ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00889

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 107 del 23/05/2023
Firmatari
Primo firmatario: ZANELLA LUANA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 23/05/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 23/05/2023


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/05/2023
Stato iter:
24/05/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/05/2023
Resoconto ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
 
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2023
Resoconto GEMMATO MARCELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 24/05/2023
Resoconto ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/05/2023

SVOLTO IL 24/05/2023

CONCLUSO IL 24/05/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00889
presentato da
ZANELLA Luana
testo di
Martedì 23 maggio 2023, seduta n. 107

   ZANELLA e GHIRRA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'emicrania è una grave malattia neurologica che esercita un notevole impatto sulla capacità di un individuo di svolgere le proprie attività quotidiane e, di conseguenza, incide sulla qualità di vita, si conta che in Italia siano circa 6 milioni le persone che ne soffrono;

   per tale motivo, l'Organizzazione mondiale della sanità classifica l'emicrania come una delle malattie più debilitanti, dichiarando inoltre che rappresenta una delle 10 cause primarie di disabilità per uomini e donne;

   la patologia denominata emicrania, e le patologie correlate definite cefalee, comportano un dolore forte, tagliente, disabilitante, che alterano, limitandole grandemente, le funzioni quotidiane della persona;

   anche grazie all'apporto delle associazioni di malati, nella scorsa legislatura è stata approvata la legge n. 81 del 2020, recante «Disposizioni per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale»; che disponeva per l'approvazione dei decreti attuativi il termine di 180 giorni dalla pubblicazione;

   per sollecitarne l'approvazione, nel mese di dicembre 2022 le medesime interroganti si sono rivolte al Ministro interrogato con l'interrogazione a risposta scritta 4-00172, la quale tuttavia è rimasta senza esito;

   con forte ritardo risulta essere stato predisposto uno schema di decreto del Ministero della salute sull'adozione delle «Linee di indirizzo per la realizzazione dei progetti regionali finalizzati a sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea primaria cronica»;

   la Conferenza Stato-regioni nella seduta del 22 marzo 2023 ha sancito l'intesa sullo schema di decreto del Ministro della salute di adozione del citato documento, del quale dovrebbe seguire la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo;

   considerata l'attuale formulazione dello schema di decreto di cui è attesa la pubblicazione, gli ampi margini di discrezionalità lasciati alle regioni per la realizzazione dei progetti finalizzati alla presa in carico dei pazienti – alla luce dell'assenza di standard minimi uniformi a livello nazionale – rischiano di non garantire l'omogeneità nella presa in carico dei cittadini, oltre a vanificare l'efficacia dei finanziamenti stanziati per far fronte alla patologia –:

   se non ritenga opportuno adottare iniziative volte a introdurre le dovute precisazioni tecniche e indicazioni organizzative da dare alle regioni in modo da realizzare la concreta attuazione della legge n. 81 del 2020 in maniera uniforme sul territorio nazionale, anche sostenendo iniziative a livello regionale per colmare il gap ad oggi esistente tra il riconoscimento clinico della malattia e quello istituzionale per l'attribuzione della percentuale di invalidità.
(5-00889)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 maggio 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-00889

  La legge n. 81 del 2020, recante «Disposizioni per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale» ha il merito di aver garantito in modo uniforme e sistematico sul territorio nazionale, il trattamento della cefalea primaria cronica come malattia sociale, nelle forme di: emicrania cronica e ad alta frequenza, di cefalea cronica quotidiana con uso o senza uso eccessivo di farmaci analgesici, di cefalea a grappolo cronica, di emicrania parossistica cronica, di cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e lacrimazione nonché emicrania continua. La cefalea cronica primaria costituisce una patologia invalidante.
  Va, comunque, sin da subito fornita ogni rassicurazione sul Servizio sanitario nazionale, nel senso che lo stesso già garantisce l'assistenza sanitaria, la cura e la presa in carico, anche ai fini del monitoraggio dell'evoluzione della malattia.
  Svolte le considerazioni di carattere generale, come noto il 22 marzo u.s. è stata sancita l'intesa sullo schema di decreto concernente l'adozione delle Linee di indirizzo per realizzare i progetti regionali volti a sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea, prevista dall'articolo 1, comma 2, della citata legge n. 81.
  Atteso il riparto di competenza tra lo Stato e le regioni, le linee di indirizzo adottate devono ispirare le iniziative regionali per la realizzazione dei menzionati progetti, ferma restando la competenza regionale in materia.
  Pertanto, nel rispetto del quadro normativo vigente, non emerge alcuna ulteriore iniziativa a livello centrale, nel senso che non è previsto che siano adottate ulteriori precisazioni tecniche o indicazioni organizzative, che attengono invece alla competenza delle regioni.
  Da ultimo, per quanto attiene al riconoscimento della patologia in esame ai fini dell'invalidità, all'esito di specifica istruttoria con gli Uffici del Ministero del lavoro e dell'INPS, si osserva quanto segue.
  L'INPS per il riconoscimento di condizioni invalidanti – per il caso in esame della patologia dell'emicrania al fine di assegnare valutazioni percentuali per l'attribuzione di benefici assistenziali – fa ordinariamente riferimento alle disposizioni del decreto legislativo 23 novembre 1988, n. 509, recante «Norme per la revisione delle categorie delle minorazioni e malattie invalidanti, nonché dei benefici previsti dalla legislazione vigente per le medesime categorie, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, della legge 26 luglio 1988, n. 291», e al decreto del Ministero della sanità del 5 febbraio 1992, rubricato «Approvazione della nuova tabella indicativa delle percentuali d'invalidità per le minorazioni e malattie invalidanti».
  Nella suddetta tabella, ordinata per organi e apparati, non sono esplicitamente riportate voci riconducibili all'emicrania. Tuttavia, poiché è indicato che: «La tabella elenca sia infermità individuate specificatamente, cui è attribuita una determinata percentuale “fissa”, sia infermità il cui danno funzionale permanente viene riferito a fasce percentuali di perdita della capacità lavorativa di dieci punti, utilizzate prevalentemente nei casi di più difficile codificazione, ne consegue, che per molte infermità ancorché non tabellate, in ragione della loro natura e gravità, è possibile valutarne il danno con criterio analogico rispetto a quelle tabellate».
  L'INPS ha concluso affermando che il proprio operato, nel rispetto dei profili di competenza, si basa sul principio di analogia e nel rispetto dei decreti citati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

malattia del sistema nervoso

pianificazione regionale