XIX Legislatura

VII Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 3 di Mercoledì 14 dicembre 2022

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Mollicone Federico , Presidente ... 3 

Audizione del responsabile dell'Unità di missione per l'attuazione del PNRR presso il Ministero della cultura, dottor Angelantonio Orlando, sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) nelle materie di interesse della Commissione (ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento della Camera dei deputati) :
Mollicone Federico , Presidente ... 3 
Orlando Angelantonio , responsabile dell'Unità di missione per l'attuazione del PNRR presso il Ministero della cultura ... 3 
Mollicone Federico , Presidente ... 7 
Dalla Chiesa Rita (FI-PPE)  ... 7 
Mollicone Federico , Presidente ... 8 
Orrico Anna Laura (M5S)  ... 8 
Manzi Irene (PD-IDP)  ... 8 
Perissa Marco (FDI)  ... 8 
Mollicone Federico , Presidente ... 9 
Orlando Angelantonio , responsabile dell'Unità di missione per l'attuazione del PNRR presso il Ministero della cultura ... 9 
Mollicone Federico , Presidente ... 11 
Orlando Angelantonio , responsabile dell'Unità di missione per l'attuazione del PNRR presso il Ministero della cultura ... 12 
Mollicone Federico , Presidente ... 12 
Orlando Angelantonio , responsabile dell'Unità di missione per l'attuazione del PNRR presso il Ministero della cultura ... 12 
Mollicone Federico , Presidente ... 12 

Allegato: Scheda di monitoraggio PNRR a titolarità del Ministero della cultura ... 13

Sigle dei gruppi parlamentari:
Fratelli d'Italia: FdI;
Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista: PD-IDP;
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Berlusconi Presidente - PPE: FI-PPE;
Azione - Italia Viva - Renew Europe: A-IV-RE;
Alleanza Verdi e Sinistra: AVS;
Noi Moderati (Noi con L'Italia, Coraggio Italia, UDC e Italia al Centro) - MAIE: NM(N-C-U-I)-M;
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-+Europa: Misto-+E.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FEDERICO MOLLICONE

  La seduta comincia alle 14.05

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata oltre che dal resoconto stenografico anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del responsabile dell'Unità di missione per l'attuazione del PNRR presso il Ministero della cultura, Angelantonio Orlando, sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) nelle materie di interesse della Commissione.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del responsabile dell'Unità di missione per l'attuazione del PNRR presso il Ministero della cultura, dottor Angelantonio Orlando, sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) nelle materie di interesse della Commissione. Ricordo che i deputati possono partecipare all'audizione in videoconferenza, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento. Ringrazio il dottor Orlando per avere accolto l'invito a riferire sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per gli ambiti di competenza del Ministero della cultura. Ricordo che nel dibattito successivo alla relazione iniziale dell'audito ciascun gruppo potrà intervenire per 5 minuti e i gruppi potranno – se lo desiderano – dividere il tempo di questo intervento iniziale tra due o più oratori. La parola sarà data come di consueto secondo la consistenza numerica dei gruppi, a partire dai gruppi meno numerosi, seguirà quindi la replica dell'audito, e quindi prego coloro che intendono intervenire di comunicarlo alla Presidenza attraverso gli uffici entro il termine dell'audizione dell'audito.
  Do quindi la parola al dottor Angelantonio Orlando per la relazione.

