ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00137

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 152 del 02/08/2023
Abbinamenti
Atto 7/00141 abbinato in data 11/09/2023
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00027
Firmatari
Primo firmatario: CASTIGLIONE GIUSEPPE
Gruppo: AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Data firma: 01/08/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GADDA MARIA CHIARA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 01/08/2023


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
17/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/09/2023
CASTIGLIONE GIUSEPPE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 11/09/2023
ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
CASTIGLIONE GIUSEPPE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
BERGAMINI DAVIDE LEGA - SALVINI PREMIER
 
PARERE GOVERNO 17/10/2023
D'ERAMO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AGRICOLTURA, SOVRANITÀ ALIMENTARE E FORESTE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 17/10/2023
CASTIGLIONE GIUSEPPE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
BERGAMINI DAVIDE LEGA - SALVINI PREMIER
 
DICHIARAZIONE VOTO 17/10/2023
ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
GADDA MARIA CHIARA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
MALAGUTI MAURO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/09/2023

DISCUSSIONE IL 11/09/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 11/09/2023

ATTO MODIFICATO IL 26/09/2023

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 17/10/2023

ACCOLTO IL 17/10/2023

PARERE GOVERNO IL 17/10/2023

DISCUSSIONE IL 17/10/2023

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 17/10/2023

CONCLUSO IL 17/10/2023

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00137
presentato da
CASTIGLIONE Giuseppe
testo presentato
Mercoledì 2 agosto 2023
modificato
Mercoledì 27 settembre 2023, seduta n. 167

   La XIII Commissione,

   premesso che:

    «Callinectes Sapidus», ossia il granchio blu, originario delle coste tropicali americane temperate dell'oceano Atlantico, è una specie infralitorale che vive in acque salmastre, come le foci e i delta dei fiumi, le lagune e i laghi costieri, su fondali sabbiosi o fangosi, fino a 35 metri di profondità e riesce a resistere a temperature che vanno dai 3 ai 35 °C. Il cambiamento delle condizioni climatiche sulla nostra penisola sta favorendo la proliferazione in massa del granchio blu, grazie anche all'assenza di una forte pressione da parte di specie competitrici;

    già dal 2008, la presenza del granchio blu è stata certificata in diverse zone italiane come Puglia, Abruzzo, il bacino di Torre Colimena nel Mar Ionio, il porto di La Spezia in Liguria, la costa orientale della Sicilia, la Sardegna e il litorale romano;

    da almeno tre anni i pescatori del Polesano e del ferrarese sottolineano la presenza del granchio blu nelle proprie acque e della voracità con cui si ciba di vongole, ma anche di gamberi e piccoli pesci che popolano le acque delle lagune dell'alto Adriatico e, da ultimo, anche delle acque dolci del Po;

    proprio l'area del delta del Po, da Scardovari a Comacchio, risulta particolarmente colpita da una predazione senza precedenti, mai registrata prima; ci si riferisce in particolar modo al territori del comune di Porto Tolle (Rovigo) e di Goro (Ferrara), ove operano oltre poco meno di 3.500 pescatori raccolti nel consorzi e nelle cooperative di pescatori che si occupano di organizzare e gestire il prodotto conferito – avviandolo poi alla commercializzazione. Per non parlare poi della parte marittima che, a causa della massiccia proliferazione di esemplari di granchio blu, caratterizzati da una notevole voracità e aggressività nei confronti di altre specie, versa in una drammatica condizione, il granchio blu sta mettendo a rischio l'attività delle diverse imprese ittiche. A ciò si aggiungano anche le altre aree interessate al fenomeno del granchio blu, quali la laguna di Orbetello, Lesina e alcune regioni in Sardegna e Sicilia, le quali segnalano una crescente sofferenza;

    secondo i recenti studi i condotti dall'Università degli Studi di Ferrara, le ragioni per le quali la predazione da parte del granchio blu risulta essersi concentrata in tali aree piuttosto che altrove, sarebbe da ricondurre: da una parte alla riduzione del livello di acqua nei corpi idrici che compongono il sistema del Delta del Po, causata dalla forte siccità che ha interessato il Paese e soprattutto quell'area negli ultimi 12 mesi (facendo registrare una massiccia risalita del cuneo salino nel fiume); dall'altra all'aumento improvviso della portata di acqua dolce dovuto alle tempeste primaverili;

