ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00139

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 24 del 13/12/2022
Firmatari
Primo firmatario: BOSCHI MARIA ELENA
Gruppo: AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Data firma: 13/12/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIPPO VALENTINA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 13/12/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE E DEL MERITO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE E DEL MERITO delegato in data 13/12/2022
Stato iter:
14/12/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/12/2022
Resoconto BOSCHI MARIA ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
 
RISPOSTA GOVERNO 14/12/2022
Resoconto FRASSINETTI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE E MERITO)
 
REPLICA 14/12/2022
Resoconto BOSCHI MARIA ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/12/2022

SVOLTO IL 14/12/2022

CONCLUSO IL 14/12/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00139
presentato da
BOSCHI Maria Elena
testo di
Martedì 13 dicembre 2022, seduta n. 24

   BOSCHI e GRIPPO. — Al Ministro dell'istruzione e del merito. — Per sapere – premesso che:

   il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 ha introdotto il cosiddetto «Fondo 0-6», con una dotazione pari a 239 milioni di euro decorrere dal 2019, successivamente incrementato di ulteriori 10 milioni di euro, risorse che vengono ripartite tra regioni ed enti locali, con accordo in Conferenza unificata;

   detto fondo finanzia sia interventi di spesa corrente che in conto capitale, tra le quali la riduzione delle spese di gestione di nidi e scuole dell'infanzia e delle rette, che rappresentano il principale ostacolo al mantenimento degli attuali livelli da parte degli enti locali e all'estensione del servizio a più famiglie;

   i tagli voluti dal Governo Meloni per il solo Ministero dell'istruzione e del merito nei prossimi tre anni comporteranno minori investimenti pari rispettivamente a 28, 39 e 49 milioni, per un totale di 110 milioni a regime, che secondo un articolo di Italia Oggi del 13 dicembre corrisponde all'1 per cento della parte di bilancio erodibile, visto che dei circa 51 miliardi più di 39 sono impegnati per gli stipendi;

   il Ministero ha tagliato in particolare proprio il «Fondo 0-6», ridotto di 20 milioni circa dal 2024, nonché il Fondo Buona scuola, il Piano nazionale di formazione, il cui finanziamento viene quasi dimezzato, e altri fondi che in alcuni casi vengono ridotti del 66 per cento;

   il PNRR stanzia alcuni miliardi per la realizzazione di nuovi nidi e materne e 900 milioni per le spese di gestione con l'obiettivo di 264 mila nuovi posti entro il 2025, risorse che vanno impiegate per il raggiungimento del target e non possono quindi essere utilizzate per compensare i tagli sopra richiamati;

   in questo contesto decidere, come ha fatto il Ministero dell'istruzione e del merito, di ridurre proprio i contributi a enti locali e famiglie per la gestione dello 0-6 appare miope e contraddittorio;

   come riporta «la Stampa» del 13 dicembre 2022, anche la magistratura contabile ha menzionato le spese di gestione «tra le cause dell'inadeguata risposta degli enti locali all'avviso per l'aumento dei posti, raccomandando una razionalizzazione, nonché la gestione unitaria dei fondi da trasferire agli enti locali medesimi» –:

   se non ritenga opportuno, anche per dare seguito alla raccomandazione della Corte dei conti di gestire in modo unitario i finanziamenti per la gestione di nidi e scuole dell'infanzia, scongiurare i tagli richiamati in premessa, che comporteranno gravi ripercussioni sugli enti locali e sulle famiglie nonché una riduzione della domanda che pregiudicherebbe l'obiettivo del PNRR.
(5-00139)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 dicembre 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-00139

