CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 aprile 2024
295.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO
Pag. 6

ESAME DI DELIBERAZIONI DEL GOVERNO AI SENSI DELL'ARTICOLO 3 DELLA LEGGE 21 LUGLIO 2016, N. 145

  Mercoledì 24 aprile 2024. — Presidenza del vicepresidente della III Commissione, Paolo FORMENTINI.

  La seduta comincia alle 14.50.

Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2023, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2024.
(Doc. XXVI, n. 2).
(Seguito esame e conclusione – Approvazione di una relazione all'Assemblea).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 aprile scorso.

  Paolo FORMENTINI, presidente e relatore per la III Commissione, dà conto delle sostituzioni.
  In via preliminare, informa i colleghi che è stato assegnato alle Commissioni riunite III e IV lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo di cui all'articolo 4, comma 1, della legge 21 luglio 2016, n. 145, per il finanziamento di nuove missioni internazionali da avviare nel 2024, indicate nella deliberazione del Consiglio dei ministri 26 febbraio 2024 (Atto n. 151). Il termine per l'espressione del parere è il 13 maggio.
  Avverte, altresì, che allo scadere del termine per la presentazione di emendamenti, fissato alle ore 12 dello scorso lunedì 15 aprile, sono stati presentati sette emendamenti alla proposta di relazione formulata dai relatori (vedi allegato 1).
  È stata, inoltre, presentata dal gruppo AVS una proposta alternativa di relazione alla proposta di relazione formulata dai Pag. 7relatori (vedi allegato 2); segnala che tale proposta alternativa sarà posta in votazione solo nel caso in cui venga respinta la proposta dei relatori.
  Sottolinea che, in caso di approvazione di proposte emendative, i relatori, prima della votazione conclusiva sulla relazione, procederanno, se necessario, a riformulare le premesse di quest'ultima, per tenere conto della portata delle modifiche approvate ed eventualmente apportare limitate correzioni di forma.
  Chiede, quindi, ai relatori e al Governo di esprimere il parere sugli emendamenti presentati e sulla proposta alternativa di relazione.

  Paola Maria CHIESA (FDI), relatrice per la IV Commissione, fa presente, preliminarmente, che nella proposta di relazione all'Assemblea presentata dai relatori nella precedente seduta, nella scheda n. 13/2024, relativa al personale militare impiegato per le esigenze connesse con le missioni internazionali in Medio Oriente e Asia, deve ricomprendersi anche il personale militare impiegato in Kuwait.
  Anche a nome del relatore per la III Commissione, onorevole Formentini, formula quindi un parere favorevole sull'emendamento 1, a prima firma del deputato Amendola, purché riformulato in termini di impegnare il Governo nell'ottica della tutela del ruolo e della reputazione nazionale della regione, a valutare l'opportunità di prevedere ulteriori risorse finanziarie per sostenere l'implementazione degli aiuti umanitari; parere contrario sull'emendamento 2, a prima firma del deputato Amendola; parere favorevole sull'emendamento 3, a prima firma del deputato Graziano, purché riformulato nel senso di impegnare il Governo nel conseguimento degli obiettivi della missione in oggetto, ad operare affinché si possa giungere al rafforzamento delle capacità delle forze di sicurezza nigerine, uno degli elementi propedeutici al ripristino dell'ordine costituzionale; parere contrario sull'emendamento 4, a prima firma del deputato Graziano; parere favorevole sull'emendamento 5, a prima firma del deputato Graziano, purché riformulato nel senso di impegnare il Governo alla luce delle fragilità e maggiore volatilità del contesto internazionale in tale periodo storico, a valutare l'opportunità di prevedere ulteriori risorse finanziare per sostenere le attività di cooperazione civile-militare intese a fronteggiare, nei casi di necessità e urgenza, le esigenze di prima necessità della popolazione locale; parere favorevole sull'emendamento 6, a prima firma del deputato Amendola, purché riformulato nel senso di impegnare il Governo a valutare l'opportunità di aumentare le risorse previste per la cooperazione allo sviluppo e, infine, parere favorevole sull'emendamento 7, a prima firma del deputato Graziano, purché riformulato nel senso di impegnare il Governo, nell'ottica della prevenzione, protezione e contrasto alla violenza di genere sulle donne e le bambine, soprattutto quando usate come tattica di guerra, la tutela e il rispetto dei loro diritti umani, nonché misure a sostegno di iniziative di pace promosse dalle donne, a valutare l'opportunità di prevedere ulteriori risorse finanziare per sostenere l'implementazione della risoluzione Consiglio di sicurezza dell'ONU (CdS) n. 1325 del 31 ottobre 2000 e risoluzioni successive del CdS, su donne, pace e sicurezza.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI esprime parere conforme ai relatori.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP), in via generale, osserva che quasi tutte le proposte di riformulazione del Governo recano tutta la formula «a valutare l'opportunità di»: a suo avviso, si tratta di una espressione adeguata per gli ordini del giorno, ma del tutto impropria se applicata alle proposte emendative. È invece opportuno che i relatori e l'Esecutivo si esprimano con più nettezza sugli emendamenti presentati dal proprio Gruppo.

