XIX Legislatura

Commissioni Riunite (VII e XI)

Resoconto stenografico



Seduta n. 1 di Mercoledì 5 luglio 2023
Bozza non corretta

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Rizzetto Walter , Presidente ... 2 

Audizione del Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40 (Atto n. 49) (ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento) :
Rizzetto Walter , Presidente ... 2 
Abodi Andrea , Ministro per lo sport e i giovani ... 2 
Rizzetto Walter , Presidente ... 3 
Perissa Marco (FDI)  ... 3 
Berruto Mauro (PD-IDP)  ... 6 
Rizzetto Walter , Presidente ... 11 
Abodi Andrea , Ministro per lo sport e i giovani ... 11 
Berruto Mauro (PD-IDP)  ... 16 
Rizzetto Walter , Presidente ... 17 
Abodi Andrea , Ministro per lo sport e i giovani ... 17 
Perissa Marco (FDI)  ... 17 
Rizzetto Walter , Presidente ... 17 
Berruto Mauro (PD-IDP)  ... 18 
Rizzetto Walter , Presidente ... 18 
Abodi Andrea , Ministro per lo sport e i giovani ... 18 
Rizzetto Walter , Presidente ... 18 
Perissa Marco (FDI)  ... 18 
Rizzetto Walter , Presidente ... 18

Sigle dei gruppi parlamentari:
Fratelli d'Italia: FdI;
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista: PD-IDP;
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE: FI-PPE;
Azione - Italia Viva - Renew Europe: A-IV-RE;
Alleanza Verdi e Sinistra: AVS;
Noi Moderati (Noi con L'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro) - MAIE: NM(N-C-U-I)-M;
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-+Europa: Misto-+E.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
DELLA XI COMMISSIONE WALTER RIZZETTO

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40 (Atto n. 49).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, l'audizione del Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40 (Atto n. 49).
  Nel ringraziare il Ministro per avere accettato l'invito delle Commissioni, avverto che dopo la relazione del Ministro si svolgeranno gli interventi dei deputati per procedere poi allo svolgimento della replica. Intenderei procedere con i nostri lavori organizzando i tempi, visti anche gli impegni successivi all'audizione, dedicando all'audizione circa quaranta minuti, se nulla osta.
  Cedo quindi volentieri la parola al Ministro Abodi per lo svolgimento della relazione. Prego Ministro.

  ANDREA ABODI, Ministro per lo sport e i giovani. Grazie Presidente, grazie onorevoli deputati e deputate. Più che una Pag. 3relazione sarà una brevissima introduzione, se mi è consentito, anche perché il testo dello schema di decreto legislativo che abbiamo presentato in Consiglio dei ministri è noto, e quindi è nostro dovere, oltre che opportuno, ricevere da parte vostra osservazioni e richieste espresse, tenendo conto che il decreto, dopo aver accolto alcune modificazioni richieste, ha raccolto l'intesa il 21 giugno scorso della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nonché dell'intesa della Conferenza unificata.
  L'obiettivo è portare il provvedimento in Consiglio dei Ministri intorno alla metà del mese di luglio, o poco dopo, dopo aver ricevuto le vostre osservazioni e richieste di modifica da tener conto nell'ambito dell'adozione del provvedimento finale, che è composto da 6 articoli riferiti a diversi temi, che conoscete meglio di me (ovvero lavoro, agenti, infrastrutture, registro e sicurezza sulle piste da sci). Vi ringrazio nuovamente.

  PRESIDENTE. Grazie ministro. Chiedo se vi siano deputati che intendano porre quesiti o formulare osservazioni.

