XIX Legislatura

Commissioni Riunite (VII e XI)

Resoconto stenografico



Seduta n. 4 di Martedì 14 marzo 2023

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Grippo Valentina , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLE TEMATICHE AFFERENTI AL LAVORO SPORTIVO:

Audizione di rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome.
Grippo Valentina , Presidente ... 3 
Nardini Alessandra , coordinatrice della Commissione Lavoro e Formazione professionale e assessora della regione Toscana ... 3 
Galella Alessandro , coordinatore della Commissione Sport e assessore della regione Basilicata ... 5 
Grippo Valentina , Presidente ... 6 
Perissa Marco (FDI)  ... 6 
Grippo Valentina , Presidente ... 6 

ALLEGATO: Documentazione presentata dai rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome ... 8

Sigle dei gruppi parlamentari:
Fratelli d'Italia: FdI;
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista: PD-IDP;
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE: FI-PPE;
Azione - Italia Viva - Renew Europe: A-IV-RE;
Alleanza Verdi e Sinistra: AVS;
Noi Moderati (Noi con L'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro) - MAIE: NM(N-C-U-I)-M;
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-+Europa: Misto-+E.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE
DELLA VII COMMISSIONE VALENTINA GRIPPO

  La seduta comincia alle 11.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso la trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione di rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle tematiche afferenti al lavoro sportivo, l'audizione in videoconferenza dei rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome.
  Avverto che l'audizione dei rappresentanti dell'Unione delle province italiane (UPI), già programmata, non avrà luogo, per sopraggiunti impegni degli auditi.
  Do la parola alla dottoressa Alessandra Nardini, che vedo collegata in videoconferenza, coordinatrice della Commissione Lavoro e Formazione professionale e assessora della regione Toscana.
  Sono presenti in videoconferenza anche il dottor Alessandro Galella e la dottoressa Chiara Biondi.