  Signor Presidente, Onorevoli deputati, relativamente al «Fondo 0-6» si rappresenta, preliminarmente, che le riduzioni di spesa sono state apportate al fine di conseguire l'obiettivo assegnato al Ministero dell'istruzione e del merito dal Presidente del Consiglio dei ministri, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 novembre 2022, per la realizzazione della revisione della spesa dei Ministeri.
  Preliminarmente si fa presente che tale processo di revisione della spesa è stato introdotto dal decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 90, prevedendo obiettivi annuali di riduzione di spesa per i singoli Ministeri.
  Il Ministero dell'istruzione e del merito è tenuto, dunque, per legge ad individuare le voci di spesa soggette a riduzioni. A tal riguardo, nell'individuazione di tali voci si è posta particolare attenzione ai capitoli che storicamente riportano consistenti economie e che attualmente presentano disponibilità di cassa o di competenza non ancora impegnate.
  Inoltre, preciso che l'Amministrazione si è attenuta alle direttive contenute nel citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che indicano, tra i criteri prioritari nell'individuazione delle riduzioni da apportare, la regola di operare un «Ridimensionamento di attività o interventi i cui risultati possono risultare superati a seguito della realizzazione di progetti finanziati dal PNRR o dal piano complementare».
  Premesso quanto sopra, chiarisco che il «Fondo 0-6» presenta uno stanziamento pari a 309 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022-2023-2024.
  È stata, quindi, ritenuta sostenibile una riduzione di 5 milioni di euro nel 2023, 13,4 milioni nel 2024 e 20,2 milioni nel 2025, considerato che nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – Investimento 1.1 della Missione 4 – Componente 1 – si prevede uno stanziamento di 4,6 miliardi per consentire la costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza degli asili nido e delle scuole dell'infanzia oltre la rinuncia all'utilizzo delle risorse da parte delle province autonome di Trento e Bolzano.
  L'obiettivo e il traguardo di livello europeo e nazionale associati all'intervento prevedono entro il termine ultimo fissato al 31 dicembre 2025 la creazione di almeno 264.480 nuovi posti tra asili nido e scuole di infanzia.
  Rispetto allo stanziamento complessivo, 3,7 miliardi sono destinati alle infrastrutture e 900 milioni intervengono per sostenere la gestione dei nidi con priorità per quelli di nuova realizzazione.
  Quanto al pronunciamento della Corte dei conti in merito alle criticità sui tempi di realizzazione degli obiettivi nel Piano PNRR per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia, preciso che il ritardo è maturato con riferimento a un cronoprogramma fissato a marzo 2022, ossia, precedente all'insediamento di questo Governo che, invero, sin dal primo momento ha messo in atto numerose iniziative, proprio per recuperare il tempo perduto.
  Infatti, abbiamo proposto norme di semplificazione per consentire ai comuni di attivare più celermente le gare e per snellire le richieste di pareri preventivi. Al riguardo, è in corso di definizione anche un Tavolo di semplificazione d'intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per «sburocratizzare» le procedure di edilizia scolastica.
  Per una maggiore efficienza in vista del traguardo europeo al 30 giugno 2023, abbiamo previsto, accogliendo una richiesta di Anci e d'accordo con il Mef, uno slittamento della scadenza interna di aggiudicazione dei lavori, dalla data inizialmente stabilita del 31 marzo 2023 al 31 maggio 2023.
  Sono in corso di definizione due importanti accordi, uno con Consip S.p.a. per la messa a disposizione di bandi-tipo e schemi di capitolati da fornire agli enti locali per l'affidamento delle progettazioni e dei lavori e uno con Invitalia per supportare, con un accordo quadro, i Comuni nelle procedure di gara.
  Inoltre, abbiamo attivato un sistema di supporto e accompagnamento, attraverso strutture tecniche del Ministero, in favore degli enti locali e delle scuole per assicurare un costante e capillare sostegno in tutte le fasi di attuazione dei progetti.
  Ciò posto, concludo rassicurando sul fatto che garantire un'erogazione efficiente dei servizi per l'infanzia è uno dei temi più importanti e sentiti dal Ministero e che la modesta riduzione operata sul relativo capitolo ordinario è, in questo momento, ampiamente compensata dalle citate risorse indicate dal PNRR.
  Per questo motivo, abbiamo profuso, e continueremo a farlo, il massimo impegno per migliorare l'offerta educativa sin dalla prima infanzia e offrire un concreto aiuto alle famiglie, incoraggiando la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la conciliazione tra vita familiare e professionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ente locale