  MARCO PERISSA. Io intanto ovviamente colgo l'occasione molto gradita per rivolgere l'ennesimo ringraziamento al Ministro, al Ministero, all'Ufficio legislativo, al gruppo di lavoro che si occupa della riforma del lavoro sportivo, al Gabinetto e a tutti gli uomini e le donne che hanno contribuito a mettere in campo il testo che è uscito dal Consiglio dei ministri.
  Evitando strumentalizzazioni politiche, va detto però che questa riforma è altamente impattante sul sistema sportivo, aspetto di cui il Ministero, il Parlamento e le Commissioni hanno dimostrato nel corso dei mesi di avere piena coscienza.
  Il Ministero ovviamente lo sa perché è un lavoro che stiamo portando avanti, per quanto possibile rinforzando i contatti, le Pag. 4interlocuzioni e le relazioni; riteniamo che ci siano ancora degli elementi di potenziale miglioramento. Cercherò di non essere troppo lungo, mettendo a fuoco soltanto tre principali aspetti. Due sono strettamente collegati tra di loro.
  Il primo riguarda un'esigenza, a nostro avviso rilevante, di prevedere un'applicazione progressiva dei precetti previsti all'interno della riforma, tema che è strettamente collegato a quello che noi chiediamo da tempo, e cioè l'introduzione di un periodo di sospensione nell'applicazione delle sanzioni per le associazioni che non si adeguano. Non si tratta di essere complici di un comportamento non aderente alle regole, è semplicemente una posizione politica di buon senso che prende atto del fatto che la riforma è in vigore dal primo luglio e sarà definitiva verso la terza settimana del medesimo mese di luglio. Quindi molte associazioni, molte realtà già stanno interagendo con il registro delle attività sportive, fornendo le comunicazioni necessarie. Ma ci sarà bisogno di avere il tempo necessario affinché sia metabolizzata dal Governo, dai tantissimi stakeholders interessati; penso al comitato olimpico, al comitato paraolimpico, alle federazioni, alle piscine sportive, agli ordini professionali. Quindi progressività nell'entrata in vigore e una finestra di sospensione nell'applicazione delle sanzioni per i mancati adeguamenti. Occorre poi un altro principio di progressività nell'applicazione delle riforme, riservando una particolare attenzione alle associazioni più piccole. So che il lavoro del Ministero – evviva! Aggiungo – va molto nella direzione di tutelare quell'82 per cento di percettori che sono al di sotto della soglia dei 5.000 euro l'anno. So che gli sforzi sono enormi e tutto il nostro supporto è volto a tutelare quanto più è possibile quella fascia di percettori piccoli, percettori più fragili, alleggerendo gli oneri gestionali, contributivi e assicurativi che Pag. 5ne possono derivare. Mi riferisco soprattutto alle delle associazioni più piccole.
  Questo è l'elemento di progressività di cui chiaramente richiediamo l'introduzione per sancire un principio, in quanto riteniamo che chiedere a un'associazione, che magari ha duemila iscritti, o magari meno gli stessi adempimenti che vengono richiesti, per esempio, a una piccola associazione che gestisce la palestra di una scuola tre pomeriggi a settimana rischia di mettere troppo in difficoltà quelle piccole associazioni. Noi sappiamo, so che anche il Ministro né è a conoscenza altrettanto bene, che la parte che abbiamo più a cuore di questo sistema sportivo è rappresentata proprio da quelle piccole associazioni che nei territori più difficili, anche di periferia, funzionano non solo come presidio di valori, ma anche come presidio di legalità, di sicurezza, contribuendo a offrire un'offerta sociale ampia, rivolta soprattutto alle fasce più fragili.
  Ovviamente sono altre le modifiche che proponiamo, tra cui per esempio – le elenco solo rapidamente senza entrare nel merito – una particolare attenzione agli atleti dei gruppi sportivi militari, al rapporto tra i dipendenti della pubblica amministrazione e l'attività di lavoratore sportivo.
  C'è poi un elemento di novità che è emerso in qualche riunione di qualche giorno fa: in Italia esiste un monte ore massimo settimane in cui un dipendente può lavorare; quindi rischiamo che un dipendente privato o pubblico assunto a tempo indeterminato, che ha già coperto il plafond delle quaranta ore, non possa più operare nel sistema sportivo se non al di sotto della soglia di 150 ore al mese come volontario. Quindi questo è un altro tema.
  Attenzione anche agli adempimenti statutari, quindi all'abbassamento dei quorum delle modifiche statutarie, nonché alla Pag. 6relativa attivazione di un percorso di gratuità per la registrazione presso l'Agenzia delle entrate.
  So che c'era intenzione del Governo di intervenire sulla questione del regime IVA in relazione alle entrate istituzionali delle associazioni – questione da noi ovviamente condivisa – e spero si possa intervenire minor tempo possibile al riguardo. Ci riserveremo poi di trasmettere il quadro complessivo della proposte di modifica del gruppo di Fratelli d'Italia.