    a causa di tale concentrazione è stata rilevata una ridotta presenza, oltre che di vongole e molluschi in genere, anche di altre specie quali: ghiozzo gò e granchio moleca (o granchio comune). Da ciò si desume il possibile pericolo di predazione da parte del granchio blu anche nei confronti di altre specie, sì da porre un vulnus alla biodiversità marina;

    a subire le maggiori ripercussioni di tale «invasione» marina è stata l'intera area deltizia (Sacca di Goro, Sacca di Scardovari) la quale ha subito danni considerevoli che potrebbero avere importanti ripercussioni sull'economia. Tali zone salmastre, infatti, intercettano i bracci del fiume Po nel suo delta: il Po di Goro e il Po di Volano. Tale area peraltro è soggetta a costanti trasformazioni delle correnti marine e risulta di importanza cruciale per l'economia marittima, perché rappresenta i due terzi della produzione nazionale di vongole veraci, a cui si aggiungono gli allevamenti di cozze e ostriche, generando un'occupazione lavorativa per oltre 3.500 famiglie;

    tra le conseguenze negative causate dalla presenza del granchio blu, si segnalano gli effetti negativi prodotti sulle specie algali di cui può nutrirsi, nonché su pesca e attività produttive in genere;

    a causa dell'aumento del 2000 per cento di tali esemplari, i danni fin qui registrati dagli allevamenti di vongole, cozze e ostriche dell'Adriatico, ammontano a oltre il 50 per cento sulle produzioni;

    gli operatori ittici (acquacoltori e molluscocoltori) hanno ipotizzato che il recente aumento della presenza di tali crostacei sia una delle conseguenze dell'alluvione che ha devastato l'Emilia-Romagna nel maggio 2023. L'ingente afflusso di acqua proveniente dai fiumi, infatti, ha favorito il proliferare di tali specie marine, in grado di adattarsi alle fluttuazioni della salinità;

    l'azione predatoria dei granchi blu, inoltre, causa danni alle reti da pesca e al pescato stesso, oltre a rappresentare una minaccia per le colture ittiche, con importanti diminuzioni delle produzioni che rappresentano un'economia di 100 milioni di euro e producono circa i tre quarti delle vongole consumate in Italia. A rischio sono anche gli stock di spigole e orate allevate in maniera estensiva, a causa della rapida diffusione di tale crostaceo;

    ciò sia aggiunga anche il pericolo per l'incolumità dei bagnanti, in quanto è stata segnalata la presenza del granchio blu anche in prossimità delle aree dedite alla attività balneare;

    a causa del totale esaurimento di prodotto nelle aree di produzione, si prevede l'interruzione del prelievo di vongola già dalle prossime settimane per esaurimento delle scorte,

impegna il Governo:

   ad adottare tempestivamente un piano di contenimento dell'infestazione di granchio blu ed eradicazione della minaccia dalle aree colpite, mediante prelievi capillari e conseguente smaltimento degli esemplari catturati;

   a porre in essere un piano di prevenzione per impedire il diffondersi del granchio blu nelle nostre acque, sì da scongiurare un disastro ambientale marino che andrebbe a travolgere il comparto ittico dell'acquacoltura e della molluschicoltura;

   ad adottare ogni iniziativa di competenza, anche di carattere normativo, volta a ristorare i pescatori colpiti dai danni alla produzione e alle attrezzature, istituendo contestualmente un Fondo emergenziale dedicato allo smaltimento del granchio blu;

   ad adottare ogni iniziativa di competenza volta a prevedere la sospensione di tasse, contributi e mutui bancari per cooperative e soci che, a causa della voracità del granchio blu, abbiano subito un improvviso calo della produzione e quindi degli introiti a ciò connessi, subendo ingenti danni di natura economica;

   ad adottare iniziative volte a effettuare approfondimenti scientifici sulla specie del granchio blu, al fine di comprenderne meglio le proprietà organolettiche e tossicologiche in vista di una possibile, futura commercializzazione, una volta debellata l'emergenza;

   a condurre, infine, apposito approfondimento sul rischio connesso alle altre specie marine, al fine di preservare la biodiversità marina, nonché il comparto ittico in generale.
(7-00137) «Castiglione, Gadda».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

corso d'acqua

molluschicoltura

accordo di pesca