ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00170

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 26 del 22/12/2022
Firmatari
Primo firmatario: LOIZZO SIMONA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 20/12/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 20/12/2022
Stato iter:
21/12/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/12/2022
Resoconto LOIZZO SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 21/12/2022
Resoconto GEMMATO MARCELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 21/12/2022
Resoconto LOIZZO SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/12/2022

SVOLTO IL 21/12/2022

CONCLUSO IL 21/12/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00170
presentato da
LOIZZO Simona
testo presentato
Giovedì 22 dicembre 2022
modificato
Mercoledì 21 dicembre 2022 in Commissione XII (Affari sociali)

   LOIZZO, PANIZZUT, LAZZARINI e MATONE. – Al Ministro della salute. – Per sapere – premesso che:

   il fenomeno relativo alla carenza di medici specialisti e di medici di medicina generale ha oltrepassato da tempo i livelli di guardia nel nostro Paese;

   in base alle proiezioni dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, nei prossimi quindici anni il Servizio sanitario nazionale perderà circa 56 mila medici e solo il 75 per cento di essi sarà sostituito da nuovo personale sanitario;

   nelle more dell'emergenza Covid, per fronteggiare le esigenze straordinarie derivanti dalla diffusione della pandemia, il legislatore è intervenuto con misure di carattere eccezionale, anche consentendo il trattenimento in servizio dei dirigenti medici e sanitari, nonché del personale del comparto sanità e degli operatori sociosanitari, in deroga ai limiti previsti dalle disposizioni vigenti per il collocamento in quiescenza (in questo senso, si veda l'articolo 12 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27);

   nonostante la chiusura dello stato emergenziale, i numerosi pensionamenti attesi e le difficoltà nella copertura degli ambiti vacanti giustificano – a parere degli interroganti – lo studio di nuove soluzioni finalizzate ad arginare la carenza di medici e personale sanitario, nelle more della piena realizzazione delle politiche di potenziamento della formazione universitaria e specialistica, il cui orizzonte temporale è inevitabilmente di medio termine;

   in tale ottica, appare opportuno – tra le altre misure – considerare una deroga transitoria all'ordinario limite di età per il collocamento d'ufficio a riposo del personale medico dipendente e convenzionato del Servizio sanitario nazionale;

   il rafforzamento degli organici appare indispensabile anche nell'ottica di favorire il recupero delle liste di attesa e l'attuazione delle riforme previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, in particolare con riguardo al potenziamento della medicina territoriale –:

   se il Ministro interrogato intenda adottare iniziative di competenza finalizzate a fronteggiare la grave carenza di personale medico e sanitario, anche eventualmente prevedendo una deroga transitoria al limite massimo di età per il collocamento a riposo, su base volontaria e senza pregiudizio per le nuove assunzioni.
(5-00170)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 21 dicembre 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-00170

  Con riferimento alla problematica relativa alla carenza del personale medico e del personale sanitario, osservo quanto segue.
  Premetto che siamo consapevoli che i professionisti del SSN si trovano oggi ad operare in un contesto sempre più difficile e, pertanto, a tale criticità e anomalia di sistema, il Ministro della salute intende porre in essere ogni idonea iniziativa per porre rimedio.
  Nel merito del problema, bisogna ricordare che il reiterarsi negli ultimi anni delle manovre finanziarie di contenimento della spesa, ed in particolare dei vincoli assunzionali, soprattutto nelle regioni in piano di rientro, ha finito per determinare nel tempo una grave carenza di personale che, unita ad un crescente innalzamento della relativa età media, ha portato inevitabilmente ad un forte deterioramento delle condizioni di lavoro. Tali carenze si sono rese ancora più evidenti nel periodo della pandemia.
  Già nel corso dell'illustrazione delle linee programmatiche in questa Commissione da parte del Ministro, è stato anticipato che, in via prioritaria, si ritiene necessario avviare una strategia generale con una rivisitazione delle procedure che determinano il fabbisogno del personale sanitario a livello nazionale, tale iniziativa deve essere accompagnata anche dal ripensamento delle procedure di ingresso dei nuovi medici nel SSN.
  Non vi è dubbio, che questi interventi di sistema e a regime richiedono tempi adeguati per il buon esito degli stessi, tuttavia – medio tempore e per fornire risposte urgenti alle necessità sanitarie dei cittadini – si sta ipotizzando di avviare misure temporanee e, ove necessario, anche in deroga al regime vigente con specifico riguardo al limite massimo di età per il personale sanitario in servizio presso il SSN.
  Tra le misure in valutazione, vi è anche l'intervento che consente al personale infermieristico di poter svolgere la loro attività oltre l'orario di lavoro.
  Quanto invece alle misure straordinarie già in vigore, e che ci stiamo accingendo a prorogare nel decreto-legge di prossima adozione in materia di proroga dei termini legislativi, va ricordato l'articolo 2-bis, comma 3, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, di cui si è chiesta la proroga fino al 31 dicembre 2023.
  Come noto, la norma ha previsto la possibilità per le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale di procedere al reclutamento di laureati in medicina e chirurgia, abilitati all'esercizio della professione medica e iscritti all'ordine professionale, con incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, di durata non superiore a sei mesi, prorogabili – nella prima fase fino al perdurare dello stato di emergenza – oggi si sta chiedendo la proroga sino al 31 dicembre 2023.
  La norma consente alle aziende ed enti del SSN di fronteggiare l'emergenza pandemica ricorrendo, ove necessario, a rapporti di lavoro flessibile in deroga agli ordinari istituti di reclutamento dei medici del SSN.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professione sanitaria

assunzione

medico