CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 settembre 2023
160.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 5 settembre 2023. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA.

  La seduta comincia alle 16.30.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022.
C. 1343 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023.
C. 1344 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazioni alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo PD-IDP ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Domenico FURGIUELE (LEGA), relatore, riferisce per le parti di competenza, al fine di rendere la prescritta relazione alla Commissione bilancio sui disegni di legge governativi di rendiconto 2022 e preventivo assestato 2023.
  Poiché è la prima volta in questa legislatura che tali disegni di legge vengono all'esame della Commissione, giova ricordare – sia pure in termini assai sintetici e semplici – che l'articolo 81 della Costituzione prevede che le Camere approvino i bilanci preventivi e consuntivi.
  Quella che di consueto è chiamata «legge di bilancio» è, da un punto di vista contabile, un preventivo.Pag. 19
  Viceversa il consuntivo è il rendiconto, che certifica non quel che ci si propone di spendere ma quello che si è effettivamente speso. Da questo punto di vista, si dice spesso che il rendiconto (essendo la fotografia di un evento storico, vale a dire i modi e le quantità della spesa pubblica dell'anno precedente) è una legge in senso solo formale, poiché la realtà di quel che è avvenuto nell'anno passato non è modificabile (e la conseguenza è che il disegno di legge sul rendiconto non è emendabile).
  Viceversa, l'assestamento è una legge anche in senso sostanziale. Essa trova la sua spiegazione nel fatto che il bilancio preventivo – id est: la legge di bilancio – è approvato entro il 31 dicembre dell'anno precedente a quello cui si riferisce e quindi, per definizione, non tiene conto dell'effettivo andamento della gestione avvenuta.
  Sicché, in corso d'anno, è necessario «assestare» le previsioni con quello che è effettivamente accaduto e che è accertato solo ad anno concluso. Inoltre, l'assestamento è necessario per tenere conto, in corso d'anno, delle modifiche alle autorizzazioni di spesa disposte con leggi successive e ulteriori rispetto alla legge di bilancio.
  Entro alcuni limiti, la legge di assestamento è pertanto emendabile.
  Venendo ora alla parte di specifica competenza della IX Commissione e rinviando per ogni dettaglio ulteriore alla documentazione predisposta dagli uffici, ricorda che – in termini contabili generali – la spesa complessiva del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è allocata su 5 missioni e 14 programmi, suddivisi tra le competenze di due Commissioni: la IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni e la VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici.
  La gran parte della spesa complessiva del Ministero è allocata su 2 missioni, ove è concentrato storicamente oltre il 90 per cento della spesa finale complessiva del Ministero: la n. 13 «Diritto alla mobilità», di interesse della IX Commissione; e la n. 14 «Infrastrutture pubbliche e logistica», in cui rileva ai fini delle competenze della IX Commissione il Programma 14.11 con riferimento agli stanziamenti relativi agli interventi per la realizzazione di itinerari turistici ciclopedonali e, in particolare, del Fondo per la realizzazione di ciclovie turistiche e di interventi per la sicurezza della ciclabilità.
  Le missioni di competenza del Ministero, di esclusivo interesse della IX Commissione che sono iscritte nella Tabella 10, interamente affidate a centri di responsabilità amministrativa che svolgono funzioni afferenti alle politiche dei trasporti, sono: la missione 13 «Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto» affidata al Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale, che rappresenta circa il 75 per cento delle spese complessive del Ministero; la missione 7 «Ordine pubblico e sicurezza», per il Programma 7.7 «Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste» affidato alle Capitanerie di porto-Guardia Costiera.
  Orbene, quanto al rendiconto, la Missione 13, in coerenza con la logica del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti (SNIT), è principalmente incentrata nell'erogazione delle risorse finanziarie destinate al Trasporto Pubblico Locale (TPL), a cui si aggiungono quelle relative all'autotrasporto e all'intermodalità, quelle dirette a finanziare interventi di messa in sicurezza dei sistemi ferroviari e della mobilità stradale, quelle per lo sviluppo e sicurezza della navigazione e trasporto marittimo e per le vie d'acqua interne, nonché gli stanziamenti di bilancio finalizzati allo sviluppo e alla sicurezza del trasporto aereo.