  ANGELANTONIO ORLANDO, responsabile dell'Unità di missione per l'attuazione del PNRR presso il Ministero della cultura. Grazie Presidente e buongiorno a tutti gli onorevoli. Consegno alla Commissione una relazione sullo stato di attuazione aggiornata al 30 novembre scorso e sintetizzo la mia audizione leggendo un appunto che è una sintesi di questa relazione scritta.
  Il Ministero della cultura è titolare di nove investimenti nell'ambito della Missione 1 «Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura», Componente 3, turismo e cultura, del Piano nazionale di ripresa e resilienza. I nove investimenti sono a loro volta suddivisi in 3 misure. La prima misura è il patrimonio culturale per la prossima generazione, un miliardo e 100 milioni, composto da tre investimenti: strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale per 500 milioni, rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi, 300 milioni; miglioramento dell'efficienza energetica in cinema, teatri e musei per 300 milioni. Poi, vi è la Misura 2, che riguarda la rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale, per un totale di 2 miliardi e 720 milioni, che è costituita da quattro investimenti: attrattività dei borghi, per un miliardo e 20 milioni; tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale, 600 milioni; programmi per la valorizzazione e l'identità dei luoghi parchiPag. 4 e giardini storici, 300 milioni e l'investimento 2.4, sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio Fec (Fondo edifici di culto) e siti di ricovero per le opere d'arte Recovery Art, 800 milioni. Infine, vi è la Misura 3, industria culturale e creativa 4.0, per un totale di 455 milioni, che è costituita da una riforma – che è in capo all'ex Ministero della transizione ecologica, oggi Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, che è la Riforma Adozione dei criteri minimi ambientali per eventi culturali – e da due investimenti: Sviluppo industria cinematografica, il Progetto di Cinecittà, per 300 milioni e la Capacity building per operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde, 155 milioni. L'intero Piano ammonta a 4 miliardi e 275 milioni.
  Il Piano – come dicevamo – è articolato in nove investimenti e una riforma che si concentrano sulla rigenerazione del patrimonio culturale, sulla valorizzazione di asset chiave e competenze distintive, sul bilanciamento dei flussi turistici e sulla digitalizzazione e la riduzione del gap tecnologico. Gli investimenti, tenuto conto anche del Piano nazionale complementare al PNRR, interessano un po' tutte le anime dell'immenso patrimonio culturale del nostro territorio: ossia sono orientate all'incremento della partecipazione alla vita culturale e all'accesso al patrimonio culturale di fasce più ampie della popolazione, in particolare delle persone più fragili, rendendo i siti culturali più accessibili, sia digitalmente che fisicamente, incoraggiando il superamento del divario digitale e incoraggiando la transizione verde e l'efficientamento energetico degli istituti culturali. Poi interessa anche interventi nei piccoli centri, borghi e aree rurali, compresi i parchi e i giardini storici per aumentare la resilienza delle comunità, anche attraverso il miglioramento della sicurezza sismica e il ripristino dei luoghi di culto e per favorire la nascita di nuove esperienze turistiche e culturali e bilanciare i flussi turistici.
  Infine, vi è una parte per sostenere la ripresa dei settori culturali e creativi duramente colpiti dalla pandemia del Covid-19, favorendo l'innovazione, cogliendo le opportunità offerte dalla tecnologia digitale lungo tutta la catena del valore e favorendo la transizione verde del settore. Un focus particolare è dedicato al rilancio dell'hub europeo strategico che è conosciuto a livello mondiale, qual è Cinecittà.
  Tutti gli investimenti previsti seguono le strategie assunte dal PNRR Italia in coerenza con gli indirizzi europei; pertanto sono orientati verso politiche ecologiche improntate alla riduzione del consumo energetico e all'adozione di tecnologie più sostenibili e verso obiettivi di valorizzazione delle nuove generazioni e di tutela dell'uguaglianza e della parità di genere.
  L'altro paragrafo è sull'organizzazione della struttura tecnica per il coordinamento dell'attuazione. Le tre attività sono coordinate dal Segretariato generale del Ministero, che si avvale dell'unità di Missione per l'attuazione del PNRR prevista proprio nell'ambito del DPCM di riorganizzazione n. 123 del 2021 che ha modificato il DPCM n. 169 del 2019 relativo all'organizzazione del Ministero della cultura. L'Unità di missione è coadiuvata dall'ufficio dirigenziale di livello non generale operante sempre nell'ambito del Segretariato generale e individuato nel Servizio VIII Attuazione del PNRR e coordinamento della programmazione strategica: un servizio appositamente istituito con il decreto del Ministro della cultura n. 358 del 2021. L'Unità di missione è stata articolata in tre aree di coordinamento, secondo gli schemi dettati dal PNRR: una Unità operativa coordinamento della gestione degli interventi; una seconda Unità operativa di monitoraggio degli interventi e una terza Unità operativa, che è completamente staccata dalle altre, che riguarda la rendicontazione e il controllo. A queste Unità afferiscono le 14 Unità di personale, funzionari reclutati con contratti a tempo determinato, con il concorso esperito dalla funzione pubblica, il cosiddetto «concorso Brunetta 500 esperti PNRR».
  Devo fare rilevare che per il Ministero della cultura erano state indicate 20 Unità di personale, risorse e funzionari; ma, al momento sono 14; anzi, ieri è arrivata un'altra risorsa, perché parecchi hanno rinunciatoPag. 5 o non si sono presentati per prendere servizio.
  Affiancano l'Unità di missione, quindi fornendo supporto tecnico-specialistico, gli esperti della società in house Invitalia e Cassa depositi e prestiti – che sono strutture messe a disposizione del MEF sulla base dei bisogni espressi dal Ministero – e altre professionalità acquisite con contratti di lavoro autonomo direttamente dall'Unità di missione che dirigo, attraverso avvisi pubblici.
  Inoltre, per quanto concerne proprio l'attuazione dei nove investimenti, con il decreto del Segretario generale del mese di gennaio 2022, sono state individuate per competenza le direzioni generali e i servizi del MIC quali strutture attuatrici di coordinamento per l'attuazione dei singoli investimenti. Quindi, abbiamo per le strategie e piattaforme digitali, che è la struttura attuatrice, l'Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale: la digital library; per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive musei, biblioteche e archivi, la Direzione generale musei, struttura attuatrice; per il miglioramento dell'efficienza energetica in cinema, teatri e musei vi sono la Direzione generale spettacolo per cinema e teatri e la Direzione generale musei per gli istituti museali. Per l'attrattività dei borghi, tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale e investimento programmi per valorizzare l'identità dei luoghi parchi e giardini storici, è stata individuata come struttura attuatrice delegata al coordinamento dell'attuazione il Servizio VIII, incardinato presso il Segretariato generale. Mentre, per l'investimento sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio Fec e siti di ricovero per le opere d'arte, sono stati individuati per gli interventi di restauro sul patrimonio delle chiese, il Ministero dell'interno, ovvero il Dipartimento competente per il restauro delle chiese; per gli interventi antisismici sugli edifici di culto, la Direzione generale sicurezza del patrimonio culturale del Ministero della cultura; per l'intervento denominato Recovery Art, il Servizio VIII del Segretariato generale. Infine, per l'intervento progetto di Cinecittà, è stata individuata la Direzione generale cinema e audiovisivi del Ministero della cultura. Mentre, per l'investimento Capacity building per gli operatori della cultura e per gestire la transizione digitale e verde, la Direzione generale creatività contemporanea.
  Voglio anche mettere in evidenza che il Piano prevede una forte cooperazione tra tutte le istituzioni pubbliche coinvolte, in modo da valorizzare le sinergie e le competenze e in tal senso i principali provvedimenti attuativi sono stati condivisi nell'ambito del tavolo tecnico di confronto settoriale tra il Ministero della cultura, le ragioni, le province autonome di Trento e Bolzano, gli enti locali comuni e province Anci, coordinato dal Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, ai sensi dell'articolo 33 del decreto-legge n. 152 del 2021.
