CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 dicembre 2022
32.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 50

SEDE REFERENTE

  Martedì 20 dicembre 2022. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 14.35.

Istituzione della Giornata nazionale degli italiani nel mondo.
C. 626 Formentini e altri.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Paolo FORMENTINI, presidente e relatore, sottolinea che la proposta di legge in esame trae spunto dal lavoro compiuto dalla Commissione nel corso della XVIII legislatura per giungere all'istituzione di una ricorrenza per celebrare le esperienze, le attività e il contributo apportato dai cittadini italiani all'estero nei campi della cultura e della lingua italiane, della ricerca scientifica e delle attività imprenditoriali e professionali.
  Evidenzia che la proposta di legge ripropone il testo di uno dei cinque progetti presentati nella passata legislatura, e segnatamente la proposta di legge C. 2200, a sua prima firma, intesa alla creazione di una ricorrenza che – come menzionato – rappresenti, divulghi e valorizzi le esperienze, le attività e il contributo sociale apportato dai cittadini italiani all'estero.
  Rileva che l'articolo 1, al comma 1, istituisce la Giornata nazionale degli italiani nel mondo, da celebrare il 12 ottobre di ogni anno, una data legata alla scoperta dell'America ed evocativa dell'emigrazione, transoceanica e non.
  Il comma 2 precisa che la Giornata nazionale non è considerata festiva, in quanto non determina gli effetti civili previsti dalle disposizioni in materia di ricorrenze festive di cui alla legge n. 260 del 1949.
  Osserva che l'articolo 2 prevede che in occasione della Giornata nazionale sono promosse, in Italia e all'estero, cerimonie, iniziative e incontri volti a promuovere e a divulgare le attività, le esperienze e le professionalità acquisite in contesti internazionali dai cittadini italiani all'estero nei campi di cui all'articolo 1.
  L'articolo 3, infine, reca la clausola di invarianza finanziaria, prevedendo che dall'attuazione del provvedimento non debbano derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
  Sottolinea che le iscrizioni all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero dimostrano Pag. 51come gli italiani nel mondo siano quasi 6 milioni e come la tendenza del fenomeno dell'emigrazione sia incrementale, con forti cambiamenti nella composizione della presenza italiana nel mondo.
  Segnala che sul piano storico è ormai pienamente acquisita l'idea che gli emigrati hanno avuto un ruolo decisivo per la modernizzazione economica e sociale del nostro Paese, per la ripresa della sua economia nelle fasi post-belliche e per l'accreditamento dell'Italia a livello internazionale
  Ricorda che la forte presenza italiana nel mondo fornisce un'ampia rete di sostegno all'Italia e all'intero sistema Paese: una base preziosa di proiezione dell'Italia nel mondo e un fattore essenziale per l'efficacia delle politiche di internazionalizzazione.
  Evidenzia che questa grande comunità è oggi composta da cittadini italiani – che partecipano alla vita politica nazionale –, da oriundi, che desiderano mantenere con l'Italia un forte legame storico, linguistico e culturale – e sempre più da imprenditori, ricercatori e giovani professionisti che trovano spazi di lavoro e di vita all'estero.
  Infine, osserva che l'istituzione della Giornata nazionale degli italiani nel mondo non sarebbe, quindi, una semplice commemorazione, ma un momento di valorizzazione dei nostri connazionali all'estero, che rappresentano una preziosa risorsa per il nostro Paese, nonché della figura di Cristoforo Colombo, simbolo del forte legame transatlantico che caratterizza la postura internazionale dell'Italia.

