ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00280

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 42 del 24/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: GIRELLI GIAN ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 24/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FURFARO MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 24/01/2023
MALAVASI ILENIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 24/01/2023
CIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 24/01/2023
STUMPO NICOLA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 24/01/2023


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/01/2023
Stato iter:
25/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/01/2023
Resoconto GIRELLI GIAN ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 25/01/2023
Resoconto GEMMATO MARCELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 25/01/2023
Resoconto GIRELLI GIAN ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/01/2023

SVOLTO IL 25/01/2023

CONCLUSO IL 25/01/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00280
presentato da
GIRELLI Gian Antonio
testo di
Martedì 24 gennaio 2023, seduta n. 42

   GIRELLI, FURFARO, MALAVASI, CIANI e STUMPO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario ha raggiunto livelli allarmanti, sia per numerosità che per gravità dei casi, senza differenze tra presidi di guardia medica e ospedali;

   secondo gli ultimi dati pubblicati da Inail, dai 2016 al 2020 sono stati più di 12 mila i casi di infortunio in occasione di lavoro accertati positivamente dall'Istituto e codificati come violenze, aggressioni, minacce e similari, con una media di 2.500 casi l'anno. A essere più colpiti sono i «tecnici della salute», infermieri ed educatori professionali normalmente impegnati in servizi educativi e riabilitativi. Nel computo, con il 5 per cento dei casi di aggressione in sanità, anche la categoria dei «medici», che non comprende i sanitari generici di base e i liberi professionisti in quanto non inclusi nell'obbligo assicurativo Inail;

   sempre più spesso i pazienti che si sentono abbandonati per le lunghe attese nei pronto soccorso o perché non riescono ad accedere alle prestazioni per le lunghe liste di attesa, sfogano la loro violenza su medici e infermieri, incolpevoli «front office» di un sistema sanitario allo stremo;

   la legge n. 113 del 2020 «Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni» prevede tra le varie misure, l'istituzione della giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, (istituita con decreto il 12 marzo di ogni anno), la costituzione di un osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie (istituito con decreto a gennaio 2022), l'estensione dell'articolo 583-quater del codice penale anche alle lesioni gravi e gravissime contro gli operatori sanitari e la procedibilità d'ufficio se ci sono le aggravanti delle minacce, nonché all'articolo 7 la possibilità per le strutture sanitarie di prevedere nei propri piani per la sicurezza misure volte a stipulare protocolli operativi con le forze di polizia per garantire un tempestivo intervento in caso di aggressioni;

   misure queste necessarie ma che, ad oggi, si sono rilevate insufficienti ad arginare l'escalation di un fenomeno ormai quasi più sotto controllo –:

   alla luce dei fatti sopraesposti, quanti siano ad oggi i protocolli operativi previsti dall'articolo 7 della legge n. 113 del 2020 tra le strutture sanitarie e le forze di polizia, tra le ulteriori misure urgenti da adottare contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari.
(5-00280)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 gennaio 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-00280

  L'argomento sollevato, purtroppo, è di estrema attualità, visto che sempre più frequentemente si assiste a forme di violenza contro il personale sanitario, provenienti dagli stessi pazienti o dai loro caregiver, che si traducono in aggressioni fisiche, verbali o di comportamento.
  La preoccupazione crescente delle diverse istituzioni è stata «avvertita» dal legislatore che, come misura di contrasto, ha approvato la legge 14 agosto 2020, n. 113, recante «Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni».
  La legge ha introdotto nell'ordinamento un'ipotesi particolare del delitto di «lesioni personali», con riferimento alle aggressioni ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie (articolo 583-quater, comma 2, del codice penale), ed ha previsto una nuova circostanza aggravante comune all'articolo 61 del codice penale (n. 11-octies) per i delitti commessi, a danno degli stessi professionisti, con violenza o minaccia, in presenza della quale i reati di lesioni e percosse sono stati resi sempre procedibili d'ufficio.
  Inoltre, la legge n. 113 del 2020 ha previsto l'istituzione di un apposito Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, che coinvolga tutti gli stakeholder di riferimento (rappresentanti delle Organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale, degli Ordini professionali, delle regioni, dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – Agenas, dei Ministeri dell'interno, della difesa, della giustizia e del lavoro e delle politiche sociali, dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro-INAIL, nonché rappresentanti delle Organizzazioni di settore), nell'ambito di un apposito organismo, con specifici compiti di monitoraggio sia degli episodi di violenza sia delle misure di prevenzione e protezione a garanzia della sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché di studio e promozione di specifiche iniziative in tale ambito.
  L'Osservatorio, istituito presso il Ministero della salute in data 13 gennaio 2022, e i cui componenti sono stati nominati con decreto del Ministro della salute del 17 febbraio 2022, si è insediato l'11 marzo 2022 e sta svolgendo la propria attività avvalendosi della massima collaborazione tra tutti gli attori istituzionali, ed in raccordo con l'Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità istituito presso l'Agenas, in attuazione della legge 8 marzo 2017, n. 24, recante: «Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie».
  Relativamente alle attività svolte dall'Osservatorio, preciso che è in corso di predisposizione la Relazione annuale prevista dal legislatore, ai fini del suo inoltro al Parlamento entro il 31 marzo 2023.
  Proprio nella consapevolezza del ruolo strategico rivestito da detto organismo, in occasione della riunione dell'Osservatorio in data 23 gennaio 2023, alla presenza del Ministro della salute Schillaci, lo stesso ha rimarcato la necessità di mappare le strutture più a rischio, anche alla luce della collaborazione avviata con il Ministero dell'interno per garantire maggiore sicurezza negli ospedali.
  Inoltre, il Ministro ha ricordato che, a breve, partirà anche il Tavolo dedicato ai pronto soccorso, dove si verificano con maggior frequenza i casi di aggressione, per offrire risposte concrete in termini di riorganizzazione, con particolare attenzione al problema del sovraffollamento.
  L'Osservatorio sta concludendo i lavori di redazione della Relazione annuale che sarà inviata al Parlamento entro il 31 marzo e ha sottoposto all'attenzione del Ministro le principali problematiche su cui sono impegnati i gruppi di lavoro: raccolta dei dati per un monitoraggio puntuale del fenomeno delle aggressioni, anche attraverso una più stretta collaborazione con le regioni; campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini per una maggiore consapevolezza del rapporto di fiducia con i medici e gli operatori sanitari; formazione per il personale sanitario.
  Le diverse componenti istituzionali presenti nell'Osservatorio stanno elaborando i dati di rispettiva competenza, e nella Relazione saranno inserite le informazioni che i rappresentanti del Ministero dell'interno, presenti all'interno dell'Osservatorio, stanno elaborando con riferimento alle diverse iniziative ad oggi adottate dalle articolazioni periferiche del Ministero stesso, anche in relazione a quanto disposto dall'articolo 7 della legge n. 113 del 2020, in base al quale, al fine di prevenire episodi di aggressione o di violenza, le strutture sanitarie in cui opera il personale sanitario e socio-sanitario prevedono misure volte a stipulare specifici protocolli operativi con le Forze di Polizia, per garantire il loro tempestivo intervento.
  In tale contesto, si colloca l'impegno, annunciato in questi giorni dal Ministro dell'interno, in ordine al rafforzamento della cooperazione con le strutture sanitarie anche attraverso l'istituzione di apposti presidi per prevenire il fenomeno delle aggressioni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professione sanitaria

professioni paramediche

infortunio sul lavoro