  MAURO BERRUTO. Credo non sia un segreto, da quando è nata la riforma ha avuto tanti ostacoli da superare, qualche volta qualche agguato, tanti tentativi di rinvio; quindi inizio anche io con un ringraziamento a lei Ministro, perché riconosciamo senza dubbio la capacità di aver tenuto il punto e di aver fatto partire questa riforma epocale. E lo dico naturalmente per una volta anche parlando un po' di me stesso, per avere dedicato quasi venticinque anni della mia vita a quello che in realtà era un lavoro a tutti gli effetti.
  Naturalmente, come lei sa, e come ci siamo detti, in particolare in questo ramo del Parlamento, l'indagine conoscitiva che abbiamo avviato sul tema del lavoro sportivo ci ha fatto ascoltare tantissimi interlocutori, che ci hanno presentato un loro punto di vista, naturalmente prima che arrivassero i correttivi da lei presentati al Consiglio dei ministri. Registro purtroppo che il lavoro della Commissione, dal nostro punto di vista, cioè da forza di opposizione, non ha avuto un momento di sintesi in cui concordare almeno delle priorità comuni. Quindi, come lei sa, noi abbiamo elaborato una bozza di documento conclusivo suddiviso in tredici punti e lo abbiamo trasmesso alla sua attenzione, nella convinzione che saprà cogliere qualche suggerimento. È difficile definire una priorità di queste tredici idee che noi abbiamo messo sul tavolo, dopo aver fatto un lavoro di ascolto insieme a tutti gli altri commissariPag. 7 in questo ramo del Parlamento. So che stanno facendo la stessa cosa in questo momento al Senato. Chiaramente i tempi adesso si sono un po' ristretti per ragioni evidenti, però provo a fare una piccola classificazione, una sintesi; premesso che, ribadisco, tutte e tredici queste indicazioni che noi abbiamo voluto scrivere sono importanti.
  Però ce n'è una che io credo sia un po' la madre di tutte le battaglie che noi vogliamo combattere in questo momento, e riguarda la defiscalizzazione totale dei rapporti inferiori ai 5.000 euro annui, in particolare con l'esclusione della imposizione INAIL. Questo, come il collega Perissa ricordava, risolverebbe un enorme problema per una percentuale altrettanto enorme, perché come Sport e salute ci ha ricordato, l'82 per cento delle persone interessate da questo provvedimento sta sotto questa quota che ho indicato. In realtà da quanto abbiamo appreso, anche leggermente superiore; parliamo di 6.250 euro, sommando anche la quota delle autocertificazioni dei rimborsi di spesa. Chiediamo questa defiscalizzazione per ragioni che riteniamo evidenti. Ovvero riteniamo che l'adempimento INAIL per quella categoria sia in realtà una vera doppia tassazione, perché ogni tesserato di qualunque federazione sportiva, di qualunque ente di formazione sportiva ha già una propria assicurazione, legata, obbligatoriamente peraltro, al tesseramento. Altro aspetto da valutare riguarda il fatto che lo sport è fatto da discipline che sono anche molto diverse fra di loro. Nessuno si offenda se dimentico alcuni, ma si va dagli scacchi al parapendio; quindi il livello di sinistrosità della specifica disciplina è molto difficile normarlo attraverso un'unica quota percentuale che potrebbe fare riferimento all'INAIL.