  La missione 13 reca una previsione finale, nel 2022, di 12.555,1 milioni di euro; il pagato effettivo è risultato di circa 7,4 miliardi di euro, con impegni vincolanti per ulteriori 4,8 miliardi, per un totale di spesa a rendiconto di 12,236 miliardi.
  La voce più consistente della Missione 13 è costituita dal Programma 13.6 relativo alla mobilità locale, con previsioni definitive per 8,6 miliardi e 4,8 miliardi di esborso effettivo, accompagnati da impegni vincolanti per ulteriori 3,8 miliardi, per giungere a un totale di spesa a rendiconto di 8,625 miliardi.Pag. 20
  Sempre a proposito del rendiconto 2022, la Corte dei conti ha evidenziato che il MIT ha dovuto affrontare anche iniziative straordinarie nei propri settori di intervento, causate dal difficile quadro macroeconomico sviluppatosi in corso d'anno. Con riferimento all'aumento dei prezzi del carburante (gasolio e metano), nel TPL non sono mancati gli interventi di sostegno, con la previsione, ad esempio, di appositi stanziamenti (decreti-legge n. 115 e n. 144 del 2022) per complessivi 140 milioni.
  Per il settore ferroviario, gli incrementi di costo per il gestore nazionale hanno investito non solo la realizzazione di opere materiali, ma anche (e forse soprattutto) l'esercizio della rete, in ragione del suo elevato grado di elettrificazione. Nel 2022, risulta che il Ministero abbia pagato a RFI circa 19,6 milioni a valere sui due fondi di propria gestione (Fondo per l'adeguamento dei prezzi e del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche), limitatamente al «caro materiali».
  Il Contratto di programma, parte investimenti, 2022-2026, sottoscritto con RFI a dicembre 2022, impegna nuove risorse finanziarie pari a circa 13 miliardi e include stime di costo degli interventi e dei relativi fabbisogni finanziari residui al netto degli adeguamenti tariffari connessi agli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici. Sono state inserite, però, apposite «clausole di flessibilità» a favore del gestore che consentono di richiedere ulteriori correttivi o di utilizzare temporaneamente le risorse finanziarie stanziate a legislazione vigente e assegnate a specifici interventi.
  Per il settore aereo, le misure intraprese dal MIT sono state rivolte, nel 2022, a modificare la disciplina che regola il servizio di trasporto su alcune rotte tra la terraferma e le isole per rendere il sistema di tariffazione maggiormente allineato alle fluttuazioni del prezzo del carburante aereo (jet fuel FOB Mediterraneo, che, secondo stime del MIT, è aumentato tra settembre 2021 e settembre 2022 di circa il 60 per cento). Per tale settore si vogliono segnalare altresì, nel corso del 2022, alcuni casi di disequilibrio tra domanda e offerta: alcune gare volte all'aggiudicazione del servizio di trasporto aereo su rotte onerate sono andate deserte o non hanno sortito proposte accoglibili dal MIT, che ha proceduto quindi ad attivare il procedimento in via d'urgenza e, senza ulteriore gara, a riaffidare il servizio al vettore aereo uscente.
  Il settore dell'autotrasporto nel 2022 ha anch'esso beneficiato delle risorse finalizzate a contrastare il caro carburanti. Le risorse stanziate in bilancio dai provvedimenti di legge sono state oltre 667 milioni, di cui 552 milioni resi fruibili tramite il meccanismo del credito di imposta (e quindi già pagati a favore della contabilità speciale intestata all'Agenzia delle entrate), mentre 115 milioni risultano impegnati ma non ancora pagati.
