XIX Legislatura

III Commissione

Resoconto stenografico



Seduta pomeridiana n. 4 di Giovedì 25 gennaio 2024

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Formentini Paolo , Presidente ... 2 

Audizione del sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 960 Toni Ricciardi ed altri, recante «Destinazione agli uffici diplomatici e consolari di quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti all'estero» (ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento) :
Formentini Paolo , Presidente ... 2 
Silli Giorgio , sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale ... 2 
Formentini Paolo , Presidente ... 4 
Ricciardi Toni (PD-IDP)  ... 4 
Formentini Paolo , Presidente ... 5 
Onori Federica (M5S)  ... 5 
Formentini Paolo , Presidente ... 6 
Silli Giorgio , sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale ... 6 
Formentini Paolo , Presidente ... 7 
Ricciardi Toni (PD-IDP)  ... 7 
Silli Giorgio , sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale ... 7 
Ricciardi Toni (PD-IDP)  ... 7 
Formentini Paolo , Presidente ... 7 
Onori Federica (M5S)  ... 7 
Formentini Paolo , Presidente ... 8

Sigle dei gruppi parlamentari:
Fratelli d'Italia: FdI;
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista: PD-IDP;
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE: FI-PPE;
Azione - Popolari europeisti riformatori - Renew Europe: AZ-PER-RE;
Alleanza Verdi e Sinistra: AVS;
Noi Moderati (Noi con L'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro) - MAIE: NM(N-C-U-I)-M;
Italia Viva - il Centro - Renew Europe: IV-C-RE;
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-+Europa: Misto-+E.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
PAOLO FORMENTINI

  La seduta comincia alle 14.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 960 Toni Ricciardi ed altri, recante «Destinazione agli uffici diplomatici e consolari di quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti all'estero».

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 960 Toni Ricciardi ed altri, recante «Destinazione agli uffici diplomatici e consolari di quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti all'estero».
  Ricordo che la partecipazione da remoto è consentita alle colleghe e ai colleghi secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento.
  Ricordo, altresì, che questa audizione si inserisce nel ciclo di audizioni deliberato dalla Commissione, che oggi concludiamo, nell'ambito del quale è stata acquisita una memoria del sindacato CONFSAL-Coordinamento esteri.
  L'audizione fa seguito a quella svolta il 22 novembre scorso, incentrata sui servizi consolari e le principali questioni riguardanti i cittadini italiani residenti all'estero. In quella sede erano stati formulati una serie di quesiti, in particolare sulla questione dei digitatori, sui quali il sottosegretario si era riservato di fornire alla Commissione gli elementi richiesti.
  Anche a nome dei colleghi, ringrazio nuovamente il sottosegretario Silli per la disponibilità a prendere parte ai nostri lavori e gli cedo subito la parola. Prego, sottosegretario.

