CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 gennaio 2024
237.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 401

RISOLUZIONI

  Martedì 23 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI.

  La seduta comincia alle 13.10.

7-00172 Vietri e 7-00186 Girelli, sulle problematiche connesse alla cosiddetta transizione reumatologica.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata da ultimo nella seduta del 16 gennaio 2024.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento, i deputati possono partecipare alla seduta odierna in videoconferenza, non essendo previste votazioni.
  Avverte, quindi, che è stata assegnata alla Commissione la risoluzione Girelli n. 7-00186, che sarà discussa congiuntamente alla risoluzione a prima firma della deputata Vietri, in quanto vertente sulla stessa materia.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.15.

Pag. 402

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 23 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI.

  La seduta comincia alle 13.15.

DL 212/2023: Misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
C. 1630 Governo.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Francesco Maria Salvatore CIANCITTO (FDI), relatore, ricorda che il decreto-legge n. 212 del 2023, composto da quattro articoli, contiene misure volte a: evitare che il mancato completamento, nei termini previsti dalla legislazione vigente, degli interventi rientranti nella disciplina del cosiddetto superbonus comporti la revoca dei benefici già erogati (articolo 1, comma 1); riconoscere ai contribuenti più deboli un contributo volto a mitigare gli effetti della riduzione dell'entità del beneficio fiscale nell'anno 2024 (articolo 1, comma 2); limitare ulteriormente le deroghe al divieto di cessione del credito nelle ipotesi di demolizione e ricostruzione di edifici (articolo 2, comma 1); prevedere un obbligo di assicurazione contro il rischio sismico per i contribuenti che abbiano fruito del «superbonus» per gli interventi effettuati nei Comuni colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1° aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza (articolo 2, comma 2); riformare la disciplina sulla detrazione fiscale per l'eliminazione delle barriere architettoniche prevista dall'articolo 119-ter del decreto-legge n. 34 del 2020 (articolo 3).
  Per quanto concerne, più nel dettaglio, le disposizioni afferenti alle competenze della Commissione Affari sociali, segnala che il comma 2 dell'articolo 1 riconosce l'erogazione di un contributo in favore dei soggetti che eseguono gli interventi agevolati, ai sensi dell'articolo 119, comma 8-bis, primo periodo, del decreto-legge n. 34 del 2020, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024, che entro la data del 31 dicembre 2023 abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento e che abbiano un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro. Si tratta degli interventi effettuati dai condomini e dalle persone fisiche al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arte o professione, dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, dalle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri e dalle associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali. Il contributo è erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall'Agenzia delle entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze.
  L'articolo 3, comma 1, novella la disciplina delle detrazioni Irpef per l'abbattimento delle barriere architettoniche, di cui all'articolo 119-ter del decreto-legge n. 34 del 2020. Come si legge nella relazione illustrativa, al fine di contrastare ogni possibilità di comportamenti opportunistici, le disposizioni in esame restringono, dal 30 dicembre 2023, l'ambito oggettivo dell'agevolazione, limitandola agli interventi aventi ad oggetto scale, rampe e installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. È specificato, inoltre, che per usufruire della detrazione delle spese documentate sostenute, i pagamenti devono essere effettuati con le modalità previste per le spese di cui all'articolo 16-bis del testo unico delle imposte sui redditi (cosiddetto bonifico parlante). Si prevede altresì che il rispetto dei requisiti richiesti dalla legge per l'accesso alla detrazione debba risultare da un'apposita asseverazione rilasciata da tecnici abilitati. Allo scopo di ridimensionare l'ambito oggettivo dell'agevolazione, viene, inoltre, abrogato il comma 3 dell'articolo 119-ter che comprendeva nel beneficio gli interventi riguardanti l'automazione di specifiche tipologie di impianto (porte automatiche, tapparelle e saracineschePag. 403 motorizzate, imposte e persiane automatiche).
  Il comma 2 del medesimo articolo 3 prevede, tra l'altro, che sconto in fattura e cessione del credito restino consentiti, anche dopo il 1° gennaio 2024, per le persone fisiche, a condizione che l'unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro. Tale requisito reddituale non si applica se, nel nucleo familiare del contribuente, è presente un soggetto in condizioni di disabilità accertata ai sensi dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
  Il comma 3 del predetto articolo 3 consente di continuare ad applicare lo sconto in fattura e la cessione del credito per le agevolazioni fiscali derivanti da interventi di abbattimento delle barriere architettoniche ad alcune ipotesi e, in particolare, per le spese sostenute in relazione agli interventi per i quali, in data antecedente al 30 dicembre 2023 (data di entrata in vigore del provvedimento in esame): a) risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario; b) se non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo, siano già iniziati i lavori oppure, nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo.
  Alla luce delle considerazioni svolte, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.25.

