ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00626

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 77 del 28/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: VIETRI IMMA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 28/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIOCCHETTI LUCIANO FRATELLI D'ITALIA 28/03/2023
CIANCITTO FRANCESCO MARIA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 28/03/2023
COLOSIMO CHIARA FRATELLI D'ITALIA 28/03/2023
MACCARI CARLO FRATELLI D'ITALIA 28/03/2023
LANCELLOTTA ELISABETTA CHRISTIANA FRATELLI D'ITALIA 28/03/2023
MORGANTE MADDALENA FRATELLI D'ITALIA 28/03/2023
ROSSO MATTEO FRATELLI D'ITALIA 28/03/2023
SCHIFONE MARTA FRATELLI D'ITALIA 28/03/2023


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/03/2023
Stato iter:
29/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/03/2023
Resoconto VIETRI IMMA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 29/03/2023
Resoconto GEMMATO MARCELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 29/03/2023
Resoconto VIETRI IMMA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/03/2023

SVOLTO IL 29/03/2023

CONCLUSO IL 29/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00626
presentato da
VIETRI Imma
testo di
Martedì 28 marzo 2023, seduta n. 77

   VIETRI, CIOCCHETTI, CIANCITTO, COLOSIMO, MACCARI, LANCELLOTTA, MORGANTE, ROSSO e SCHIFONE. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   un mercato cresciuto a dismisura soprattutto durante il Covid e che rischia di smantellare la sanità pubblica è quello dei medici a gettone delle cooperative private: figure sanitarie chiamate dalle Asl per sopperire alla mancanza di personale sanitario negli ospedali e pagate tre volte di più rispetto ai colleghi ospedalieri;

   in più, a dare una connotazione fuori dalle regole della pubblica amministrazione, il costo sostenuto per i medici «gettonisti» è difficile da quantificare perché non inserito nel bilancio del personale sanitario (dove c'è un tetto massimo che non si può superare) ma nella voce beni e servizi; si parla comunque di milioni di euro;

   a pesare sul servizio pubblico non sarebbe, poi, solo il costo di questi medici, ma anche una preparazione insufficiente, come denunciato dal presidente nazionale Simeu (Società italiana medicina dell'emergenza urgenza): «Senza generalizzare ma oggi la maggioranza dei medici delle coop sono colleghi che non hanno titolo per lavorare in Pronto Soccorso. Alcuni non sono specialisti, altri sono neolaureati, pensionati o gente che tutta la vita ha fatto altro e che oggi improvvisamente diventa valida per fare il nostro lavoro, che come tutte le specialità mediche è difficile e complesso e non si impara in poche ore»;

   sul tema dei «gettonisti» è intervenuto anche il Ministro Schillaci, da sempre attento al capitale umano del Ssn: «Occorre affrontare anche, in maniera sinergica [...] il fenomeno crescente del ricorso ad appalti esterni da parte delle aziende e degli enti del Ssn per garantire i servizi assistenziali [...]. Anche su questa complessa distorsione del sistema, i Nas, previa intesa con il sottoscritto, hanno effettuato specifici controlli sulle cooperative di fornitura dei servizi sanitari, da cui sono emerse anche fattispecie di frode ed inadempimento nelle pubbliche forniture, per aver [...] impiegato semplice personale ausiliario, privo del prescritto titolo abilitativo, anziché figure professionali socio-sanitarie (O.s.s.), e, infine, personale medico non specializzato per l'incarico da ricoprire. Inoltre è stata accertata la fornitura di medici da parte di cooperative con età anagrafica superiore a quella stabilita contrattualmente – anche sopra i 70 anni – e l'impiego esternalizzato di risorse umane non adatto a esigenze di specifici reparti ospedalieri [...].»;

   stando così le cose, si rischia di assistere allo smantellamento di un impianto che dovrebbe essere garanzia di continuità del servizio e ricerca della qualità –:

   se e quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per arginare la problematica dei medici «gettonisti» del Ssn.
(5-00626)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 29 marzo 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-00626

