ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00240

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 68 del 14/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: MAGI RICCARDO
Gruppo: MISTO-+EUROPA
Data firma: 14/03/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 14/03/2023
Stato iter:
15/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/03/2023
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-+EUROPA
 
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2023
Resoconto MELONI GIORGIA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 15/03/2023
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-+EUROPA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/03/2023

SVOLTO IL 15/03/2023

CONCLUSO IL 15/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00240
presentato da
MAGI Riccardo
testo presentato
Martedì 14 marzo 2023
modificato
Mercoledì 15 marzo 2023, seduta n. 69

   MAGI. – Al Presidente del Consiglio dei ministri . – Per sapere – premesso che:

   nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 marzo 2023 Alarmphone segnalava alle autorità italiane, libiche e maltesi la presenza di un'imbarcazione in distress a circa 100 miglia dalle coste libiche sulla quale si trovavano 47 persone. A seguito dell'inerzia delle autorità competenti l'aereo Seabird dell'organizzazione non governativa Sea Watch contattava per sollecitare i soccorsi, oltre che le autorità preposte, anche il mercantile Basil L che si è diretto verso il natante, non riuscendo tuttavia ad intervenire a causa delle avverse condizioni meteo;

   nelle ore successive le autorità libiche si rifiutavano di intervenire a causa della mancanza di assetti navali a disposizione nell'area di Bengasi e chiedevano contestualmente alle autorità italiane di approntare un intervento in loro vece;

   la richiesta di intervento operata dalle autorità libiche nei confronti della Guardia costiera italiana, secondo il diritto internazionale, comporta l'accettazione della propria responsabilità indipendentemente dalla zona Sar dove ha luogo l'evento di distress per il quale le autorità sono state allertate;

   la Guardia costiera italiana, riaffermando più volte la competenza delle autorità libiche sul coordinamento delle operazioni di salvataggio, ha richiesto ad altri natanti mercantili presenti nella zona di sorvegliare la situazione in attesa della guardia costiera libica. Successivamente raggiunta da nuova chiamata telefonica con la quale Seabird informava del peggioramento della situazione, la Guardia costiera italiana ha interrotto le comunicazioni;

   secondo anche quanto riportato a mezzo stampa, la Guardia costiera italiana afferma di non essere intervenuta in quanto l'evento ha avuto luogo in zona Sar libica, quindi al di fuori della propria giurisdizione, non considerando tuttavia che secondo la normativa internazionale con zona Sar si individua una porzione di acque internazionali la cui delimitazione risponde a necessità organizzative, non trattandosi tanto di delimitazione di sovranità;

   la presenza di una zona Sar non esime dal dovere di soccorso in mare, così come stabilito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982. L'allarme, nel caso in cui vi sia un'imbarcazione in distress, viene diramato alle autorità di più Paesi che sono nelle vicinanze e quindi in grado di sopperire alle eventuali inerzie delle autorità preposte al controllo della zona Sar –:

   considerati i fatti esposti in premessa, per quali motivi le autorità italiane non siano intervenute con propri assetti e non abbiano invitato ad intervenire assetti militari presenti nell'area, anche considerando le nuove disposizioni ex articolo 8, comma 1, lettera b), del decreto-legge 10 marzo 2023, n. 20.
(3-00240)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione dell'inquinamento

sorveglianza marittima

convenzione ONU