ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00653

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 165 del 20/09/2023
Firmatari
Primo firmatario: FOTI TOMMASO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 19/09/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 20/09/2023
MESSINA MANLIO FRATELLI D'ITALIA 20/09/2023
ANTONIOZZI ALFREDO FRATELLI D'ITALIA 20/09/2023
GARDINI ELISABETTA FRATELLI D'ITALIA 20/09/2023
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 20/09/2023
RUSPANDINI MASSIMO FRATELLI D'ITALIA 20/09/2023
SCHIFONE MARTA FRATELLI D'ITALIA 20/09/2023
COPPO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 20/09/2023
GIOVINE SILVIO FRATELLI D'ITALIA 20/09/2023
MALAGOLA LORENZO FRATELLI D'ITALIA 20/09/2023
MASCARETTI ANDREA FRATELLI D'ITALIA 20/09/2023
VOLPI ANDREA FRATELLI D'ITALIA 20/09/2023
ZURZOLO IMMACOLATA FRATELLI D'ITALIA 20/09/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 19/09/2023
Stato iter:
20/09/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/09/2023
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 20/09/2023
Resoconto CALDERONE MARINA ELVIRA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 20/09/2023
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/09/2023

SVOLTO IL 20/09/2023

CONCLUSO IL 20/09/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00653
presentato da
FOTI Tommaso
testo di
Mercoledì 20 settembre 2023, seduta n. 165

   FOTI, RIZZETTO, MESSINA, ANTONIOZZI, GARDINI, MONTARULI, RUSPANDINI, SCHIFONE, COPPO, GIOVINE, MALAGOLA, MASCARETTI, VOLPI e ZURZOLO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:

   si apprende della vicenda di un lavoratore della Cgil che, dopo 40 anni di servizio, il 4 luglio 2023 è stato licenziato dal sindacato per «giustificato motivo oggettivo». Detto licenziamento è stato poi impugnato dal lavoratore che lo ha ritenuto illegittimo;

   a quanto è dato sapere, la Cgil ha soppresso la posizione lavorativa di addetto stampa che ricopriva il lavoratore, adducendo la necessità di procedere ad una riorganizzazione e razionalizzazione delle attività di comunicazione. Tuttavia, è emerso che la società che successivamente è stata incaricata di gestire la comunicazione costa milioni di euro all'anno, mentre l'ex portavoce percepiva 55 mila euro lordi annui;

   il sindacato non ha proceduto ad una ricollocazione interna del lavoratore rispettando l'obbligo di «repechage» richiesto in via obbligatoria per questa tipologia di licenziamenti, ancor più opportuno, nel caso specifico, atteso il dimensionamento del datore di lavoro: sindacato con oltre 5 milioni di iscritti, con strutture regionali, camere del lavoro, patronati, centri autorizzati di assistenza fiscale, nonché sedi all'estero e incarichi in enti pubblici e commissioni operanti in vari ambiti;

   a ciò si aggiunge che la Cgil ha irrogato un simile licenziamento ad un lavoratore quarantennale vicino alla pensione;

   il segretario Landini, nel rappresentare le posizioni del sindacato, si è sempre dichiarato contro licenziamenti attivati con tali modalità, ciò a prescindere dalla normativa applicabile, che si tratti del Job Act – in vigore dal 2015 – o della disciplina previgente;

   anche alla luce di avvenimenti del medesimo tenore verificatisi in passato, si prende atto delle azioni contraddittorie della Cgil, che a parere degli interroganti rappresenta posizioni pubbliche non coincidenti con le proprie azioni di privata associazione. Considerando il ruolo che riveste nella società quale più grande sindacato d'Italia e quale parte di importanti negoziati in materia di rapporti di lavoro, gli interroganti ritengono necessario che si proceda alla verifica delle condotte poste in essere nella qualità di datore di lavoro. Si intende accertare, in particolare, se risultino licenziamenti illegittimi o in generale rapporti di lavoro irregolari imputabili al sindacato, come pure il ricorso a strumenti di lavoro formalmente alternativi, quali contratti di collaborazione e/o a partita Iva celanti attività subordinata. E se lo stesso ricorra attualmente all'utilizzo dei cosiddetti voucher presso le proprie strutture e/o faccia ricorso a personale in appalto con procedure di pratiche al massimo ribasso –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti come esposti in premessa e quali ne siano gli orientamenti.
(3-00653)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

licenziamento

contratto di lavoro