ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00267

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 72 del 21/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: ORRICO ANNA LAURA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AMATO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE 21/03/2023
CASO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 21/03/2023
CHERCHI SUSANNA MOVIMENTO 5 STELLE 21/03/2023
CARMINA IDA MOVIMENTO 5 STELLE 21/03/2023
MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 21/03/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE E DEL MERITO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE E DEL MERITO delegato in data 21/03/2023
Stato iter:
22/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/03/2023
Resoconto CHERCHI SUSANNA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 22/03/2023
Resoconto VALDITARA GIUSEPPE MINISTRO - (ISTRUZIONE E MERITO)
 
REPLICA 22/03/2023
Resoconto ORRICO ANNA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/03/2023

SVOLTO IL 22/03/2023

CONCLUSO IL 22/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00267
presentato da
ORRICO Anna Laura
testo presentato
Martedì 21 marzo 2023
modificato
Mercoledì 22 marzo 2023, seduta n. 73

   ORRICO, AMATO, CASO, CHERCHI, CARMINA e MORFINO. — Al Ministro dell'istruzione e del merito . — Per sapere – premesso che:

   con l'autonomia differenziata singole regioni potranno chiedere allo Stato il trasferimento delle funzioni e delle competenze definite dagli articoli 116 e 117 della Costituzione; dunque, le regioni possono essere destinatarie di ulteriori condizioni e forme particolari di autonomia in diversi ambiti, compresa la scuola;

   l'attribuzione di funzioni è subordinata alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, con l'istituzione di una cabina di regia composta dai Ministri competenti per una ricognizione del quadro normativo e determinare i livelli essenziali delle prestazioni e i relativi costi e fabbisogni standard nelle materie riferibili ai diritti civili e sociali che devono essere garantiti in tutto il territorio nazionale;

   con riferimento ai «limiti di stanziamento a legislazione vigente» a priori per la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, non si potranno avere pari diritti in tutto il Paese, perché tali limiti negano qualunque possibile ipotesi di maggiore investimento;

   in ambito scolastico, per la specificità del sistema di istruzione, risulta difficile ragionare di livelli essenziali delle prestazioni, in quanto la scuola non produce beni materiali o prestazioni facilmente misurabili e i bisogni variano da un contesto territoriale all'altro;

   anche i sindacati di categoria vivono con grande preoccupazione l'autonomia differenziata per il sistema pubblico di istruzione, in quanto essa finirebbe per aumentare le diseguaglianze, limitare la libertà di insegnamento e non garantire il diritto allo studio;

   lo scenario che si presenta è: un organico regionale del personale scolastico, bandi di concorsi regionali, regionalizzazione della dirigenza scolastica, contratti regionali, differenziazione degli stipendi su base territoriale, conseguenze sulla mobilità;

   sarebbe, inoltre, negato l'esercizio del diritto allo studio in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale e si realizzerebbe un doppio regime, nazionale e regionale; le scuole si differenzierebbero più radicalmente, il divario Sud-Nord non potrebbe che aumentare; la diffusione uniforme di scuole dell'infanzia e tempo pieno sarebbe definitivamente negata; il valore legale del titolo di studio sarebbe compromesso e le regioni potrebbero decidere autonomamente su programmi, strumenti e risorse;

   per il sistema istruzione, più che di livelli essenziali, si dovrebbe parlare di livelli uniformi delle prestazioni su tutto il territorio nazionale, al fine di sottolineare l'unità del sistema di istruzione e non una variazione regionale dei valori minimi dei livelli essenziali delle prestazioni;

   tra l'altro, la regionalizzazione si inserirebbe in un contesto dove le diseguaglianze del sistema scolastico sono da tempo ampiamente registrate e aumenterebbe solo le differenze già esistenti, ad esempio in riferimento alla dispersione scolastica, ai neet –:

   se non ritenga urgente adottare iniziative di competenza affinché il sistema nazionale d'istruzione sia escluso dall'attuazione dell'autonomia differenziata.
(3-00267)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istruzione

diritto all'istruzione

regionalizzazione