ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00207

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 33 del 11/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: PAVANELLI EMMA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
APPENDINO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2023
CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2023
TODDE ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE 11/01/2023


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA'  PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA delegato in data 11/01/2023
Stato iter:
12/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/01/2023
Resoconto PAVANELLI EMMA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/01/2023
Resoconto GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
REPLICA 12/01/2023
Resoconto CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/01/2023

SVOLTO IL 12/01/2023

CONCLUSO IL 12/01/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00207
presentato da
PAVANELLI Emma
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2023, seduta n. 33

   PAVANELLI, APPENDINO, CAPPELLETTI e TODDE. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

   nel dicembre 2019, la Commissione europea ha presentato il Green Deal: una «tabella di marcia con azioni» finalizzata a rendere l'Ue il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Tappa intermedia di tale processo è la riduzione delle emissioni di almeno il 55 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, il cosiddetto pacchetto Fit for 55;

   il perseguimento dei predetti obiettivi impone un'accelerazione nell'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che si rendono vieppiù essenziali per garantire l'affrancamento e l'indipendenza energetica da Paesi esteri, anche alla luce del recente conflitto russo-ucraino;

   il nostro Paese continua a scontare un atavico ritardo procedimentale che rallenta, sensibilmente, la diffusione delle energie rinnovabili e la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili, quali vettori chiave della transizione energetica con benefici tangibili per le imprese, in primis l'autoconsumo dell'energia prodotta;

   si consideri che per effettuare la connessione alla rete elettrica secondo l'iter semplificato previsto dal decreto ministeriale del 19 maggio 2015, successivamente aggiornato e integrato dal decreto legislativo n. 199 del 2021 e dalla deliberazione n. 674 del 2022, i tempi per la conclusione del procedimento risultano considerevoli, anche in ragione dell'impossibilità di effettuare cambiamenti alla pratica in atto. Tempi che inevitabilmente si sommano a quelli necessari per la fornitura dei materiali, per l'installazione, nonché per fruire degli incentivi previsti;

   il dossier di Legambiente «I blocchi allo sviluppo delle comunità energetiche» certifica che tra cento Cer mappate fino a giugno 2022 circa la metà si trova ancora in fase embrionale, mentre le restanti hanno raggiunto una fase più avanzata dell'iter di autorizzazione. Di queste ultime, soltanto sedici hanno completato l'iter di attivazione presso il Gestore dei servizi energetici (Gse), divenendo operative e solo tre hanno ottenuto la prima tranche di incentivi statali;

   grazie alle Cer, lo studio condotto da Elemens-Legambiente ha calcolato per le piccole e medie imprese una riduzione fino al 20 per cento della spesa energetica dei costi in bolletta –:

   se, il Ministro interrogato, per quanto di competenza, non intenda adottare ogni iniziativa utile finalizzata a ridurre ulteriormente le tempistiche per la connessione alla rete dei nuovi impianti Fer e per la sollecita emanazione dei decreti attuativi sulle comunità energetiche rinnovabili, anche al fine di fornire alle imprese uno strumento fondamentale per contrastare il caro-energia.
(5-00207)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 gennaio 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00207

  Con riferimento alle questioni poste dall'interrogante, si osserva quanto segue.
  Il Governo, oltre alle misure per l'attuazione delle riforme e degli investimenti del PNRR in materia di produzione diffusa di energia rinnovabile, sta implementando un nuovo e più incisivo percorso di semplificazione dei procedimenti per la realizzazione di impianti FER, in linea con gli attuali obiettivi di decarbonizzazione.
  Per quanto concerne il tema della connessione degli impianti alla rete elettrica, è stato esteso (con decreto del 2 agosto 2022) il modello unico semplificato per la realizzazione, la connessione e l'esercizio di piccoli impianti fotovoltaici fino a 200 kW. Gli obiettivi di semplificazione sottesi a tale decreto trovano riscontro in una riduzione complessiva dei tempi necessari alla realizzazione degli impianti.
  In relazione ad autoconsumo e comunità energetiche, si conferma che è di prossima adozione il decreto di incentivazione delle configurazioni che utilizzano la rete elettrica di distribuzione per la condivisione dell'energia. Nello specifico, le configurazioni interessate sono le CER, i sistemi di autoconsumo individuale di energia rinnovabile a distanza (che non ricorrono a una linea diretta) e i sistemi di autoconsumo collettivo da FER.
  Con tale decreto sarà dato pieno impulso a fenomeni di condivisione di energia rinnovabile, destinati a un ampio coinvolgimento di famiglie, imprese ed enti locali.
  Rispetto alla disciplina sperimentale introdotta con l'articolo 42-bis del decreto-legge n. 162 del 2019, l'emanando decreto offrirà una soluzione ad alcune delle criticità ricordate dall'interrogante: verrà, in particolare, ampliata notevolmente sia la taglia degli impianti (fino a 1 MW), sia la platea dei beneficiari, a vantaggio soprattutto di privati e PMI. Si ricorda, al riguardo, che la condivisione dell'energia potrà avvenire attraverso l'utilizzo della rete di distribuzione esistente sottesa alla medesima cabina primaria e non già a quella secondaria, come previsto dalla disciplina attuativa del citato articolo 62-bis.
  In un'ottica di massima semplificazione, il decreto consentirà un accesso diretto alla tariffa incentivante, da erogare – a valle dell'entrata in esercizio dell'impianto – sulla quota di energia condivisa dalle configurazioni e per tutto il periodo di vita utile dell'impianto.
  Quanto all'iter di definizione del decreto, si rammenta che l'apposita consultazione pubblica, conclusasi il 12 dicembre scorso, ha registrato la partecipazione di 258 soggetti, rappresentativi del mondo imprenditoriale, anche in forma associativa, della pubblica amministrazione e di privati cittadini. I partecipanti hanno fornito diversi spunti di riflessione su tutti i quesiti posti alla loro attenzione, oggetto di analisi puntuale da parte del Ministero.
  La definizione dello schema di decreto è pertanto prossima e consentirà lo sviluppo delle nuove configurazioni con indubbi benefici del punto ambientale e socioeconomico. Le CER concorreranno a contrastare la vulnerabilità e la povertà energetica anche in contesti in cui l'autoconsumo è tecnicamente difficile.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

energia rinnovabile

finanziamento dell'industria

indipendenza energetica