  GIORGIO SILLI, sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale. Onorevoli deputati, sono lieto di essere qua per questa ulteriore occasione di confronto con la Commissione esteri sulla proposta di legge dell'onorevole Ricciardi ed altri relativa alla destinazione agli uffici diplomatici e consolari di una quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti all'estero.
  Prima di soffermarmi sul provvedimento in discussione, vorrei fornire alla Commissione alcuni elementi di contesto sull'erogazione dei servizi consolari. Come sapete, siamo di fronte ad una crescita importante e costante dei cittadini italiani che hanno deciso di trasferire la propria residenza all'estero, che sono oltre 7 milioni. Sono numeri importanti, che sottopongono la nostra rete diplomatico-consolare ad una pressione crescente in termini di richieste da parte dell'utenza. Ciò comporta un impegno sempre maggiore per assicurare una erogazione corretta ed efficace dei servizi consolari. La rete riesce a rispondere alle crescenti esigenze con livelli di produttività in costante aumento: dall'analisi dei dati sui servizi consolari nel periodo 2019-2022 emerge un quadro positivo.Pag. 3 La rete non solo ha recuperato pienamente l'impatto della pandemia, ma ha fatto registrare un aumento significativo dei servizi consolari erogati. A titolo di esempio, nel 2023 sono stati emessi oltre 550 mila passaporti – dato più alto di sempre –, a fronte di 405 mila passaporti emessi nel 2019 – prima della pandemia – e 458 mila nel 2022.
  Lo stesso può dirsi anche per gli altri principali servizi consolari: nel 2023 sono stati trasmessi più di 290 mila atti di stato civile, rispetto ai 264 mila del 2022 e 245 mila del 2019, e sono state lavorate circa 460 mila richieste di iscrizioni A.I.R.E., rispetto alle 403 mila del 2022 e alle 401 mila del 2019. Come sapete, nel 2019 è stato poi attivato il servizio di rilascio delle carte d'identità elettroniche (CIE), che è uno dei servizi più richiesti dai connazionali all'estero. Ad oggi, le settantotto sedi della rete diplomatico consolare che ne hanno avviato l'erogazione hanno rilasciato più di 345 mila CIE. Stiamo lavorando per l'estensione del servizio a tutta la rete, anche alla luce del suo utilizzo per l'accesso ai servizi in rete. A questi importanti risultati si accompagnano tempi d'attesa medi ragionevolmente contenuti: cinque settimane per il rilascio del passaporto, nove settimane per le CIE, tre settimane per l'elaborazione delle pratiche di iscrizione A.I.R.E.; dati che vanno commisurati anche a quanto si osserva in Italia, ad esempio per il rilascio del passaporto, soprattutto nei grandi centri.
  È evidente, però, che gli aumenti di produttività, pur importanti, non bastano da soli a tenere il passo con il ritmo di crescita dell'utenza. Per questo è fondamentale proseguire nel percorso di potenziamento delle risorse umane e finanziarie della nostra rete consolare. Il Governo è già intervenuto su diversi fronti, innanzitutto con le aperture di nuove sedi: saranno presto operativi i nuovi Consolati generali a Madrid e a Bruxelles. Abbiamo promosso un rapido inserimento dei neoassunti presso gli uffici all'estero, per sostenere le esigenze della rete consolare. La decisione di ricorrere alla deroga dei diciotto mesi di permanenza presso l'amministrazione centrale ha consentito di incrementare il numero di personale in servizio sulla rete da 1.103 unità a gennaio 2023 alle 1.271 unità dello scorso novembre. Con il decreto-legge sulla pubblica amministrazione – e da ultimo con la legge di bilancio 2024 – siamo intervenuti sugli organici e sulle retribuzioni del personale a contratto, realizzando il più ambizioso piano di aumenti retributivi mai effettuato dalla Farnesina.
  In questo quadro, non possiamo che guardare con favore a proposte di legge che abbiano l'obiettivo di rafforzare la dotazione finanziaria della nostra rete consolare e la proposta di legge Ricciardi va esattamente in questa direzione, nella misura in cui consente di impiegare una percentuale delle entrate per rafforzare ulteriormente i servizi consolari per i connazionali all'estero. Con i proventi aggiuntivi le sedi potrebbero, ad esempio: contrattare personale interinale da adibire allo smaltimento dell'arretrato; effettuare interventi per garantire una costante formazione del personale, sia di ruolo sia a contratto; avviare o potenziare l'informatizzazione degli archivi; istituire o potenziare ulteriori forme di comunicazione (mailing list, newsletter, aggiornamento dei siti web) che possono non solo semplificare e velocizzare l'erogazione dei servizi, ma anche avvicinare l'ufficio consolare alla collettività; inoltre, digitalizzare l'erogazione dei servizi, promuovendo l'utilizzo di sistemi telematici per la ricezione e trasmissione dei documenti.
  Sono convinto che vi siano tutti i presupposti per un confronto aperto e leale con i proponenti e con le altre amministrazioni coinvolte, in particolare con il Ministero dell'economia e delle finanze, che dovrà esaminare le implicazioni finanziarie del provvedimento. Da parte nostra, siamo pronti a dialogare con spirito costruttivo per il prosieguo dell'iter in Commissione.
  In sostanza, come abbiamo avuto modo di dire più volte, è indubbio che la ratio di questa proposta sia assolutamente condivisibile, è una proposta positiva, si tratta di capire da un punto di vista tecnico – e già abbiamo fatto una prima scrematura – Pag. 4quello che è possibile fare e poi l'evoluzione successiva, considerando che – purtroppo o per fortuna – noi dobbiamo passare anche da altri Ministeri.