  ALESSANDRA NARDINI, coordinatrice della Commissione Lavoro e Formazione professionale e assessora della regione Toscana. Grazie. Buongiorno a tutte e a tutti. Grazie, presidente.
  Noi abbiamo contribuito a redigere anche un contributo scritto che mettiamo a disposizione delle Commissioni.
  Su un piano generale, intanto ovviamente noi esprimiamo il nostro favore per i princìpi ispiratori del provvedimento; infatti abbiamo ravvisato fin da subito il valore culturale, educativo e sociale dell'attività sportiva, come anche nel provvedimento viene richiamato, sia come mezzo per la coesione territoriale, ma anche per l'inclusione sociale, per la qualificazione professionale e per il rispetto delle pari opportunità e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.
  In materia di formazione professionale voglio ricordare che nell'istruttoria, che portò all'intesa in Conferenza Stato-regioni del 25 gennaio 2021, furono richieste dalle regioni e accolte nel provvedimento alcune proposte riferite proprio all'articolo 30 del decreto legislativo n. 36 del 2021, che è di nostra competenza, infatti riguarda la formazione dei giovani atleti.
  In quel frangente si trattò in particolare di prevedere la possibilità di stipulare contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e per l'alta formazione e ricerca, riconducendoli ai titoli di istruzione e formazione e alle qualificazioni professionali, contenuti nel repertorio nazionale, nel rispetto dei requisiti, dei criteri e delle procedure dettati da norme che disciplinano ovviamente i relativi percorsi di istruzione e di formazione.
  Rispetto a questo nel testo che oggi è in vigore per noi risulta di particolare interesse quanto previsto nel comma 4 del medesimo articolo 30, che rinvia a uno o a più decreti, previo accordo in Conferenza Stato-regioni, per la definizione degli standard professionali e formativi relativi a percorsi di istruzione e formazione, finalizzatiPag. 4 proprio all'acquisizione dei titoli e delle qualifiche necessari per la stipula dei contratti di apprendistato, richiamati appunto al comma 2.
  Si tratta quindi di intervenire sul sistema dell'istruzione e formazione professionale, dell'alta formazione e ricerca ordinamentali, per ampliare proprio il bacino dei lavoratori sportivi, prevedendo anche misure di agevolazione e di flessibilizzazione della frequenza dei corsi di studio, incluso il riconoscimento di crediti formativi per l'attività sportiva, valida anche come attività di tirocinio (stage), per il conseguimento dei titoli di studio.
  In merito a questi aspetti, noi quindi auspichiamo e chiediamo il coinvolgimento delle regioni e delle province autonome, in virtù proprio delle nostre competenze: le competenze in materia di formazione professionale e di professioni. Quindi questo è un elemento che ci teniamo molto a sollecitare come XI Commissione.
  Sotto il profilo invece delle politiche del lavoro, si apprezza lo spirito della norma, che infatti prevede tutele lavoristiche e previdenziali per tutte le lavoratrici e per tutti i lavoratori sportivi. Infatti, a questo proposito, ferma restando la competenza dello Stato con riferimento agli aspetti normativi e contrattuali rientranti nella materia dell'ordinamento civile, il tema della tutela delle lavoratrici, dei lavoratori e delle imprese operanti in questo settore, per noi è ovviamente al centro del nostro interesse, e lo è stato anche nel corso dell'emergenza occupazionale ed economica causata, purtroppo, dalla pandemia.
  Infatti, voglio ricordare, anche proprio a testimonianza dell'impegno e dell'attenzione a livello regionale, gli interventi segnalati dalle regioni nell'ambito del percorso annuale di predisposizione del contributo regionale al programma nazionale di riforma, in riscontro alle raccomandazioni della Commissione europea agli Stati membri, che trova puntuale conferma anche nel monitoraggio delle azioni volte a fronteggiare l'emergenza COVID-19.
  Nel corso del 2020 e del 2021 infatti sappiamo tutti della sospensione di numerose attività economiche, ovviamente per effetto delle misure di contenimento che all'epoca furono adottate dal Governo centrale, che erano necessarie; è noto come sia esplosa su tutti i territori una crisi sicuramente diffusa, che ha richiesto anche un impegno congiunto da parte delle istituzioni per garantire quelle forme di sostegno al reddito alle lavoratrice e ai lavoratori e anche forme di ristoro alle imprese dei settori produttivi più colpiti.
  Le regioni hanno sicuramente garantito, da questo punto di vista, un presidio sul territorio, con attenzione a quei settori particolari, a quei comparti e a quelle realtà che erano più vulnerabili e che sono stati anche oggetto di reiterate sospensioni; un impegno particolare è stato rivolto proprio alle realtà dell'associazionismo sportivo, alle società sportive e alle lavoratrici e ai lavoratori dello sport. Infatti, non sfugge a nessuno che queste categorie hanno sicuramente sofferto in modo particolare il blocco delle attività e che non sono state neanche pienamente coperte, né dagli strumenti ordinari di protezione del reddito, né dalle forme straordinarie di supporto economico che il legislatore nazionale ha messo in campo. Questo anche in ragione della tipologia di contratto di lavoro applicato.
  In generale, sono state garantite sul territorio forme di ristoro e di indennità, a carattere integrativo e complementare con quello nazionale, proprio a favore delle categorie delle lavoratrici e dei lavoratori del settore sportivo.
  Sono state quindi adottate dalle regioni in questo ambito misure speciali, sia per proteggere i livelli occupazionali, sia anche per favorire e programmare una ripartenza. Quindi, si è operato non solo in termini di bonus e di ristori, ma anche in un'ottica di incentivazione degli investimenti, con lo scopo proprio di promuovere l'innovazione e anche incoraggiare l'ammodernamento, la ristrutturazione e la diversificazione dell'attività.
  In prospettiva, un'implementazione della normativa potrebbe, a nostro avviso, riguardare la valorizzazione di questo approccio integrato, che guardi proprio al settore sportivo come leva per la crescita e anche per la coesione sociale e territoriale e, Pag. 5come dicevamo, anche per la promozione delle pari opportunità e del lavoro giovanile sui vari territori del nostro Paese.