  La terza ragione, che speriamo sia la più convincente, è che questa richiesta è a impatto spero sulle casse dello Stato perché tutte queste persone non sono mai state chiamate a versare Pag. 8ovviamente una quota INAIL. Quindi il saldo rimane a zero. Noi crediamo che questo passaggio sia veramente importante anche per riuscire – cosa che ci vede senza dubbio dalla stessa parte – a raccontare, a spiegare questa riforma come noi crediamo che sia, ovvero un passo in avanti per tutto il mondo sportivo, non soltanto per una parte diciamo, ovvero i lavoratori o le lavoratrici rispetto ai datori di lavoro. Concordo con il collega Perissa, si tratta di un intervento a tutela dei veri volontari, delle vere piccole società che operano sul territorio e diciamo svolgono un ruolo importante per la nostra Repubblica attraverso il lavoro che fanno in termini di inclusione, in termini di salute e così via.
  Anche noi crediamo che sia opportuna – e anche qui cito quanto diceva l'onorevole Perissa – una moratoria. Fatto salvo che adesso la legge è entrata in vigore, occorre prevedere un termine che permetta di correggere eventuali errori, non prevedendo sanzioni per chi sbaglia. Noi abbiamo ascoltato, Ministro, la sua conferenza stampa insieme alla Ministra Calderone; ci sembrava di aver capito che quella finestra di moratoria – chiamiamola così – arrivasse al 30 di ottobre; poi abbiamo letto alcune agenzie, nelle quali, invece, si faceva riferimento al 31 dicembre. Non c'è un tema ostruzionistico, chiediamo di non andare oltre la fine dell'anno, perché ovviamente con la riforma che entra in questo anno sportivo in vigore è proprio opportuno che questi mesi che abbiamo davanti vengano utilizzati.
  Faccio ancora qualche altro passaggio veloce se posso. Uno riguarda un tema molto specifico. Non vedo la collega del gruppo di Azione – Italia Viva, siamo stati sollecitati proprio sul tema dei gruppi sportivi di militari, in particolare in relazione all'entrata in vigore del primo di luglio, atteso che degli atleti che svolgevano la loro attività nel mondo dello sport sono stati Pag. 9richiamati proprio in quella data. Credo sia una questione da risolvere nelle more della piena attuazione dei correttivi.
  Il quarto aspetto è quello della definizione dei criteri che definiscono chi sono e quali sono le categorie dei lavoratori. È ovvio che non c'è soggetto che ha le idee più chiare della singola federazione che disciplina quelle categorie professionali; torno a fare un esempio che mi è noto: è chiaro che se nella pallavolo la figura dello statistico è una figura che oggettivamente fa quel mestiere – e ne ho avuti tanti che facevano solo quella professione – magari in altre discipline quella figura non esiste. Quindi riteniamo che sia giusto che le federazioni indichino quelle che sono le categorie professionali che possono essere interessate da questa riforma. Occorre fare molta attenzione che non ci sia confusione su alcune categorie, chiamiamole ibride, cioè che non fanno riferimento specifico all'attività agonistica o sportiva, ma che possono essere confuse; non vorremmo che ci fosse poi un travaso di contrattualistica giocando sull'interpretazione di quali siano le figure dei lavoratori sportivi.
