ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01076

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 134 del 06/07/2023
Firmatari
Primo firmatario: BOLDRINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 05/07/2023


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 05/07/2023
Stato iter:
03/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/10/2023
Resoconto GEMMATO MARCELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 03/10/2023
Resoconto BOLDRINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/07/2023

DISCUSSIONE IL 03/10/2023

SVOLTO IL 03/10/2023

CONCLUSO IL 03/10/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01076
presentato da
BOLDRINI Laura
testo di
Giovedì 6 luglio 2023, seduta n. 134

   BOLDRINI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   la medicina di genere viene definita dall'Organizzazione mondiale della sanità come lo studio dell'influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socioeconomiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona;

   con il documento Roadmap For Actions (2014-2019) «Integrating equity, gender, human rights and social determinants into the work of WHO» l'Organizzazione mondiale della sanità identifica il «genere» come tema imprescindibile della programmazione sanitaria;

   l'articolo 3, comma 4, della legge 11 gennaio 2018, n. 3, stabilisce che «Con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, è predisposto un Piano formativo nazionale per la medicina di genere, volto a garantire la conoscenza e l'applicazione dell'orientamento alle differenze di genere nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura. A tal fine, sono promossi specifici studi presso i corsi di laurea delle professioni sanitarie nonché nell'ambito dei piani formativi delle aziende sanitarie con requisiti per l'accreditamento nell'educazione continua in medicina»;

   è stata predisposta, da un gruppo di lavoro appositamente costituito, la bozza del piano formativo nazionale per la medicina di genere, previsto dall'articolo 3, comma 4, della legge n. 3 del 2018;

   tale bozza di piano è stata sottoposta al Consiglio superiore di sanità, che ha espresso nella seduta del 12 dicembre 2022 parere favorevole;

   il piano formativo nazionale per la medicina di genere è stato quindi adottato con decreto dell'attuale Ministro della salute di concerto con l'attuale Ministra dell'università e della ricerca in data 11 aprile 2023;

   il decreto firmato dai due Ministri è stato pubblicato sul sito del Ministero della salute in data 5 maggio 2023, pubblicazione dimostrata dall'esistenza di «screenshot» del sito istituzionale del Ministero;

   dall'8 maggio 2023 il decreto non è più raggiungibile on line sul sito del Ministero della salute;

   il decreto non risulta pubblicato nemmeno sul sito del Ministero dell'università e della ricerca;

   la pubblicazione del piano è obbligatoria ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 –:

   se l'assenza del decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell'università e della ricerca dell'11 aprile 2023 che approva il piano formativo sulla medicina di genere dal sito del Ministero della salute derivi da un problema tecnico e, in tal caso, quale sia il problema tecnico che ha rimosso esclusivamente quel decreto dal sito del Ministero;

   se l'assenza del decreto dal sito del Ministero dell'università e della ricerca derivi da un problema tecnico e, in tal caso, quale sia il problema tecnico che ha rimosso esclusivamente quel decreto dal sito di ben due Ministeri;

   se i responsabili della trasparenza dei Ministeri coinvolti si siano adoperati per la risoluzione del problema e per garantire il rispetto del decreto legislativo n. 33 del 2013;

   se l'assenza del decreto dal sito del Ministero della salute non derivi invece da una scelta di natura politica, e in tal caso chi abbia assunto tale scelta e perché si sia deciso di nascondere un decreto firmato dal Ministro Schillaci e dalla Ministra Bernini, violando la legge sulla trasparenza e sugli obblighi di pubblicazione;

   se l'assenza del decreto dal sito del Ministero dell'università e della ricerca non derivi anch'esso da una scelta di natura politica, e in tal caso chi abbia assunto tale scelta e perché si sia deciso di nascondere un decreto firmato dal Ministro Schillaci e dalla Ministra Bernini, violando la legge sulla trasparenza e sugli obblighi di pubblicazione;

   quali iniziative i Ministri interrogati abbiano messo in campo per dare seguito, attuazione e diffusione al piano formativo in materia di medicina di genere.
(5-01076)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 3 ottobre 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01076

  Faccio riferimento al ritiro dal Portale del Ministero della salute della pubblicazione del testo del Piano Formativo Nazionale per la Medicina di genere, di cui all'articolo 3, comma 4, della legge 11 gennaio 2018, n. 3, come adottato con decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell'università e della ricerca dell'11 aprile 2023, segnalato dall'interrogante.
  Al riguardo desidero ricordare che, al fine di poter predisporre il predetto Piano, nel 2020 è stato istituito presso il Ministero della salute uno specifico Gruppo di lavoro, con la partecipazione dei diversi attori istituzionali, che nel mese di marzo 2022 ha elaborato una bozza successivamente inviata al Consiglio superiore di sanità per l'acquisizione del parere di competenza.
  Il documento in questione, in particolare, è stato assegnato alla Sezione Seconda del CSS, cioè la Sezione che svolge, tra le altre, funzioni consultive in materia di «Strutture, servizi e professioni sanitarie» e non anche alla Sezione Terza che espleta, in via diretta, funzioni consultive in materia di Medicina di genere.
  Nello specifico la Sezione Seconda del CSS, in data 7 dicembre 2022 ha espresso il proprio parere favorevole all'approvazione del documento, fatto salvo l'accoglimento di alcune modifiche, tra le quali l'espunzione dal testo del paragrafo dedicato alla formazione dei formatori, rubricato: «Applicazione del modello Formazione dei Formatori».
  Ad avviso della Sezione Seconda, difatti, «... non possono esistere formatori trasversali».
  Nel contempo, i Ministri della salute e dell'università e della ricerca, tenuto conto dell'esigenza di dotare l'Ordinamento del Piano evitando ogni ulteriore ritardo, hanno proceduto a sottoscrivere il decreto di approvazione dello stesso in data 11 aprile 2023, nonostante il fatto che l'espunzione richiesta dalla Sezione Seconda del CSS comportasse una sostanziale lacuna in merito ad un argomento importante, quale è la formazione relativa ai formatori.
  Devo rilevare per completezza che il tema della formazione dei formatori è attualmente richiamato in seno al «Piano per l'applicazione e la diffusione della medicina di genere» del 13 giugno 2019 – Piano previsto dalla medesima legge n. 3 del 2018 – dove, relativamente ai livelli di competenza per il ruolo di formatore in Medicina di Genere, è stato ritenuto «... auspicabile che il curriculum del Formatore in Medicina di Genere, dotato di una approfondita conoscenza della materia, soddisfi almeno uno dei seguenti criteri:

