XIX Legislatura

Commissioni Riunite (I e IX)

Resoconto stenografico



Seduta n. 2 di Mercoledì 20 dicembre 2023

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Deidda Salvatore , Presidente ... 2 

Seguito dell'audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'innovazione tecnologica e alla transizione digitale, Alessio Butti, sullo stato di attuazione delle misure relative alla transizione digitale nell'ambito del PNRR (ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento) :
Deidda Salvatore , Presidente ... 2 
Butti Alessio , Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri ... 2 
Deidda Salvatore , Presidente ... 8 

ALLEGATO: Quesiti formulati a seguito dell'audizione del Sottosegretario Butti del 29 novembre 2023 ... 9

Sigle dei gruppi parlamentari:
Fratelli d'Italia: FdI;
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista: PD-IDP;
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE: FI-PPE;
Azione - Popolari europeisti riformatori - Renew Europe: AZ-PER-RE;
Alleanza Verdi e Sinistra: AVS;
Noi Moderati (Noi con L'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro) - MAIE: NM(N-C-U-I)-M;
Italia Viva - il Centro - Renew Europe: IV-C-RE;
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-+Europa: Misto-+E.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
DELLA IX COMMISSIONE
SALVATORE DEIDDA

  La seduta comincia alle 13.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

Seguito dell'audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'innovazione tecnologica e alla transizione digitale, Alessio Butti, sullo stato di attuazione delle misure relative alla transizione digitale nell'ambito del PNRR.

  PRESIDENTE. Saluto il presidente Pagano e i colleghi della Commissione Affari costituzionali. Bentornati nella nostra Commissione.
  Do il bentornato anche al Sottosegretario Butti e lo ringrazio per la sua consueta disponibilità.
  Ricordo che la seduta di oggi è dedicata alle risposte del Sottosegretario ai quesiti formulati dai deputati, che sono stati raccolti nel fascicolo in distribuzione (vedi allegato).
  Cedo quindi la parola al Sottosegretario Butti.

  ALESSIO BUTTI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Grazie presidente. Saluto i colleghi e saluto il Presidente della Commissione Affari costituzionali.
  Nel corso dell'ultima audizione parlamentare mi sono stati posti numerosi quesiti, ai quali darò risposta in questa sede. L'esposizione che seguirò è per temi.
  Inizio dai quesiti dell'onorevole Pastorella, a partire dalla piattaforma per la sottoscrizione delle firme per il referendum. Come è noto, il decreto-legge n. 144 del 2023, in corso di conversione, ha attribuito, a decorrere dal 1° gennaio 2024, la titolarità della piattaforma al Ministero della giustizia.
  Il prototipo della Piattaforma Referendum è stato sviluppato nel 2021 dal Dipartimento per la trasformazione digitale ed è stato adeguato dallo stesso Dipartimento, già dalla fine dello scorso mese di ottobre, con gli interventi necessari a garantire la conformità della piattaforma alle disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 settembre 2022. Attualmente sono in corso le attività per ultimare il trasferimento della titolarità in capo al Ministero della giustizia.
  Sul tema dell'ANIS – Anagrafe nazionale istruzione superiore, il regolamento europeo N. 2018/1724, sul quale è incentrato l'intervento del Single Digital Gateway, di competenza del Ministero dell'università e della ricerca, prevede la messa a disposizione di specifiche procedure, tra cui la «Richiesta di riconoscimento accademico di diplomi, certificati o altri attestati relativi a studi o corsi», la cui operatività – per i soli cittadini europei – è stata ottenuta il 12 dicembre 2023.
