ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00491

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 127 del 27/06/2023
Firmatari
Primo firmatario: DELLA VEDOVA BENEDETTO
Gruppo: MISTO-+EUROPA
Data firma: 27/06/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 27/06/2023
Stato iter:
28/06/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/06/2023
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO MISTO-+EUROPA
 
RISPOSTA GOVERNO 28/06/2023
Resoconto TAJANI ANTONIO MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 28/06/2023
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO MISTO-+EUROPA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/06/2023

SVOLTO IL 28/06/2023

CONCLUSO IL 28/06/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00491
presentato da
DELLA VEDOVA Benedetto
testo presentato
Martedì 27 giugno 2023
modificato
Mercoledì 28 giugno 2023, seduta n. 128

   DELLA VEDOVA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:

   l'Italia è l'unico Paese dell'Eurogruppo a non aver ratificato la riforma sottoscritta nel 2020 dal Governo Conte II del Meccanismo europeo di stabilità, che prevede, tra l'altro, che il Meccanismo europeo di stabilità fornisca una rete di sicurezza finanziaria al Fondo di risoluzione unico nell'ambito del sistema di gestione delle crisi bancarie, a salvaguardia in caso di crac bancario;

   nonostante le barricate alzate negli anni dai partiti dell'attuale maggioranza per impedire la ratifica del Meccanismo europeo di stabilità, il Ministro leghista dell'economia e delle finanze Giorgetti ha recentemente sostenuto che è «ovviamente lo strumento più a portata di mano per la creazione del backstop da attivare in caso di grandi crisi bancarie» e il suo capo di gabinetto ha trasmesso alla Commissione affari esteri e comunitari della Camera dei deputati una lettera in cui chiarisce che la sua ratifica non comporta alcun rischio per il nostro Paese. La strada appare quindi tracciata;

   la maggioranza è evidentemente divisa: prevalgono le pronunce negative – in continuità con gli attacchi politici violenti e demagogici al Meccanismo europeo di stabilità e alle altre strutture dell'Unione europea – che hanno caratterizzato negli anni passati le principali forze dell'attuale maggioranza e la Presidente Meloni non è stata ancora in grado di assumere una posizione chiara circa la volontà di ratificare oppure no la riforma del Meccanismo europeo di stabilità, ratifica che gli altri partner attendono impazienti;

   la scorsa settimana in Commissione affari esteri e comunitari il Governo, e segnatamente il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ad avviso dell'interrogante in modo irrituale e politicamente incomprensibile – se non per l'incapacità o l'impossibilità politica di esprime un parere sul provvedimento – non si è presentato alla seduta in cui è stato adottato il testo base per la ratifica parlamentare della riforma del Meccanismo europeo di stabilità previsto in Aula il 30 giugno 2023 –:

   se non ritenga che l'interesse nazionale sarebbe meglio tutelato evitando perduranti, inutili e irrazionali temporeggiamenti, per quanto di competenza, sulla ratifica, vanificando gli sforzi profusi in questi anni dall'Italia stessa per recuperare credibilità presso partner e mercati e indebolendo la reputazione del nostro Paese a livello internazionale – con effetti negativi in termini economici e di rating –, anche perché ad avviso dell'interrogante ricorrere ad eventuali tecniche dilatorie per avviare presunte trattative su altri tavoli rappresenta per un grande Paese la peggiore postura per acquisire autorevolezza in Europa.
(3-00491)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

politica estera

recessione economica