  Abbiamo segnalato una nostra idea, che nasce dalle audizioni, riguardo alla quota settimanale delle ore che presumono il lavoro autonomo. Lo sport è talmente bello e talmente composito che ogni disciplina ha una propria vita, anche stagionale, e quindi alcune discipline che esprimono una forte stagionalità rischiano di andare oltre la quota che è stata indicata solo in alcune settimane dell'anno, in alcuni mesi dell'anno. Quindi la nostra proposta era quella di un riferimento su base annuale. La proposta che avevamo fatto riguardava il limite delle 21 ore settimanali, ma moltiplicate per i dodici mesi dell'anno, quindi più o meno 1.100 ore all'anno, al di sotto delle quali non si presume il rapporto subordinato.Pag. 10
  Ultime due o tre questioni, ma sono veloce e chiudo. Una grossa preoccupazione, credo non solo della nostra forza politica, riguarda l'universo degli aspetti previdenziali. Sottolineiamo la necessità di trovare delle soluzioni affinché quanto versato abbia un ritorno sul piano previdenziale.
  Naturalmente, non c'è dubbio che l'impatto burocratico, che citava anche il collega, sta preoccupando molto. Qui manifestiamo la nostra fiducia sul fatto che la parte hardware funzioni. Ma vi è anche l'impatto economico; chiediamo quindi intervento strutturale, stanziando fondo dedicato, destinato all'abbattimento della quota IRAP.
  Lei lo sa Ministro, ma lo voglio ridire in questo contesto ufficiale, c'è anche una proposta di legge, a mia prima firma, che si riferisce alla extratassazione di parte degli utili delle società di scommesse sportive, che ha già avviato il suo iter (ha anche concluso la fase delle audizioni). Questa proposta di legge prevede un fondo di 80 milioni di euro, fra i vincoli d'uso. Si potrebbe prevedere la possibilità di destinare questo fondo a sostegno del mondo sportivo in relazione all'attuazione di tale riforma.
  Le ultime considerazioni. Serve assolutamente un tavolo di lavoro che accompagni questa riforma. Mi auguro che venga costituito al più presto e naturalmente che coinvolga tutti gli stakeholders interessati. Non lo anticipo, perché noi li sentiremo domani, ma segnalo la necessità di intervento anche sul decreto legislativo n. 40, in ordine alla sicurezza delle piste da sci e degli sport invernali. Se n'è parlato in effetti molto poco di quello. Abbiamo parlato tantissimo del lavoro sportivo, abbiamo avuto sollecitazioni in tal senso; saranno auditi domani alla Camera i soggetti che ci hanno espresso queste perplessità, in particolare l'associazione dei gestori di impianti a fune.Pag. 11
  Concludo dicendo che ovviamente anche queste due o tre settimane, se abbiamo capito bene, che ci dividono dal prossimo Consiglio dei ministri, fino a quando arriveranno i correttivi definitivi, vanno spese bene assicurando la comunicazione con un mondo che è ancora molto disorientato. Io davvero in ogni fine settimana incontro soltanto persone che mi chiedono delucidazioni, giustamente; infatti, come dicevo prima, questa riforma ha avuto un iter complicato; è stata raccontata molto male, è stata in buona quota anche osteggiata, anche da una parte del mondo sportivo, lo sappiamo bene. È molto importante che noi usiamo adesso il tempo che abbiamo per poterla raccontare nel modo giusto. Ribadisco, il modo giusto, secondo me, è quello di rappresentare un passo in avanti per tutto il mondo sportivo, e non soltanto per una sua parte.