  Circa il progetto Polis, al momento non è prevista l'estensione del progetto che, desidero ricordare, è espressamente destinato alla realizzazione di uno sportello unico di prossimità, che assicuri ai cittadini residenti nei comuni più piccoli la possibilità di fruire di tutti i servizi pubblici in Pag. 3modalità digitale per il tramite di un unico punto di accesso alla piattaforma di servizio multicanale di Poste italiane. Ricordo, in ogni caso, che questo Governo appoggia fortemente la riduzione e la razionalizzazione dei certificati nel solco del principio once only nei confronti dei cittadini, agendo dunque sul piano della produzione e della gestione dei dati con diverse iniziative, tra cui la realizzazione della piena interoperabilità delle basi dati delle pubbliche amministrazioni centrali e locali, in particolare mediante i servizi resi fruibili dalla Piattaforma digitale nazionale dati. Inoltre, sempre nell'ottica di supportare le anagrafi pubbliche che soffrono di carenza di personale, lo scorso 11 dicembre è stato attivato il servizio per consentire agli avvocati di richiedere e di ottenere certificati anagrafici direttamente on line dal portale ANPR; si tratta di un servizio che punta non soltanto a semplificare l'accesso ai dati anagrafici per velocizzare l'attività professionale degli avvocati, ma anche ad alleggerire i comuni dalle numerose richieste allo sportello. Era una delle richieste più importanti di ANCI, peraltro.
  Mi è stato chiesto un aggiornamento anche sul progetto IT-Wallet. Il progetto è ovviamente in fase di elaborazione e prevede due soluzioni di portafoglio digitale: la prima relativa a un portafoglio pubblico, la seconda invece relativa a un portafoglio digitale privato. Entrambe le tipologie si baseranno sui medesimi standard e protocolli tecnologici per garantire l'interoperabilità dei diversi portafogli di identità e per fornire ai cittadini le stesse garanzie e gli stessi standard di sicurezza. La soluzione di IT-Wallet pubblico sarà resa disponibile mediante l'app IO, il punto d'accesso telematico previsto dall'articolo 64-bis del Codice dell'amministrazione digitale.
  È stato già ultimato il prototipo concettuale per valutare, in fase pre-decisionale, le potenzialità di sviluppo, attraverso la cooperazione tra il mio Dipartimento, PagoPA e l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Nel progetto sono anche coinvolte le amministrazioni che stanno fornendo i dati per le prime attestazioni elettroniche che saranno disponibili nel Wallet, cioè la patente di guida, la tessera sanitaria e la carta europea della disabilità. Siamo sostanzialmente in linea con il piano iniziale e contiamo di poter consegnare il Wallet ai cittadini nel prossimo anno.
  Sempre in tema di Wallet, il lavoro avviato in ambito nazionale ci consente di essere propositivi anche in ambito europeo, dove partecipiamo a due progetti di sperimentazione e collaboriamo con alcuni Stati membri a progetti che mirano a garantire l'interoperabilità delle diverse soluzioni nazionali.
  In merito al tema dell'intelligenza artificiale, la posizione del Governo è stata da subito quella di favorire una regolamentazione chiara e dotata di un adeguato impianto sanzionatorio. Tale posizione è stata confermata dal Presidente del Consiglio dei ministri e da ultimo nel Comitato interministeriale per la transizione digitale del 9 novembre scorso e dal sottoscritto in sede di Unione europea. Questo approccio è fondamentale per garantire che l'innovazione proceda nel rispetto dei diritti fondamentali e dei valori etici, consolidando così il ruolo guida dell'Italia e dell'Europa nella regolamentazione dell'intelligenza artificiale a livello globale.
  Quanto al quesito posto dall'onorevole Ascani sulle infrastrutture di connessione, inizio da una precisazione. Il dato da me riportato in audizione, del 9 per cento dei civici collegati, è riferito allo stato di avanzamento dei lavori alla data del 31 ottobre 2023. Questo stato di avanzamento viene aggiornato a cadenza mensile e per questo motivo il dato relativo al 31 dicembre 2023 sarà disponibile solo a fine gennaio 2024.
