CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 aprile 2024
295.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 100

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 24 aprile 2024. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA. – Interviene il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi.

  La seduta comincia alle 9.40.

Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione.
C. 1665 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

  Salvatore DEIDDA, presidente, ricorda che nella seduta di ieri è stata svolta la relazione introduttiva ed è stata avviata la discussione.

  Erik Umberto PRETTO (LEGA), relatore, presenta e illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo MoVimento 5 Stelle ha presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 2).

  Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Edoardo RIXI esprime un orientamento positivo sulla proposta di parere favorevole del relatore.

  Valentina GHIO (PD-IDP), come già ribadito ieri nel corso dell'esame preliminare, nonché nel corso della discussione presso la Commissione Affari costituzionali, fa presente che la sua forza politica nutre sul provvedimento in esame numerose perplessità.
  In primo luogo, appare sbagliato il metodo prescelto: l'introduzione di una legge di questa portata, che va a scardinare il sistema di regolazione dei rapporti fra autonomie, avrebbe richiesto un percorso assaiPag. 101 più articolato e un confronto ben più approfondito; anche perché non vi sono scadenze pressanti che impongano una simile accelerazione ed essa sembra semmai dovuta ad obiettivi di genere diverso.
  In secondo luogo, rispetto a un regionalismo segnato da maggiore autonomia, quale quello sostenuto anche dal PD nel passato, l'assetto istituzionale oggi portato innanzi dalla maggioranza appare radicalmente diverso; esso inoltre non tiene conto dei profondi mutamenti intervenuti negli ultimi anni, vale a dire la pandemia, la crisi economica e le numerose crisi geopolitiche in atto, che hanno condotto, anche nelle materie di competenza della Commissione, quali logistica e portualità, a diseguaglianze sempre più significative.
  Esso introduce poi quello che si potrebbe definire un regionalismo competitivo, che avrà un forte impatto, dal momento che vi sono già ora regioni più forti da un punto di vista economico e regioni viceversa più deboli, che saranno destinate a rimanere indietro. Se i costituenti, osserva, hanno disegnato un regionalismo invece cooperativo e solidaristico è perché erano acutamente consapevoli delle profonde diseguaglianze esistenti fra le varie aree della Penisola.
  Se pure l'obiettivo fosse quello – come affermato dalla maggioranza – di andare a superare tali diseguaglianze, esso potrebbe essere raggiunto solo tramite l'erogazione di risorse aggiuntive; invece, la riforma introdotta dal provvedimento in esame è chiaramente disegnata in invarianza di spesa. Cade dunque la «foglia di fico» usata per occultare i problemi che pure sono stati evidenziati più volte in audizione, dalla Fondazione GIMBE ad esempio.
  Quanto ai livelli essenziali delle prestazioni (LEP), essi sono ancora in fase di definizione e l'Ufficio parlamentare di bilancio ha chiaramente evidenziato delle criticità: si tratta infatti di parametri numerici che in alcuni ambiti possono rivestire una loro utilità, ma in altre materie tracciano solo delle linee di tendenza.
  L'elemento fondamentale, ribadisce, è che l'autonomia differenziata non è ulteriormente finanziata: tutto si fonda sul trattenimento di parte delle imposte riscosse sul territorio e ciò porrà talune regioni in forte difficoltà.
  Tutte le problematiche evidenziate appaiono assai rilevanti e portano a ritenere che il provvedimento avrà un impatto fortemente negativo sulla vita delle persone. Per queste ragioni, preannunzia voto contrario della propria forza politica sulla proposta di parere del relatore.

  Giorgio FEDE (M5S) manifesta viva preoccupazione per il contenuto del provvedimento in esame. Riconosce che esso discende dalla volontà di dare attuazione al dettato dell'articolo 116 della Costituzione, ma sottolinea con forza che uno dei presidi che più validamente hanno assicurato lo sviluppo del nostro Paese dopo la seconda guerra mondiale è che, per lungimirante scelta dei Costituenti, esso non è mai stato una mera federazione di regioni.
  Afferma poi che è ben chiaro che ogni deputato rappresenta un territorio, con le sue specifiche caratteristiche socio-economiche e geografiche; la finalità della Repubblica è però quella di garantire a tali territori uno sviluppo equo e armonioso. Definisce la prospettiva disegnata dal provvedimento invece imbarazzante, perché esso accentua le profonde differenze già esistenti fra Nord e Sud. Bisognerebbe garantire uno sviluppo complessivo in un sistema che non sia opportunisticamente regionalistico, perché altrimenti si perde una necessaria visione d'insieme.
  Conclude affermando che la soluzione portata avanti dalla maggioranza non garantisce le giuste prospettive di sviluppo e per questo motivo preannunzia voto contrario della sua forza politica sulla proposta di parere del relatore.