  ALESSANDRO GALELLA, coordinatore della Commissione Sport e assessore della regione Basilicata. Grazie. Buongiorno a tutti.
  Le regioni e le province autonome accolgono con favore l'indagine conoscitiva promossa dalla Camera dei deputati sul tema e auspicano che vi siano in futuro ulteriori periodiche occasioni di sintesi e ascolto dei diversi soggetti coinvolti.
  Le regioni e le province autonome sono i soggetti istituzionali che, prima ancora di essere formalmente titolati ai sensi della Costituzione in materia di ordinamento sportivo, si qualificano quali conoscitori e portatori dei fabbisogni dei territori, ne guidano i processi, ne colgono le vocazioni, le specificità, le potenzialità e le criticità, da cui spesso dipende, a ben vedere, il successo o l'insuccesso di molte iniziative dello Stato e della stessa efficace capacità di spesa pubblica. Si conferma pertanto la piena disponibilità e collaborazione delle regioni e province autonome affinché le relazioni fra i soggetti istituzionali che governano la materia, a partire dalle Commissioni, per l'autorevole ruolo d'indagine e monitoraggio, nonché per la sovrana funzione legislativa del Parlamento, tendano alla costruzione di reti finalizzate ad allacciare i territori, ottimizzare l'uso delle risorse, enfatizzare le specificità disponibili, le vocazioni, le eccellenze e i fabbisogni locali, anche stimolando una maggiore adesione e partecipazione dei territori e dei cittadini in particolari condizioni di disagio. Inoltre, considerando l'approvazione dei nuovi programmi Ue 2021/2027 e gli interventi previsti in attuazione del PNRR, che vedono le regioni quali principali interlocutori, è fondamentale garantire una fattiva integrazione degli strumenti di programmazione e finanziamenti, anche a valenza pluriennale, per definire un processo sistematico di azioni integrate e complementari che raggiungano tutti i territori e tutti i cittadini.
  La pratica sportiva in particolare disciplina – oltre ad essere esperienza attiva che ben si presta ad attivare proficue sinergie in coerenza con lo spirito e la funzione sociale che lo sport riveste nella sua valenza ludico-ricreativa, amatoriale, educativa – il perseguimento degli obiettivi di benessere psicofisico, migliori condizioni di salute, integrazione e coesione.
  In relazione specifica al tema oggetto dell'indagine, la Conferenza si è espressa sia sul testo di riforma del gennaio 2021, in occasione dell'esame dello schema di decreto legislativo, sia sullo schema di decreto correttivo del settembre 2022. In entrambe le occasioni è stata evidenziata la portata innovativa delle norme e l'importanza di verificare l'impatto sistemico delle disposizioni. In particolare, sono state espresse alcune raccomandazioni e proposte di miglioramento e chiarimento del testo che tutt'oggi restano attuali. Ci si riferisce al richiamo alla chiarezza normativa, per evitare e ridurre il rischio di contenzioso nel settore, garantire la sostenibilità economico-finanziaria del sistema sportivo dilettantistico, unitamente alla tutela del lavoro e della salute di quanti vi operano, con particolare richiamo e accortezza alle tipologie contrattuali e ai lavoratori, assicurando altresì la fruibilità e l'accessibilità da parte dei cittadini utenti.
  Preme, tuttavia, rilevare che non è in via sostanziale ancora possibile valutare l'impatto della riforma poiché, a due anni dall'emanazione, la stessa è stata più volte oggetto di rinvio.
  Le regioni e le province autonome comunque, sin dal 2021, hanno richiesto al Governo l'apertura di un tavolo di confronto e monitoraggio, che tuttavia non è ancora costituito. Infatti, nella seduta del 19 gennaio 2022, è stato sancito un accordo dalla Conferenza unificata tra il Governo e le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, l'ANCI e l'UPI, in materia di sport per la costituzione di un tavolo permanente di iniziativa, consultazione e monitoraggio in materia di sport e per l'istituzione di un comitato tecnico per lo sport presso la Conferenza unificata, con il compito di definire linee di azione comune tra le parti e consentire un confronto costante sullo sviluppo e l'implementazione di iniziativePag. 6 sportive diffuse sui territori, ma tali organismi non sono stati ancora istituiti.
  Si aggiunge, altresì, che, sebbene le regioni condividano costituzionalmente una competenza concorrente e siano fortemente impegnate anche con risorse dei propri bilanci nella promozione delle attività sportive territoriali, il dialogo con i Governi che si sono susseguiti non è mai stato adeguatamente proficuo. In tal senso, l'occasione dell'indagine conoscitiva diventa un'opportunità preziosa a integrazione ulteriore rispetto alle specifiche tematiche del lavoro sportivo, affinché tutti gli attori coinvolti nel mondo sportivo siano coinvolti, informati e ascoltati sempre.

  PRESIDENTE. Chiedo ai colleghi se ci sono interventi da parte loro. Onorevole Perissa, prego.