  Ciò premesso, occorre chiarire che i ritardi accumulati rispetto alle scadenze indicate nel PNRR sono una direttissima ed evidente conseguenza delle decisioni prese dal Governo che ci ha preceduti, rispetto alle quali siamo intervenuti tempestivamente, nei modi che ho illustrato in audizione. Ad esempio, aggiornando parti della strategia nazionale e adottando tutta una serie di iniziative per l'accelerazione delle attività in corso, al fine di ridurre i ritardi che si andavano registrando.Pag. 4
  Aggiungo che, consapevoli di queste criticità, abbiamo intensificato il monitoraggio dell'avanzamento dei lavori, rispetto ai quali si registrano segnali di timido incremento della velocità di esecuzione da parte degli operatori beneficiari Tim e Open Fiber. In ogni caso, confermo che i contratti in corso di esecuzione prevedono un meccanismo di penalizzazione applicabile agli operatori beneficiari, nel caso in cui questi ultimi non rispettino le milestone di gara. In particolare, nel caso di mancato raggiungimento di ciascuna milestone intermedia o finale sarà applicata una penale, nella forma di riduzione del contributo pubblico dovuto, proporzionale al numero di civici non collegati entro il termine previsto dalla milestone in questione. Nell'ottica di non penalizzare gli operatori di mercato, la riduzione del contributo può essere annullata qualora il beneficiario recuperi il ritardo accumulato entro le due milestone successive, ovvero entro un anno dalla data di scadenza della milestone. Ad esempio, la penale sulla prima milestone intermedia non rispettata, che prevedeva il collegamento al 31 dicembre 2022 dell'1 per cento dei civici, sarà annullata in quanto ciascun beneficiario ha recuperato il ritardo entro il 31 dicembre 2023.
  Vengo al tema della carenza di professionisti da impiegare nell'esecuzione del piano. Questa è una delle priorità dell'azione del Dipartimento. Anche qui giova ricordare il fallimento dei tentativi promossi dall'Esecutivo in carica prima di noi. Attualmente il Dipartimento per la trasformazione digitale sta realizzando una serie di azioni per accelerare la realizzazione dei lavori.
  La prima si è concretizzata nella stipula, a maggio 2023, di protocolli di intesa tra il Dipartimento, il soggetto attuatore, Infratel, gli operatori beneficiari e gli ordini professionali interessati (architetti, ingegneri, geometri e periti industriali), che hanno di fatto contribuito a colmare il gap dei professionisti impegnati nelle progettazioni.
  La seconda, l'abbiamo attuata attraverso un protocollo sottoscritto con ANCE Sardegna e con ANIE SIT, nel luglio del 2023, che sta facilitando l'incontro tra la domanda e l'offerta sul territorio sardo, individuando e localizzando i volumi di lavoro previsti e le risorse disponibili, in termini di manodopera e di strumenti.
  La terza con la stipula di un protocollo d'intesa tra il Dipartimento, il soggetto attuatore Infratel e ANCI, sempre nel mese di luglio ultimo scorso, per agevolare il rilascio dei permessi da parte degli enti locali che aderiranno a una pianificazione preventiva delle lavorazioni, consentendo una migliore programmazione dei lavori stessi.
  La quarta, con l'adozione, da parte mia, della direttiva del 2 novembre ultimo scorso, concernente «Linee di azione nei procedimenti amministrativi in materia di realizzazione di reti pubbliche di comunicazione relative agli interventi da realizzare per l'attuazione del PNRR», sempre al fine di accelerare la realizzazione dei lavori e il rilascio dei relativi permessi.
  In relazione alla mancata autorizzazione da parte della Commissione europea all'utilizzo dei risparmi sui progetti legati a Italia 1 Giga e 5G, vorrei precisare, e se del caso anche ribadire, che il fallimento delle gare è una responsabilità storicamente ascrivibile al Governo precedente, che le ha gestite in modo evidentemente superficiale anche con riferimento alla quantificazione dei finanziamenti necessari, conseguendo cospicue economie all'esito delle gare, che abbiamo cercato di utilizzare, fino all'ultimo, per l'implementazione di ulteriori misure strategiche per la crescita del settore.
  Prosieguo affrontando le questioni poste dall'onorevole Casu sulla sicurezza cibernetica e sull'esigenza di innalzare il livello di guardia della difesa cyber del nostro Paese. Al riguardo ci tengo a ribadire che la sicurezza cibernetica rappresenta la massima priorità dell'azione di questo Governo e, grazie ai fondi del PNRR e alla proficua collaborazione con Agenzia per la cybersicurezza nazionale si stanno attuando numerose iniziative in tal senso.