  PRESIDENTE. Grazie al collega Berruto. Non mi pare ci siano altre richieste di intervento. Chiedo a questo punto al Ministro se vuole replicare brevemente alle sollecitazioni poste da parte dei due colleghi intervenuti. Prego.

  ANDREA ABODI, Ministro per lo sport e i giovani. Volentieri. Grazie presidente. Intanto ringrazio dei contributi che sono arrivati in data odierna, e che arriveranno nei prossimi giorni.
  Ringrazio anche del riconoscimento del lavoro svolto da tutti i colleghi dei Ministeri, perché qui io rappresento naturalmente la delega allo sport e ai giovani, ma il lavoro che abbiamo portato avanti, oltre che di concerto con il Parlamento riguarda anche il contributo della collega Calderone Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Sapete quanto io ho tenuto a riconoscere il senso della collaborazione, perché non è stato semplice, ma è stato alla fine proficuo aver saputo trovare un'intesa sul versante del riconoscimento del lavoro come Ministero, della specificità del lavoro sportivo. Non era scontato, sapete comunquePag. 12 che c'erano state delle resistenze fisiologiche, alle quali abbiamo dato risposta con molta più disponibilità da parte della collega Calderone e delle sue strutture devo dire, perché noi siamo rimasti fermi sul punto poiché ritenevamo fosse un punto qualificante, rispetto allo spirito della norma, e alle esigenze del sistema sportivo.
  Vengo a qualche breve considerazione rispetto agli interventi dell'onorevole Perissa e dell'onorevole Berruto. Io ho parlato di un rilascio progressivo dell'efficacia della norma, forse è una rappresentazione tecnicamente non ineccepibile, ma in effetti la riforma entra in vigore il primo di luglio, così come era prevista inizialmente, quindi come sarebbe entrata in vigore anche il primo gennaio. Interverremo, come sappiamo, nell'arco di poche settimane. Da questo punto di vista il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali emanerà una circolare che regolerà questa fase – chiamiamola così – di transizione, anche per evitare impatti di qualsiasi genere, visto che la norma che approveremo sarà una norma che avrà delle significative differenze rispetto a quella che era prevista.
  Il periodo di transizione potrà quindi terminare il 31 di ottobre ovvero al massimo il 31 dicembre, quindi posso garantire che questa fase transitoria della prescrittività della norma non andrà oltre l'anno corrente, altrimenti rischieremmo di produrre un effetto differimento che non vogliamo assolutamente produrre.
  Valuteremo con attenzione, con interesse, la mitigazione degli impatti per le piccole associazioni e società sportive dilettantistiche, perché riconosciamo la delicatezza e la fragilità, tanto più in questa fase, di questi soggetti, e quindi non possiamo che tenerne conto, fermo restando comunque la difesa dell'impianto della riforma e dei suoi presupposti.Pag. 13
  Stiamo aspettando che arrivi una formalizzazione da parte vostra anche, come ho detto, delle osservazioni e anche in qualche modo delle prescrizioni sulla questione dell'impatto INAIL, perché ci rendiamo conto che si debba trovare un equilibrio ragionevole tra le tutele e i presidi dei rischi garantiti in ogni caso dall'assicurazione obbligatoria sotto i 5.000 euro, rispetto a quello che è l'impianto di tutela dell'INAIL, che può essere rivolto eventualmente a una strutturazione dei rapporti molto più significativa.
  Sui gruppi sportivi militari siamo in costante contatto e di ascolto, ma credo che per noi è un'informativa, visto che non possiamo modificare, per voi è fonte di ispirazione con il Ministero della difesa e con i singoli gruppi sportivi dei corpi civili dello Stato e dei gruppi sportivi militari. Fermo restando che si tratta di cogliere le esigenze che noi avevamo già recepito da loro. Quindi probabilmente dopo la pubblicazione del decreto presentato in Consiglio dei ministri si è avvertita qualche ulteriore esigenza alla quale darete certamente seguito voi con le osservazioni delle quali terremo certamente conto.
  Ci siamo posti – e anche qui aspettiamo qualche sollecitazione anche da parte vostra – la problematica dei criteri di definizione delle categorie lavorative professionali. Sarebbe utile, secondo me, una responsabilizzazione in termini anche di razionalizzazione del lavoro, e anche di preistruttoria del CONI e del CIP, che faccia riferimento a quanto verrà indicato dalle singole federazioni sulla base anche degli orientamenti delle federazioni internazionali. È del tutto evidente che comunque tutto sarà ricondotto al dipartimento per lo sport, anche quelle attività sportive che non rientrano nei perimetri codificati da CONI e CIP, perché ci siamo riservati naturalmente la possibilità di un livello di attività sportive non ancora riconosciute dal CONI e dal CIP, ma che comunque meritano il riconoscimento Pag. 14per l'impatto sociale che può essere determinato dalla riforma. E anche una naturale evoluzione della disciplina sportiva, che non nasce già riconoscibile da parte del CONI e del CIP, e ha bisogno di un periodo che sarà cura del dipartimento regolamentare, perché possa essere comunque intelligibile e trasparente la parametrazione delle definizioni.
