CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 ottobre 2023
181.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 17 OTTOBRE 2023

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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 11 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Tullio Ferrante.

  La seduta comincia alle 14.

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-01448 Ghirra: Interventi per il miglioramento della sicurezza stradale.

  Francesca GHIRRA (AVS) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Tullio FERRANTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Francesca GHIRRA (AVS), replicando, ringrazia il sottosegretario per l'articolata risposta e confida che le risorse verranno effettivamente spese. Lamenta che anche nell'ultimo disegno di legge di riforma del codice della strada si parli più di inasprimento delle pene che di investimenti per garantire la sicurezza; inoltre, nella NADEF non vi è traccia di investimenti né sulle infrastrutture né sul trasporto pubblico locale e nel decreto-legge «asset» più che di un nuovo fondo dedicato si dispone una diversa ripartizione del Fondo già esistente. Ricorda che la documentazione sul pessimo stato del cavalcavia di Mestre che ha determinato la morte di 21 persone si trovava presso la procura di Venezia da oltre un anno.
  È dunque fondamentale, osserva, mettere gli enti locali nella condizione di riparare le strade e garantire la sicurezza dei propri cittadini, e in questo senso gli investimenti su trasporto pubblico locale e ferrovie sono indispensabili. Spera dunque che da parte del Governo vi sia una presa di coscienza e che nella legge di bilancio vengano date delle risposte, che per ora sono state insufficienti.

5-01449 Raimondo: Ripristino dei voli diretti tra gli aeroporti di Milano Malpensa e Roma Fiumicino.

  Novo Umberto MAERNA (FDI), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Tullio FERRANTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Novo Umberto MAERNA (FDI), replicando, manifesta soddisfazione per gli impegni assunti dal Governo e auspica che si possa fare in tempi veloci. Ricorda che ITA ha istituito voli anche da Verona e altre città e sottolinea che a maggior ragione essi dovrebbero essere ripristinati da Malpensa; si domanda infine se ITA non potrebbe rendere a questo scopo disponibili gli slot di Malpensa ad oggi inutilizzati.

5-01450 Caroppo: Regolare funzionamento della linea ferroviaria Cuneo-Nizza.

  Roberto BAGNASCO (FI-PPE), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Tullio FERRANTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Roberto BAGNASCO (FI-PPE), replicando, ringrazia il sottosegretario per la precisione con la quale ha risposto. Oltre a quanto già detto, ricorda che le problematiche esistenti sono quasi tutte inerenti il territorio francese, mentre nella parte italiana i lavori sono stati completati nella stragrande maggioranza delle località: è dunque un problema di rapporti con la Francia. Sottolinea infine che la linea Cuneo-Nizza è una ferrovia storica assolutamente straordinaria, che offre scorci panoramici impareggiabili, dotata di grande attrattività turistica. Prega dunque il sottosegretario di Pag. 137seguire la vicenda, che ha tra l'altro un rilievo di tipo internazionalistico.

5-01451 Barbagallo: Reintroduzione delle risorse per la realizzazione di infrastrutture ferroviarie funzionali alla decarbonizzazione.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Tullio FERRANTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Marco SIMIANI (PD-IDP), replicando in qualità di cofirmatario, manifesta insoddisfazione perché a suo avviso il rappresentante del Governo di fatto non ha risposto. Oggetto dell'interrogazione era la reintroduzione delle risorse in argomento; la risposta del sottosegretario è stata che essa avverrà quando la progettazione sarà più avanzata e vi saranno i progetti esecutivi. Molte opere del Nord, al contrario, sono state finanziate senza il progetto esecutivo e non è lecito operare differenze così importanti fra le varie aree geografiche. Aggiunge che si tratta di opere fondamentali in ambito ambientale e di transizione ecologica, rispetto alle quali il viceministro Rixi ha chiaramente dichiarato che le risorse sarebbero state reinserite o in legge di bilancio o con i fondi FSC, impegno non presente invece nella risposta odierna. Ricorda infine che le risorse sono legate alle connessioni di grandi opere (ad esempio, la Darsena Europa di Livorno) in cui sono stati impiegati finanziamenti anche privati: si causa dunque un danno di programmazione non solo infrastrutturale ma anche economica.

5-01452 Pastorella: Elaborazione di sistemi di accesso al bonus trasporti alternativi al «click day».