  Ringrazio gli Onorevoli interroganti per aver sollevato una tematica di estrema attualità, all'attenzione sia del Ministero della salute che del Governo.
  È proprio di ieri l'iniziativa del Governo volta ad adottare, nell'ambito di un provvedimento di urgenza, una serie di proposte legislative che hanno precipuamente lo scopo di arginare il ricorso delle strutture del SSN ai medici cosiddetti «a gettone» e, nel contempo incentivare il personale sanitario che già opera nei servizi di emergenza urgenza degli ospedali e del territorio, sulle quali di seguito mi soffermerò brevemente.
  In primo luogo, si intende consentire alle aziende e agli enti del SSN di affidare a terzi i servizi medici ed infermieristici solo in caso di necessità e urgenza, per una sola volta e senza possibilità di proroga, per un periodo non superiore a dodici mesi e, solo a seguito della verificata impossibilità di utilizzare personale già in servizio, di assumere gli idonei collocati in graduatorie concorsuali in vigore, nonché di espletare le procedure di reclutamento del personale medico e infermieristico già autorizzate.
  Gli operatori economici selezionati dovranno avvalersi di personale medico ed infermieristico in possesso dei requisiti di professionalità contemplati dalle disposizioni vigenti e dimostrare il rispetto delle norme in materia d'orario di lavoro.
  Inoltre, al fine di favorire l'economicità dei contratti e la trasparenza delle condizioni di acquisto e di garantire l'equità retributiva a parità di prestazioni lavorative, il Ministero, sentita l'ANAC, elaborerà linee guida recanti le specifiche tecniche, i prezzi di riferimento e gli standard di qualità di tali servizi medici ed infermieristici.
  Preciso, inoltre, che la proposta prevede che ove le condizioni che ho finora descritto non dovessero essere rispettate, l'inosservanza sarà valutata anche ai fini della responsabilità del dirigente della struttura sanitaria appaltante per danno erariale.
  Al fine di limitare il fenomeno delle dimissioni dagli enti del SSN, il personale sanitario che abbia interrotto volontariamente il rapporto di lavoro dipendente per operare in esternalizzazione, non potrà chiedere successivamente la ricostituzione del rapporto di lavoro.
  Allo scopo di reinternalizzare i servizi appaltati, le aziende e gli enti del SSN, nel rispetto delle facoltà assunzionali, avvieranno procedure selettive per il reclutamento del personale per le funzioni precedentemente esternalizzate, prevedendo una valorizzazione del personale impiegato in tali mansioni, che abbia garantito assistenza ai pazienti per almeno sei mesi di servizio.
  Per quanto concerne la leva dell'incentivo per il personale già operante presso i servizi di emergenza-urgenza del SSN, abbiamo proposto, per l'anno in corso, la possibilità di ricorso alle prestazioni aggiuntive, con l'aumento delle tariffe orarie, in deroga alla contrattazione.
  Per garantire la continuità nell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e valorizzare l'esperienza professionale acquisita, prevediamo (fino a fine 2025) per il personale medico che, nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2013 ed il 30 giugno 2023, abbia maturato, presso i servizi di emergenza-urgenza del SSN, almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, con diverse forme di contratto, ovvero abbia svolto un documentato numero di ore di attività equivalenti, l'ammissione alla partecipazione ai concorsi per l'accesso alla dirigenza medica del SSN nella disciplina di Medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza, ancorché non in possesso del prescritto diploma di specializzazione.
  Inoltre, fino al 31 dicembre 2025, in via sperimentale, consentiamo la possibilità ai medici in formazione specialistica, regolarmente iscritti al relativo corso di studi di assumere, su base volontaria e al di fuori dall'orario dedicato alla formazione, incarichi libero-professionali, anche di collaborazione coordinata e continuativa, presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri del Servizio sanitario nazionale, per un massimo di 8 ore settimanali, naturalmente in coerenza con l'anno di corso di studi superato e con il livello di competenze e di autonomia raggiunto dallo specializzando. Entro la stessa data, è previsto per il personale, dipendente e convenzionato, operante nei servizi di emergenza-urgenza delle aziende e degli enti del SSN, in possesso dei requisiti per il pensionamento anticipato, che possa richiedere la trasformazione del rapporto di lavoro da impegno orario pieno a impegno orario ridotto o parziale, fino al raggiungimento del limite di età previsto dall'ordinamento vigente.
  Inoltre, è stata prevista a regime la misura di cui al comma 548-bis, dell'articolo 1, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, che consente, a determinate condizioni, l'assunzione di professionisti sanitari in formazione specialistica.
  Sempre fino al 31 dicembre 2025 sarà consentito l'esercizio temporaneo, in deroga, nel territorio nazionale, dell'attività lavorativa per coloro che abbiano conseguito una qualifica professionale, relativa all'ambito sanitario, all'estero. La disciplina per l'esercizio temporaneo di tale attività lavorativa sarà oggetto di una successiva intesa da adottarsi in sede di Conferenza Stato regioni e province autonome.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professione sanitaria

servizio sanitario nazionale

licenza edilizia