  Devo dare atto di un percorso finora adottato di massima condivisione, individuato anche nell'ambito della rielezione del professor Treu a presidente della Commissione: questo ha permesso anche di andare avanti sullo stato di attuazione che brevemente indico qua, però possiamo andare anche nello specifico di qualsiasi investimento. Ciò ha consentito di raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati, almeno quelli che, fino a giugno, avevamo come target.
  Stato di attuazione degli interventi. Tutti gli investimenti previsti nel Piano sono entrati in piena attuazione, in quanto sono state espletate le procedure di ricognizione e individuazione degli interventi a titolarità del MiC, oltre a quelli del Ministero dell'interno per quanto riguarda il Fec. Sono state già espletate le procedure di valutazione delle domande presentate a seguito di avvisi pubblici emanati dal Ministero, in alcuni casi dalle regioni e province autonome, ai fini della selezione di soggetti attuatori pubblici non statali, in prevalenza enti locali, e di soggetti privati. Alcuni avvisi sono attualmente aperti o sono in corso di valutazione le domande pervenute; altri avvisi sono di imminente pubblicazione.
  Alcuni investimenti hanno avuto un enorme successo: per alcuni di essi, infatti, Pag. 6la dotazione finanziaria disponibile non ha consentito di finanziare tutte le proposte pervenute e valutate come ammissibili, in particolare si tratta dell'Investimento 2.1 Attrattività dei borghi e l'Investimento 2.3 Parchi e giardini storici. Nell'ambito di attività dei borghi, a fronte di 380 milioni di euro messi a bando, sono arrivate domande per circa 3 miliardi, 1.794 proposte, che sono state esaminate e portate a termine. Pertanto, in considerazione del grande sforzo progettuale messo in atto dai territori e delle attese ormai maturate, si sta valutando la possibilità di finanziare parte delle domande ammissibili con altre fonti finanziarie e, nello specifico, con il Fondo sviluppo e coesione di prossima assegnazione.
  Tutti i traguardi, milestone e target – erano unicamente milestone – previsti alla data del 30 giugno 2022, sono stati conseguiti e sono stati anche superati positivamente i primi audit effettuati dall'Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l'Unione europea, l'IGRUE del MEF. Non sono previsti, invece, milestone o target alla data del 31 dicembre 2022, ma esclusivamente alcuni traguardi intermedi, quelli che noi chiamiamo monitoring step, relativi a due investimenti: il 2.1 Attrattività di borghi e il 2.2. Attrattività rurale. In totale, il Ministero ha 17 tra milestone e target: 5 sono quelle del 2022, tutte conseguite come milestone; tre nel 2023, di cui una a giugno, una a settembre e una a dicembre; una nel 2024, sei nel 2025 e due nel 2026.
  Un altro aspetto fondamentale che ha riguardato il nostro Piano è quello degli investimenti destinati alle regioni del Mezzogiorno. La questione territoriale, infatti, è uno degli obiettivi posti al centro delle politiche di rilancio sostenute dal PNRR Italia per ridurre i divari territoriali tra nord e sud, divari che appartengono anche al sistema culturale, acuiti anche dagli effetti della pandemia in termini di competitività, qualità ed efficienza dei servizi e competenze. Il PNRR di titolarità del Ministero della cultura – in coerenza con le disposizioni normative (articolo 2, comma 6-bis, del decreto-legge n. 77 del 2021 e successiva circolare del Ministro del sud per la coesione territoriale) che prevedevano un obbligo per le amministrazioni centrali titolari degli interventi del PNRR di destinare almeno il 40 per cento di risorse allocabili territorialmente alle otto regioni del Mezzogiorno – ha programmato e, ove il caso, assegnato a favore di queste regioni una quota pari a circa il 39 per cento delle risorse territorializzabili, prevedendo anche clausole di riserva predeterminata all'interno degli avvisi pubblici. Si evidenzia che, a fronte dello stato di attuazione conseguito ad oggi, novembre 2022, risultano complessivamente assegnati alle regioni del Mezzogiorno oltre il 45 per cento delle risorse messe a bando.
  Tutti sappiamo che il PNRR è una sfida ciclopica importantissima, al limite dell'impossibile, però ce la stiamo mettendo tutta. Quello che ho detto sembra perfetto, tuttavia vi sono sicuramente aree di rischio; quindi, nonostante l'impegno profuso dalla struttura di missione, dall'Unità di missione, dalle altre strutture attuatrici, da tutti gli enti coinvolti nella sua attuazione – lo stesso MEF e la Corte dei conti – qualcosa è cambiato: vediamo condivisione sia tra enti centrali, sia in ambito territoriale, ma anche con il MEF e con la stessa Corte dei conti. C'è una notevole rapidità nella registrazioni degli atti, nonostante siano tanti, nonostante la burocrazia che c'è. Pensate che per tutti gli investimenti assegnati abbiamo trovato i soggetti attuatori per ciascuno di essi: nei borghi sono 207 comuni, nei parchi e giardini 129, in cinema e teatri sono 700 e passa, altrettanti nei musei. Con ciascun soggetto attuatore è stato stipulato un disciplinare di obblighi relativamente agli adempimenti in capo al medesimo. Tutti questi atti devono essere decretati, approvati e sottoposti alla registrazione della Corte dei conti. Con la sezione della Corte dei conti competente sul Ministero della cultura sono state raggiunte intese per accorpare i decreti per regione, al fine di non farne 700, ma 20 e la registrazione è avvenuta in tempi assolutamente compatibili.
  Tuttavia, come dicevo, nonostante questo enorme impegno che ha assicurato l'entrata in operatività di investimenti ingenti Pag. 7ed il conseguimento degli obiettivi sino ad ora assegnati, permangono alcune aree di rischio che attengono ad ambiti diversificati tra cui la fragilità, in termini di organizzazione delle strutture tecnico-amministrative e delle competenze degli enti locali, in prevalenza piccoli comuni, per esempio i borghi, individuati come soggetti attuatori. Sapete che nell'ambito del PNRR l'assistenza tecnica non è una spesa ammissibile e quindi non è possibile caricare sulle risorse del PNRR l'assistenza tecnica per questi piccoli enti. Il Ministero della cultura ha messo a disposizione le strutture di Invitalia e Cassa depositi e prestiti che, tuttavia, nell'ambito delle rispettive convenzioni con il Ministero dell'economia e delle finanze, sembrano potere erogare azioni di supporto trasversale e non forme di assistenza puntuale ai beneficiari, come da questi richieste. Inoltre, il Ministero della cultura metterà a disposizione il supporto tecnico fornito dalla società in house Ales in virtù di apposita convenzione, secondo quanto stabilito dall'articolo 1-bis della legge 6 agosto 2021, n. 188.
  Infine, nell'obiettivo di sostenere sempre i piccoli comuni e l'attuazione dei loro progetti, è in corso di definizione un progetto di accompagnamento da finanziare con i fondi FSC 2014-2020 cui potrebbe anche essere data continuità con i fondi 2021-2027, sempre dell'FSC.
  Abbiamo riunioni giornaliere con i comuni e con le regioni, proprio sui borghi, per capire le loro esigenze, per capire le criticità e cercare di risolverle. Il Ministero ha messo a disposizione di tutti questi comuni una documentazione format che riguarda gli affidamenti, le determine a contrarre, i disciplinari di incarico, i capitolati speciali, già calibrati sull'investimento di competenza, quindi già con tutte le premesse che riportano le norme che regolano quell'appalto, e che i comuni o i soggetti attuatori devono completare con i loro dati.
  Un'altra criticità è una conseguenza fisiologica legata al successo dei bandi: la proposizione di ricorsi. Ne abbiamo avuti tantissimi che, sebbene contenuti in percentuale alle proposte ricevute, (si tratta del 4-5 per cento che, però, rispetto a 1.500 domande, ammontano a centinaia di ricorsi) impegnano l'ufficio e altre strutture come l'avvocatura.
  Abbiamo, poi, alcuni investimenti – ad esempio di Cinecittà, come relazionato già anche dal Ministro, nel suo intervento di qualche giorno fa – che richiedono probabilmente alcune rimodulazioni dei progetti, in conseguenza sia dell'aumento dei prezzi delle materie prime, sia del mancato conferimento del terreno da parte di Cassa depositi e prestiti.
  Questo, in linea generale, è lo stato dell'attuazione nell'ambito di ciascun investimento. Per eventuali approfondimenti sono a disposizione.

