ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00466

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 63 del 06/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: MORGANTE MADDALENA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 06/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIETRI IMMA FRATELLI D'ITALIA 06/03/2023
CIOCCHETTI LUCIANO FRATELLI D'ITALIA 06/03/2023
MACCARI CARLO FRATELLI D'ITALIA 06/03/2023
CIANCITTO FRANCESCO MARIA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 06/03/2023
COLOSIMO CHIARA FRATELLI D'ITALIA 06/03/2023
LANCELLOTTA ELISABETTA CHRISTIANA FRATELLI D'ITALIA 06/03/2023
ROSSO MATTEO FRATELLI D'ITALIA 06/03/2023
SCHIFONE MARTA FRATELLI D'ITALIA 06/03/2023


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 06/03/2023
Stato iter:
07/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/03/2023
Resoconto MORGANTE MADDALENA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/03/2023
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 07/03/2023
Resoconto MORGANTE MADDALENA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/03/2023

SVOLTO IL 07/03/2023

CONCLUSO IL 07/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00466
presentato da
MORGANTE Maddalena
testo di
Lunedì 6 marzo 2023, seduta n. 63

   MORGANTE, VIETRI, CIOCCHETTI, MACCARI, CIANCITTO, COLOSIMO, LANCELLOTTA, ROSSO e SCHIFONE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   i caregiver familiari sono coloro che si prendono cura, al di fuori di un contesto professionale e a titolo gratuito, di una persona cara bisognosa di assistenza a lungo termine in quanto affetta da una malattia cronica, da disabilità o da qualsiasi altra condizione di non autosufficienza;

   pur non esistendo un dato ufficiale, secondo una stima pubblicata dall'Istat nel 2018, sarebbero 2 milioni e 827 mila le persone di 18-64 anni che si occupano di familiari malati, disabili o anziani;

   in Italia, a differenza di molti altri Paesi europei, questa figura non è giuridicamente riconosciuta, né in alcun modo tutelata: lavoratrici e lavoratori a tutti gli effetti, a cui, però, non vengono riconosciuti diritti propri; vivono con 800 euro di invalidità e accompagno, e, in assenza di una legge di riferimento, si troveranno senza pensione, né ammortizzatori sociali;

   la maggior parte di loro ha perso o lasciato il lavoro perché il carico assistenziale spesso impone l'affiancamento costante, con conseguente impoverimento del nucleo familiare e ricadute di carattere psicologico e sociale;

   anche grazie alle iniziative delle associazioni di categoria, come Confad (Coordinamento nazionale famiglie con disabilità), che nel 2015 ha depositato presso le sedi europee una petizione in materia, si è cominciato a parlare di caregiver familiare come «la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell'altra parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto [...], di un familiare o di un affine entro il secondo grado, [...], di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata [...], o sia titolare di indennità di accompagnamento [...]» (articolo 1, comma 255, della legge n. 205 del 2017);

   uno scoglio importante contro cui queste persone continuano a scontrarsi è, però, il riconoscimento ufficiale del loro ruolo e delle tutele di cui hanno bisogno, perché l'Italia ad oggi ha relegato questa figura a poter chiedere aiuto soltanto attraverso la disabilità del familiare di cui si occupa;

   è necessario dare una risposta seria e indifferibile a quella che può ben dirsi un'emergenza sociale, con le famiglie sempre più spesso architrave del cosiddetto welfare informale –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per colmare la grave lacuna di cui in premessa.
(5-00466)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 7 marzo 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-00466

  Ringrazio gli Onorevoli Interroganti per aver portato all'attenzione del Governo il tema dei caregivers, soggetti di primaria e fondamentale importanza per l'assistenza in ambito familiare delle persone non autosufficienti.
  Per quanto di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, proprio in questi giorni è all'esame della 10a Commissione del Senato il disegno di legge recante deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane, volto alla promozione delle condizioni di vita, di cura e di assistenza delle persone anziane, mediante interventi idonei a soddisfare i loro bisogni sociali, sanitari e socio sanitari, con particolare riguardo a quelli connessi alla condizione di non autosufficienza.
  Si tratta di un provvedimento orientato a dare diretta attuazione all'obiettivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) relativo alla Missione 5, Componente 2, Riforma 2, che interviene, dunque, nel solco dell'attuazione delle norme della legge di bilancio 2022 (articolo 1, commi 159-171 della legge n. 234 del 2021), con le quali si è iniziato il percorso di riforma previsto dal PNRR e avviato a livello territoriale il processo di integrazione dei servizi sociali e sociosanitari riservati alle persone non autosufficienti, nonché del Regolamento adottato con decreto del Ministero della salute 23 maggio 2022, n. 77, recante la definizione dei modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel settore sanitario nazionale.
  Il disegno di legge, e i successivi decreti attuativi, costituiscono, quindi, un'occasione per intervenire in una materia in cui sussistono fonti normative eterogenee (a partire dall'articolo 1, comma 255, della legge n. 205 del 2017 — legge di bilancio 2018, che ha definito per la prima volta questa figura) e distinti centri di azione amministrativa che operano con regole proprie e senza coordinamento.
  L'obiettivo del processo di riforma è, in questo caso, costituito dalla realizzazione di un sistema che, senza toccare le rispettive competenze del sistema sanitario e di quello sociale, operi un raccordo e coordinamento fra gli stessi al fine della progressiva implementazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) per gli anziani non autosufficienti ed al fine della progressiva attuazione delle politiche di invecchiamento attivo, promozione dell'inclusione sociale e prevenzione della fragilità per gli anziani che non versano in condizioni di non autosufficienza.
  In questo contesto sono previsti interventi a favore dei caregivers familiari, al fine di sostenere il processo di progressivo ed equilibrato miglioramento delle loro condizioni di vita individuali, nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente.
  In particolare, lo schema di legge delega prevede sul tema 3 interventi fondamentali quali la ricognizione e ridefinizione della normativa di settore, la promozione di interventi diretti alla certificazione delle competenze professionali acquisite nel corso dell'esperienza maturata e infine forme di partecipazione delle rappresentanze dei caregivers familiari nell'ambito della programmazione sociale, sociosanitaria e sanitaria a livello nazionale, regionale e locale.
  Per sostenere le predette misure al momento è stato previsto uno stanziamento di euro 80.000.000 per ciascuno degli anni 2022 e 2023 nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l'utilizzazione di ulteriori euro 50.000.000 a partire dall'anno 2024. Per le medesime finalità un ulteriore fondo di euro 20.000.000 annui fino al 2024 è attualmente stanziato sul bilancio di previsione del Ministero per le disabilità.
  Sono fermamente convinta che la figura del caregiver familiare, non solo quello dedicato alla cura delle persone anziane, debba trovare una sua compiuta disciplina normativa, e per questo confermo la mia completa disponibilità a rendere concreto quanto rassegnato dal Ministro della disabilità (che ha la competenza prevalente in materia) in sede di illustrazione delle linee programmatiche del Suo Ministero, sulla necessità di dare una risposta ai caregivers familiari, come richiesto dal Comitato ONU sui diritti delle persone con disabilità, perché è fondamentale sostenere le famiglie, riconoscendo il ruolo di assistenza e di cura svolto dai caregivers familiari, individuando le necessari forme di tutela ed evitando che il sistema di sostegni delle persone con disabilità continui a ricadere interamente su di esse.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia cronica

unione civile