  Ritengo necessario partire, però, da una considerazione rispetto allo stato delle infrastrutture digitali del Paese. Come ricorderete, nel 2020 l'Agenzia per l'Italia digitalePag. 5 pubblicò una relazione in esito al censimento del patrimonio ICT della pubblica amministrazione, che evidenziava come il 95 per cento delle infrastrutture avessero notevoli carenze rispetto ai livelli minimi di sicurezza.
  Successivamente sono state pubblicate nel 2021 e nel 2022 rispettivamente i documenti di indirizzo strategico «Strategia Cloud Italia» e «Strategia Nazionale di Cybersicurezza 2022-2026».
  L'attuazione della Strategia Cloud Italia prevede la migrazione dei data center privi dei requisiti di sicurezza verso altre infrastrutture e soluzioni cloud sicure e verificate dall'Agenzia per la cybersicurezza nazionale entro il 30 giugno 2026. La Strategia Nazionale di Cybersicurezza 2022-2026 prevede il raggiungimento di 82 misure di sicurezza entro il 2026.
  Il quadro appena delineato porta dunque a una considerazione: sono state avviate numerose iniziative per potenziare le difese cyber, rese possibili anche grazie al PNRR, ma la complessità degli interventi richiede necessariamente delle tempistiche adeguate al raggiungimento delle sfide poste dal processo di trasformazione digitale del Paese.
  Quanto, invece, agli adempimenti collegati al conseguimento della milestone connessi alla riforma 1.2, unitamente alla fornitura delle cosiddette evidence previste dal PNRR, sono stati positivamente consuntivati e valutati dei servizi della Commissione europea.
  Vengo alla 3-I Spa, rispetto alla quale la Presidenza del Consiglio dei ministri, insieme al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, esercita come sapete il controllo. Ebbene, l'articolo 28 del decreto-legge n. 36 del 2022 stabilisce che affinché la società possa assolvere pienamente ai propri compiti è necessario perfezionare le procedure di conferimento di taluni beni immobili di proprietà degli istituti soci, degli strumenti, dei mezzi, degli apparati e delle infrastrutture informatiche oggetto di gestione, oltre che dei relativi contratti relativi alla fornitura – scusate la ripetizione – dei servizi informatici. Tali procedure sono attualmente in corso, unitamente all'individuazione del personale, al fine di avviare il rapporto di servizio della società con gli istituti e con le amministrazioni che esercitano il controllo analogo, attraverso un apposito contratto di servizio nel quale saranno fissati la data di avvio dei servizi, i contenuti e i livelli delle prestazioni, conformemente agli atti di indirizzo strategico che saranno approvati dal consiglio di amministrazione.
  In relazione all'utilizzo di SEND, segnalo che ad oggi la piattaforma, seppur attiva e a disposizione degli enti, non è obbligatoria.
  Un tema importante è stato sollevato dall'onorevole Iaria e riguarda l'identità digitale. Il sistema Spid ha rappresentato un importante strumento per consentire ai cittadini l'uso di servizi digitali erogati dalle pubbliche amministrazioni e da diversi soggetti privati. Oltre alla mancanza di un modello di remunerazione per il quale questo Governo, unico esecutivo ad averlo finanziariamente sostenuto, ha stanziato 40 milioni di euro sui fondi PNRR, esistono criticità di sicurezza. Numerose frodi riguardano la generazione di identità Spid false, come è possibile desumere dalle sanzioni irrogate da Agid, che vigila sul sistema. Queste sono le motivazioni alla base della scelta del Governo, già nel dicembre dell'anno scorso, come ricorderete, di realizzare un'unica identità digitale nazionale basata sulla CIE, che è emessa direttamente dallo Stato e che garantisce livelli di sicurezza ben superiori a ogni altro strumento di identità digitale.
