ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00210

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 33 del 11/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: SQUERI LUCA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 11/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASASCO MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 11/01/2023
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 11/01/2023


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA'  PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA delegato in data 11/01/2023
Stato iter:
12/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/01/2023
Resoconto CASASCO MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/01/2023
Resoconto GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
REPLICA 12/01/2023
Resoconto CASASCO MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/01/2023

SVOLTO IL 12/01/2023

CONCLUSO IL 12/01/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00210
presentato da
SQUERI Luca
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2023, seduta n. 33

   SQUERI, CASASCO e POLIDORI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

   con l'articolo 16-bis del decreto-legge n. 17 del 2022, introdotto a fine aprile 2022 dalla legge di conversione n. 34, è stato adottato un meccanismo per la vendita, tramite il Gse, di energia a prezzo calmierato prodotta da fonti rinnovabili a clienti finali industriali cosiddetto Energy release-ER);

   in regime di alti prezzi dell'energia, la ER potrebbe costituire un propulsore decisivo per il sistema produttivo italiano, unitamente all'istituto del credito di imposta e, per i grandi energivori, all'interconnector virtuale;

   grazie all'ER si potrebbe risolvere il problema dei più alti costi delle imprese energivore collocate sulle Isole maggiori, che subiscono il gap energetico con i soggetti analoghi nella penisola a seguito delle censure UE sulla cosiddetta «super interrompibilità»;

   il 15 settembre 2022 il Ministro pro tempore Cingolani ha firmato il decreto Energy Release, che prevedeva la vendita di 16 terawattora. La procedura di assegnazione (asta), tramite accesso al portale Gse, è stata più volte rimandata;

   l'asta, chiusasi in questi giorni, è stata basata sul contratto presente sul sito del Gse che individua un Pun di assegnazione di 210 euro al Megawatt-ora con possibilità di scendere fino a 180 euro al Mwh, a fronte dei prezzi attuali di mercato fluttuanti anche molto al di sotto di quest'ultima cifra;

   si prevede la restituzione al Gse da parte dell'assegnatario nel caso (molto probabile) in cui il Pun sia inferiore a 210 euro al Megawatt-ora con contratti differenziali simmetrici;

   infine si prevede un tetto (cap) al 30 per cento sui consumi dei singoli assegnatari, annullando le priorità degli interrompibili insulari;

   in merito agli esiti dell'asta si osserva che il Pun troppo alto ha comportato problemi alla partecipazione degli aggregati di impresa. Inoltre il cap troppo basso determina la parziale inefficacia della misura per gli interrompibili insulari. Infine la rigidità del contratto alle differenze consente alle imprese solo di recedere (con un mese di anticipo) dal contratto, in caso di prezzi di mercato inferiori, senza poterlo più riprendere nel caso in cui i prezzi di mercato salgano oltre il prezzo d'asta stabilito –:

   se non ritenga opportuno adottare misure per assicurare un'applicazione dell'energy release di cui all'articolo 16-bis del decreto-legge n. 17 del 2022, più aderente alle necessità delle imprese per quel che riguarda le possibilità di adeguamento alle oscillazioni dei prezzi di mercato, con particolare riferimento alle esigenze degli energivori insulari e delle Pmi operanti sotto forma di aggregato.
(5-00210)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 gennaio 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00210

  Così come previsto dall'articolo 16-bis del decreto-legge n. 17 del 2022, che ha introdotto la misura oggetto dell'interrogazione, con decreto del Ministro della transizione ecologica 15 settembre 2022 è stata disciplinata la prima fase di attuazione della stessa, riguardante la cessione ai clienti finali dell'energia elettrica da fonti rinnovabili già nella disponibilità del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), rinviando ad un successivo decreto ministeriale la disciplina a regime del servizio di ritiro e cessione.
  La cessione dell'energia elettrica, che in questa prima fase riguarda circa 16 TWh (terowottora), interessa tutti i clienti finali, con priorità alle categorie previste dal medesimo articolo 16-bis, ovvero clienti finali industriali, piccole e medie imprese, clienti finali energivori, clienti finali interrompibili ed energivori localizzati in Sicilia e Sardegna.
  Il suddetto decreto, come ricordato, ha stabilito un prezzo di riferimento pari a 210 euro/MWh (megawattora) riconosciuto ai clienti finali assegnatari attraverso la stipula di un contratto per differenza a due vie, in conseguenza del quale i clienti finali ricevono dal GSE, se positiva, o versano, se negativa, la differenza tra il prezzo del mercato all'ingrosso e il suddetto prezzo di riferimento.
  Il prezzo di riferimento è stato individuato in modo da minimizzare gli effetti sul fabbisogno economico della componente Asos delle bollette elettriche a carico della generalità dei clienti finali, nonché tale da riflettere un costo medio di incentivazione sostenuto dal GSE per l'energia oggetto di cessione, tenuto conto sia dei costi degli impianti remunerati a tariffa omnicomprensiva, sia dell'applicazione del tetto di 180 euro/MWh (megawattora), previsto dal Regolamento UE 1854/2022 del 6 ottobre 2022, in corso di emanazione all'atto dell'adozione del decreto ministeriale.
  È stato previsto, inoltre, che l'assegnazione avvenga pro-quota in proporzione ai volumi di energia elettrica richiesti, ponderati in base ai punteggi assegnati alle diverse categorie di clienti prioritari, con l'obiettivo, da un lato, di consentire ai clienti finali prioritari un ampio accesso a tale fornitura e, dall'altro, di tenere conto delle diverse priorità stabilite dalla norma in possesso del singolo richiedente.
  Il decreto ministeriale ha altresì previsto una soglia massima di energia elettrica, pari al 30 per cento, che i clienti finali potevano richiedere, allo scopo di limitare concentrazione della quantità assegnata in capo ai soggetti con volumi di consumo significativamente elevati.
  Relativamente all'osservazione dell'interrogante sull'attenzione necessaria per le imprese energivore localizzate nelle isole maggiori, il decreto ha comunque previsto un punteggio più elevato per tale categoria, assicurando pertanto un peso maggiore nell'assegnazione pro-quota.
  In merito alla rigidità del contratto lamentata, il decreto ha previsto, nell'ottica di tener conto delle esigenze dei clienti finali assegnatari, la facoltà per gli stessi di recesso o di modifica della quantità di energia elettrica contrattualizzata.
  Si osserva che l'impossibilità di riattivare il contratto è connessa alla previsione di procedere alla riassegnazione delle quantità che si sono liberate a favore degli altri clienti finali, atteso che la misura riguarda tutti i clienti finali e non solo quelli prioritari, fermo restando che tutti i clienti finali possono partecipare alle successive riassegnazioni.
  Si segnala ancora che, alla luce dei risultati della procedura di assegnazione del 9 gennaio scorso, è stata registrata una rilevante partecipazione da parte degli aggregatori.
  Infine, in relazione al prezzo di riferimento, sarà valutato il possibile adeguamento, come peraltro previsto dallo stesso decreto, in modo da tener conto dell'evoluzione dei prezzi di mercato e degli effetti dell'applicazione del Regolamento UE sul tetto ai ricavi.
  Resta comunque ferma l'esigenza di tener conto altresì degli effetti di una riduzione del prezzo di riferimento sulle bollette elettriche a carico di tutti i clienti finali, inclusi quelli non assegnatari della procedura oggetto della norma.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prezzo di mercato

politica dei prezzi

prezzo