad una prima sistemazione dei naufraghi presso il Centro di accoglienza richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto.
  In tale struttura, i migranti superstiti sono stati sistemati in due padiglioni, entrambi dotati di autonomi servizi igienici, di postazioni per il pernottamento e con impianto di climatizzazione funzionante.
  Il gestore ha provveduto alla somministrazione del vestiario e degli effetti intimi contenuti nel «kit iniziale d'ingresso» e, in aggiunta, ha provveduto a far sottoporre a visita oculistica due migranti, fornendo loro, in esito alla stessa visita, gli occhiali di cui necessitavano.
  Inoltre, sempre secondo quanto precisato dal gestore, il ricovero dei migranti è stato effettuato in modo da garantire la separazione degli ambienti dedicati a donne e minori da un lato, e uomini dall'altro. In particolare, nel padiglione «A», hanno trovato accoglienza complessivamente 41 uomini adulti e nel padiglione «B» 22 persone tra donne e minori, stante l'immediata indisponibilità di altri luoghi attrezzati. Specifico riguardo è riservato ai più giovani, confortati, per quanto possibile, con momenti ricreativi e di svago.
  Il gestore ha altresì precisato che sono state organizzate attività supplementari rivolte ai superstiti, parenti delle vittime, attraverso una continua azione di supporto psicologico, mediazione e accompagnamento presso il «Palamilone» di Crotone ove sono state adagiate le salme.
  Successivamente, a far data dal 5 marzo scorso, 51 migranti sono stati ospitati presso una struttura alberghiera di Crotone mentre 12 sono stati inseriti all'interno di progetti di accoglienza riferibili alla rete del sistema di accoglienza e integrazione (S.A.I.).
  Il Prefetto di Crotone ha altresì rappresentato che risulta tuttora attivo il servizio della Croce Rossa Italiana denominato «Restoring Family Links», finalizzato a supportare le operazioni di riconoscimento dei migranti deceduti.

