ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00002

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: del 31/01/2023
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00026
Firmatari
Primo firmatario: CARETTA MARIA CRISTINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 31/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARLONI MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 31/01/2023
CERRETO MARCO FRATELLI D'ITALIA 31/01/2023
BERGAMINI DAVIDE LEGA - SALVINI PREMIER 31/01/2023
VACCARI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 31/01/2023
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 31/01/2023
CARAMIELLO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2023
CASTIGLIONE GIUSEPPE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 31/01/2023
SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 31/01/2023
ALMICI CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 31/01/2023
ARRUZZOLO GIOVANNI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 31/01/2023
BRUZZONE FRANCESCO LEGA - SALVINI PREMIER 31/01/2023
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 31/01/2023
COSTA SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2023
FORATTINI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 31/01/2023
GADDA MARIA CHIARA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 31/01/2023
GATTA GIANDIEGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 31/01/2023
GIAGONI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER 31/01/2023
LA PORTA CHIARA FRATELLI D'ITALIA 31/01/2023
LA SALANDRA GIANDONATO FRATELLI D'ITALIA 31/01/2023
MALAGUTI MAURO FRATELLI D'ITALIA 31/01/2023
MARCHETTO ALIPRANDI MARINA FRATELLI D'ITALIA 31/01/2023
MARINO MARIA STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 31/01/2023
MOLINARI RICCARDO LEGA - SALVINI PREMIER 31/01/2023
MORGANTE MADDALENA FRATELLI D'ITALIA 31/01/2023
PIERRO ATTILIO LEGA - SALVINI PREMIER 31/01/2023
ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 31/01/2023
SILVESTRI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2023


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
31/01/2023
Fasi iter:

COLLEGA (RISCON) IL 31/01/2023

APPROVATO IL 31/01/2023

CONCLUSO IL 31/01/2023

Atto Camera

Risoluzione conclusiva 8-00002
presentato da
CARETTA Maria Cristina
testo di
Martedì 31 gennaio 2023 in Commissione XIII (Agricoltura)

7-00026 Caretta: In merito alle iniziative da assumere per contrastare l'introduzione nell'etichettatura dei vini e delle birre di rischi per la salute connesso al consumo di alcol.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

   La XIII Commissione,

   premesso che:

    l'Italia, con quasi un quinto del vino prodotto a livello globale, è il maggior produttore di vino nel mondo e vanta una tra le più antiche e rinomate produzioni, con una storia che risale a migliaia di anni fa;

    la produzione vinicola è molto diversificata, con una grande varietà di vitigni e tecniche di coltivazione, tradizioni vinicole e denominazioni geografiche che determinano storia e identità dei diversi territori;

    per l'Italia, in particolare, il mondo della vitivinicoltura e dell'enologia è fortemente legato alla promozione della dieta mediterranea nel mondo e alla valorizzazione di tutte le eccellenze del nostro made in Italy agroalimentare che, per le sue caratteristiche, anche legate ai luoghi di produzione, non può rischiare di essere etichettato in maniera semplicistica e penalizzante;

    l'Italia ha, altresì, sviluppato un modello di produzione della birra coerente con un modello alimentare legato alla qualità, alla varietà, promuovendo, anche in tal campo, il consumo responsabile;

    il 27 gennaio 2016, l'Irlanda ha notificato alla Commissione europea un pacchetto normativo, ad oggi denominato «Public Health Alcohol Labelling Regulations», finalizzato ad autorizzare l'utilizzo di meccanismi di etichettatura sui prodotti a base di alcol recanti avvisi di carattere sanitario in modo analogo a quanto avviene per i prodotti a base di tabacco;

    la notifica è avvenuta sulla base del meccanismo cosiddetto «TRIS», di cui alla Direttiva (UE) n. 2015/1535, in virtù delle forti ripercussioni sul mercato interno che tale misura è destinata ad introdurre;

    a seguito di varie modifiche ed integrazioni, la versione finale della normativa irlandese è stata notificata il 21 giugno 2022 alla Commissione europea, la quale, nonostante le forti opposizioni di Italia, Francia, Spagna ed altri Paesi europei, ha deciso di non avanzare alcuna opposizione;