  Prendo atto, onorevole Berruto, della proposta sulla riflessione relativa alla quota settimanale in deroga alla quota annua sulla base delle asimmetrie stagionali. Dobbiamo fare un po' attenzione perché è vero, come diceva qualcuno prima di noi, è la somma che fa il totale, ma è anche vero che noi rischiamo poi di confliggere con le sensibilità, che cercheremo di mediare, del Ministero del lavoro su alcune fattispecie. Però è un tema che è attenzionato.
  Pensiamo anche noi che gli aspetti previdenziali, tanto più in questa nuova formulazione e nuovi riconoscimenti, debba trovare un meccanismo che eviti dispersioni economiche per i soggetti che potrebbero veder non riconosciuto economicamente quello che nel tempo verrà versato. E quindi anche qui, per quanto sempre di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il tema di un fondo, o meglio della possibilità di ricongiungere diverse posizioni, dobbiamo capire come poterlo raggiungere come obiettivo, fermo restando che abbiamo presente l'argomento, e secondo me fa parte anche qui del tema della specificità da un lato, e dall'altro che non ci siano emorragie di tutele e di risorse che non credo siano opportune.
  Sul tema IRAP noi in parte abbiamo già dato una risposta prevedendo l'impatto zero fino a 85.000 euro, e vedremo se possiamo conquistarci qualche altro margine che possa sostanziare questa esigenza.
  Sull'osservatorio permanente lo abbiamo voluto prevedere per legge insieme con il Ministero del lavoro e delle politiche Pag. 15sociali, perché sappiamo che la norma, soprattutto in una prima fase, avrà bisogno di una lavoro di osservazione sistematico e non incidentale, non soltanto grazie alla sensibilità dei singoli portatori di interesse. Quindi aver previsto nella legge la costituzione di un osservatorio che noi ci impegniamo a costituire entro brevissimo tempo, è la garanzia che questo primo anno, e non solo, sarà oggetto di riflessioni ulteriori per migliorare l'efficacia nel rispetto dello spirito della norma. Ed è del tutto evidente che in questo osservatorio saranno rappresentate le categorie, cioè i portatori di interesse, così come abbiamo voluto sistematicamente aprire una riflessione comune con le organizzazioni sindacali incontrandole più volte e più volte, come è doveroso che sia. Cosa che non era successa sistematicamente prima. E anche insieme agli organismi sportivi, per avere un confronto allargato a più parti, diciamo multilaterale, così tanto più prevedremo la loro rappresentanza, così come quella delle altre categorie, atleti, dirigenti, piuttosto che tecnici.
  Riguardo al decreto legislativo n. 40 siamo pronti a ricevere le vostre sollecitazioni, avendo ricevuto come informativa le stesse credo sollecitazioni da parte della federazione italiana sport invernali e degli organismi rappresentativi dei gestori degli impianti a fune o degli impianti di risalita. Quindi è chiaro che per noi la sicurezza è un tema primario. Nell'articolo 5 del nostro decreto presentato dal Governo nel Consiglio dei ministri noi abbiamo occupato lo spazio trattando un argomento specifico, ma è del tutto evidente che, come è doveroso che sia, ma anche opportuno, lì c'è lo spazio per ricomprendere queste esigenze.
  In questo quadro la comunicazione rappresenta un fattore decisivo. È del tutto evidente che in questa circostanza, ma come in tutte le circostanze che riguardano la vita della Pag. 16comunità nazionale, la mancanza di comunicazione è la peggiore condizione nella quale ci possiamo muovere, perché si generano equivoci, preoccupazioni, rischi anche di conflitti, che possiamo evitarci cercando di organizzare e armonizzare la comunicazione perché sia la più incisiva e pervasiva possibile, e possa consentire a tutti di sapere esattamente lo stato dell'arte. È chiaro che viviamo nel relativo e ragionevole imbarazzo di sapere che la riforma è migliorabile. Ci siamo occupati e preoccupati dal giorno in cui lo abbiamo presentato, ovvero se non sbaglio il 31 di maggio, di far conoscere direttamente attraverso mezzi di informazione, attraverso gli ordini professionali, attraverso gli organismi sportivi, gli elementi qualificanti e quei punti cardinali dei correttivi. Sapendo che questo spazio lo avremmo comunque occupato nei migliori dei modi per migliorare ulteriormente la norma. Ma è di tutta evidenza che dal giorno in cui verrà definitivamente approvata dovrà esserci il profilo della comunicazione diffusa e profonda per consentire a tutti di poter essere aggiornati.
  Da questo punto di vista posso garantire che il dipartimento sport e salute, il CONI e il CIP sono l'architettura principale indubbiamente di questa piattaforma di comunicazione verso le associazioni, le società sportive, ma anche verso i lavoratori e anche grazie al supporto degli ordini professionali. Grazie.