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ALLEGATO 5

5-00583: De Corato: Sull'estensione del potenziamento delle attività di controllo nelle stazioni ferroviarie ad altre zone urbane.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati, per quanto riguarda Milano, un'importante iniziativa per rafforzare l'attività di prevenzione delle Forze dell'Ordine e la percezione di sicurezza dei cittadini milanese è stata avviata in esito alla riunione del Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica del 5 novembre scorso alla presenza del Ministro dell'interno. Ne è scaturito l'avvio di operazioni interforze, segnatamente dedicate al ripristino delle condizioni di legalità e vivibilità degli spazi cittadini maggiormente degradati. Le operazioni hanno avuto avvio a partire da lunedì 16 gennaio e si sono svolte con cadenza regolare nel corso delle settimane successive, in piazza Duca D'Aosta, nelle adiacenze della Stazione F.S. di Milano Centrale, estendendosi in una più ampia area comprensiva delle vie limitrofe. I controlli sono stati estesi ai locali commerciali ubicati nella medesima area e costituenti anche punto di ritrovo di persone senza fissa dimora. In seguito agli episodi di criminalità diffusa nelle aree della cosiddetta «movida milanese», sono stati predisposti, nel fine settimana, servizi di prevenzione e controllo nonché di ordine e sicurezza pubblica, con particolare riferimento alle zone maggiormente interessate della Stazione Garibaldi, di C.so Como e delle zone limitrofe. Più esattamente, a partire da sabato 4 febbraio, per il turno da mezzanotte alle sei di mattina, nell'ambito delle operazioni di controllo del territorio interforze, sono stati predisposti mirati ed articolati servizi nelle succitate aree, affidati congiuntamente alla Polizia di Stato, all'Arma dei Carabinieri e alla Guardia di finanza, avvalendosi anche del supporto della Polizia Locale. Successivamente, tali servizi congiunti di controllo straordinario del territorio sono stati riproposti settimanalmente e proseguiranno nei prossimi mesi nelle aree particolarmente sensibili della movida. Al 21 marzo 2023 sono stati effettuati controlli straordinari in complessive 27 giornate, di cui 20 dedicate alla Stazione Centrale e zone limitrofe e 7 alle aree della movida.
  Nei servizi congiunti di controllo straordinario del territorio nelle adiacenze della Stazione di Milano Centrale sono state impiegate 4.475 unità di personale delle Forze dell'Ordine e 379 agenti della Polizia Locale. Sono state controllate 31.923 persone, delle quali 419 sono state denunciate e 37 arrestate. I controlli hanno interessato anche 572 esercizi pubblici, con la successiva contestazione di 64 irregolarità di varia natura.
  Le medesime operazioni svolte nelle principali aree della movida milanese hanno visto l'impiego di 923 unità di personale delle Forze dell'Ordine e 67 agenti della Polizia Locale. Sono state controllate 3.845 persone e 115 sono state denunciate; i controlli hanno interessato anche 174 esercizi pubblici con la successiva contestazione di 24 irregolarità di varia natura.
  In esito ai citati controlli sono stati espulsi 240 cittadini stranieri, di cui 40 collocati nel locale C.P.R. (Centro di permanenza per il rimpatrio), 6 accompagnati alla frontiera, e 193 destinatari dell'ordine di lasciare il territorio nazionale e uno sottoposto alla misura alternativa al trattenimento. Sono state disposte altresì 142 misure di prevenzione personale, di cui 109 divieti d'accesso alle aree urbane e 33 fogli di via obbligatori.
  Per quanto concerne la situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica presso Via Cagni, fin dal 12 dicembre 2022, è stato predisposto un intervento di natura straordinaria, sotto il coordinamento della PrefetturaPag. 20 e con il coinvolgimento del Comune di Milano, della Protezione civile territoriale, della Croce Rossa Italiana e di associazioni del terzo settore. In quella giornata è stato consentito l'accesso a 120 persone che, dopo essere state pre-identificate, sono state nuovamente invitate a scaglioni nei successivi quattro giorni lavorativi per l'effettiva ricezione delle istanze. L'iniziativa ha permesso di ricevere in sicurezza la quasi totalità di coloro che permanevano davanti all'ingresso dell'ufficio.
  Le citate modalità organizzative presso l'ufficio di via Cagni, riproposte con cadenza bisettimanale, hanno consentito di favorire una più efficace gestione dell'ordine pubblico di quell'area, tutelando le giuste e comprensibili istanze dei residenti e degli stessi migranti, nel rispetto delle regole di accesso alla sede dell'ufficio.
  Al netto dell'impegno delle Forze dell'ordine è evidente che la strategia di controllo territoriale deve passare anche attraverso processi di riqualificazione urbana che prevedano un ampio coinvolgimento degli Enti interessati, a partire dalle Amministrazioni comunali, anche mediante l'utilizzo di strumentazioni come la videosorveglianza e controlli costanti della regolarità delle attività commerciali.

