ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00564

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 72 del 21/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 21/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE MICHELI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 21/03/2023
DI BIASE MICHELA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 21/03/2023
GNASSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 21/03/2023
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 21/03/2023


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA'  PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA delegato in data 21/03/2023
Stato iter:
22/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/03/2023
Resoconto PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 22/03/2023
Resoconto BARBARO CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
REPLICA 22/03/2023
Resoconto PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/03/2023

SVOLTO IL 22/03/2023

CONCLUSO IL 22/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00564
presentato da
PELUFFO Vinicio Giuseppe Guido
testo di
Martedì 21 marzo 2023, seduta n. 72

   PELUFFO, DE MICHELI, DI BIASE, GNASSI e ORLANDO. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

   il decreto ministeriale n. 341 del 2022 definisce, in attuazione del cosiddetto «Energy Release», le condizioni attraverso cui il Gse offre l'energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili che beneficiano di tariffe onnicomprensive, servizio di Rid e Ssp, alle imprese energivore;

   si prevede che il Gse ceda l'energia attraverso contratti stipulati sulla base di una procedura svolta dal Gme al fine di individuare i soggetti aggiudicatari e il volume di energia elettrica in cessione a loro spettante;

   il Gse ha quantificato in 16.024.960 MWh la stima dei volumi di energia elettrica disponibili comunicando al Gme l'offerta di vendita dei predetti volumi: i contratti di cessione stipulati dal Gse con i soggetti assegnatari sono a due vie e regolano la differenza tra il prezzo dell'energia offerta in cessione, stabilito a 210 euro/MWh e il prezzo medio mensile di vendita sul mercato organizzato dell'energia elettrica;

   il prezzo medio di vendita annuale per il 2020 è stato di 37,13 euro/MWh, per il 2021 di 113,63 euro/MWh e per il 2022 di 306,63 euro/MWh, con punte mensili anche di 530 euro/MWh di agosto 2022;

   l'11 gennaio 2023 sono stati assegnati i previsti 16 terawatt a prezzo fisso di 210 euro/MWh a 1.420 soggetti richiedenti;

   grazie anche all'andamento delle temperature non troppo fredde ed alla prospettiva di un riempimento più agevole degli stoccaggi per il prossimo inverno, il prezzo medio del gas mostra però oggi un trend di discesa, che già dai primi mesi di quest'anno comporta una forte differenza tra il prezzo a 210 euro/MWh stabilito quando tale prezzo sul mercato era al picco delle quotazioni ed il prezzo attuale, di molto inferiore ai 180 euro/MWh: la discesa dei prezzi elettrici ha cambiato lo scenario per le imprese aggiudicatarie che rischiano di essere penalizzate anziché agevolate e che hanno quindi fatto richiesta di recesso parziale e di riduzione dei volumi di energia aggiudicati;

   il 16 febbraio 2023 il GSE ha pubblicato un avviso per la richiesta di riduzione, fino all'azzeramento, dei volumi di energia aggiudicati prefigurando inoltre l'adozione di una nuova procedura di assegnazione per renderla più in linea con le nuove condizioni del mercato elettrico –:

   se il Governo intenda adottare con tempestività le iniziative di competenza per rivedere al ribasso il prezzo di riferimento per l'allocazione dell'energia offerta in cessione.
(5-00564)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 marzo 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00564

  Come noto, l'articolo 16-bis del decreto-legge n. 17 del 2022 ha introdotto una misura per l'approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili e la successiva cessione ai clienti finali, a cura del GSE, attraverso contratti di lungo termine di durata pari almeno a tre anni, ad un prezzo e con le modalità da definirsi con decreto ministeriale.
  Il Ministro della transizione ecologica, con decreto n. 314 del 2022, ha disciplinato la prima fase di attuazione relativa alla cessione dell'energia elettrica da fonti rinnovabili nella disponibilità del GSE, rinviando a un successivo decreto la disciplina a regime del servizio di ritiro e cessione.
  Il decreto ha stabilito che la cessione avvenga in favore dei clienti finali sulla base di criteri di priorità stabiliti dalla legge, attraverso la stipula di un contratto per differenza a due vie con il GSE, a un prezzo di riferimento pari a 210 euro a MW/h (megavatt ora), in un contesto di prezzi di mercato pari a quasi il doppio.
  Il 31 ottobre e 17 novembre 2022, il GSE ha pubblicato l'avviso di offerta della cessione dell'energia, pari a circa 16TWh, mediante la sede di negoziazione organizzata dal GME, le Disposizioni tecniche di funzionamento e lo schema di contratto per differenza a due vie. L'11 gennaio scorso il GME ha pubblicato gli esiti della procedura di assegnazione da cui è risultato che la quantità di energia elettrica disponibile è stata interamente assegnata a 1420 clienti finali prioritari a fronte di una richiesta complessiva di circa 21,5 TWh.
  Dai dati trasmessi, al 14 marzo scorso, risultano 1179 contratti stipulati, corrispondenti ad oltre 7 MWh, mentre 305 clienti assegnatari hanno optato per non sottoscrivere il contratto, per una quantità di quasi 9 MWh.
  Tale risultato, non in linea con le aspettative, si può spiegare con il fatto che il prezzo di riferimento fissato dal decreto ministeriale nel settembre scorso è sensibilmente più elevato rispetto all'attuale prezzo del mercato all'ingrosso.
  Anche i prezzi a termine risultanti dai dati sui futures nelle principali borse europee di riferimento mostrano una tendenza a ridursi nei prossimi due anni al di sotto della soglia di 210 euro/MWh. Questa criticità è stata segnalata dalle principali Associazioni dei settori produttivi interessati dalla misura. Questo radicale mutamento della situazione di fatto, che si è venuto a determinare successivamente all'adozione del decreto, compromette il perseguimento dell'interesse pubblico definito dalla norma primaria dell'articolo 16-bis del decreto-legge 17 del 2022, che è quello volto a trasferire il vantaggio dei costi più moderati della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili a favore dei clienti finali, con particolare riferimento a quelle particolari categorie di clienti finali più esposti egli effetti della crisi dei prezzi dell'energia ossia al sistema produttivo manifatturiero ed energy intensive.
  Alla luce del quadro delineato, questo Ministero ha intenzione in particolare di rivedere il citato decreto ministeriale con una riedizione della procedura di assegnazione che riveda lo schema di prezzo, al fine di renderlo maggiormente idoneo a perseguire le finalità ispiratrici della norma primaria, nonché in modo da consentire ai sottoscrittori di essere protetti nel caso in cui si verificassero situazioni di criticità dei livelli di prezzo analoghe a quanto è stato sperimentato nel recente passato, principalmente come conseguenza del conflitto russo-ucraino.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

energia rinnovabile

mercato

industria elettrica