  PRESIDENTE. Grazie sottosegretario. Si è prenotato l'onorevole Ricciardi.

  TONI RICCIARDI. Grazie presidente. Mi faccia rubare trenta secondi per ringraziare il sottosegretario Silli, perché il suo intervento è stato richiesto, ma non era dovuto. Quando dico non era dovuto intendo non dal punto di vista legislativo, non era dovuto con queste tempistiche, e quindi la ringrazio perché Lei oggi porta a compimento un iter importante su questa proposta di legge. Mi consenta anche di ringraziare il Ministro Bartoli – anzi, l'Ambasciatore Bartoli, facendogli un in bocca al lupo informale, la mettiamo così – il presidente, il vicepresidente e i commissari di questa Commissione, nonché i funzionari di questa Commissione per il lavoro svolto.
  Ringrazio il sottosegretario Silli per il parere – mi pare di interpretare – più che positivo sulla proposta di legge, che si collega anche all'altra audizione – per la quale, come Lei ha ricordato, presidente, abbiamo ricevuto memoria scritta – che esprime parere favorevole, sottolineando giustamente – in qualità di sindacato – quali sono le destinazioni. Cioè il sindacato esprime un parere contrario rispetto alle destinazioni che nella bozza di proposta di legge prevedevano l'assunzione dei digitatori; ella stessa sottosegretario – e la ringrazio per questo – ha fatto un elenco di potenziali destinazioni – sia sul personale a contratto, sia nell'aumentare le qualità della formazione sia del personale interno che dei contrattisti – che è in linea anche con quanto ci sottolinea il sindacato dei contrattisti, che addirittura ci chiede esplicitamente – ci fa due o tre esempi, ad esempio i servizi sociosanitari e quant'altro – o addirittura, come Lei sottolineato, l'assunzione di nuovo personale o l'informatizzazione e l'erogazione informatica di alcuni servizi.
  Ora, guardate, io la dico semplice mettendomi nei panni dei quasi 7 milioni di italiani e italiane nel mondo, per i quali accelerare e migliorare il processo di erogazione dei passaporti credo che sia una necessità urgente: dove si vanno a destinare le risorse, direbbero i francesi – uso l'espressione francese perché ci troviamo nella Commissione esteri – n'importe quoi; cioè, lo decida legittimamente il Governo e la maggioranza, perché – lo ricordo sempre – è una proposta di un deputato, benissimo, ma se l'iter arriva a queste condizioni ci arriva perché c'è una sensibilità – a partire dal presidente, dai vicepresidenti e funzionari di questa Commissione – e da parte del Governo, che ovviamente ha accolto una proposta che lo vede favorevole; altrimenti noi oggi non staremmo nemmeno a discutere.
  Questo è doveroso ribadirlo: quindi io credo che all'italiano di Zurigo, di Berna, di Ginevra, di Francoforte e di Parigi, o dove esso viva, interessi poco dove vengono destinate le risorse, ma interessi sapere se con questa proposta di legge si abbattono i tempi della sua attesa, perché questo è il nodo centrale. Alla rete diplomatico-consolare, dall'altro lato, interessa capire se adottando questa misura si può ottenere un miglioramento organizzativo delle proprie strutture e dell'erogazione dei servizi. D'altronde, sottosegretario, ella sa che questa è una procedura che non fa nient'altro che fotocopiare esattamente una legge dello Stato italiano che è quella della cittadinanza, esattamente quella: quando una persona va a chiedere la cittadinanza, paga, il consolato di riferimento manda i soldi al MEF, il MEF storna una quota parte, la ritorna e quella quota parte viene utilizzata. Ovviamente questa cosa ha un peso molto forte nei Paesi dell'America Latina, ad esempio, come notoriamente sappiamo, e sta crescendo in Europa, ma a livelli inferiori.
  Se adottassimo – e mi avvio a chiudere, presidente – questa logica come proposta, soprattutto nel continente europeo dove sta crescendo – e l'ha ricordato: non si fa in tempo ad aggiornare la banca dati, purtroppo o per fortuna, poi dipende, per quanto cresce la mobilità verso l'estero – credo che questa sia una soluzione utile. Pag. 5Dopodiché, come Lei giustamente ha ricordato, al di là di tutto, noi possiamo essere credenti, ma poi per dir messa ci serve sempre il prete e la chiesa. È chiaro che ci sottoporremo al vaglio attento e rigoroso della Ragioneria dello Stato e del Ministero perché ... Intanto abbiamo chiuso un pezzo, e la ringrazio per questo, perché ci siamo trovati tutti comunemente d'accordo rispetto al fatto che questa potrebbe essere una soluzione utile per risolvere i problemi.