   partecipazione a gruppi di lavoro nell'ambito della Medicina di Genere all'interno di società scientifiche specifiche nazionali ed internazionali;

   comprovata attività di docenza nell'ambito della Medicina di Genere (master Universitari, Congressi scientifici, Corsi di formazione e di aggiornamento accreditati ECM);

   comprovata attività di ricerca nell'ambito della Medicina di Genere (pubblicazioni scientifiche, libri o capitoli di libro);

   partecipazione ai board di riviste scientifiche orientate alla Medicina di Genere».

  Tenuto conto che, per gli operatori sanitari già in servizio, la formazione e l'aggiornamento non sono prerogativa esclusiva delle Università, ma possono essere implementate – come normalmente avviene – nei corsi di educazione continua in medicina (ECM), ne discende che i relativi corsi possono essere erogati non solo dalle Università e dagli Enti di ricerca pubblici, ma anche da Enti privati, quali associazioni professionali, società scientifiche, provider accreditati e altro.
  Proprio queste circostanze costituiscono, ad oggi, l'oggetto di esame da parte di un Gruppo di esperti istituito presso la Sezione Terza del CSS, denominato Gruppo di lavoro sulla Medicina di Genere ed operante dal 31 maggio 2023, con il compito di elaborare un «Position paper» che, nel fornire un contributo all'applicazione del piano formativo, rappresenti anche un forte appello alle istituzioni che, nella materia in argomento, hanno la responsabilità della Formazione e Organizzazione nella Sanità (cioè Università, Regioni, Società Scientifiche, Ordini Professionali, AGENAS, AIFA, IRCCS, Associazioni professionali, Centri di ricerca, Fondazioni e altro).
  Nella seduta del 24 luglio 2023 il Gruppo di lavoro sulla Medicina di Genere ha condiviso i propri lavori segnalando la centralità del tema della responsabilità della Formazione e Organizzazione della Sanità, proprio con specifico riferimento al Piano oggetto dell'interrogazione.
  L'approfondimento in corso da parte della Sezione Terza del CSS ha reso, pertanto, necessario il differimento della pubblicazione del Piano in questione sul sito del Ministero della salute, in attesa che il nuovo Gruppo concluda i lavori, dalle cui risultanze sarà possibile verificare se il Piano adottato necessiti o meno di modifiche o di integrazioni, specificamente con riguardo alle parti espunte dal documento originario sul sistema di formazione dei formatori.
  L'approfondimento deve considerarsi quantomai necessario, poiché la formazione riguarda anche gli operatori sanitari (personale in servizio) usciti dal circuito formativo universitario, per i quali la formazione è erogata istituzionalmente con il sistema della Educazione Continua in Medicina (ECM) e, dunque, compete anche a strutture esterne al sistema universitario, sia pubbliche che private, rispetto alle quali è necessario porre attenzione ai requisiti e livelli minimi di qualificazione dei formatori.
  Inoltre, andrà, altresì, valutata l'opportunità di strutturare corsi ad hoc per la Medicina di Genere, da trattare come una specialità a sé, come già avviene in alcune Università, in cui sono stati istituiti insegnamenti concernenti la Medicina di Genere, oppure prevedere la formazione sulla Medicina di Genere in maniera trasversale nelle singole specialità, in relazione alla sua dimensione interdisciplinare.
  In considerazione delle riserve emerse sulla materia della formazione dei formatori e preso atto che già durante i lavori di predisposizione della bozza del Piano formativo sul punto non vi è stata unanimità, permanendo sul problema della formazione dei docenti le rilevanti criticità indicate, si è addivenuti alla necessità che il Piano in esame potesse essere pubblicato solo dopo che le criticità rilevate saranno superate, all'esito dell'approfondimento in atto presso la Sezione Terza del CSS.
  Su tale decisione ha convenuto il Ministero dell'università e della ricerca.
  Desidero precisare, inoltre, che, alla luce delle problematiche fin qui illustrate, il rinvio della pubblicazione del Piano non si pone in contrasto con le disposizioni in materia di obblighi di pubblicazione degli atti di carattere normativo e amministrativo generale di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, poiché ciò che prevale, in questo contesto, è la necessità di pubblicare un documento che possa esplicare la sua piena utilità.
  In altri termini l'obiettivo di poter fornire agli utenti informazioni e indicazioni attraverso la pubblicazione del documento, ad oggi, per quanto riguarda il Piano formativo per la medicina di genere, non risulta raggiungibile efficacemente, quanto meno fino alla conclusione dei lavori da parte del Gruppo istituito presso la Sezione Terza del CSS.
  In conclusione, condivido l'opportunità di evitare che la pubblicazione di un documento di particolare importanza, ma ad oggi gravato di modifiche ed integrazioni, venga sostituito con un altro documento, ingenerando così gravi incertezze sul suo effettivo contenuto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

professione sanitaria

medicina