  PRESIDENTE. Se ho capito bene, la descrizione puntuale dei singoli investimenti è contenuta nel documento che ci ha trasmesso. Pertanto, adesso passerei al dibattito, do la parola alla deputata Rita Dalla Chiesa del gruppo di Forza Italia.

  RITA DALLA CHIESA. Grazie presidente. Ci sembra di aver capito che i fondi del PNRR stanziati per la cultura saranno molti: 4 miliardi, mi sembra di aver capito. Tutti noi ci aspettiamo un grande rilancio per la cultura, per il cinema, per il teatro, per l'editoria, per la musica, per tutto quello che purtroppo in questi due anni e mezzo è stato penalizzato ed è stato fermo per colpa della pandemia. Abbiamo bisogno di tutte le forme di cultura, inclusi i borghi, di cui parlava prima: abbiamo bisogno di ricominciare a coltivare tutte le forme di cultura. Quindi questi 4 miliardi secondo noi sono importanti e speriamo che aumentino nel tempo. Le volevo chiedere di tenerci però sempre informati, di continuare a renderci edotti di quello che state facendo, di quello che possiamo continuare a sperare per questa cultura che in questo momento ha bisogno di un validissimo supporto e un validissimo aiuto.
  Purtroppo abbiamo cominciato subito con alcune polemiche a proposito della 18App, ma questa non credo che sia la sede, quindi ne parleremo un'altra volta. Ecco, questo le volevo dire. Forza Italia le darà Pag. 8tutto il supporto di cui voi avete bisogno. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie, collega Dalla Chiesa. Raccogliamo l'invito a tenere aggiornata la Commissione sull'avanzamento dei progetti o su eventuali rallentamenti. Questo si può fare anche senza procedere con ulteriori audizioni, ma semplicemente aprendo questo rapporto istituzionale e ricevendo magari dei report periodici in modo da aggiornare tutta la Commissione, quindi il Parlamento, quindi i cittadini, sull'avanzamento di quello che è uno degli ambiti principali della nostra Commissione, ovvero i 4 miliardi di euro investiti sulla cultura.
  Adesso lascerei la parola alla deputata Orrico.