    così facendo, la Commissione europea ha, di fatto, autorizzato la proposta normativa irlandese, nonostante la sua natura di barriera al commercio nel mercato interno dell'Unione e nonostante siano da poco entrate in vigore nuove disposizioni europee in materia di etichettatura finalizzate ad armonizzare tutta la normativa in esame, creando, così, una contraddizione e un intralcio nel percorso che da molti anni si sta portando avanti a livello europeo;

    inoltre, nell'ambito della normativa promossa dalle autorità irlandesi non viene fatta alcuna differenza tra consumo moderato, responsabile o eccessivo di sostanze alcoliche, adottando un approccio che sanziona trasversalmente qualsiasi bevanda alcolica con, senza alcuna differenza tra le stesse in ordine alle modalità, quantità e alla qualità del prodotto consumato;

    equiparare alcol e vino all'interno di un sistema normativo penalizzante e sanzionatorio come quello introdotto dall'Irlanda non risulta basarsi su informazioni corrette, in quanto, comporta un'equiparazione tra prodotti diversi e non tiene in debita considerazione che i Paesi dal maggiore consumo alcolico – come appunto l'Irlanda – sono, per esempio, quelli che bevono pochissimo vino, mentre l'Italia, uno dei maggiori produttori di vino al mondo, si colloca al 51 posto per consumo di alcol;

    in merito, vale ricordare l'iter che ha contraddistinto il lavoro della Commissione speciale sulla lotta contro il cancro (Commissione BECA), istituita nel giugno 2020, con un mandato relativo alla redazione di un rapporto contenente le linee guida per un piano d'azione europeo contro i tumori;

    il testo finale del Report votato dalla Commissione prevedeva l'adozione di standard metodologici senza alcuna distinzione tra consumo «responsabile» e «dannoso» di bevande alcoliche, nel presupposto che non sussista alcun livello sicuro per la salute in relazione al consumo di bevande alcoliche;

    il testo proposto dal BECA, presentava, quindi, indicazioni di tenore equivalente a quelle contenute nel pacchetto normativo notificato dall'Irlanda ed autorizzato dalla Commissione europea;

    il 16 febbraio 2022, il Parlamento europeo ha votato ed approvato la «Risoluzione del Parlamento europeo sul rafforzare l'Europa nella lotta contro il cancro – Verso una strategia globale e coordinata»;

    nel corso dell'esame parlamentare sono state approvate varie proposte emendative che hanno modificato il documento proposto dal BECA nella forma e nella sostanza, rimuovendo standardizzazioni trasversali del consumo di alcolici e ponendo particolare enfasi sulla necessità di promuovere un consumo responsabile di bevande alcoliche;

    il testo definitivo della risoluzione, approvato dal Parlamento europeo, reca infatti: «il Parlamento europeo (...) sostiene la necessità di offrire ai consumatori informazioni appropriate, migliorando l'etichettatura delle bevande alcoliche, con l'inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol, introducendo l'indicazione obbligatoria degli ingredienti e delle informazioni nutrizionali, introducendo l'etichettatura digitale nonché chiedendo alla Commissione di adottare azioni specifiche contro il consumo eccessivo e pericoloso di alcol»;

    il testo invita i Paesi membri ad adottare una comunicazione volta ad incentivare un consumo di alcolici sano e responsabile, scartando ogni scelta volta ad introdurre modalità sanzionatorie trasversali quali quelle perseguite dalla normativa irlandese;

    la proposta irlandese, inoltre, pare contrastare in linea di principio l'articolo 35 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, relativo alle misure di effetto equivalente alle misure restrittive quantitative alle esportazioni, che recita: «Sono vietate fra gli Stati membri le restrizioni quantitative all'esportazione e qualsiasi misura di effetto equivalente»;

    tale principio è stato ulteriormente sancito nella sentenza Rewe-Zentral v Bundesmonopolverwaltung für Branntwein (1979) C-120/78 della Corte di giustizia dell'Unione europea, nota come sentenza Cassis de Dijon, la quale ha stabilito come il prodotto legalmente in commercio nello Stato d'origine può essere commercializzato anche nello Stato di destinazione, senza doverlo sottoporre alla normativa tecnica, proprio perché questo è già stato sottoposto a quella del suo Stato d'origine, da ritenersi equivalente nelle tutele essenziali;