  Fabio PORTA (PD-IDP) preannuncia che il Partito democratico intende presentare una proposta di legge vertente sulla stessa materia, a prima firma del collega Ricciardi, e ricorda che un'analoga iniziativa legislativa fu assunta, nel 2017, dall'allora deputato del PD Marco Fedi.
  Sottolineando che l'attenzione per le comunità italiane nel mondo dovrebbe tradursi in provvedimenti concreti – di cui non trova traccia nella legge di bilancio attualmente all'esame del Parlamento –, rileva che la data indicata – il 12 ottobre – risulta divisiva e fa riferimento ad una spedizione – peraltro commissionata da un altro Paese, la Spagna – che poco ha a che fare con l'epopea degli emigrati italiani nel mondo.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP), condividendo la delicatezza e la complessità della scelta di una data condivisa, sottolinea la necessità di avviare una riflessione approfondita sul tema, avvalendosi anche dell'ausilio degli storici. Condivide le perplessità sulla data del 12 ottobre 1492, tenuto conto che all'epoca l'Italia non esisteva ancora come Stato nazionale e la spedizione di Colombo fu finanziata da un altro Paese. Ricorda che fin dalla prima rilevazione statistica – nel 1876 – l'emigrazione italiana si è sempre diretta prevalentemente verso i Paesi nel vecchio continente – e non verso le Americhe –, invita a valutare come data alternativa l'8 agosto, in cui si commemora – per iniziativa dell'allora Ministro per gli italiani del mondo, Mirko Tremaglia – la tragedia di Marcinelle, avvenuta l'8 agosto del 1956 nella miniera del Bois du Cazier in Belgio: quel giorno, un devastante incendio causò la morte di 262 minatori, di cui ben 136 italiani. Segnala che, peraltro, l'obiezione che in quel periodo dell'anno le scuole siano chiuse è superata dai fatti, dato che da anni gli istituti scolastici dedicano una particolare attenzione a quel tragico evento, che riveste grande rilevanza simbolica.
  Si associa, infine alle considerazioni del collega Porta sull'assenza, nella legge di bilancio, di misure concrete a favore delle comunità degli italiani all'estero.

  Simone BILLI (LEGA), evidenziando che il proprio partito – vocato alla concretezza – porterà a compimento i pur lodevoli – ma vani – tentativi delle altre forze politiche, sottolinea che la data della scoperta dell'America ha un enorme valore simbolico anche alla luce del legame transatlantico che accomuna tutti gli italiani.

  Andrea DI GIUSEPPE (FDI), anche in qualità di eletto nella circoscrizione dell'America settentrionale e centrale, ringrazia il relatore per l'iniziativa assunta e dichiara di condividere la scelta del 12 ottobre: a suo avviso, tale data troverebbe il consenso Pag. 52di gran parte dei nostri connazionali all'estero, la cui opinione è assai più significativa delle pur legittime osservazioni che possono scaturire da un dibattito tra gli storici.

  Federica ONORI (M5S) sottolinea la necessità di adottare un approccio più possibile unitario, sulla scorta della discussione avviata nella scorsa legislatura: preannuncia che, in questo spirito, il Movimento 5 Stelle si appresta a presentare una proposta di legge sullo stesso tema. A suo avviso, la data indicata dal relatore rischia di essere divisiva, suscitando le riserve degli italiani emigrati in Paesi diversi dagli Stati Uniti. Auspica, quindi, l'individuazione di una data capace di coagulare un consenso più ampio.

  Andrea ORSINI (FI-PPE), ricorda che la scelta della data era già stata oggetto di un acceso dibattito nella XVIII legislatura. Sottolinea la necessità di istituire la Giornata degli italiani nel mondo, per celebrare non solo la memoria storica dell'emigrazione, ma anche le attuali comunità di italiani all'estero, capaci di ritagliarsi ruoli sempre più qualificati ed autorevoli nelle società di destinazione.
  A suo avviso, la scelta della tragedia di Marcinelle – dove, peraltro, morirono molte persone di nazionalità diversa da quella italiana – rischia di essere fuorviante, dal momento che una giornata di celebrazione dovrebbe valorizzare anche i successi e non solo i risvolti drammatici dell'emigrazione. Per altro verso, la data della scoperta dell'America ha il pregio di essere universalmente riconosciuta dagli storici come un punto di svolta, la vera cesura tra il Medioevo e la storia moderna, l'avvio di un processo di globalizzazione culturale, economica e scientifica che si è realizzata anche grazie al contributo essenziale degli emigranti italiani. Segnala, altresì, che tale data ribadisce l'importanza del legame transatlantico, che unisce l'Europa – non solo l'Italia – all'intero mondo occidentale.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP) concorda con l'impostazione metodologica suggerita dal collega Ricciardi, che mira ad approfondire le ragioni profonde di istituire una Giornata degli italiani nel mondo partendo da un'analisi accurata delle origini e delle dinamiche della nostra emigrazione. Pur consapevole che la maggioranza ha piena legittimità ad imporre la data indicata nella proposta di legge in esame, auspica che possa svilupparsi un confronto sereno a proficuo per individuare una soluzione condivisa ed unitaria: concorda, peraltro, sulle riserve sollevate dal collega Porta riguardo alla figura di Colombo, scelta assai discutibile per una maggioranza che si professa paladina dei valori e dei simboli della nazione.