  Giulia PASTORELLA (A-IV-RE), intervenendo in videoconferenza, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Tullio FERRANTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Giulia PASTORELLA (A-IV-RE), replicando, dichiara che la risposta le appare paradossale: lei aveva chiesto se il sistema del «click day» fosse corretto, la risposta del sottosegretario è stata che esso verrà utilizzato anche nella prossima erogazione di fondi. Invita dunque il Governo a ponderare ulteriormente se questa piattaforma rappresenti una metodologia adatta a una misura a tutela delle fasce più fragili, quali anziani o stranieri, che spesso non hanno gli strumenti per accedervi. Conclude che la digitalizzazione della pubblica amministrazione è in sé un valore, ma bisogna calibrarla alle situazioni specifiche.

5-01453 Iaria: Sostegno economico agli enti locali per la copertura degli extracosti relativi a tramvie e trasporto rapido di massa.

  Antonino IARIA (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Tullio FERRANTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Antonino IARIA (M5S), replicando, apprezza la precisione della risposta ma manifesta comunque forti perplessità. La domanda fondamentale era infatti se nella legge d bilancio il Fondo sarebbe stato nuovamente aumentato; il Governo intende giustamente effettuare una ricognizione sui progetti, ma già si è certi che l'aumento dei costi costituisce una realtà, pari al 15 o 20 per cento rispetto al costo previsto. Sperava dunque, afferma, che vi fosse un impegno più deciso nel prevedere già in legge di bilancio un ulteriore finanziamento suppletivo: il rischio infatti è che le amministrazioni locali debbano rimandare progetti importanti perché non dispongono del necessario quadro di certezze. Preannunzia infine che tornerà su questo punto anche nel corso dell'esame della legge di bilancio con opportuni emendamenti e spera di riuscire ad aiutare in questo senso gli Pag. 138enti locali, citando a titolo esemplificativo il comune di Torino, impegnato nella realizzazione della linea 2 della Metropolitana.

  Salvatore DEIDDA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 11 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA.

  La seduta comincia alle 14.45.

DL 124/2023: Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione.
C. 1416 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 ottobre 2023.

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo PD-IDP ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che nella seduta di ieri è stata svolta la relazione introduttiva.

  Domenico FURGIUELE (LEGA), relatore, presente illustra una proposta di parere favorevole con due osservazioni (vedi allegato 7).

  Francesca GHIRRA (AVS) preannunzia che il voto del suo gruppo sarà contrario. In primo luogo, si tratta ancora una volta di un provvedimento estremamente eterogeneo, a differenza di ciò che la Costituzione prevede in materia di decretazione d'urgenza. In secondo luogo, nel merito già presso la Commissione competente in sede referente il gruppo AVS ha presentato numerosi emendamenti rispetto all'istituzione della ZES Unica: per quanto sembri un piano strutturale per il Mezzogiorno, sussistono seri dubbi sul fatto che l'Unione europea possa approvare una misura di questo tipo, assai differente rispetto alle attuali ZES, circoscritte e limitate, per via della normativa sugli aiuti di Stato. Inoltre, vengono privati i terrori in cui le ZES sono attualmente attive di uno strumento che ha consentito il loro rilancio.

  Anthony Emanuele BARBAGALLO (PD-IDP) dichiara polemicamente che più che di un decreto-legge «Sud», occorrerebbe parlare di un decreto-legge contro il Sud. A parte le considerazioni di metodo, nel merito viene condannato lo sforzo finora fatto sulle ZES, che rappresentavano una garanzia per la territorializzazione delle risorse con la partecipazione di comuni e regioni; ora invece la ZES sarà unica, centralizzata e priva di qualsiasi garanzia per le imprese. I tempi per la definizione del procedimento saranno di appena trenta giorni, compresa la dichiarazione di pubblica utilità: mancherà dunque un'istruttoria adeguata. Scomparirà il taglio dell'IRES e non vi sarà garanzia che sul fondo FSC venga ricavata la quota 80-20 per il Mezzogiorno; inoltre sui fondi di coesione si è di fronte a un vero e proprio commissariamento delle regioni. Preannunzia dunque il voto contrario del gruppo PD.