  ANNA LAURA ORRICO. Intanto saluto e ringrazio l'ingegnere Orlando, con cui ho avuto il piacere di collaborare. Non mi sorprende la precisione e l'onestà intellettuale con la quale ci ha relazionato oggi e sono convinta che la relazione scritta sarà altrettanto precisa e documentata.
  Rispetto al Piano nazionale borghi, mi piacerebbe capire a che punto è lo stato di attuazione della linea A che, come sappiamo, destina 20 milioni a ciascun piccolo comune scelto dalle regioni. In particolare, mi piacerebbe conoscere, anche sommariamente, la tipologia e lo stato di avanzamento dei singoli progetti che sono stati avviati. Ciò in quanto l'investimento è cospicuo: 20 milioni per un solo piccolo comune all'interno di ogni regione è un investimento che veramente può ribaltare la vita all'interno di una piccola comunità; meglio ancora se si riescono a generare anche filiere e relazioni di rete con tutto il territorio circostante.
  Stessa cosa per la Linea B. Sappiamo che è uscita la graduatoria sui comuni vincitori della prima parte della Linea B; quindi chiedo quale sia la tempistica di messa in atto della seconda parte, ovvero il bando destinato alle imprese dei territori dove sono risultati vincitori i comuni.
  Infine – anche se credo che riguardi il Piano complementare- vorrei sapere a che punto siamo con una misura dedicata alla Calabria, ovvero la realizzazione del Museo del mare di Reggio Calabria: se non adesso, anche successivamente. Grazie.

  IRENE MANZI. Ringrazio anch'io l'ingegner Orlando per la relazione puntuale sullo stato di attuazione delle misure del PNRR. Mi ricollego anch'io alla questione relativa ai borghi, in questo caso proprio per chiedere – in parte lei l'ha accennato nel suo intervento – informazioni con riguardo alla Misura B del progetto di valorizzazione dei borghi. Erano pervenute anche alcune sollecitazioni nei mesi scorsi da parte di Anci, da parte di molti comuni, per uno scorrimento della graduatoria. Lei accennava al fatto di finanziare una parte di questi progetti con i fondi di sviluppo e coesione; quello che chiedono molti comuni in questo caso – mi riferisco a quelli che non sono rientrati tra i primi classificati per punteggio – se solo con i Fondi di sviluppo e coesione o anche con parte dei risparmi conseguiti rispetto alle progettualità già ammesse a finanziamento, si potrà avere uno scorrimento delle graduatorie.
  Vorrei poi un aggiornamento, che magari è contenuto nella relazione che ci sarà consegnata, rispetto ai progetti legati ai contenitori del Recovery Art; in questo caso proprio perché erano progetti molto ambiziosi e importanti di conservazione dei beni culturali in presenza di emergenze: penso alle emergenze di carattere sismico. Uno dei progetti interessava la regione da cui provengo, le Marche. Erano progetti che potevano non solo essere contenitori, ma luoghi di sviluppo anche di progetti di restauro, di coinvolgimento delle università, in questo caso locali. Sarebbe interessante per noi sapere anche lo stato di attuazione di questi progetti. Grazie.