  Nella puntata di Report del 3 dicembre ultimo scorso è stata denunciata una falla nel sistema Spid, che ha consentito la generazione di un'identità non regolare, come probabilmente è avvenuto per truffare alcuni diciottenni in relazione al bonus cultura. Tra le criticità di sicurezza vi è la mancanza di un meccanismo di notifica in caso di attivazione di una nuova identità Spid e la stessa possibilità di generare più identità Spid, cosa che non è possibile – come ripeto da un anno – con la CIE, che è a tutti gli effetti un valido documento di identità.Pag. 6
  Con riferimento al tema dei cloud federati e del PSN (Polo Strategico Nazionale), inizierei precisando che veniamo da una gestione a dir poco disastrosa, conseguenza purtroppo scontata di un mix di gravi lacune di visione e di una pericolosissima leggerezza nell'affrontare temi così complessi e delicati. Proprio per questo motivo, sin dall'inizio del mandato, ho condiviso la necessità di cambiare drasticamente rotta dando massima attenzione alle migliori infrastrutture pubbliche, che devono essere valorizzate in complementarietà all'infrastruttura del Polo strategico nazionale. A tal fine, come riferivo nel mio intervento, per quanto riguarda le ASL e le aziende ospedaliere si è adottata, su mia convinta indicazione, una nuova strategia, che possiamo definire di «cloud federato»: al PSN sono stati cioè affiancati i Data Center regionali per le regioni che hanno intrapreso il percorso di adeguamento delle proprie infrastrutture, per ospitare i dati critici come da regolamento ACN. Per questo alle ASL e alle aziende ospedaliere è stata offerta l'opportunità di decidere la destinazione dei propri servizi tra PSN e cloud regionali. Tale scelta strategica si è dimostrata in linea con le aspettative dei nostri territori: 130 ASL hanno infatti scelto di portare almeno parte dei propri servizi presso il polo strategico nazionale.
  Con riferimento al tema della predisposizione del piano dei fabbisogni, le amministrazioni non sono lasciate da sole in questa attività. Infatti, pur rimanendo in capo alle amministrazioni la responsabilità di definire i propri piani, queste possono avvalersi della facoltà di richiedere un supporto ai professionisti tecnici del Transformation Office del Dipartimento per la trasformazione digitale e della società Polo Strategico Nazionale.
  Con riferimento alla possibile vendita, come si apprende da notizie di stampa, di alcune quote societarie di Tim al fondo KKR e al possibile impatto sulla proprietà della società di progetto Polo Strategico Nazionale Spa, vorrei rassicurare che il Governo dispone di tutti gli strumenti di legge per impedire che i nostri dati pubblici finiscano in mano a un soggetto privato estero. Saranno, ove fosse necessario, assunte tutte le decisioni di concerto con l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale e ai competenti Dicasteri, atte a impedire un grave pregiudizio per gli interessi essenziali dello Stato, della difesa e della sicurezza nazionale.
  Un punto importante è quello della sanità connessa. La complessità del piano «Sanità connessa» ha chiesto che fosse inizialmente messo a punto il processo di interlocuzione tra tutti gli stakeholder coinvolti per la definizione, l'approvazione e la corretta canalizzazione dei fabbisogni di connettività delle strutture sanitarie oggetto di intervento, anche al fine di proporre soluzioni tecnologiche pienamente condivise e completamente rispondenti a tali fabbisogni. Il processo vede coinvolti i gruppi di lavoro nominati dalle regioni e dalle province autonome, i direttori delle aziende sanitarie, i team tecnici di ciascuna struttura sanitaria interessata, il nostro Dipartimento, il soggetto attuatore e gli operatori aggiudicatari, in un flusso che considera le necessità che partono dal basso. Questa fase, di vitale importanza per un corretto impiego delle risorse, ha determinato alcuni ritardi nella fase esecutiva che ora si stanno superando. Ad oggi risultano già attivate 90 strutture sanitarie, mentre sono in corso le attività realizzative in 1.233 strutture e per 1.816 ulteriori strutture si stanno predisponendo i relativi progetti. Premesso che il piano «Sanità connessa» non contempla la presenza di milestone e di target intermedi di gara, questi dati di avanzamento risultano ad oggi in linea con il raggiungimento della milestone finale del 30 giugno 2026.
  Passo quindi a trattare i temi oggetto dei quesiti presentati dal gruppo parlamentare della Lega.