  Franco TIRELLI (NM(N-C-U-I)-M) preannuncia, a nome della propria componente politica, pieno sostegno alla proposta di legge in esame e, dunque, alla scelta della data del 12 ottobre.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP), sottolineando che il tema merita un approccio meno burocratico e più meditato, auspica che la Farnesina possa offrire un contributo alla discussione attraverso le sue strutture competenti per materia, anche promuovendo una interlocuzione con le organizzazioni di rappresentanza delle comunità italiane nel mondo, al fine di acquisire le loro valutazioni.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI, ringrazia i deputati Quartapelle ed Amendola per le opportune sollecitazioni. Sottolinea, tuttavia, la difficoltà del proprio Dicastero ad assumere iniziative che possano condizionare il dibattito parlamentare, tenuto conto che la proposta di legge nasce proprio all'interno del Parlamento. Respinge, quindi, le critiche alla legge di bilancio avanzata dal deputato Porta, osservando che i programmi per gli italiani all'estero – a differenza delle politiche di cooperazione allo sviluppo – non hanno subito alcun taglio.
  Riguardo alla data, esprime riserve sull'ipotesi dell'8 agosto, dal momento che il dramma di Marcinelle ha una particolare valenza solo per alcune categorie di lavoratori emigranti italiani: a suo avviso, la Pag. 53scoperta dell'America ha invece un valore universale e la figura di Colombo presenta una forte carica simbolica.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP), ringraziando il sottosegretario Silli per i chiarimenti, ribadisce l'intenzione del proprio Gruppo politico di contribuire alla redazione di un testo di legge condiviso, senza alcuna volontà ostruzionistica. Evidenziando di non avere riserve di ordine generale sulla figura di Cristoforo Colombo – che anzi ha sempre difeso quando ha ricoperto incarichi di Governo – propone di svolgere un breve ciclo di audizioni per approfondire le implicazioni di carattere storico connesse alla scelta della data.

  Arnaldo LOMUTI (M5S) sia associa alla richiesta del collega Amendola di svolgere una breve attività istruttoria, con l'obiettivo di pervenire a soluzione condivise.

  Paolo FORMENTINI, presidente, segnala che nella scorsa legislatura l'iter delle proposte di legge di contenuto analogo si è protratto a lungo, a causa della indisponibilità del Partito democratico di accettare la data del 12 ottobre, in luogo della quale fu proposta una data commemorativa di Dante Alighieri, anch'egli peraltro espressivo dell'Italia preunitaria.
  Evidenzia che le comunità di connazionali all'estero identificano nella figura di Colombo un simbolo del loro riscatto, l'emblema di un percorso che li ha portati ad integrarsi pienamente nelle comunità di accoglienza, oltre che una metafora del già citato – e profondo – legame transatlantico.
  Anche sulla base della esperienza maturata della XVIII legislatura, e della difficile opera di mediazione allora condotta insieme alla collega Quartapelle – esprime riserve, dunque, sulla possibilità che il dibattito e gli approfondimenti determino, di per sé, una soluzione condivisa.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP), ricorda, a tale proposito, che nella precedente legislatura il Partito democratico – pur essendo in maggioranza – rinunciò a far calendarizzare la proposta di legge in Aula proprio perché mancava l'accordo sulla data per la celebrazione della Giornata. Ribadisce che, a suo avviso, il metodo di approfondimento storico suggerito dal collega Toni Ricciardi potrebbe contribuire a creare un approccio unitario.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP), pur apprezzando le considerazioni espresse dal sottosegretario Silli, rileva che la scelta del 12 ottobre potrebbe rivelarsi sbagliata per due ordini di motivi; in primo luogo, con l'inizio dell'epopea americana, essa segna anche l'inizio di quattro secoli di crisi per la regione mediterranea e, dunque, anche per l'Italia; in secondo luogo, la figura di Colombo non è un patrimonio comune per tutti gli emigrati italiani, ma solo per quelli del Nord America. Peraltro, a suo avviso, il richiamo al legame transatlantico rischia di produrre i rischi che Habermas ha individuato nell'«uso pubblico della storia».

  Paolo FORMENTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, propone di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 11 di lunedì 16 gennaio 2023.

  La Commissione concorda.

  Paolo FORMENTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.