ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00168

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 26 del 22/12/2022
Firmatari
Primo firmatario: CIANI PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 20/12/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 20/12/2022
Stato iter:
21/12/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/12/2022
Resoconto CIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 21/12/2022
Resoconto GEMMATO MARCELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 21/12/2022
Resoconto CIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/12/2022

SVOLTO IL 21/12/2022

CONCLUSO IL 21/12/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00168
presentato da
CIANI Paolo
testo presentato
Giovedì 22 dicembre 2022
modificato
Mercoledì 21 dicembre 2022 in Commissione XII (Affari sociali)

   CIANI, FURFARO, MALAVASI, GIRELLI e STUMPO. – Al Ministro della salute. – Per sapere – premesso che:

   come rileva la Società italiana di medicina d'emergenza urgenza (Simeu) gli accessi al pronto soccorso sono in costante aumento a fronte di una carenza di organico ormai cronica pari a oltre 5 mila medici e circa 12 mila infermieri;

   si tratta di un aumento del numero di accessi rispetto al numero dei sanitari realmente impiegati che porta ad un sovraccarico di lavoro, stimato tra il 25-50 per cento per il personale medico e sanitario impiegato in prima linea che rischia di far saltare quel principio di universalità dell'accesso e delle cure su cui si fonda il nostro Sistema sanitario nazionale;

   come se ciò non bastasse, i pronto soccorso sono gremiti di pazienti in attesa di ricevere un posto letto nei vari reparti di degenza, con una permanenza nei pronto soccorso che a volte supera le 24 ore;

   si tratta di cifre che fanno emergere un quadro ormai non più sostenibile a cui è necessario dare risposte veloci e concrete partendo da un miglioramento delle condizioni di lavoro di medici e infermieri impiegati nella medicina dell'emergenza-urgenza;

   alla luce di tale situazione non è più rinviabile l'abolizione del tetto alle assunzioni al fine di adeguare gli organici all'effettivo carico di lavoro, come non è più differibile il riconoscimento della natura usurante del servizio prestato presso i pronto soccorso o il riconoscimento fin da subito di una indennità per la particolarità del lavoro svolto esteso anche a tutto il personale del sistema 118;

   in particolare il riconoscimento della peculiarità, complessità e difficoltà del lavoro sull'emergenza comporterebbe per tale personale un'indennità economica e pensionistica adeguata e giusta, al fine di diventare un'attività scelta dai professionisti per il valore aggiunto che viene riconosciuto anche dall'istituzione della specifica scuola di specializzazione in medicina di emergenza-urgenza;

   nel pieno del terremoto della pandemia sembrava che si fosse compreso il valore del nostro Ssn e si fosse finalmente percepito che la politica di progressiva riduzione degli investimenti sul Ssn stava mettendo in ginocchio il Paese. Purtroppo, constatiamo che, passata la paura, di fatto nulla è cambiato – :

   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare affinché nell'agenda del Governo la crisi strutturale e di personale impiegato nella medicina dell'emergenza urgenza sia considerata una effettiva priorità.
(5-00168)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 21 dicembre 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-00168

  Inizio con osservare che nella seduta odierna delle QT, in più occasioni, ho modo di osservare che i professionisti operanti nel Servizio Sanitario Nazionale si trovano oggi a lavorare in un contesto sempre più critico.
  Tali problemi sono ancor più evidenti nei Servizi maggiormente critici, come quelli di Emergenza-Urgenza. Purtroppo, avvengono episodi drammatici, che impongono una profonda riflessione rispetto all'individuazione di apposite misure per ovviare alla carenza di personale, anche attraverso specifici interventi volti a rendere maggiormente attrattivo il Servizio per i giovani medici che intraprendono la specializzazione in medicina d'Emergenza-Urgenza.
  Ciò anche in considerazione delle problematiche connesse allo svolgimento di un'attività stressante, di grande responsabilità e con un alto potenziale di rischio, correlato anche a comportamenti spesso pericolosi o violenti dell'utenza.
  Proprio a tal fine, come è noto, è stata inserita nel disegno di legge bilancio per il 2023 una norma finalizzata a riconoscere, per le particolari condizioni del lavoro svolto dal personale della dirigenza medica e del personale del comparto, operante presso i Servizi di Pronto Soccorso, un incremento dell'indennità specifica, con un impegno di spesa di 200 milioni di euro annui già a decorrere dal 2023.
  A tal riguardo, occorre peraltro considerare che la predetta indennità è destinata esclusivamente al personale dipendente del Servizio Sanitario Nazionale (secondo quanto previsto dall'articolo 1, commi 293 e 294, della legge di bilancio 30 dicembre 2021, n. 234); mentre il personale operante nei Servizi del 118 (cosiddetta emergenza territoriale), di norma, è titolare di un rapporto convenzionale con il Servizio Sanitario Nazionale, disciplinato nell'ambito dell'Accordo Collettivo Nazionale della Medicina Generale, ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo n. 502 del 1992 e successive modificazioni (fermo restando che i Servizi di Emergenza-Urgenza sono disciplinati dalle Regioni con modalità del tutto diverse, per cui in molte Regioni c'è un modello misto di emergenza territoriale, ed ai relativi Servizi concorrono sia medici in rapporto di convenzione che dirigenti medici dipendenti dal Servizio Sanitario Nazionale).
  È auspicabile, quindi, la previsione di analoghi incentivi da destinare ai professionisti convenzionati dell'emergenza territoriale, previa individuazione delle necessarie risorse.
  Per quel che riguarda i vincoli di spesa del personale, in effetti questi ultimi, dettati da esigenze di contenimento della spesa, nel tempo, hanno determinato importanti ricadute in termini di qualità del sistema, anche perché hanno ostacolato il passaggio di quella conoscenza esperienziale tra generazioni che dovrebbe caratterizzare il rapporto lavorativo tra professionisti più anziani ed i giovani professionisti.
  Tali limitazioni hanno comportato, inoltre, un incremento di varie forme di precariato, con la conseguente demotivazione dei professionisti e con il concreto rischio che le prestazioni assistenziali vengano affidate a soggetti non sempre in possesso delle necessarie competenze.
  Concludo, segnalando che nella consapevolezza delle criticità che ho riassunto, è intenzione politica avviare interventi anche di natura normativa per superare il vigente regime dei tetti della spesa del personale sanitario.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

medicina di emergenza

pronto soccorso

umanizzazione del lavoro