  PRESIDENTE. Grazie onorevole Ricciardi. Onorevole Onori.

  FEDERICA ONORI. Grazie presidente e grazie al sottosegretario Silli, all'Ambasciatore Bartoli e al resto della delegazione, per questo che – mi permetterete di esprimere – è invece un atto dovuto. Per un motivo molto semplice: io credo fermamente che i cittadini là fuori abbiano il diritto – e di conseguenza, per noi, si esplicita un dovere – di essere trasparenti rispetto ad un processo legislativo che va a prendere dei soldi di tutti e li va a spendere in un modo o in un altro.
  Rispetto ai tempi, questa proposta di legge era stata proposta durante l'estate ed era stata richiesta l'approvazione addirittura nell'arco di una settimana; io mi permisi di chiedere degli approfondimenti rispetto a quello che ci apprestiamo a votare, per il semplice fatto che riguarda come andiamo a spendere i soldi dei cittadini, riguarda che tipo di idea di lavoro abbiamo in mente, se è un'idea di lavoro precario, interinale, sottopagato, eccetera, e quindi riguarda l'efficienza della pubblica amministrazione che – sono convinta – sia qualcosa che sta a cuore a tutti.
  Bene, questa audizione era stata chiesta già ad agosto quindi... è fine gennaio, rispetto ai tempi siamo probabilmente nella media, questo sì. Dispiace, tra l'altro, che, rispetto alla richiesta che era stata fatta in riferimento a questa audizione, non siano arrivati i numeri che si chiedevano. Qui, ci tengo a sottolineare nuovamente, noi abbiamo una proposta di legge che chiede di prendere dei soldi e investirli in un certo modo, utilizzarli in un certo modo – nella fattispecie, parliamo di assunzione di personale interinale – e si chiedeva al Ministero, anche attraverso una mia interrogazione nella scorsa audizione, che personalmente avevo reputato assolutamente poco informativa e poco più informativa è stata questa, purtroppo...Quindi ci ritroviamo a parlare sempre delle stesse cose senza fare davvero un avanzamento rispetto alle informazioni su questo. Questo credo sia veramente un vulnus, un problema – ho paura – della politica italiana tutta.
  Oggi tocchiamo con mano quello che succede, ad esempio, su un provvedimento legislativo di per sé molto semplice, che però è importante, perché quando parliamo di coperta corta, allora come vengono spesi i soldi non è secondario, è prioritario.
  La richiesta era molto specifica, era molto precisa e oggi non è stata soddisfatta per niente. Poiché con questa proposta il proponente ritiene di dover richiedere che vengano assunte più persone che vanno ad arricchire le fila del personale interinale, si chiedeva: bene, quanto interinale è già assunto nelle diverse sedi? Quantomeno degli esempi, magari nelle sedi consolari più importanti. Qual è la proporzione tra questo tipo di personale e le altre tipologie di personale (personale a contratto, personale di ruolo)? Quante risorse già investiamo nel personale interinale? Che tipo di mansioni svolge il personale interinale?