  Antonino IARIA (M5S) definisce il decreto puramente propagandistico: si cerca apparentemente di aiutare il Sud, mentre vengono tagliati dei fondi. Cita il caso del ponte sullo Stretto: la maggior parte dei fondi di coesione saranno spostati su un'opera assai controversa. È di fatto terminato il dibattito sull'istituzione di ZES non solo su base geografica, che avrebbe potuto essere di grande aiuto per le aree montane. Conclude che il Governo Meloni non ha un'idea, ma è assai abile nel vendere cose che non esistono: le regioni del Sud penseranno di essere aiutate, invece sono state commissariate. Preannunzia dunque il voto contrario del gruppo MoVimento 5 Stelle.

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  La Commissione approva la proposta di parere favorevole con due osservazioni del relatore (vedi allegato 7).

Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica.
C. 1294 Governo e abb.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo PD-IDP ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Eliana LONGI (FDI), relatrice, dichiara che, per quanto gli ambiti di competenza della Commissione nel provvedimento in esame risultino limitati, si augura che sia l'occasione per trovare un'unità politica trasversale, dando un forte segnale su un tema così drammatico come quello dei femminicidi.
  Osserva quindi che la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere alla Commissione Giustizia sul disegno di legge recante «Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica» (C. 1294).
  La proposta di legge si pone all'interno dell'evoluzione della normativa italiana in materia di violenza sulle donne, che prende le mosse dalla ratifica della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica; a seguito della ratifica, l'Italia ha compiuto una serie di interventi volti a istituire una strategia integrata per combattere la violenza nel solco tracciato dalla Convenzione.
  Ricorda che la Commissione Giustizia non ha ancora concluso l'esame in sede referente. Dal momento che l'avvio della discussione generale in Assemblea è fissato a lunedì 16 ottobre, la Commissione si esprimerà sul testo originario del disegno di legge governativo, adottato come testo base dalla Commissione Giustizia.
  Si tratta di un intervento organico assai ampio, che ricomprende diverse misure volte al contrasto della violenza sulle donne.
  I profili di competenza della Commissioni risultano tuttavia, come detto, limitati. Richiama in proposito l'articolo 9 che introduce nel codice di procedura penale l'articolo 382-bis, che prevede la possibilità dell'arresto in flagranza differita nei casi di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, di maltrattamenti contro familiari e conviventi, nonché di atti persecutori. Nei predetti casi, si considera infatti in stato di flagranza colui che, sulla base di documentazione video fotografica o di altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica, dalla quale emerga inequivocabilmente il fatto, ne risulta autore. L'arresto deve essere compiuto non oltre il tempo necessario alla sua identificazione e, comunque, entro le quarantotto ore dal fatto.
  L'articolo 10 interviene inoltre sulla disciplina del cosiddetto braccialetto elettronico. Esso consente al giudice di disporre procedure di controllo mediante l'utilizzo di «mezzi elettronici o altri strumenti tecnici» senza doverne verificare preventivamente la disponibilità ma solo la fattibilità tecnica e prevede l'applicazione della misura cautelare in carcere nel caso di manomissione dei mezzi elettronici e degli strumenti tecnici di controllo disposti con la misura degli arresti domiciliari o con altre misure coercitive.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 8).

  Valentina GHIO (PD-IDP) dichiara di ritenere fuorviante porre in votazione un provvedimento così rilevante, giacché questa mattina in Commissione Giustizia non è stato preso in considerazione nessuno dei pochissimi emendamenti presentati; fa presente che di certo l'approvazione di tali emendamenti arricchirebbe il provvedimento, in particolare su temi quali la formazione, la riduzione dei tempi per l'avvio Pag. 140delle procedure o il consenso. Il suo gruppo non considera opportuno porre in votazione il provvedimento e suggerisce di aspettare la conclusione dell'esame presso la Commissione di merito.

  Francesca GHIRRA (AVS) ritiene inopportuno esprimersi sul testo base e preannunzia quindi l'astensione del gruppo AVS. Confida sul voto unanime su una materia così importante e urgente come la violenza contro le donne, in particolare se la maggioranza accoglierà alcuni suggerimenti delle opposizioni.

  Elena MACCANTI (LEGA), pur comprendendo la tematica sollevata, ricorda che la Commissione è in sede consultiva ed è solo chiamata a dare il parere su due articoli di natura tecnica. Crede dunque che si debba procedere alla votazione e si unisce all'auspicio formulato dalla relatrice di un voto unanime.

  Antonino IARIA (M5S) dichiara che, per essere collaborativi e dare la giusta importanza al provvedimento, gli sembra più corretto rimandare la votazione a quando nella Commissione Giustizia siano stati chiariti tutti i nodi pendenti.