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ALLEGATO 6

5-00584: Alfonso Colucci: Sulla gestione dell'ordine pubblico in occasione di eventi sportivi calcistici.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati, l'incontro Napoli-Eintracht del 15 marzo scorso era stato attentamente e preventivamente analizzato anche in ragione della forte rivalità tra le due tifoserie e degli scontri avvenuti lo scorso 21 febbraio in Germania nella partita di andata.
  Un primo approfondimento è stato effettuato dall'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive il primo marzo. Una successiva valutazione è stata svolta dal Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive il 6 marzo, che si concludeva con la richiesta al Prefetto di Napoli di valutare l'adozione di un provvedimento ex articolo 2 TULPS di divieto di vendita dei biglietti ai residenti in Germania per tutti i settori dello stadio.
  Il successivo 8 marzo il Prefetto di Napoli emanava il provvedimento inibitorio, impugnato al TAR Campania dalla società calcistica Eintracht. Con sentenza dell'11 marzo il TAR Campania accoglieva l'istanza cautelare, sospendendo l'esecuzione del provvedimento impugnato. Il 12 marzo il Prefetto di Napoli emanava un ulteriore provvedimento inibitorio di portata più circoscritta del precedente con cui veniva vietata la vendita dei biglietti esclusivamente ai residenti a Francoforte.
  Anche avverso tale provvedimento veniva proposto ricorso dalla società calcistica tedesca dinanzi al TAR Campania, che però questa volta rigettava l'istanza cautelare.
  Nel contempo, da un punto di vista operativo, era proseguita l'attività di cooperazione tra le Forze di polizia italiana e tedesca, già in precedenza avviata, che aveva consentito di acquisire informazioni circa la possibile presenza a Napoli, nonostante il provvedimento di divieto, di gruppi di tifosi tedeschi, quantificabili in circa 500 unità che avrebbero raggiunto il capoluogo partenopeo avvalendosi del supporto logistico di altre tifoserie italiane.
  Intorno alle ore 18 di martedì 14 marzo si palesavano presso la stazione ferroviaria di Salerno, poco più di 300 tifosi dell'Eintracht, che da quel momento venivano costantemente vigilati da personale delle Forze di polizia. Gli stessi, a bordo di un treno regionale, raggiungevano la stazione Centrale di Napoli, ove le prime attività di controllo consentivano di accertare che gli stessi erano sprovvisti di biglietto per assistere alla gara. I tifosi venivano, quindi, convogliati su 6 autobus dell'azienda di trasporto pubblico locale, appositamente fatti giungere in loco, e accompagnati in un albergo del capoluogo, ove risultavano prenotazioni a loro favore.
  Nella mattinata del 15 marzo giungeva all'aeroporto di Napoli Capodichino un ulteriore gruppo di circa 120 tifosi tedeschi, anch'essi scortati presso l'hotel.
  Va qui precisato che, a fronte di una previsione iniziale di circa 2.400 tifosi ospiti in arrivo per assistere all'incontro, la limitazione della vendita dei biglietti ha consentito di contenere l'arrivo a poche centinaia di supporters.
  Intorno alle ore 10.30, in maniera repentina, tutti i supporters dell'Eintracht, ormai circa 400, si riunivano davanti all'albergo, improvvisando un corteo – non autorizzato – lungo le vie del centro. Costantemente seguiti dalle Forze dell'Ordine e senza arrecare danni, essi concludevano l'iniziativa in piazza del Gesù Nuovo, dove si fermavano per consumare il pranzo presso le strutture di ristorazione ivi ubicate.
  Allo scopo di evitare possibili contatti con gli ultras del Napoli, la piazza veniva completamente cinturata dalle Forze dell'Ordine. Intorno alle ore 15.30, circa 200 Pag. 22tifosi del Napoli, travisati e muniti di oggetti contundenti, tentavano da più parti ripetutamente di avvicinarsi alla piazza, cercando lo scontro con gli ultras dell'Eintracht. La presenza delle Forze di polizia, che ringraziamo per la professionalità e il coraggio, ha evitato il contatto tra le tifoserie, che mai sono venute allo scontro diretto. Tuttavia i tedeschi, in modo improvviso, dall'interno della piazza, iniziavano un fitto lancio di oggetti verso le Forze di Polizia, con l'evidente intento di sfondare gli sbarramenti e raggiungere i tifosi del Napoli. Ancora una volta l'intervento delle Forze dell'Ordine, anche con l'utilizzo di idranti, riusciva a far indietreggiare ed allontanare entrambe le tifoserie. I tifosi tedeschi venivano quindi condotti nell'albergo ove erano alloggiati su autobus dell'azienda del trasporto pubblico fatti convergere nel frattempo nella piazza. Nel corso del trasferimento, alcuni tifosi del Napoli, appostatisi nelle vie limitrofe, effettuavano ripetuti lanci di oggetti all'indirizzo degli autobus. Al termine della partita circa 150 ultras del Napoli si concentravano nella vicina Piazza Vittoria per cercare nuovamente lo scontro con gli avversari; in quel frangente un gruppo di 50 tedeschi, usciti da una porta posteriore dell'hotel ove alloggiavano e armati di corpi contundenti, tentava di raggiungere i tifosi del Napoli e anche in questo caso l'intervento dei reparti schierati ne impediva il contatto. A partire dalle ore 1.30 del 16 marzo la situazione dell'ordine pubblico si andava progressivamente normalizzando ed iniziavano le attività volte al rientro in Germania dei tifosi ospiti.
  Nel complesso, nell'arco dei tre giorni compresi fra il 14 ed il 16 marzo, per garantire l'ordine e la sicurezza pubblica in relazione all'evento sono stati impegnati oltre 1.000 operatori delle Forze dell'ordine. I servizi di ordine pubblico sono sempre stati accompagnati da operatori della polizia scientifica che hanno documentato gli avvenimenti in presa diretta e a distanza ravvicinatissima.
  Tutti i video sono oggetto di attività investigativa per l'identificazione di quanti si siano resi responsabili di attività illegali. Le indagini finora svolte hanno consentito di trarre in arresto 8 soggetti, 5 tifosi del Napoli e 3 dell'Eintracht mentre è in corso l'istruttoria finalizzata all'irrogazione dei provvedimenti «Daspo».
  Questi i fatti.
  Permettetemi di rinviare alle ulteriori considerazioni che svolgerò in risposta alle altre interrogazioni oggi all'ordine del giorno vertenti sullo stesso tema.