  MARCO PERISSA. Grazie, presidente. Un ringraziamento anche in questa fase per i contributi portati alla nostra attenzione dagli auditi. Era una necessità: lo dico a beneficio di chi ci ascolta anche in questo ciclo di audizioni.
  Come gruppo di Fratelli d'Italia, sentivamo la necessità di utilizzare il tempo derivante dalla proroga dell'entrata in vigore della legge sul lavoro sportivo da dicembre a luglio per valorizzare al massimo un percorso di confronto con gli attori principali di questo mondo, come definito dalla Costituzione: la Conferenza delle regioni e delle province autonome era uno degli interlocutori che non potevamo esimerci dall'ascoltare.
  L'elemento di profonda novità che questa audizione introduce è il tema collegato alla formazione professionale e al riconoscimento delle competenze acquisite, che è un tema specifico dei governi regionali, che effettivamente dovremo trovare il modo di accogliere, in una forma di coesione con l'attuale sistema di formazione nell'ambito sportivo, che è principalmente in carico alla Scuola dello Sport, nonché alle federazioni, agli enti di promozione sportiva, alle discipline sportive associate e quindi agli organismi riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale e dal Comitato italiano paralimpico. È evidente che quando andiamo a introdurre un concetto di lavoro sportivo, nel momento in cui la qualifica diventa professionalizzante e quindi abilitante, i processi di formazione abilitativi attualmente previsti nel sistema sportivo devono necessariamente trovare un'interlocuzione con la formazione professionale in carico soprattutto alle regioni. È questo un elemento che considero estremamente importante, che in questa mattinata, in questo breve ciclo di audizioni, la Conferenza delle regioni e delle province autonome ha introdotto in maniera estremamente chiara, pur non essendo, effettivamente, nell'agenda degli argomenti da trattare.
  Avevamo già compreso nelle precedenti audizioni che quello che era parso per diversi mesi il principale tema, cioè la copertura economica e l'impatto economico sui costi di gestione delle società sportive, non era l'unico argomento; avevamo compreso come in realtà ce ne fossero altri molto più complessi e articolati: la contrattazione nazionale, il benchmark di riferimento, il mansionario. Nelle scorse audizioni si sono aggiunti tantissimi capitoli a cui dare una risposta: dai soggetti istituzionali auditi sono emersi elementi di criticità e oggi se ne è aggiunto un altro, ovvero – lo dico in maniera sintetica – una forma di dialogo strutturato tra l'attuale sistema di formazione e riconoscimento delle competenze che esiste già in ambito sportivo e il sistema di riconoscimento e certificazione delle competenze in ambito professionale, che è tipico del sistema produttivo, che appartiene al mondo del profit, che è quello che è inquadrato nell'ordinamento giuridico giuslavoristico nazionale in carico alle regioni. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie. Se non vi sono altre richieste di intervento, volevo solo aggiungere, ringraziando i rappresentanti delle regioni che sono intervenuti, che concordo con il collega Perissa. Questo tempo in più che ci viene dato ci consente di parlare con gli enti locali, in particolare con le regioni, che, per il Titolo V, in realtà, hanno in materia di sport una serie di competenze; tuttavia – ahimè! – faticano poi ad assolvere tali competenze in pieno Pag. 7perché sono estremamente frammentate, sia per la parte di promozione, che per la parte di supporto alla didattica, sia, infine, per la parte infrastrutturale di lavori pubblici.
  Il vostro contributo oggi è stato per noi molto importante. Voi avete anche un ruolo di rappresentanza e di sintesi di tutte le regioni; pertanto vi invito a far sapere agli altri colleghi che qualora volessero far pervenire alle Commissioni alcune riflessioni che aggiungano un punto di vista anche dell'ente di prossimità, sarebbe per noi molto prezioso. Abbiamo già avuto, infatti, un importante contributo dagli operatori dello sport e un contributo dall'utenza: il terzo tassello è sicuramente quello degli enti locali. Le Commissioni, quindi, hanno fatto bene ad arricchire il percorso anche con voi, perché, sicuramente, le regioni sono quelle che in questi mesi e in queste settimane, nella trasformazione dal contributo sporadico dovuto all'emergenza Covid a contributi un po' più strutturali, sia dal punto di vista normativo che dal punto di vista finanziario, dovranno accompagnare questo processo.
  Siamo pertanto a disposizione per un lavoro congiunto con gli enti locali.
  Avverto che i rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome hanno presentato una documentazione, di cui autorizzo la pubblicazione in calce al resoconto stenografico della seduta odierna (vedi allegato).
  Ringraziandovi, dichiaro conclusa questa audizione. Buona giornata.

  La seduta termina alle 11.30.

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ALLEGATO

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