ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00618

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 77 del 28/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: CAPPELLETTI ENRICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAVANELLI EMMA MOVIMENTO 5 STELLE 28/03/2023
APPENDINO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 28/03/2023
TODDE ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE 28/03/2023


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA'  PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY delegato in data 28/03/2023
Stato iter:
29/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/03/2023
Resoconto CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 29/03/2023
Resoconto BERGAMOTTO FAUSTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (IMPRESE E MADE IN ITALY)
 
REPLICA 29/03/2023
Resoconto CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/03/2023

SVOLTO IL 29/03/2023

CONCLUSO IL 29/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00618
presentato da
CAPPELLETTI Enrico
testo di
Martedì 28 marzo 2023, seduta n. 77

   CAPPELLETTI, PAVANELLI, APPENDINO e TODDE. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   la scelta del Parlamento europeo di sospendere dal 2035 la vendita di nuove auto e furgoni a benzina e diesel, asse portante del pacchetto Fit for 55 finalizzato al passaggio definitivo all'elettrificazione del trasporto leggero su strada per passeggeri e merci, è stata intesa dagli operatori del settore come un'opportunità, in quanto consente al mercato, in un arco temporale certo, di pianificare la conversione delle attività produttive;

   le recenti decisioni assunte in sede europea confermano che accompagnare la riconversione tecnologica di un settore che, a oggi, contribuisce in modo importante al Pil nazionale, come quello delle auto, deve muoversi in una prospettiva ben definita, compatibile con gli impegni assunti a livello europeo;

   quanto sopra richiede in primis un'analisi approfondita del comparto al fine di aggiornare le competenze dei lavoratori del settore automotive, anche investendo nella formazione professionale continua, che non gravi sui costi aziendali, nonché uno studio attento che permetta di indirizzare in modo efficace i fondi statali e dei Pnrr, e sostenere con strumenti certi e decisi la conversione all'elettrico che risulta l'opzione tecnologica più promettente per diversi settori, soprattutto quello del trasporto su strada;

   sul fronte europeo, come nel caso di Francia e Germania, già da tempo i produttori del mercato di riferimento hanno, in un'ottica di pianificazione pluriennale degli investimenti, anticipato la proposta di Bruxelles e scelto l'elettrificazione dei trasporti come settore chiave su cui puntare, laddove invece il nostro Paese risulta a tutt'oggi carente sul fronte della mobilità elettrica rispetto ai competitor e in ritardo nella riconversione di un comparto che risulta tra i più esposti;

   inoltre il riciclo delle batterie, anche esauste, delle auto elettriche oltre a dare vita a un'articolata filiera nuova, con tutti i benefici economici, occupazionali e ambientali collegati, potrebbe tradursi in un nuovo business e, segnatamente, nell'ambito dello smaltimento e del riciclo delle medesime, tenuto conto che la direttiva 2006/66/CE già le annovera tra i rifiuti destinati al riciclo –:

   quali iniziative di competenza intenda intraprendere per accompagnare e sostenere la graduale riconversione del comparto produttivo dell'auto e dei settori a esso collegati al fine di accrescerne la competitività nonché la capacità di adottare soluzioni determinate e tempestive in grado di soddisfare la futura domanda internazionale di veicoli elettrici.
(5-00618)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 29 marzo 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00618

  Grazie Presidente. Grazie Onorevole interrogante.
  Il Ministero delle Imprese e del made in Italy segue con molta attenzione le problematiche del settore dell'industria dell'automotive, considerato assolutamente strategico per il nostro Paese, tant'è che presso il Ministero è stato istituito un tavolo specifico di confronto permanente. In considerazione di tale strategicità il Governo nel condividere gli obiettivi della doppia transizione (verde e digitale) ritiene tuttavia di realizzare questo percorso attraverso misure di buon senso, da adottare con senso di responsabilità e realismo.
  Per questo, come è stato già riferito in recenti question time sia dal Presidente del Consiglio Meloni che dal Ministro Urso, intendiamo percorrere la strada della neutralità tecnologica e lo stiamo facendo con fermezza. Questo Governo ritiene, infatti, che sia possibile conseguire la transizione verde impiegando anche altre tecnologie rispetto all'elettrico.
  Ci sono infatti significative alternative per coniugare sviluppo e sostenibilità: i biocarburanti, i carburanti sintetici, anche l'idrogeno. Ambiti in cui l'Italia vanta una tecnologia di assoluta avanguardia.
  Su questo tema ovviamente abbiamo dialogato e continueremo a dialogare con i partner UE e con la stessa Commissione europea.
  Abbiamo il dovere di creare iniziative di politica industriale per tutelare gli interessi delle industrie nazionali e garantire l'occupazione agendo su: catene di valore, nuove tecnologie (intelligenza artificiale, tecnologia green), filiera delle batterie elettriche, chip.
  Ricordo, a tal proposito, che fino al 2030 disponiamo di un fondo «automotive», partito con una dotazione iniziale di 8,7 miliardi di euro. Le risorse rimanenti di tale fondo (circa 6 miliardi) saranno impiegate soprattutto sulla filiera nazionale, in coerenza con gli obiettivi di massimo sostegno alla transizione green, secondo un principio di neutralità tecnologica, anche per evitare ciò che è successo nel recente passato, ossia che una cospicua percentuale di incentivi finisca a finanziare produzioni localizzate all'estero.
  Occorre altresì accelerare sul fronte delle infrastrutture: nonostante la crescita significativa degli ultimi 12 mesi, in Italia sono ancora pochi i punti di ricarica per veicoli elettrici (solo 36 mila mentre in Olanda ve ne sono circa 90 mila).
  In conclusione, rappresento la necessità di garantire una crescita armonica di tutte le tecnologie alternative ai carburanti fossili. Una crescita che sia pre-condizione per la sostenibilità (ambientale, economica e sociale) delle due transizioni gemelle, digitale e verde, al fine di accompagnare il sistema produttivo in questo percorso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

automobile

trasporto stradale

aiuto alla riconversione