  MARCO PERISSA. La ringrazio Presidente. Buongiorno ingegner Orlando. La ringrazio anche io per la relazione sintetica, ma altamente esaustiva.
  Le rivolgo due osservazioni spot. La prima riguarda un argomento che anche lei ha citato: quello sull'attrattività dei borghi; l'altra è quella su parchi e giardini storici. Pag. 9Sappiamo che hanno avuto un altissimo tasso di gradimento; anzi, congratulazioni per il lavoro fatto. Apprendiamo con molto piacere dalla sua relazione che c'è questa volontà di andare a coprire parte delle richieste ammissibili utilizzando le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione. A tale riguardo, vorremmo capire a che punto siamo, quindi lo stato dell'arte di questa possibile integrazione e se c'è una valutazione di merito già avanzata sulla quantità di risorse che potrebbero essere destinate ad incrementare quelle già previste.
  La seconda osservazione riguarda i provvedimenti sull'efficientamento energetico. Il precedente Governo aveva previsto la ridefinizione dei termini incrementali soltanto per gli enti pubblici, da questo punto di vista noi auspicheremmo una rimodulazione di questo processo allargandolo anche ai soggetti di diritto privato, per esempio i teatri. Visto il nostro auspicio di un allargamento della platea dei beneficiari di questo intervento, vorremmo capire da parte del Governo in che direzione si sta andando e se c'è la disponibilità a valutare l'allargamento e la ridefinizione del perimetro. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie onorevole Perissa. Non ci sono altri interventi. Prego ingegnere Orlando.