  Per i lavori del Digital & Technology Working Group, il Dipartimento della trasformazione digitale ha elaborato due temi: intelligenza artificiale e Digital Public Infrastructure.
  In aggiunta a quanto già detto in precedenza, posso dire che la presidenza italiana sarà impegnata per un uso etico dell'intelligenza artificiale, inclusa quella generativaPag. 7 e interattiva. Facendo leva sulla «Raccomandazione del consiglio dell'OCSE sull'intelligenza artificiale» del 2019, sulla «Raccomandazione sull'etica dell'intelligenza artificiale» dell'Unesco del 2021, sugli esiti del «Hiroshima Process», adottati durante la presidenza del Giappone del G7 nel 2023, e sul lavoro dell'OCSE sulla gestione dell'intelligenza artificiale nel settore pubblico, il G7 Digital & Technology Working Group produrrà un'analisi finalizzata all'identificazione di modalità atte a trasformare i principi etici in politiche attuabili, con particolare attenzione all'applicazione dell'IA nel settore pubblico.
  Per quanto riguarda il tema del DPI, ovvero dell'Infrastruttura pubblica digitale, lavoreremo per una solida infrastruttura pubblica digitale che assicuri un accesso semplice, conveniente e sicuro ai servizi essenziali, promuova la resilienza e la sovranità digitale, e garantisca l'inclusione di tutti, compresi i gruppi vulnerabili e le minoranze. Nel periodo di presidenza italiana proporremo di elaborare un toolkit che, in base all'identificazione dei casi d'uso di successo, possa individuare gli elementi essenziali dell'infrastruttura pubblica digitale interoperabile e affidabile, per consentire un'offerta e un accesso efficiente, inclusivo e sicuro ai servizi pubblici digitali, in conformità con i valori condivisi nel G7.
  Il tema del Quantum Computing è prevalentemente di competenza del Ministero dell'università e della ricerca. Nell'ambito della redazione della tabella di marcia strategica nazionale per il decennio digitale europeo, l'Italia ha formulato la traiettoria dell'indicatore relativo al quantum computing, dal 2023 fino al 2030, individuando le iniziative che guideranno l'andamento crescente del numero dei computer e dei calcoli quantistici nel nostro Paese. In particolare, è previsto lo sviluppo di un centro di competenza sul dominio tecnologico del quantum computing nel contesto della Componente 2 della Missione 4 del PNRR, che stanzia complessivamente 320 milioni di euro di risorse gestite dal Ministero dell'università e della ricerca. In questo rilevante programma sono coinvolti importanti hub della ricerca italiana come l'Istituto nazionale di fisica nucleare e il Consorzio che fornisce servizi di super-calcolo alla comunità scientifica e accademica nazionale. L'Italia riserva, quindi, al quantum computing un'importanza strategica e obiettivo di ulteriori futuri investimenti, in quanto intimamente connesso con le tematiche di raccolta e di analisi dei dati di interesse per la ricerca, per il sistema produttivo e per il contesto sociale del Paese, abilitante anche di innovazioni in molteplici campi: dalla ricerca di base ai modelli climatici, dalla space economy all'epidemiologia, dalle tecnologie dei materiali all'intelligenza artificiale.
  Ricordo che il decennio digitale rappresenta un quadro strategico che guiderà le azioni continentali relative al digitale, con l'obiettivo di garantire che tutti gli aspetti dell'innovazione siano a favore del cittadino, creando un ecosistema che assicuri la presenza delle competenze necessarie per sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie.
  Arrivo al progetto di un fondo di venture capital, che è in fase avanzata di sviluppo e vede coinvolti il Dipartimento, l'Agenzia per la sicurezza nazionale e ovviamente CDP. Si tratta di uno strumento finanziario indirizzato alle start-up e alle PMI innovative attive nel comparto italiano dell'intelligenza artificiale, con la cyber security intesa come driver tecnologico trasversale. Sono al momento in corso le attività tecnico-amministrative strumentali alla costituzione del fondo e la sua entrata in esercizio è prevista nel corso del primo semestre del 2024.
