ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00136

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 24 del 13/12/2022
Firmatari
Primo firmatario: AMATO GAETANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/12/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ORRICO ANNA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 13/12/2022
CASO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 13/12/2022
CHERCHI SUSANNA MOVIMENTO 5 STELLE 13/12/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE E DEL MERITO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE E DEL MERITO delegato in data 13/12/2022
Stato iter:
14/12/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/12/2022
Resoconto AMATO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 14/12/2022
Resoconto FRASSINETTI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE E MERITO)
 
REPLICA 14/12/2022
Resoconto AMATO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/12/2022

SVOLTO IL 14/12/2022

CONCLUSO IL 14/12/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00136
presentato da
AMATO Gaetano
testo di
Martedì 13 dicembre 2022, seduta n. 24

   AMATO, ORRICO, CASO e CHERCHI. — Al Ministro dell'istruzione e del merito. — Per sapere – premesso che:

   durante l'audizione sulle linee programmatiche del suo dicastero, nell'affrontare i temi in materia di istruzione, il Ministro interrogato ha dichiarato di voler mettere la scuola al centro della sua azione di Governo, mediante scelte innovative, dando risalto ai bisogni di studenti, docenti e personale Ata;

   in particolare, in riferimento all'organico dei docenti il Ministro si è impegnato affinché esso possa restare invariato nei prossimi anni, nonostante la denatalità, garantendo un necessario rinnovamento generazionale e riguardo ai dirigenti scolastici, si è impegnato a consentire un miglioramento e una valorizzazione professionale degli stessi;

   la legge di bilancio, attualmente all'esame alla Camera, all'articolo 99, comma 1, introduce, a decorrere dall'anno scolastico 2024/2025, una nuova disciplina relativa alla determinazione dei criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e del direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni. Il comma 2 stabilisce la destinazione dei risparmi conseguenti all'applicazione della nuova disciplina introdotta dal comma 1;

   la disposizione di fatto attua un dimensionamento delle strutture ed è stata motivata dalla stima secondo cui a causa del crollo nel tasso di natalità tra dieci anni ci saranno circa un milione e mezzo di studenti in meno, portando inevitabilmente ad accorpamenti di istituti con una velocità superiore alla diminuzione degli studenti;

   la conseguenza sarà una riduzione progressiva dell'organico dei dirigenti scolastici e dei DSGA, già fortemente sottodimensionato, e il numero complessivo delle scuole che passeranno dalle attuali 8.136 a 6.885; pertanto le scuole sottodimensionate (con più di 500 alunni ma comunque dotate di autonomia) saranno del tutto eliminate già a partire dall'anno scolastico 2024/2025 in ogni regione. Si può prevedere, quindi, una nuova drastica ondata di accorpamenti fra istituti che potrà portare alla scomparsa, già nei prossimi due anni scolastici, di oltre 700 unità scolastiche abbattendosi soprattutto nelle regioni del sud;

   la disposizione dunque, prendendo decisioni oggi per un fenomeno futuro di cui non si conoscono gli aspetti e le peculiarità, appare in contrasto con quanto dichiarato dal Ministro, mentre sarebbe stato auspicabile considerare il calo demografico come una partenza verso una qualità migliore del rapporto numerico studenti/docenti –:

   quali siano i reali intendimenti del Governo in relazione alla valorizzazione dei dirigenti scolastici e dirigenti amministrativi (dsga), nonché del personale docente, educativo e amministrativo, anche alla luce delle preoccupanti conseguenze del dimensionamento della rete scolastica.
(5-00136)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 dicembre 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-00136

  Signor Presidente, Onorevoli deputati, mi preme anzitutto chiarire che questo Esecutivo, sin dal primo giorno del suo insediamento, ha perseguito l'obiettivo di garantire al personale del mondo della scuola il giusto riconoscimento per la dignità del lavoro svolto quotidianamente.
  Il rinnovo del contratto, a condizioni migliorative e in poche settimane, che introduce gli incrementi da parecchio tempo attesi da oltre 1 milione e 200 mila lavoratori del comparto scuola, è la conferma evidente di quanto affermato.
  È, questo, un primo incontrovertibile dato di fatto che testimonia l'attenzione del Governo circa l'esigenza di valorizzare le straordinarie professionalità del mondo della scuola.
  Ciò posto, non si vede un collegamento tra questo obiettivo – che è fermamente perseguito dal Governo – e il diverso tema, evidenziato nel presente atto ispettivo, della riforma del dimensionamento scolastico che, come noto, costituisce uno specifico obiettivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) da raggiungere entro il 31 dicembre 2022.
  Infatti, corre l'obbligo precisare che tale riforma – lungi dal prevedere qualsivoglia chiusura di plessi scolastici nonché dall'intaccare la dotazione organica attuale dei dirigenti scolastici e dei DSGA – ha l'obiettivo di parametrare il numero delle autonomie scolastiche alla popolazione studentesca regionale, e non più, come in passato, al numero di alunni per singola istituzione.
  Ne discende che la riforma consentirà alle regioni di procedere in piena autonomia a una pianificazione, a livello locale, adeguata alle esigenze del territorio e, contestualmente, al Ministero di programmare un piano di assunzioni sulla base dell'effettivo fabbisogno, tenuto conto del personale attualmente in servizio e della stima delle cessazioni per i prossimi anni.
  Il sistema introdotto dalla riforma si prefigge, altresì, di ottenere un abbattimento delle reggenze attribuite ai dirigenti scolastici e della consuetudine di condividere tra più scuole i direttori dei servizi generali e amministrativi, nonché il miglioramento dell'efficienza amministrativa e gestionale.
  Va da sé che – come espressamente previsto dal PNRR – la programmazione del numero delle autonomie scolastiche non potrà non tener conto dell'andamento anagrafico della popolazione studentesca, che, al momento, soffre di una previsione di decremento su base decennale.
  Chiarito ciò, devo far presente che la nuova disciplina consente di prevedere risparmi di spesa che confluiscono in un Fondo, costituito nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione e del merito.
  Al riguardo, ritengo che un punto qualificante dell'impianto complessivo sia proprio la possibilità di reinvestire in modo strutturale le suddette risorse a favore del sistema scolastico per valorizzare proprio le categorie di soggetti menzionate nell'interrogazione.
  Ricordo, infatti, che tra le finalità del predetto fondo vi è, tra le altre, proprio quella di incrementare il Fondo Unico Nazionale della dirigenza scolastica ed il Fondo integrativo di istituto, anche con riferimento alle indennità destinate ai direttori dei servizi generali ed amministrativi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

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