  Antonino IARIA (M5S) richiama la propria personale esperienza, di cittadino nato in Calabria ma cresciuto in Piemonte, e che dunque ben conosce quali siano le profonde diseguaglianze che attraversano e dividono tutto il Paese. Ricorda un titolo del giornale Avvenire di Calabria, che ha parlato di una Calabria prigioniera della Pag. 102spesa storica regionale: concetto a suo avviso di fondamentale rilevanza, specialmente in tema di trasporti e infrastrutture. Afferma con forza che l'autonomia differenziata avrà un impatto a dir poco disastroso sulle regioni del Mezzogiorno.
  Rivolgendosi poi ai colleghi della Lega, dichiara di aver ben compreso che si tratta di una bandiera della loro forza politica, al pari del ponte sullo Stretto; al tempo stesso, però, occorre riflettere sul fatto che ad esempio su una materia importante come le grandi reti di trasporto occorre una pianificazione a livello nazionale ed europeo. Il fatto che le regioni assumano autonomia in tale materia porterà a una totale frammentazione, per cui ognuno sarà padrone in casa propria ma nessun soggetto avrà più la minima rilevanza a livello internazionale.
  Ribadisce dunque il voto contrario della propria forza politica. Del resto, conclude, persino la Lega è consapevole che quella imboccata è una strada senza uscita, tanto che a livello propagandistico sostiene l'autonomia differenziata, ma parlando con gli operatori del settore tiene un atteggiamento ben diverso. Si chiede poi con quale coraggio, visto che ormai la Lega ambisce a non rappresentare più solo gli interessi del Nord, i deputati leghisti meridionali sosterranno il provvedimento.

  Domenico FURGIUELE (LEGA) ricorda in primo luogo di essere anch'egli calabrese. In proposito, fa presente che l'autonomia differenziata è frutto di un percorso assai articolato e che essa prevede alcuni passaggi dirimenti, affidati alla responsabilità delle singole regioni; inoltre, sono conservati e operanti i fondi perequativi. Rivendica poi la circostanza che i LEP, già previsti dall'ordinamento, non sono mai stati individuati, e che appunto questa sarà l'occasione per farlo; ancora, il disegno di legge in esame prevede per i LEP la copertura integrale di bilancio. Ricorda inoltre che il Governo si è sempre speso per il Mezzogiorno: ad esempio, postando 3 miliardi di euro sulla strada statale n. 106, grandissima opera di indubitabile utilità pubblica. Non ravvede poi alcuna conflittualità fra il provvedimento e i progetti da definirsi a livello europeo.
  Conclude ribadendo che il maggiore sviluppo di alcune regioni non dovrebbe impedire alle stesse di usufruire di maggiori livelli di autonomia. Il regionalismo che è stato immaginato è nel senso della responsabilizzazione: se le regioni meridionali non si determineranno, sull'energia, sull'eolico, sul fotovoltaico, vuol dire che non avranno avuto il coraggio di credere in se stesse.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 1).

  Salvatore DEIDDA, presidente, dichiara conseguentemente preclusa la votazione della proposta alternativa di parere del gruppo MoVimento 5 Stelle (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 10.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 24 aprile 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.05 alle 10.10.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 24 aprile 2024. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA.

  La seduta comincia alle 10.10.

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo PD-IDP ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

  Salvatore DEIDDA, presidente, comunica che, a seguito della riunione dell'ufficioPag. 103 di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 10 aprile 2024, è stato predisposto il seguente programma dei lavori della Commissione:

PROGRAMMA DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO APRILE – GIUGNO 2024

APRILE

  Esame della proposta di legge Centemero C. 1084 recante disposizioni concernenti l'adozione di una disciplina temporanea per la sperimentazione dell'impiego di sistemi di intelligenza artificiale (compatibilmente con la programmazione dei lavori della X Commissione Attività produttive).

  Esame della risoluzione Ghirra 7-00176 – Misure a tutela della mobilità della regione Sardegna.

  Esame delle proposte di legge Casu C. 347 e Gaetana Russo C. 805 – Disposizioni in materia di cancellazione dai pubblici registri dei veicoli fuori uso sottoposti a fermo amministrativo.

  Indagine conoscitiva sulle prospettive della mobilità verso il 2030: dalla continuità territoriale all'effettività del diritto alla mobilità extraurbana.

  Seguito dell'esame della proposta di legge C. 926 Cantone – Disposizioni per la sostituzione degli automezzi e delle attrezzature azionati da motori endotermici con automezzi e attrezzature ad alimentazione elettrica, ibrida o a idrogeno negli aeroporti di interesse nazionale.

MAGGIO

  Seguito dell'esame degli argomenti previsti per il mese precedente e non conclusi.

  Esame della proposta di legge Longi C. 1316 ed altri – Modifiche alla legge 11 gennaio 2018, n. 5, e altre disposizioni in materia di organizzazione e funzionamento dei call center, di formazione del personale, di tutela dell'occupazione e di protezione dei consumatori (compatibilmente con la programmazione dei lavori della X Commissione Attività produttive).

  Seguito dell'esame congiunto della proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva (UE) esperti 2015/413 intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale (COM(2023) 126 final), della proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la patente di guida (COM(2023) 127 final) e della proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull'effetto a livello di Unione di determinate decisioni di ritiro della patente di guida (COM(2023) 128 final.

  Seguito dell'esame della comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo e al Consiglio – La politica di ciberdifesa dell'UE (JOIN(2022) 49 final) (in congiunta con la IV Commissione Difesa).

GIUGNO

  Seguito dell'esame degli argomenti previsti per il mese precedente e non conclusi.

  Saranno inoltre iscritti all'ordine del giorno: i disegni di legge di conversione di decreti-legge; gli atti del Governo e le proposte di nomina assegnati alla Commissione; atti dell'Unione europea di interesse della Commissione; i progetti di legge da esaminare in sede consultiva.

  La seduta termina alle 10.15.