SEDE REFERENTE

  Martedì 23 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Teresa Bellucci.

  La seduta comincia alle 13.25.

Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore.
C. 1532-ter Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo nella seduta del 20 dicembre 2023.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, ricorda che alle ore 14 di giovedì 11 gennaio 2024 è scaduto il termine per la presentazione delle proposte emendative al disegno di legge in titolo.
  Avverte che ne sono state presentate 63 (vedi allegato 2).
  Al riguardo, ricorda che, ai sensi dell'articolo 89 del Regolamento, sono da considerare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano relativi «ad argomenti affatto estranei all'oggetto della discussione».
  Sulla base di tale criterio, considerato il contenuto del disegno di legge in oggetto e, in particolare, dell'articolo 13, recante modifiche al codice del Terzo settore, di cui al decreto legislativo n. 117 del 2017, la presidenza ritiene inammissibili le seguenti proposte emendative: Malavasi 13.01, concernente la trasparenza nell'impiego delle risorse derivanti dal cinque per mille, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 luglio 2020, da parte degli enti percettori di tale contributo; Vietri 13.04, volto a modificare una disposizione della legge n. 145 del 2018, in materia di trasferimento annuale di risorse all'Istituto di riabilitazione e formazione dell'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro; Rosso 13.05, in quanto reca modifiche a diverse disposizioni del Codice dei beni culturali, di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004; Vietri 13.06, limitatamente alla lettera a), volta a modificare il primo comma dell'articolo 702 del codice civile, in materia di accettazione e rinunzia alla nomina di esecutore testamentario; Vietri 13.07, recante modifiche agli articoli 473 e 623 del codice civile, rispettivamente in materia di eredità devolute a persone giuridiche e di comunicazioniPag. 404 agli eredi e legatari; Testa 13.09, in quanto volto a modificare una disposizione del decreto-legge n. 42 del 2016, in materia di ISEE dei nuclei familiari con componenti con disabilità.
  Avverte che eventuali ricorsi avverso la declaratoria di inammissibilità potranno essere presentati entro le ore 15 della giornata odierna.
  Nessuno chiedendo di intervenire per l'illustrazione del complesso degli emendamenti, dà la parola al relatore, deputato Ciocchetti.

  Luciano CIOCCHETTI (FDI), relatore, segnala che è tuttora in corso l'interlocuzione con il Governo, anche per quanto concerne i profili finanziari, al fine di acquisire tutti gli elementi per poter esprimere compiutamente il parere sulle proposte emendative presentate. Chiede, pertanto, di rinviare ad una seduta successiva l'avvio dell'esame degli emendamenti.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, alla luce di quanto rappresentato dal relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.30.

SEDE REFERENTE

  Martedì 23 gennaio 2024. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Marcello Gemmato.

  La seduta comincia alle 20.05.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2.
C. 384-446-459-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 gennaio 2024.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, fa presente che l'odierna seduta della Commissione è stata convocata a seguito della lettera, inviata per le brevi ai componenti dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, con la quale il Presidente della Camera lo ha invitato a procedere a una nuova convocazione della Commissione per la ripetizione della votazione sul mandato al relatore con riferimento al progetto di legge in oggetto.
  Chiede, quindi, se vi siano interventi in dichiarazione di voto sulla proposta di conferire alla relatrice, deputata Buonguerrieri, il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame.