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ALLEGATO 7

5-00585: Giachetti: Sulla gestione dell'ordine pubblico a Napoli in occasione di una partita di calcio e sulle misure da adottare in vista dei prossimi incontri di calcio internazionali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati, l'onorevole interrogante, nel riferirsi agli scontri avvenuti lo scorso 15 marzo a Napoli tra le tifoserie della squadra partenopea e di quella dell'Eintracht, evoca precedenti episodi di violenza legati a manifestazioni calcistiche, e chiede al Governo iniziative per prevenire il ripetersi di disordini in occasione di futuri incontri di calcio connotati da profili di rischio.
  Sui fatti di Napoli ho appena risposto a precedente analogo atto di sindacato ispettivo parlamentare, soffermandomi in dettaglio sulla dinamica dei fatti e sulla attività di analisi e preventiva posta in essere dalle nostre Forze di polizia.
  Il quesito posto dall'onorevole interrogante richiama l'attenzione sulla tematica più generale della violenza in occasione delle manifestazioni sportive. Al riguardo, il Governo è fermamente impegnato a contrastare il fenomeno. In tale senso l'attenzione delle Forze dell'ordine è focalizzata strategicamente sulle frange più radicali del tifo organizzato e un vantaggio non secondario dell'impegno profuso in tale direzione consiste nel fatto che le conoscenze informative così acquisite permettono di comporre un quadro conoscitivo più completo del rischio e quindi forniscono alle autorità di pubblica sicurezza uno strumento più funzionale all'elaborazione di strategie di gestione dell'ordine pubblico in occasione di competizioni sportive.
  Nella considerazione che la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di violenza in occasione di manifestazioni sportive richiedono adeguati livelli di raccordo informativo e tecnico-operativo, che naturalmente coinvolgeranno anche le autorità di pubblica sicurezza interessate dagli eventi, in particolare gli organismi specialistici di analisi e valutazione del rischio, a partire dall'Osservatorio Nazionale e sulle Manifestazioni Sportive e dal Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive.
  In prospettiva, sono in corso approfondimenti finalizzati a rendere il quadro normativo di riferimento più stringente in chiave di prevenzione e contrasto.

