ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00864

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 103 del 16/05/2023
Firmatari
Primo firmatario: PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 16/05/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI BIASE MICHELA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 16/05/2023
DE MICHELI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 16/05/2023
GNASSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 16/05/2023
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 16/05/2023


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA'  PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA delegato in data 16/05/2023
Stato iter:
07/06/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/06/2023
Resoconto PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/06/2023
Resoconto GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
REPLICA 07/06/2023
Resoconto PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/06/2023

SVOLTO IL 07/06/2023

CONCLUSO IL 07/06/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00864
presentato da
PELUFFO Vinicio Giuseppe Guido
testo di
Martedì 16 maggio 2023, seduta n. 103

   PELUFFO, DI BIASE, DE MICHELI, GNASSI e ORLANDO. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

   la crisi energetica e la conseguente volatilità dei prezzi acuitasi con la guerra in Ucraina hanno creato grosse difficoltà al mondo industriale: si è trattato principalmente di una «crisi del gas», sia lato prezzi che lato sicurezza di approvvigionamento che si è rapidamente trasferita sul prezzo dell'energia elettrica in Italia, facendo ulteriormente lievitare i costi energetici delle imprese industriali. Le imprese ad elevato utilizzo di gas naturale, in mancanza di alternative tecnologiche disponibili, hanno avvertito in maniera più significativa queste difficoltà;

   per ridurre la dipendenza dal gas russo, già nella scorsa legislatura sono state adottate norme per favorire una crescita della produzione nazionale di gas e la sua destinazione, per gli anni dal 2022 al 2031, a clienti finali industriali a forte consumo di gas, anche in forma aggregata tra loro (cosiddetti «gasivori»): il cosiddetto «Gas release» che prevede che il gas prodotto da titolari di concessioni di coltivazione nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale nazionale sia acquistato – sulla base di contratti di acquisto di lungo termine – dal GSE, il quale, a sua volta, offre, allo stesso prezzo di acquisto, i diritti sul gas così acquisiti ai clienti finali industriali a forte consumo di gas (cosiddetti «energivori»);

   è dunque strategica l'attuazione del «gas release», per la quale sarebbe necessario rivedere il meccanismo di prezzo, stante il fatto che la norma è ancora da realizzare, con scenari di prezzo cambiati numerose volte ed in modo significativo: con un prezzo del gas inferiore a 50 euro/MWh, il valore previsto dall'articolo 4 del decreto-legge Aiuti-quater (tra 50 e 100 euro/MWh) è fuori mercato e andrebbe necessariamente adeguato al ribasso visto che i costi di produzione siano notevolmente più bassi, circa 10 euro/MWh;

   inoltre, le imprese oggi possono assicurarsi una fornitura «future», non per una quota del proprio consumo (come nel caso della gas release), ma per il quantitativo totale di gas consumato al prezzo di 50 euro/MWh, ovvero a quello minimo previsto oggi dalla gas release: nessuna impresa troverà conveniente legarsi ad un contratto a lungo termine che è oggi meno interessante di una semplice operazione di acquisto «a termine»;

   sarebbe quindi necessario rivedere il tetto di prezzo, posizionandolo ad un valore prossimo ai 10 euro/MWh del costo di estrazione –:

   se il Ministro interrogato intenda adottare iniziative urgenti per rivedere al ribasso il meccanismo di formazione del prezzo del «gas release».
(5-00864)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 giugno 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00864

  Con l'articolo 16 del decreto-legge n. 17 del 2022, al fine di contribuire al rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti di gas a prezzi ragionevoli per i clienti finali e, contestualmente, alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti, è stata introdotta una misura in forza della quale il Gestore dei servizi energetici (GSE) o le società da esso controllate avviano, su direttiva del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, procedure per l'approvvigionamento di lungo termine di gas di produzione nazionale dai titolari di concessioni di coltivazione di gas, per successivamente mettere a disposizione tali quantitativi al sistema industriale a forte consumo di gas.
  Per effetto della successiva modifica della disciplina avvenuta con il decreto-legge n. 176 del 2022 si è previsto che il GSE stipuli con i produttori contratti di acquisto di diritti di lungo termine sul gas in forma di contratti finanziari per differenza rispetto al punto di scambio virtuale (PSV), di durata massima pari a dieci anni, con verifica dei termini alla fine del quinto anno.
  Il prezzo è determinato in considerazione della copertura dei costi totali effettivi delle singole produzioni, inclusi gli oneri fiscali e di trasporto, nonché un'equa remunerazione, applicando una riduzione percentuale, anche progressiva, ai prezzi giornalieri registrati al punto di scambio virtuale, e comunque nel limite di livelli minimi e massimi quantificati, rispettivamente, in 50 e 100 euro per MWh.
  Inoltre, nelle more della conclusione delle procedure autorizzative, a partire dal 1° gennaio 2023 e comunque fino all'entrata in produzione delle quantità aggiuntive di gas, i titolari di concessioni di coltivazione di gas naturale mettono a disposizione del Gruppo GSE un quantitativo di diritti sul gas corrispondente, fino al 2024, ad almeno il 75 per cento dei volumi produttivi attesi.
  I volumi di gas oggetto della maggior produzione sono poi offerti dal GSE al prezzo di acquisto ai soggetti industriali a forte consumo di gas.
  Come evidenziato dall'interrogante, la riduzione delle tensioni sugli approvvigionamenti in Europa e in Italia, favorita da una diversa strategia basata anche su un ricorso più intenso alle forniture di GNL, e una riduzione dei consumi complice una contrazione della produzione e un inverno particolarmente mite, hanno prodotto una stabile riduzione dei prezzi del gas verso la media dei 45 euro a MWh, al di sotto del prezzo minimo indicato dal legislatore di 50 euro.
  Pur condividendo le illustrate finalità di aumento della produzione nazionale e di sostegno al settore produttivo a forte uso del gas, si deve evidenziare che il valore del tetto del prezzo di 10 euro/MWh proposto non appare supportato da elementi di certezza in ordine alla sua quantificazione, nonché rischia di compromettere la finalità della misura in ordine all'obiettivo del rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti di gas naturale, anche alla luce della situazione geopolitica.
  Tutto ciò premesso, si rappresenta che sono in corso di valutazione approfondimenti al fine di individuare le più opportune proposte di modifica alla misura oggetto dell'interrogazione, volte a contemperare le esigenze di un'equa remunerazione della maggiore produzione nazionale, pur nei limiti delle condizioni di maggior favore previste la coltivazione ed estrazione di gas nel territorio nazionale, con il beneficio comunque atteso dai settori produttivi connotati da un intenso consumo di gas che hanno subito le conseguenze dell'aumento del prezzo della materia prima.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gas naturale

indipendenza energetica

prezzo