  Nel 2022, una novità riguarda l'individuazione delle «infrastrutture strategiche», che viene demandata ad una specifica delibera del Consiglio dei ministri, da inserire in apposito analitico e dettagliato elenco allegato al DEF, nel nuovo quadro giuridico definito dal codice dei contratti in vigore a partire da luglio 2023.
  Quanto invece all'assestamento, lo stato di previsione del MIT per l'esercizio 2023, approvato con la legge di bilancio 2023 (legge n. 197 del 2022), reca spese per complessivi 20.287,7 milioni di euro in conto competenza e 20.326,2 milioni di euro in conto cassa. Tali previsioni vengono assestate, nel disegno di legge in commento, rispettivamente, a 20.416,2 milioni di euro in conto competenza, pari al 2,3 per cento delle spese complessive dello Stato, e a 20.454,7 milioni di euro in conto cassa, facendo registrare una variazione della spesa in termini di competenza in valore assoluto di +128,5 milioni di euro circa (+ 0,06 per cento).
  Relativamente ai residui presunti al 1° gennaio 2023, la previsione iniziale risultava di 10,64 miliardi. Tale previsione viene assestata a un valore di circa 21,9 miliardi di euro, facendo segnare un incremento del 105 per cento circa. La variazione dei residui in valore assoluto è di circa 11,27 miliardi di euro.Pag. 21
  La relazione illustrativa evidenzia che le variazioni ai residui trovano motivo nella necessità di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto del 2022, tenuto conto delle eventuali variazioni compensative intervenute nel conto dei residui passivi medesimi in relazione all'attuazione di particolari disposizioni legislative.
  La Missione 13 «Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto» vede, per la parte ricompresa nello stato di previsione del MIT, uno stanziamento assestato di 11.441 milioni circa, derivante da una variazione di spesa in aumento di circa 21 milioni per atti amministrativi e di circa 13 milioni di euro proposta con il disegno di legge di assestamento, sostanzialmente derivante dall'intervento sul Programma 13.1 «Sviluppo e sicurezza della mobilità stradale», relativamente ad una maggiore spesa per somme da assegnare all'Agenzia del demanio per i canoni di locazione di immobili assegnati (cap. 1282).
  Per il Programma Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste (7.7) la previsione di assestamento 2023 vede uno stanziamento di 955,1 milioni di euro, in aumento di circa 39 milioni di euro rispetto alle previsioni della legge di bilancio, di cui circa 37 in relazione ad atti amministrativi e circa 2 milioni di euro proposti come variazione con l'assestamento.
  Viene poi, più sinteticamente, a due programmi di competenza della IX Commissione che afferiscono rispettivamente al Ministero dell'economia e delle finanze e al Ministero delle imprese e del made in Italy.
  Anzitutto, quanto al Programma 13.8 iscritto nello stato di previsione del MEF, rileva che esso si articola in 4 obiettivi e reca principalmente gli stanziamenti in favore del trasporto ferroviario, che rappresentano la quasi totalità della spesa del programma e consistono nell'erogazione di somme a favore di Ferrovie dello Stato S.p.A. per i contratti di programma e di servizio per il trasporto ferroviario.
  Nel Rendiconto 2022 il Programma 13.8 reca una spesa a consuntivo di 6.508,7 milioni di euro, con un pagato di 5.279,4 milioni, e impegni da pagare per 1.229,2 milioni di euro, rispetto a una previsione definitiva di bilancio sostanzialmente analoga, pari a 6.508,7 milioni.
  Nel Bilancio 2023 si registra sul Programma 13.8 uno stanziamento iniziale di 5.150,9 milioni di euro circa in termini di competenza.
  Nell'Assestamento 2023 per tale previsione di spesa si propone un aumento di 50 milioni di euro, per maggiori esigenze relativamente alle somme da corrispondere al gruppo Ferrovie dello Stato per i contratti di servizio e di programma per il trasporto ferroviario (sul cap. 1541 relativo agli gli obblighi di esercizio dell'infrastruttura nonché per l'obbligo di servizio pubblico via mare tra terminali ferroviari), per arrivare a una previsione assestata di 5.200,9 milioni di euro.