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ALLEGATO 8

5-00586: Bonafè: Sulle iniziative di competenza per evitare l'intitolazione di una strada di Grosseto a Giorgio Almirante.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati, gli onorevoli interroganti, nell'evidenziare che la Giunta del Comune di Grosseto intende procedere alla intitolazione, rispettivamente a Giorgio Almirante ed Enrico Berlinguer, di due traverse che si diramano dai lati opposti di via della Pacificazione nazionale, chiedono quali iniziative intenda assumere il Governo per evitare di dare seguito alla delibera della Giunta comunale.
  Al riguardo, è opportuno premettere che, in base all'articolo 1 della legge 23 giugno 1927 n. 1188, «l'attribuzione della denominazione a nuove strade e piazze pubbliche da parte dei Comuni è subordinata all'autorizzazione del Prefetto, udito il parere della Deputazione di storia patria e, ove questa manchi, della società storica del luogo o della regione». Ulteriori specifiche preclusioni riguardano, invece, intitolazioni toponomastiche o di monumenti, lapidi, o altri ricordi permanenti a persone che non siano decedute da almeno dieci anni.
  Ciò premesso in punto di diritto, per il caso di specie il Prefetto di Grosseto ha comunicato che la predetta delibera di Giunta Comunale non è neppure stata ancora inoltrata dal Comune di Grosseto alla Prefettura ai fini dell'esercizio del potere autorizzatorio prefettizio, ai sensi del citato articolo 1 della legge n. 1188 del 1927.
  Di conseguenza, dopo che sarà stata acquisita detta delibera, avrà corso il seguito dell'istruttoria del procedimento amministrativo in questione, che prevede la previa acquisizione, a cura del Prefetto, dei pareri della Deputazione di Storia Patria e della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio. Tali atti, infatti, costituiscono ulteriori necessarie acquisizioni procedimentali che sono espressione degli interessi e degli elementi tecnici di competenza delle amministrazioni coinvolte e che sono finalizzate ad arricchire il quadro conoscitivo sulla base del quale il Prefetto è chiamato a raggiungere una decisione.
  Alla luce di quanto sopra, quindi, rappresento che l'intitolazione delle strade si trova tutt'ora in una fase assai preliminare, alla quale, eventualmente, seguirà l'esercizio del potere autorizzativo da parte del Prefetto, la cui valutazione – è bene sottolinearlo – terrà conto, oltre che dell'apporto conoscitivo fornito dalla Deputazione di Storia Patria della Toscana e dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle province di Siena e Grosseto.

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ALLEGATO 9

5-00587: Zaratti: Sugli scontri accaduti a Napoli tra le due tifoserie del Napoli e del Eintracht Francoforte in occasione della partita di calcio del 15 marzo scorso.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati, anche questo atto di sindacato ispettivo parlamentare verte sugli scontri avvenuti lo scorso 15 marzo in occasione dell'incontro di calcio Napoli-Eintracht.
  Per quanto concerne la dinamica dei fatti, i profili di gestione dell'ordine pubblico e le prospettive di miglioramento degli strumenti di prevenzione e contrasto oggi disponibili, richiamo quanto appena illustrato nelle precedenti risposte.
  Mi preme evidenziare, qui, come, nell'occasione, sia stato pienamente garantito il primario interesse della gestione dell'ordine pubblico.
  Aggiungo, poi, che tale finalità era alla base del provvedimento di divieto di vendita dei biglietti ai supporter tedeschi.
  Inoltre, desidero sottolineare il fondamentale lavoro svolto dalle Forze di Polizia che, grazie alla loro professionalità, equilibrio e concretezza, hanno evitato danni ben più gravi a cose e persone che altrimenti la deprecabile violenza di alcuni gruppi di teppisti avrebbe potuto causare.
  La professionalità delle Forze di Polizia nella gestione degli eventi sportivi è consolidata e documentabile sulla base di indici quantitativi precisi e inequivocabili.
  Per dare solo un'idea dell'impegno profuso dalle Forze di polizia nella gestione dell'ordine pubblico negli stadi, evidenzio che nel 2022 sono stati monitorati complessivamente 2.570 incontri di calcio e sono stati impiegati 188.820 operatori delle Forze dell'Ordine.
  Nel corso dell'attività di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza negli stadi nello stesso anno, 76 persone sono state arrestate e 1.259 denunciate in stato di libertà.
  Questi, come altri provvedimenti restrittivi, si saldano con le attività di analisi e valutazione preventive del rischio affidate agli organismi tecnici preposti e prudentemente valutate dalle autorità locali di pubblica sicurezza per mettere a punto dispositivi di prevenzione e contrasto della violenza il più possibile efficaci ed adeguati alle esigenze dei contesti concreti.