  ANGELANTONIO ORLANDO, responsabile dell'Unità di missione per l'attuazione del PNRR presso il Ministero della cultura. Per l'onorevole Dalla Chiesa e per la Commissione in generale, sono assolutamente disponibile a fornire tutti gli aggiornamenti, anche con cadenze periodiche, mensili, bimestrali, anche in considerazione di eventuali sviluppi di eventuali criticità ovvero sviluppi più importanti. Naturalmente invierò anche report periodici per aggiornare la Commissione.
  Per l'onorevole Orrico: i borghi in Linea A sono in stato di attuazione. Abbiamo sottoscritto con tutti i 21 borghi, soggetti attuatori e regioni – in questo caso il Ministero ha voluto che le regioni fossero inserite nei disciplinari d'obbligo in qualità di soggetti che hanno selezionato i borghi con manifestazioni di interesse o con criteri che hanno adottato loro, sulla base di linee di indirizzo che il Ministero aveva condiviso con le regioni, con l'Anci e nell'ambito del tavolo tecnico – disciplinari d'obbligo che sono stati anche registrati e la maggior parte di essi ha già ricevuto anche l'anticipazione del 10 per cento, perché hanno cominciato a fare le prime progettazioni.
  Il grado di attuazione è diversificato: ci sono regioni che hanno un progetto in avanzata fase progettuale, mentre altre arrancano un po'. Oggi abbiamo avuto una notizia non piacevole: il Molise aveva individuato Pietrabbondante; il secondo classificato aveva presentato un ricorso che il TAR non aveva accolto, ma che è stato accolto dal Consiglio di Stato. La sentenza, che non ho ancora letto, è arrivata proprio pochi minuti prima che venissi qua. Quindi dobbiamo rivedere per il Molise questa attività, questo finanziamento.
  Sulla Linea A, stiamo conducendo – terminerà il 16 dicembre – alcune riunioni trilaterali con regioni, comuni e il Ministero, proprio per affrontare tutti i loro problemi. La qualità dei progetti è diversificata. Come lei sa e come anche la Commissione sa, riguardano alcuni borghi in stato di abbandono, in avanzato stato di spopolamento: si va dall'albergo diffuso al coworking per riqualificare questi borghi.
  All'interno degli stessi 20 milioni abbiamo voluto che le regioni e i comuni soggetti attuatori prevedessero una quota per le imprese di qualsiasi categoria: non solo culturali e creative, ma anche artigianali e commerciali, sulla falsa riga della Linea C, del sostegno alle imprese per la Linea B dei borghi. E quindi stanno rimodulando in tal senso i loro piani progettuali. Come dicevo, il 16 dicembre avremo uno degli ultimi incontri con le due province autonome Bolzano e Trento, per poi ricominciare subito dopo le ferie natalizie, a gennaio, per capire lo stato d'avanzamento. Credo che il 2023, da questo primo esame che abbiamo fatto, sarà l'anno della maggior parte dei bandi per l'avvio dell'esecuzione di questi interventi. Teniamo conto che si tratta di interventi diversificati: interessanoPag. 10 sia il restauro che il recupero di immobili, ma anche parecchi servizi, allestimenti museali, attività di coworking, servizi di alberghi diffusi; pertanto, la loro possibilità di attuazione non deve andare in serie: gli interventi possono essere avviati in maniera parallela, in modo da conseguire il traguardo della chiusura degli stessi entro il 2026.
  Per quanto riguarda quella che noi chiamiamo adesso Linea C – come diceva l'onorevole Orrico si tratta del sostegno alle imprese per i borghi selezionati nell'ambito della Linea B – si tratta di 289 comuni della Linea B – sono 207 progetti per 289 comuni – perché il bando prevedeva anche l'aggregazione fino a tre comuni. L'avviso è in fase di condivisione con Anci e con il coordinamento delle regioni. Penso di convocare, se non questa settimana, la prossima, il tavolo di confronto, in cui portiamo la bozza di avviso con i requisiti per la selezione delle imprese a cui dare un contributo a fondo perduto di 75 mila euro quale limite massimo, cofinanziati al 90 per cento. Questo cofinanziamento è elevato al cento per cento in diversi casi: imprese i cui titolari hanno residenza nel comune; imprese che hanno la maggioranza di titolarità o di dipendenti giovani o di genere femminile; imprese start-up; imprese di nuova costituzione. Per questi quattro tipi di impresa abbiamo previsto un finanziamento al 100 per cento. Ovviamente, deve trattarsi di imprese ubicate nel borgo o che intendano ubicarsi nel borgo. Le imprese che andiamo a sostenere sono non solo quelle culturali e creative, ma sono artigianali, commerciali, associazioni no-profit. L'obiettivo è proprio quello di mettere radici, far sì che si mettano radici e il borgo sia di nuovo riqualificato e, soprattutto, ripopolato.
  Infine, per quanto riguarda l'intervento della Calabria, purtroppo adesso non posso dare notizie perché non lo segue la mia Unità di missione, ma il Servizio V. Come diceva lei, l'intervento della Calabria è nell'ambito del Piano nazionale complementare; tuttavia, mi faccio carico di farle avere l'aggiornamento sullo stato di avanzamento dello stesso.
  In merito alla richiesta dell'onorevole Manzi, sempre sulla Linea borghi e sullo scorrimento. È una valutazione che stiamo facendo e che abbiamo fatto sia con i vertici precedenti, con il Ministro precedente, ma anche col Ministro Sangiuliano, che ha dato ampia disponibilità e assoluta continuità nell'azione; quindi ha condiviso questa possibilità di scorrimento per la linea borghi e per la linea parchi e giardini perché sono quelle che hanno avuto proposte progettuali in numero elevatissimo. Pensate che per tutti e due i progetti, soprattutto per i borghi, avevamo oltre 900 progetti che superavano i 60 punti su 100, che era il limite minimo per essere finanziabili. Di questi, ne abbiamo finanziati solo 207; quindi, ne abbiamo ancora oltre 500 che potrebbero esser finanziati.
  Il partenariato per la definizione degli importi e delle risorse da destinare ai vari Ministeri per l'FSC dovrebbe concludersi a gennaio; quindi, a gennaio, avremo quanto è assegnato al Ministero della cultura per i Fondi di sviluppo e coesione. Una delle linee di intervento era proprio quella di completare eventuali progetti del PNRR: non conosciamo ancora la cifra, né quanto possiamo mettere. Considerato il numero dei progetti, purtroppo, non si potrà soddisfarli tutti quanti: abbiamo ancora progetti per circa 600 milioni da finanziare; ma non è possibile. Tuttavia, credo che una cospicua somma sarà inserita nell'ambito del Piano FSC 2021-2027.