  Ora, è davvero disarmante il fatto che non si sia ascoltato niente di tutto questo. Queste questioni erano state poste nella scorsa audizione ed è il motivo per cui Lei, sottosegretario, è qui nuovamente, perché non aveva risposto a queste domande in quella circostanza e continuiamo a non avere informazioni ora, in un processo legislativo – noi siamo legislatori – che è assolutamente poco informato, se non addirittura del tutto privo di informazioni; abbiamo bisogno dei numeri: quanto personale abbiamo, che tipo di mansioni sono attribuite a questo tipo di personale, qual è la proporzione con le altre tipologie. Tutto questo ci permetterebbe di capire come spendere bene questi soldi pubblici, perché Pag. 6altrimenti prendiamo dei soldi, diciamo che li spendiamo in qualsiasi modo e questo – poiché si prefigura la possibilità di fare delle mailing list – automaticamente corrisponde a diminuire i tempi di attesa per i servizi consolari.
  Mi permetto, molto sommessamente, di far notare che c'è un piccolo problema, perché se il personale interinale non può andare a sportello, per quante mailing list noi si possa scrivere – settimanali o mensili – se poi non ci sono le persone che rilasciano e che hanno rapporti con il pubblico... E il personale interinale non può farlo, perché c'è un evidente problema anche di sicurezza, che non è stato neanche questo toccato, quando invece era stato toccato, ad esempio, nella mia interrogazione; ma abbiamo anche un'interrogazione al Senato, che riguarda lo stesso tema, che continua ad essere – davvero è difficile capire anche il perché – in qualche modo circumnavigato, non affrontato, e rimane tanta nebbia, tanta nebbia.
  Tra l'altro, Lei non ha preso in esame anche le criticità chiaramente sottolineate dall'unica altra audizione che si è fatta – quindi poi, tutto sommato, ce n'era solo un'altra da andarsi a vedere – che è quella appunto del sindacato CONFSAL-UNSA, che pone queste domande. Quindi neanche rispetto a quel documento che rimane si è cercato di dare una risposta. Ripeto, mi resta difficile capire come mai si vuole tenere questo alone di mistero su come verranno utilizzate queste risorse, sperando di non voler ripetere la pessima esperienza per la nomea dell'Italia – di cui immagino tutti quanti siamo a conoscenza –, ovvero che poi questi soldi quando rimangono a volte in alcune sedi consolari, se non si possono spendere in maniera libera, perché magari i concorsi vengono fatti a Roma e quindi c'è anche un perimetro molto ristretto entro cui poter agire, poi li si usi per comprare, ad esempio, divani molto grandi e molto costosi.
  Ecco, io penso che seguire anche un principio di precauzione per quella che dovrebbe essere una trasparenza, non solo esercitata ma anche dimostrata, sia una priorità per tutti noi. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Onori. Ha chiesto la parola l'onorevole Ricciardi, chiedo di pazientare perché sennò diventa un dibattito tra voi, e lascio la parola al sottosegretario.