  Gli interventi del fondo, sulle soluzioni qualificate per la pubblica amministrazione e sull'AI generativa, saranno a beneficio sia delle aziende che intenderanno sperimentare nuove iniziative sia di quelle che intenderanno potenziare la propria presenza sul mercato.
  Intendiamo inoltre coinvolgere queste realtà non soltanto sul piano dell'erogazione di risorse finanziarie, ma anche attraverso la promozione del networking tra imprese, pubbliche amministrazioni e mondo della ricerca. In quest'ottica la partecipazione nel fondo di Cassa depositi e Pag. 8prestiti ci consentirà di perfezionare azioni di impulso sull'AI che, in coerenza con le regole stabilite a livello europeo nel contesto dell'AI Act, siano inserite in una strategia industriale progettata per incentivare le specializzazioni e la creatività italiane.
  Il nostro Paese, infatti, può essere un protagonista nello sviluppo di tecnologie generative basate sull'intelligenza artificiale. Il tessuto nazionale composto da start-up, PMI innovative, università e aziende ICT rappresenta una combinazione quasi unica nel panorama continentale, con potenzialità che intendiamo esplorare e stimolare per favorire l'emersione di quelle tecnologie che dimostrano caratteristiche promettenti.
  Infine, in merito all'erogazione dei fondi PNRR per gli enti locali, evidenzio che le misure di digitalizzazione previste dal PNRR prevedono voucher predefiniti erogati in seguito alla verifica del risultato raggiunto. La verifica del corretto raggiungimento del risultato è quindi cruciale perché si possa conseguire la possibilità di erogazione del finanziamento. Per questo motivo sono state predisposte, e vengono progressivamente aggiornate, accurate procedure di verifica tecnica e amministrativa.
  I tempi di collaudo tecnico stanno progressivamente diminuendo, in seguito al miglioramento della qualità dei progetti presentati ed alla definizione sempre più precisa delle procedure di collaudo. Anche in questa fase i tempi di controllo stanno progressivamente diminuendo. Sono state pubblicate accurate Linee guida per i soggetti attuatori per definire con la massima precisione la documentazione necessaria, anche basandosi sull'esperienza dei progetti verificati in questi mesi, che mostravano alcuni errori ricorrenti.
  In conclusione, ritengo che il lavoro fatto in questi mesi nell'esaminare oltre 13.500 progetti abbia consentito di migliorare tanto la qualità dei progetti presentati quanto le procedure di verifica tecnica e amministrativa, definendo una traiettoria di diminuzione dei tempi di verifica che contiamo possa proseguire anche in futuro.
  Da ultimo, tengo a ringraziare l'onorevole Longi per aver portato l'attenzione su un tema a me particolarmente caro: la pronta e piena realizzazione degli interventi per le infrastrutture di rete, motore indiscusso della digitalizzazione del nostro Paese.
  La Direttiva a cui l'onorevole fa riferimento – e a cui ho fatto cenno in precedenza – è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta di un atto che ho fortemente voluto e che rappresenta il necessario punto di raccordo tra le diverse semplificazioni già vigenti e un atteggiamento talvolta conservativo degli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni, che, seppur costantemente delegittimato dalla giustizia amministrativa, rischia di ritardare i procedimenti, con tutto ciò che ne consegue.
  Per questa ragione sin dall'avvio del mio incarico ho sempre tenuto a favorire la massima collaborazione istituzionale, dapprima con la stipula del Protocollo con l'ANCI e poi con gli accordi con le associazioni di categoria e le imprese, che stanno affrontando la realizzazione degli interventi nei contesti più sfidanti. Sono certo che in un contesto di ascolto, impegno e collaborazione riusciremo, recuperati i ritardi, a raggiungere con soddisfazione tutti gli obiettivi. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie, Sottosegretario. Grazie anche per aver risposto a tutte le domande. Autorizzo la pubblicazione delle domande poste dai colleghi deputati in calce al resoconto stenografico della seduta odierna e mi faccio portavoce di una richiesta dei colleghi, chiedendo al Sottosegretario la cortesia di inviare anche per iscritto le risposte che ha fornito oggi.
  Dichiaro quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.20.

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