  MAURO BERRUTO. Non è una controreplica, è una sola una domanda per capire. Mi è sembrata di capire, Ministro, che lei fosse nell'attesa delle nostre indicazioni. Noi in realtà abbiamo intrapreso un'iniziativa politica, che è stata una conferenza stampa a inizio maggio, mentre sul piano istituzionalmente il 26 di giugno abbiamo consegnato il documento che ho citato precedentemente. Quindi era solo per sapere se fosse arrivato a destinazione.

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  PRESIDENTE. Interpreto quello che voleva dire il Ministro, probabilmente prima di prendere qualsiasi tipo di decisione, e mi sembra che il Ministro abbia aperto in modo importante rispetto alle sollecitazioni delle Commissioni, ritengo e penso che debbano trovare spazio in un documento condiviso tra maggioranza e opposizione.

  ANDREA ABODI, Ministro per lo sport e i giovani. Presidente, se me lo consente, effettivamente io ho risposto non tanto puntualmente all'onorevole Perissa e all'onorevole Berruto, ma ho risposto a queste Commissioni. E quindi certamente arrivano a noi per conoscenza delle ulteriori sollecitazioni da parte dei portatori di interesse, ma per quanto ci riguarda noi possiamo recepire soltanto ciò che il Parlamento ci consegna.

  MARCO PERISSA. Un umile chiarimento, me lo consentirà, da parlamentare alla prima legislatura. Le osservazioni che usciranno della Commissione, dalle Commissioni congiunte, saranno il frutto di un lavoro condiviso tra maggioranza e opposizione in un documento che sarà più rappresentativo possibile delle forze in capo. Ho compreso? Grazie.

  PRESIDENTE. Ha compreso, e quindi penso che a questo punto, vista l'apertura da parte del Ministro, vista l'enorme apertura dell'onorevole Perissa, ci si possa anche confrontare per le vie brevi per cercare di capire rispetto a sollecitazioni che evidentemente tutti, Ministro, hanno ricevuto, perché è inutile nascondere quando si cambia qualcosa giustamente, anche se si cerca di migliorarlo, ci sono delle sollecitazioni rispetto a un tema che è uno straordinario veicolo sociale, come lo sport.
  Per quanto riguarda il resto quindi diciamo che entro qualche giorno, mettiamola così, se siete d'accordo colleghi, noi possiamo stilare una sorta di elenco, a questo punto completo, Pag. 18tra maggioranza e opposizione, laddove insomma ci sono dei punti di contatto, possiamo anche evidentemente... Mercoledì prossimo daremo il...

  MAURO BERRUTO. Con grande piacere. Registravo che, ripeto, il documento che abbiamo visto non ci ha coinvolti in nessuna maniera, quindi era solo per comprendere meglio la sequenza dei fatti. Noi abbiamo un documento...

  PRESIDENTE. Mi pare il Ministro in questa sede, collega Berruto, abbia aperto ampiamente a proposte di modifica ed integrazione. Quindi registriamo questa volontà. Prego Ministro.

  ANDREA ABODI, Ministro per lo sport e i giovani. Grazie signor presidente. Io vi chiederei, soltanto per centrare gli obiettivi comuni, di darci un termine, se posso permettermi di chiederlo.

  PRESIDENTE. Ha fatto bene. Il termine è questo, infatti stavo per annunciarlo, noi mercoledì prossimo dovremmo dare il parere sul provvedimento, e diciamo entro questo fine settimana? Potrebbe essere una data utile?

  MARCO PERISSA. Sì, noi siamo pronti anche domani. Non ho capito a quale documento fa riferimento l'onorevole Berruto, perché io ho visto nessuna relazione, quindi non vorrei lui avesse preso coscienza di qualcosa che non è esistito realmente. Tutto qua.

  PRESIDENTE. Ringraziamo il Ministro Abodi per la gentilezza e per la partecipazione, e quindi rinnoviamo l'impegno che entro qualche giorno le invieremo le nostre proposte e che Pag. 19mercoledì prossimo potremmo approvare il prescritto parere delle Commissioni.
  Grazie. Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.40.