  Salvatore DEIDDA, presidente, dispone una breve sospensione della seduta, al fine di verificare i tempi di esame del provvedimento da parte della Commissione di merito.

  La seduta, sospesa alle 15, è ripresa alle 15.05.

  Salvatore DEIDDA, presidente, comunica che l'ufficio di presidenza della Commissione Giustizia ha appena deliberato di chiedere un rinvio dell'esame in Aula e che è dunque possibile posticipare il voto sul parere.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 11 ottobre 2023. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA.

  La seduta comincia alle 15.10.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante modifiche al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 2001, n. 474, in materia di semplificazione del procedimento di autorizzazione alla circolazione di prova dei veicoli.
Atto n. 84.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo PD-IDP ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Alessandro SORTE (FI-PPE), relatore, riferisce in ordine allo schema che reca modificazioni al decreto del Presidente della Repubblica n. 474 del 2001, il quale riguarda la circolazione in prova dei veicoli.
  Pur in apparenza una materia di minore importanza, essa in realtà ha un certo impatto sull'attività quotidiana di una nutrita serie di soggetti, quali per esempio le fabbriche, le officine e persino le università presso le quali si portano avanti sperimentazioni sulla mobilità e la circolazione.
  Per i dettagli rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici. Si limita a ricordare che l'attuale testo del decreto del Presidente della Repubblica del 2001, il quale aveva sostituito la disciplina contenuta nel codice della strada, prevede che la carta di circolazione delle vetture non sia necessaria per alcuni soggetti. La formulazione per così dire «in negativo» della norma ha indotto la Cassazione a interpretare la disciplina come di carattere derogatorioPag. 141 ed eccezionale rispetto a quella ordinaria. Sicché in sede giurisprudenziale si è ritenuto che la vettura in prova sia solo quella non ancora immatricolata e con precisi limiti.
  Viceversa la prova – anche per esigenze di maggiore flessibilità e operatività connesse a prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, anche per ragioni di vendita o di allestimento – deve essere intesa come un distinto regime di circolazione, con riferimento anche a veicoli già immatricolati.
  Per tale motivo e in attuazione dell'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 121 del 2021, viene ora modificato il decreto del Presidente della Repubblica del 2001 con una serie di previsioni più puntuali e chiarificatrici. Ai fini della circolazione in prova resta comunque fermo l'obbligo di copertura assicurativa da parte del titolare dell'autorizzazione alla circolazione di prova, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di responsabilità civile verso terzi. Dei danni cagionati dal veicolo in circolazione di prova, anche se munito della carta o del certificato di circolazione, risponde, ove ne ricorrano i presupposti, l'assicuratore dell'autorizzazione alla circolazione di prova.
  L'articolo 1 dello schema, in particolare, elenca i soggetti cui può essere rilasciata un'autorizzazione alla circolazione di prova.
  L'articolo 1-bis prevede un limite massimo al rilascio di autorizzazioni alla circolazione di prova, che dipende dal numero di dipendenti o collaboratori (partecipanti stabilmente all'attività di impresa e con contratto non inferiore a dodici mesi) in rapporto di un'autorizzazione ogni cinque dipendenti, con un numero massimo di cento autorizzazioni e una sola autorizzazione ove il numero di dipendenti o collaboratori sia inferiore a cinque; gli istituti universitari e gli enti pubblici di ricerca possono ottenere un massimo di cinque autorizzazioni a prescindere dal numero di soggetti impiegati.
  L'autorizzazione è rilasciata dalla Motorizzazione civile e non più dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Essa è personale e non cedibile, nonché utilizzabile da un solo veicolo per volta esclusivamente per la circolazione in territorio italiano, salvo diversi accordi con altri Stati. Viene specificato, inoltre, come sul veicolo possa esser presente, oltre al titolare dell'autorizzazione, uno dei soggetti di cui al neointrodotto comma 1-bis o un dipendente, muniti di delega e che abbiano un rapporto di collaborazione funzionale con il titolare dell'autorizzazione.
  Lo schema poi contiene una dettagliata disciplina per lo smarrimento o il deterioramento della targa di prova.
  Per il resto, rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici e preannunzia una proposta di parere favorevole senza condizioni od osservazioni.

  Salvatore DEIDDA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 11 ottobre 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.