ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00676

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 85 del 12/04/2023
Firmatari
Primo firmatario: BONAFE' SIMONA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 12/04/2023


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 12/04/2023
Stato iter:
13/04/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/04/2023
Resoconto BONAFE' SIMONA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 13/04/2023
Resoconto ZANGRILLO PAOLO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE)
 
REPLICA 13/04/2023
Resoconto BONAFE' SIMONA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/04/2023

SVOLTO IL 13/04/2023

CONCLUSO IL 13/04/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00676
presentato da
BONAFÈ Simona
testo di
Mercoledì 12 aprile 2023, seduta n. 85

   BONAFÈ. — Al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   da un confronto con gli altri Paesi europei la spesa per redditi da lavoro dipendente in relazione al Pil è sistematicamente più bassa (10,7 per cento) in Italia a fronte di Paesi come Francia (13,5 per cento), Spagna (13,2 per cento), Regno Unito (11,1 per cento) e più in generale alla media degli Stati membri dell'Unione europea (11,6 per cento);

   quest'anno è l'ultimo di vigenza del triennio 2022-2024 in cui appostare le risorse necessarie per un rinnovo contrattuale atto a garantire un adeguato incremento complessivo del potere d'acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici, stante un quadro economico straordinario caratterizzato da un'inflazione a due cifre realizzatasi nello stesso periodo;

   le opportunità di modernizzazione e trasformazione del Paese possibili anche grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza rischiano di non essere colte per via della strutturale carenza di organico delle pubbliche amministrazioni, in particolare del sistema delle autonomie locali che si trovano nella condizione di non poter svolgere le ordinarie funzioni amministrative e di servizio alla cittadinanza per carenza di personale, con possibili gravi riflessi anche sull'attuazione del PNRR;

   i comuni e più in generale le autonomie locali sono i primi presidi democratici dello Stato, responsabili di garantire funzioni fondamentali, che rispondono ai principi del dettato costituzionale, quali i servizi educativi, i servizi sociali, la pubblica sicurezza cittadina, i servizi demografici, i servizi tecnici;

   per questo va previsto un fondo straordinario per le assunzioni del sistema degli enti locali che consenta a questi ultimi di raggiungere livelli e standard di personale commisurati alle esigenze strutturali e al miglioramento della capacità di azione amministrativa;

   negli ultimi dieci anni sono stati tagliati oltre 110 milioni di euro sulla spesa per la formazione del personale delle pubbliche amministrazioni, contribuendo alla condizione critica di oltre 1 milione e 300 mila dipendenti delle amministrazioni centrali, locali e della sanità, che nel 2021 hanno svolto in media meno di una giornata l'anno di formazione per dipendente (0,80) –:

   quali iniziative urgenti intenda adottare per reperire le risorse necessarie per un rinnovo contrattuale atto a garantire un adeguato incremento complessivo del potere d'acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici, anche alla luce di un quadro economico straordinario caratterizzato da un'inflazione a due cifre realizzatasi nello stesso periodo.
(5-00676)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 aprile 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-00676

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati, credo opportuno richiamare quanto accaduto negli ultimi anni.
  La tornata contrattuale 2019-2021 è iniziata solo a fine 2021 ed ha avuto bisogno, per essere finanziata, di ben quattro leggi di bilancio (l'ultima è, appunto, la legge di bilancio 2022, n. 234 del 30 dicembre 2021) che hanno progressivamente reso disponibili le risorse necessarie.
  Per questo motivo, l'attuale Governo sin dall'insediamento ha inteso accelerare le trattative così da condurre a conclusione i contratti collettivi nazionali del comparto sanità, funzioni locali e istruzione e ricerca. Per quest'ultima area sono state trovate ulteriori risorse che hanno permesso il varo di un apposito atto di indirizzo all'Aran, inviato il 16 marzo, che dovrebbe sbloccare la trattativa.
  Si tratta, fra l'altro, di un rinnovo sufficientemente «ricco», che almeno in parte cerca di colmare la forbice retributiva sui redditi da lavoro dipendente nelle amministrazioni pubbliche rispetto agli standard europei anche attraverso finanziamenti straordinari. Per rimanere al personale «privatizzato» delle pubbliche amministrazioni, il Rapporto Semestrale Aran sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti, redatto sulla base dei dati e delle informazioni disponibili al 31 dicembre 2022, evidenzia, per esempio, come l'incremento percentuale medio complessivo per il comparto della Sanità corrisponda circa al 7,30 per cento sulla massa retributiva al 31 dicembre 2018.
  Sono in corso le trattative per le Aree dirigenziali.
  Ovviamente i ritardi della tornata 2019-21 ereditati dal precedente Governo si sono ripercossi, e non poteva essere altrimenti, anche su quella relativa al triennio 2022-2024, il cui finanziamento, peraltro, è stato condizionato dalle conseguenze della crisi energetica dovuti alla crescita del prezzo delle materie prime che ha fatto seguito alla guerra in Ucraina. Ciò ha impedito, almeno nella legge di Bilancio 2023, un sufficiente appostamento di risorse per una serie di finalità, fra cui il rinnovo dei CCNL.
  Nonostante ciò, a dimostrazione dell'impegno assunto da questo Governo e in particolare dal sottoscritto, nella legge di bilancio è stato introdotto un apposito incremento, sotto forma di una tantum dell'1,5 per cento dello stipendio volto ad attenuare, sia pure in modo parziale e provvisorio, l'aumento dell'inflazione, alla cui base, come rammentato, vi sono ragioni anche di natura internazionale rispetto alle quali è difficile agire in modo strutturale nel breve periodo.
  L'incremento è distribuito su tredici mensilità e sta comportando un investimento per il bilancio dello Stato di poco meno di un miliardo e mezzo di euro.
  La Ragioneria Generale dello Stato, al fine di assicurare l'omogenea applicazione della normativa, ha successivamente comunicato le misure del predetto emolumento da corrispondere al personale appartenente al Pubblico Impiego.
  Il Documento di Economia e finanza, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 11 aprile, ribadisce peraltro l'impegno del Governo a reperire le risorse per la nuova tornata dei rinnovi contrattuali. È la conferma dell'attenzione che abbiamo nei confronti del nostro capitale umano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione locale

formazione professionale

formazione sul posto di lavoro