  Andrea QUARTINI (M5S) ringrazia innanzitutto il Presidente Fontana per aver segnalato la necessità di ripetere la votazione svoltasi nella seduta del 17 gennaio scorso, evidenziando come quell'episodio non abbia fatto fare una bella figura alla Commissione Affari sociali. Al riguardo, sottolinea sia l'evidente incapacità dei gruppi parlamentare che sostengono il Governo di assicurare la maggioranza in sede di votazione sia il fatto che si è creato un grave precedente, che va nella direzione contraria all'ottica collaborativa che ha caratterizzato finora i lavori della Commissione.
  Ricorda infatti che, ad eccezione di un dibattito piuttosto acceso che si è svolto proprio sul provvedimento in oggetto, caratterizzato a suo avviso dalla volontà di compiere un giudizio sommario sull'operato dei Governi della passata legislatura, vi è sempre stato all'interno della Commissione un tentativo di comporre le differenze e di svolgere i lavori parlamentari in un clima di collaborazione.
  Con riferimento all'episodio contestato, rileva che, anche nel caso in cui fosse stato riconosciuto che l'esito del voto era sfavorevole per la maggioranza, senza quindi conferire il mandato al relatore, non ci sarebbero state conseguenze pratiche di Pag. 405rilievo. Sottolinea che quanto accaduto è inaccettabile e determinerà probabilmente un irrigidimento delle posizioni delle diverse forze politiche. Infatti, i gruppi di opposizione saranno certamente più diffidenti verso le forze di maggioranza, che hanno mostrato di non essere in grado di affrontare eventuali criticità nella gestione dei lavori della Commissione. Pur rinnovando il ringraziamento al Presidente Fontana per il suo intervento che in qualche modo ha «sconfessato» alcune decisioni assunte dalla presidenza della Commissione nella seduta della scorsa settimana, rileva tuttavia che l'esito del voto nella giornata odierna appare scontato.
  Passando ai contenuti del provvedimento in esame, conferma che i gruppi di opposizione proseguiranno nel loro impegno per contrastare l'impostazione data alla Commissione d'inchiesta, anche in ragione del fatto che i rilievi di natura costituzionali segnalati dal Presidente della Repubblica sono stati parzialmente ignorati.
  Come già rilevato più volte, considera un segnale preoccupante il fatto che quella che era l'opposizione nella passata legislatura approfitti dell'essere diventata maggioranza per coltivare «un rancore mai sopito», attaccando in maniera pretestuosa importanti decisioni assunte in passato. A suo avviso, si corre in tal modo il rischio di favorire una deriva antidemocratica.
  Nel ricordare che il Movimento 5 Stelle ha presentato un'interrogazione a risposta immediata sull'aggiornamento del piano pandemico nazionale che sarà svolta domani, evidenzia che le scelte fino ad ora compiute in tale ambito sconfessano di fatto la posizione fortemente critica di alcuni gruppi dell'attuale maggioranza rispetto a quanto accaduto nella fase iniziale della pandemia. Ribadisce che l'impostazione che viene data all'ambito di azione della Commissione d'inchiesta non appare utile a individuare le criticità del sistema sanitario nelle situazioni di emergenza, al fine di essere maggiormente preparati a sfide future. In particolare, ciò è dovuto al fatto che viene precluso un approfondimento rispetto a quanto accaduto nei singoli territori, come invece sarebbe necessario per assicurare una più ampia tutela della popolazione attraverso un approfondimento degli errori commessi.
  Osservando che l'esclusione dell'operato delle singole regioni dall'ambito dell'inchiesta è dovuto con ogni probabilità all'esigenza di non mettere in imbarazzo quelle governate dall'attuale maggioranza, sottolinea che l'eventuale approvazione definitiva della riforma relativa all'autonomia differenziata, appena licenziata in prima lettura dal Senato, renderebbe ancora più critica la situazione in ambito sanitario. Evidenzia, infatti, che in quel caso sarebbe resa più problematica la realizzazione delle riforme previste con il PNRR, ricordando che le ingenti risorse destinate all'Italia hanno avuto come motivazione anche quella di superare le attuali diseguaglianze che invece, con un meccanismo che non esita a definire «eversivo» come quello dell'autonomia differenziata, rischiano di aumentare in maniera considerevole.
  Sulla base delle considerazioni svolte, annuncia il voto contrario del suo gruppo sul mandato alla relatrice.