  Si ricorda che in questo programma dello Stato di previsione del MEF sono contenuti i seguenti stanziamenti per il 2023 destinati a Ferrovie dello Stato S.p.A. per i contratti di servizio e di programma per il trasporto ferroviario, per un totale di circa 5.196,5 milioni di euro, di cui: 1.105,5 milioni di euro (cap. 1541), per gli obblighi di esercizio dell'infrastruttura nonché per l'obbligo di servizio pubblico via mare tra terminali ferroviari; 365,4 milioni di euro (cap. 1542), senza variazioni in assestamento, per gli obblighi tariffari e per i servizi offerti in relazione ai contratti di servizio per il trasporto viaggiatori di interesse nazionale; 3.725,4 milioni di euro, per i contributi in conto capitale per la realizzazione del programma di investimenti per lo sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie (capitolo 7122/MEF); su tale capitolo il saldo delle variazioni proposte è pari a zero, ma al suo interno vengono proposte in assestamento alcune variazioni sui piani gestionali. Per il dettaglio rinvio al testo del disegno di legge e alla documentazione degli uffici.
  Per le spese in materia postale, rinvia ancora una volta al dossier.
  Conclude con il rendiconto e l'assestamento inerente alla missione 15 sulle comunicazioni e, in particolare, ai programmi 15.5, 15.8 e 15.9.
  Per quanto riguarda le risorse della Missione 15 Comunicazioni, allocate sullo stato Pag. 22di previsione del Ministero (Tabella 3), Programma 15.8 (servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali), a fronte di previsioni definitive nel 2022 per 767 milioni, i pagamenti effettivi sono stati di 420,9 milioni con impegni vincolanti rimanenti per 328,1 milioni. Sicché il totale di spesa a rendiconto 2022 è di circa 749,1 milioni di euro.
  Circa infine l'assestamento, per le parti di interesse della IX Commissione gli stanziamenti sono i seguenti: per il Programma 15.5 «Pianificazione, regolamentazione tecnica e valorizzazione dello spettro radio», l'assestamento reca uno stanziamento di 16,7 milioni di euro, con una piccolissima variazione (di circa più 42 mila euro) rispetto alla legge di bilancio 2023.
  Per il Programma 15.8 «Servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione e postali», che reca uno stanziamento di Bilancio 2023 di 308,3 milioni di euro, si registra una variazione in aumento dello stanziamento di 8,1 milioni di euro, proposti dal disegno di legge di assestamento, arrivando ad uno stanziamento finale di 316,9 milioni di euro. La variazione è principalmente relativa al cap. 4453 (più 7 milioni di euro) relativo alla corresponsione dell'indennità di buonuscita maturata dal personale di Poste Italiane e in misura minore relativa ai capitoli n. 1378 – Concorso alle spese dell'Unione postale universale (più 0,8 milioni di euro), n. 3130 – Somme da assegnare alla Santa Sede per l'accordo per la trasmissione radiofonica (in diminuzione di 0,6 milioni di euro) e n. 3021 – Trasmissione radiofonica sedute parlamentari (più 0,8 milioni di euro).
  Per il Programma 15.9 «Attività territoriali in materia di comunicazioni e di vigilanza sui mercati e sui prodotti», lo stanziamento assestato è di 45,2 milioni di euro, con una lievissima variazione di 0,15 milioni di euro in forza di atti amministrativi e di 0,27 milioni di euro (capitolo 3335 relativo all'IRAP) proposta dal disegno di legge di assestamento rispetto al Bilancio 2023.

  Salvatore DEIDDA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, ricorda che il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato alle ore 10 di domani.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame congiunto alla seduta già prevista per domani.

  La seduta termina alle 16.50.