    data la portata dell'impianto normativo proposto dall'Irlanda sul commercio internazionale, occorre una ulteriore autorizzazione in sede di Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), ancora assente, in un processo dalla durata attesa di 60 giorni;

    il CREA ha più volte sottolineato che è la dieta e lo stile di vita complessivo rendono decisivo l'impatto dei singoli alimenti nella salute delle persone, sottolineando, al riguardo, l'importanza di campagne di promozione all'educazione alimentare sin dai primi anni di vita, nonché il sostegno a percorsi di sensibilizzazione al consumo responsabile di bevande alcoliche;

    preso atto di quanto emerso nel corso delle audizioni informali del Professor Bizzarri, professore di patologia clinica presso l'Università degli Studi di Roma «Sapienza», di Agrinsieme, di Coldiretti, di Federdoc, Federvini e di Unione italiana vini, nonché della memoria inviata dai rappresentanti di Assobirra,

impegna il Governo:

   ad arrivare ad un confronto in sede europea ed internazionale, sia con l'Irlanda che con gli altri Paesi che condividono con l'Italia la contrarietà alle disposizioni in esame, facendo valere, se necessario, le opportune contestazioni in sede internazionale, ed in particolare, in ambito di Organizzazione mondiale del Commercio, con l'obiettivo di salvaguardare le produzioni italiane e assicurare un corretto funzionamento del mercato, con la rimozione delle barriere adottate;

   ad adoperarsi in tutti i tavoli europei di competenza per scongiurare l'introduzione della normativa in questione, valutando, se del caso, la sussistenza dei presupposti per promuovere un ricorso alla Corte di giustizia dell'Unione europea, anche in coordinamento con altri Paesi europei che condividono il medesimo posizionamento italiano;

   ad adottare iniziative, anche in coordinamento con altri Paesi europei produttori ed esportatori di vino e di birra, presso le competenti sedi europee, con la finalità di scongiurare che la normativa irlandese di cui in premessa diventi un precedente a danno delle produzioni vinicole e brassicole nazionali;

   a mettere in campo iniziative proattive, che vedano il coinvolgimento del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, del Ministero della agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero della salute, affinché in sede europea, attraverso la presentazione di evidenze scientifiche, si scelga un approccio normativo volto a tutelare un consumo equilibrato e sano dei prodotti vitivinicoli e brassicoli, utilizzando gli stanziamenti previsti in ambito delle organizzazioni comuni di riferimento per la realizzazione di progetti e azioni a favore della diffusione e dell'adozione di modelli di consumo equilibrati, legati alla cultura e alla qualità che i prodotti vitivinicoli e brassicoli esprimono, anche alla luce di quanto previsto dalla Dieta mediterranea;

   ad intervenire, sempre in accordo con gli altri Paesi coinvolti, affinché il ruolo del Parlamento europeo che si è espresso in modo contrastante con la decisione adottata dall'Irlanda sia tenuto nella debita considerazione in quanto principale espressione delle culture e delle peculiarità dei diversi Stati Membri;

   ad attivarsi sul territorio nazionale e internazionale, affinché in sede europea, sempre nell'ambito delle risorse ivi previste, vengano attivate campagne di sensibilizzazione al corretto consumo di bevande a base di alcol, affinché sia chiaro che ciò che nuoce alla salute non è un prodotto, ma, bensì, l'uso che se ne decide di fare.
(8-00002) «Caretta, Carloni, Cerreto, Davide Bergamini, Vaccari, Nevi, Caramiello, Castiglione, Schullian, Almici, Arruzzolo, Bruzzone, Ciaburro, Sergio Costa, Forattini, Gadda, Gatta, Giagoni, La Porta, La Salandra, Malaguti, Marchetto Aliprandi, Marino, Molinari, Morgante, Pierro, Andrea Rossi, Francesco Silvestri».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo alimentare

alcolismo

consumo