  Paolo CIANI (PD-IDP) rileva che il fatto che la Commissione si trovi a ripetere la votazione sul mandato al relatore rappresenta di per sé una sconfitta. Ricorda come in Commissione finora ci siano sempre stati rapporti franchi e cordiali, con l'obiettivo di stabilire una leale collaborazione. Sicuramente il provvedimento in esame rappresenta uno di quelli in cui tale collaborazione non si è verificata, posto il suo carattere estremamente divisivo.
  Nel manifestare apprezzamento per il fatto che il collega Ciocchetti, nel presiedere la seduta, non abbia partecipato alla votazione, confermando anche in questo caso un ruolo di garanzia, reputa particolarmente spiacevole quello che è accaduto, in quanto la maggioranza ha di fatto disconosciuto il risultato della votazione. Sottolinea come ciò costituisca una ferita per le relazioni all'interno della Commissione, osservando che la ripetizione del voto è apprezzabile da un punto di vista formale ma è inutile dal punto di vista sostanziale, visto che non viene ristabilita la realtà di quanto è accaduto.Pag. 406
  Precisando di non voler entrare nel merito del provvedimento e di intervenire in questo caso come componente dell'Ufficio di Presidenza, auspica che l'episodio verificatosi non comporti una rottura irrecuperabile dei rapporti politici all'interno della Commissione, visti i temi delicati di cui essa si occupa quotidianamente, in difesa delle fasce più fragili della popolazione.
  Nel ribadire che per una volta i gruppi di opposizione sono riusciti a mettere in difficoltà la maggioranza ma purtroppo questo non è stato riconosciuto, esprime l'auspicio che fatti così incresciosi non tornino a ripetersi e dichiara che le opposizioni continueranno a svolgere con serietà il proprio ruolo, richiedendo altrettanta serietà, nonché il rispetto dei diritti delle minoranze, ai gruppi parlamentari che sostengono l'attuale Governo.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, intende svolgere alcune considerazioni, alla luce di quanto avvenuto la scorsa settimana. Premette come sia stato suo preciso intento, fin dall'inizio della legislatura, assicurare la massima neutralità nella conduzione dei lavori della Commissione. Pur non essendo stato presente alla seduta nella quale si sono verificate le contestazioni in oggetto, afferma di poter assicurare, alla luce della ricostruzione di quanto avvenuto e del resoconto sommario della seduta stessa, che a tale spirito di neutralità si è attenuto anche l'operato del vicepresidente Ciocchetti il quale non ha preso parte alla votazione. Nel ricostruire l'accaduto, sottolinea che, a fronte dell'esito incerto di una votazione, la presidenza ha correttamente ritenuto opportuno effettuare una controprova che, come assai spesso avviene, si è svolta per alzata di mano e non per appello nominale. Ritiene pertanto che le obiezioni formulate attengano a un problema di natura formale e che non si possa rintracciare alcuna malafede nella gestione dello spiacevole episodio verificatosi.
  Fa presente di aver sempre elogiato, anche nelle dichiarazioni pubbliche, l'operato della Commissione, intesa nel suo insieme, e rammenta i numerosi provvedimenti condivisi approvati negli scorsi mesi, soprattutto su tematiche sensibili. Nella convinzione che pagine altrettanto importanti potranno essere scritte, lavorando insieme, maggioranza e opposizione, invita tutti i componenti della Commissione a ripristinare il precedente clima di dialogo costruttivo.

  Nicola STUMPO (PD-IDP), assicurando che quanto accaduto non cambia la stima e il rispetto che nutre nei confronti del vicepresidente Ciocchetti e degli altri componenti della Commissione, ritiene fondamentale chiarire che, al di là delle modalità di svolgimento della controprova, il dato di fatto – di cui reputa necessario che resti traccia nel resoconto – è che al momento della prima votazione i voti favorevoli al mandato erano undici, perché le mani alzate erano effettivamente undici. Sono diventate dodici in occasione della controprova perché un componente della maggioranza, che in un primo momento si trovava all'esterno dell'aula, è successivamente rientrato. Il fatto che la maggioranza abbia deciso di insistere nonostante questo dato di fatto è stato un grave errore, e come tale è stato giudicato anche da alcuni esponenti della maggioranza con i quali afferma di aver interloquito. Proprio per sottolineare la gravità di quanto accaduto, l'opposizione ha scelto di non partecipare alla controprova. Sottolinea che, diversamente, la scelta dei partiti di opposizione di partecipare alla ripetizione della votazione convocata per la seduta odierna su richiesta del Presidente della Camera, evidenzia la disponibilità a restaurare un clima di rispetto reciproco. Chiede, con forza, alla maggioranza di comportarsi in futuro in maniera altrettanto rispettosa nei confronti dell'opposizione.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, confermando le considerazioni svolte nel proprio intervento precedente, afferma di voler cogliere gli spunti costruttivi dell'intervento del deputato Stumpo, e ribadisce l'auspicio affinché il clima in Commissione torni quello positivo che ne ha sempre caratterizzato i lavori.

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  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 20.40.