  L'onorevole Manzi mi chiedeva del Recovery Art. Le dico subito che per le Marche è quello più avanzato, in quanto è stata sottoscritto già l'accordo tra il Ministero – Unità di missione – e l'Agenzia del demanio-direzione regionale Marche, col dottor Torretta. L'importo complessivo è 20 milioni di euro, oltre ad una quota del Ministero nell'ambito del PNRR di competenza del Ministero della cultura, mentre loro avevano anche 10 milioni di euro per realizzare le ex Casermette di Camerino, nell'ambito del Piano complementare con il Commissariato Sisma. Il masterplan con le università di Camerino è quasi pronto – ci sarà inviato tra fine anno e inizio dell'anno nuovo – e quindi si avvieranno a gennaio le Pag. 11progettazioni per le ulteriori casermette che saranno adeguate, rimodulate e riqualificate per diventare siti di ricovero. Questa misura è fondamentale per il nostro Paese, perché purtroppo il sisma del 2009 e poi quello del 2016 hanno acuito in maniera considerevole la fragilità del nostro territorio in termini di perdite di patrimonio culturale che, peraltro, non è andato perduto nel corso dell'evento sismico, ma successivamente perché non si aveva la possibilità di depositare le nostre opere d'arte mobili. Si tratta, quindi, di una linea d'azione fortemente voluta. Da partenopeo, vi dico che, in maniera scaramantica, si vuole che questi siti non vengano mai utilizzati come siti di ricovero – perché speriamo di non avere mai catastrofi in tal senso – e, pertanto, la strategia della loro realizzazione prevede, oltre al sito vero e proprio, anche allestimenti museali con opere d'arte che portiamo in questi siti, laboratori di restauro. Ecco perché hanno anche un costo elevato: non si tratta di un semplice sito, del capannone dove ricoverare le opere: si vuole fare qualcosa di più per renderli anche attrattivi, esponendo le opere d'arte ricoverate al loro interno.
  Nel PNRR erano previsti 5 siti di ricovero, uno era a Camerino, località ex Casermette; poi avevamo tre siti che pensavamo di trovare nelle ex centrali nucleari. Erano i siti di Bosco Marengo ad Alessandria, di Caorso in Emilia-Romagna e di Carigliano sul confine Lazio-Campania; poi vi era il sito della caserma ex Cerimant di Tor Sapienza. Per i tre siti gestiti dalla Sogin, la Società di gestione degli impianti nucleari, abbiamo fatto alcuni sopralluoghi: per i siti di Boscomarengo e Carigliano vi sono le caratteristiche tecniche olometriche per potere essere utilizzati, cioè riutilizzare alcuni immobili già costruiti da loro come siti di ricovero; mentre per il sito di Caorso, purtroppo, non vi è nessun immobile che ha avuto il processo di decommissioning, cioè di decontaminazione. Quindi non vi sono immobili liberi per potere ubicare: li dovrebbero costruire. Perciò pensiamo di costruirli da un'altra parte anche per dare una copertura maggiore a tutta l'Italia, perché Boscomarengo e Caorso erano abbastanza vicini. È stato quindi individuato un altro sito, Palmanova, che è in provincia di Udine. Così abbiamo la possibilità di coprire con Boscomarengo l'Italia settentrionale-occidentale e con Palmanova, l'Italia settentrionale-orientale. Peraltro, quest'ultimo ha anche importanti caratteristiche in termini antisismici e il luogo, una caserma ben collegata, è facilmente raggiungibile. Inoltre, il comune ha già un progetto avanzato. Camerino copre il centro Italia dalla parte adriatica; Cerimant, la parte tirrenica dell'Italia centrale, mentre Garigliano doveva coprire la parte del sud. Non è tutta coperta l'altra parte del sud, cioè Basilicata, Calabria e le isole, perché nell'ambito del PNRR non siamo riusciti a trovare, nei termini che ci avevano indicati, siti potenzialmente idonei. Tuttavia, è prevista nell'ambito del Piano nazionale ex PON, anche la possibilità di individuare aree e siti e, pertanto, le risorse dell'ex PON, 2021-2027, che ormai è stato definito, vanno alle sette regioni meridionali.
  Stato di attuazione. Siamo in fase di condivisione. Dopo aver effettuato alcuni sopralluoghi, alcuni incontri tecnici con Sogin – che, tra l'altro, è stata commissariata ultimamente – abbiamo raggiunto un'intesa e quindi sarà siglata la convenzione ai sensi dell'articolo 5, comma 6, del decreto legislativo n. 50, ossia un atto di cooperazione tra il soggetto attuatore e la società Sogin che realizzerà gli interventi. Mentre, per quanto riguarda Cerimant, abbiamo fatto tutta una serie di indagini con Invitalia, che ha individuato i locali dove poter ubicare i siti, i capannoni che possono essere realizzati. Sigleremo anche con loro un accordo per individuarli come soggetto attuatore. Come dicevo, Palmanova già ha un progetto avanzato e quindi sigleremo l'accordo con il comune.
  Per l'onorevole Perissa, sullo stato dell'arte di parchi e giardini ho già risposto; non so se c'era qualche altra richiesta. Sulla richiesta dell'efficientamento energico volevo solo capire se chiedeva se è previsto un incremento per gli incrementi del ricorso alle materie prime.

  PRESIDENTE. No, credo fosse riferito al fatto che sono riconosciuti l'aumento dei Pag. 12costi solo per gli enti pubblici e non per i privati, e se si pensa di estenderlo, per par condicio.

  ANGELANTONIO ORLANDO, responsabile dell'Unità di missione per l'attuazione del PNRR presso il Ministero della cultura. È una decisione, questa, che deve venire dal Governo, non certamente dal Ministero della cultura. Abbiamo avuto parecchie sollecitazioni da privati perché purtroppo, effettivamente, si sono avuti incrementi notevoli, soprattutto in queste materie energetiche.

  PRESIDENTE. Quindi ci vuole un atto del Governo, non bastano la rimodulazione o una circolare del Ministro.

  ANGELANTONIO ORLANDO, responsabile dell'Unità di missione per l'attuazione del PNRR presso il Ministero della cultura. No, assolutamente.

  PRESIDENTE. Perfetto, molto chiaro. Ingegnere, la ringrazio: è stato molto esaustivo. Autorizzo la pubblicazione, in allegato al resoconto stenografico, della relazione depositata dall'Ing. Orlando (vedi allegato). Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.

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