  GIORGIO SILLI, sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale. Grazie. Ho ascoltato entrambi gli interventi. Devo dire, onorevole Onori, io la reputo una parlamentare attenta, preparata, spesso anche oltre la media perché studia, approfondisce le virgole eccetera. Il problema, però, è che – per quello che mi sembra di avere registrato – non è l'ordine del giorno di oggi.
  Cioè, io oggi sono venuto in audizione sulla base di una proposta di legge, a dare un parere di massima, come indirizzo politico. Sto leggendo qui: «audizione del sottosegretario Silli nell'ambito dell'esame della proposta di legge di Toni Ricciardi ed altri, recante destinazione agli uffici diplomatici e consolari di quota dei proventi derivanti»...Poi, per carità, si parla di cose che si compenetrano per certi versi, però io vorrei che non si sbagliasse – come spesso succede – una Commissione dove si dibatte di qualcosa in maniera politica con un esame universitario, dove si snocciolano dati, virgole...Per quello gli uffici possono sentirsi, ci sono le interrogazioni scritte. Anche perché se io le dicessi: «Sì, conosco perfettamente l'organico di tutte le nostre rappresentanze consolari nel mondo», andrei all'inferno, perché Le direi una bugia. Ma probabilmente non le conosce neppure il Direttore Generale del Ministero che se ne occupa, tanti sono gli uffici.
  Detto questo, l'importante, a mio avviso, è che un rappresentante del Governo ha dato un parere – seppur di massima – positivo sull'idea. Devo dire che è un'idea che io condivido, è un'idea che all'interno di riforme un pochino più ampie anch'io avevo sottoposto e proposto, ma sarebbe poco corretto dire: «no, il mio parere è negativo» se, come idea di massima, io la condivido.
  Permettetemi di dirvi una cosa, dopo vent'anni che faccio politica: non lo so, ma in questi interventi percepisco un po' di captatio benevolentiae nei confronti di associazioni,Pag. 7 sindacati, eccetera, che sono legittime, che sono sacrosante e che io posso anche condividere, però non facciamo l'errore di additare perché il sottosegretario non si ricorda a memoria mille dati. Il sottosegretario ha dato un indirizzo politico, ha dato un parere, sostanzialmente, ha elencato laddove questi soldi possono essere investiti e vi dirò di più: il sottosegretario stamattina si è incontrato con i funzionari del Ministero, perché volevo capire il perché questi soldi potessero essere destinati ad alcune cose e non potessero essere destinati ad altre. Me lo hanno acclarato – ripeto, sono d'accordo –, non credo sia una cosa che verrà fatta schioccando le dita perché i passaggi sono tanti, però io sono a disposizione per risolverla. Risolviamola, parliamone tra uffici, cerchiamo di arrivare ai numeri – che probabilmente io non ero preparato a dare oggi – però ripeto, l'ordine del giorno recitava di fatto la necessità di un mio «parere» per una proposta di legge ben precisa, e credo di averlo dato. Ma rimango a disposizione per qualsiasi altra cosa. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie sottosegretario. Hanno chiesto di intervenire sia l'onorevole Ricciardi sia l'onorevole Onori. Prego.

  TONI RICCIARDI. Io – guardi, molto brevemente – sono contento di questa discussione e, soprattutto, sono contento che sia sul circuito, perché così tutte e tutti potranno assistere, vedere, e sapere il perché si fa fatica e si perde tempo in Parlamento; perché poi l'opinione pubblica si chiede anche perché, se c'è una proposta di legge, questa tarda nell'arrivare. Tarda nell'arrivare perché, legittimamente, ognuno sceglie di interpretare l'azione politica come vuole; appunto, noi siamo legislatori, non facciamo i sindacalisti. Il compito delle audizioni è quello di recepire il messaggio degli auditi, dopodiché, rispetto al messaggio degli auditi – chiuse le audizioni – si avvia l'iter. L'iter significa che, nel momento in cui questo procedimento si avvierà, ci sarà tutta la fase emendativa, dove si possono avanzare tutti gli emendamenti possibili.
  Il sottoscritto, presidente, lo sottolinea semplicemente perché nella proposta di legge originaria è stata individuata una fattispecie perché quella proposta di legge era stata verificata nella sua tecnicalità con la rete consolare e diplomatica. Perché diventa difficile voler legiferare sulle officine meccaniche senza aver sentito i meccanici: questo mi sembra lapalissiano.
  Io credo che si sia fatto quello che formalmente andava fatto; si poteva fare sette mesi fa – ripeto, sette mesi fa –, però questa è la democrazia e la democrazia è data dal consenso e non dal peso dell'intelligenza nell'azione politica. Ma queste sono altre questioni, poi mi verrebbe da citare Schopenhauer, «La volpe e l'uva», però ve la risparmio, perché so che il sottosegretario...

  GIORGIO SILLI, sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale. Non era di Esopo? [intervento fuori microfono]

  TONI RICCIARDI. No, nella sua evoluzione, stia attento; però la risparmio al sottosegretario per ovvie ragioni di tempo. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie. Onorevole Onori, prego.

  FEDERICA ONORI. Grazie presidente e ringrazio il sottosegretario per la risposta. No, sottosegretario, oggi non è la discussione della proposta di legge, oggi è un'audizione.
  Lei è venuto qui, è vero, a darci un parere sulla proposta di legge ed è esattamente quello che non stavamo facendo. Cioè, il Governo oggi, in quanto audito – e dopo dirò perché stiamo audendo il Governo – con un'evidente confusione rispetto a sovrapposizioni che mi sembra in effetti che si stiano realizzando, tra quello che dovrebbe essere il parere di un Governo e quello che dovrebbe essere un'attività di ricognizione, di recepimento di informazioni affinché l'iter legislativo sia informato...Perché se non è informato non è un iter legislativo fatto come dovrebbe essere fatto.
  Ora, Lei ci ha dato il suo parere positivo rispetto alla proposta di legge, noi l'abbiamo Pag. 8registrato. Ma – ripeto – era un'audizione, la seconda, perché nella prima non c'erano state le informazioni, era stata – me lo permetta – più una chiacchierata. Anche qua, dipende forse come uno intende le audizioni, il processo di ricognizione e di recepimento delle informazioni. Per me un'audizione deve avere qualcosa di sostanzioso, non sciorinare numeri a memoria. Ma allora avanzerei, molto gentilmente ed educatamente, la proposta al Ministero di farci pervenire delle tabelle con dei dati, qualcosa che riguardi quantomeno le circoscrizioni consolari più importanti. Non capisco perché ci sia questo mistero intorno ai numeri; capisco bene che non è comunicativamente efficace dirne troppi nello stesso slot di dieci minuti, però allora mandateceli.
  Rispetto ai sette mesi trascorsi, noi siamo stati in attesa che il Governo venisse a darci questi dati: registriamo oggi che non sono ancora arrivati. Quindi ci troviamo a dover capire se questi soldi sono ben spesi – dove venissero esclusivamente o prioritariamente utilizzati per l'assunzione di personale solo interinale – oppure no. E questo è dirimente rispetto alla scelta e anche al tipo di emendamenti che andiamo a fare e, in generale, rispetto al processo legislativo. Anche qui, la perdita di tempo: forse può essere utile fare un paragone, poiché questa proposta di legge è stata spesso citata, menzionata se non proprio abbinata ad un'altra, sul portale unico, rispetto alla quale era stata fatta una richiesta di audizioni – ovviamente non dalla sottoscritta, perché la sottoscritta è la proponente – audizioni che poi non si sono neanche verificate.
  Quindi è da capire chi fa la proposta di audizioni in maniera strumentale e chi invece vorrebbe legittimamente avere delle informazioni. In questo caso necessitano informazioni numeriche per poter prendere una decisione; ripeto, anche ai fini dell'emendamento, ma fintanto che noi continuiamo a parlare del nulla, la vedo difficile.

  PRESIDENTE. Grazie. Dichiaro quindi conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 14.55