  Paola Maria CHIESA (FDI), relatrice per la IV Commissione anche a nome del relatore per la III Commissione, formula un parere contrario sulla proposta alternativa di relazione presentata dal gruppo di AVS.

  Paolo FORMENTINI, presidente e relatore per la III Commissione, avverte che le Pag. 8Commissioni passano adesso all'esame degli emendamenti.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Amendola 1, di cui è cofirmataria, ed associandosi alle considerazioni appena esposte dal collega Amendola, si dichiara non disponibile ad accettare la proposta di riformulazione, per ragioni eminentemente di ordine politico: a suo avviso, è infatti improprio che relatori e Governo chiedano di spostare l'impegno ad aumentare le risorse finanziarie per gli aiuti umanitari ai palestinesi nella scheda 43/2024, relativa al complesso delle iniziative di cooperazione allo sviluppo; la proposta emendativa in esame, infatti, riguarda specificatamente la condizione della popolazione civile a Gaza e dunque deve essere necessariamente riferita alla scheda 9/2024, relativa alla missione bilaterale di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) osserva che l'emendamento Amendola 1 prevede ulteriori risorse finanziarie da destinare alla missione bilaterale di addestramento delle Forze di sicurezza palestinesi, affinché gli aiuti umanitari destinati alla popolazione della Striscia di Gaza possano essere regolarmente distribuiti. Osserva che rafforzare la sicurezza e l'ordine pubblico nella regione consentirebbe alle associazioni che operano nell'ambito della cooperazione allo sviluppo di svolgere pienamente il loro lavoro ed esorta, pertanto, a formulare un parere favorevole con riferimento al testo originario dell'emendamento.

  Francesca GHIRRA (AVS) associandosi alle riflessioni dei colleghi che l'hanno preceduta, sollecita i relatori e il rappresentante dell'Esecutivo a rinunciare alla proposta di riformulazione, ripristinando il testo originario dell'emendamento.

  Marco PELLEGRINI (M5S), intervenendo sull'emendamento Amendola 1, relativo alla missione di addestramento delle Forze di sicurezza palestinesi di cui alla scheda 9/2024, rileva che tale missione origina da un accordo intercorso già dal 2012. Osserva, pertanto, che alla luce della situazione internazionale riguardante, in special modo, Gaza e la Cisgiordania, occorre prevedere ulteriori risorse finanziarie a sostegno della missione. Condividendo, inoltre, la richiesta al Governo fatta dagli altri colleghi intervenuti di rivedere la propria posizione, auspica che l'Esecutivo ritiri la riformulazione presentata all'emendamento Amendola 1.

  Federica ONORI (AZ-PER-RE), condividendo le valutazioni dei colleghi, aggiunge che la scheda 43/2024 afferisce ad un'area geografica molto ampia, mentre l'incremento delle risorse richiesto con l'emendamento è circoscritto ai territori palestinesi. La riformulazione inoltre non appare perspicua sotto un profilo linguistico.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Amendola 1.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Amendola 2, di cui è cofirmataria, sollecita i colleghi a prendere atto degli esiti del rapporto, pubblicato ieri, redatto dalla commissione indipendente delle Nazioni Unite incaricata di indagare sulle accuse di coinvolgimento di personale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi in Medio Oriente (UNRWA) negli attentati terroristici di Hamas del 7 ottobre 2023. Ad avviso della commissione – che ha svolto un'imponente istruttoria, attraverso duecento interviste e con il coinvolgimento di numerosi Paesi ed organizzazioni internazionali – Israele non ha fornito prove sufficienti a dimostrare tale coinvolgimento. Ricorda altresì che, nonostante le accuse di Israele, Paesi come Spagna, Norvegia, Irlanda e Belgio non hanno mai sospeso i finanziamenti alla citata Agenzia ONU; altri – come Unione Europea, Svezia, Canada, Germania, Giappone e Francia – dopo una breve sospensione precauzionale hanno ripreso l'erogazione dei contributi ad UNRWA che, peraltro, è fondamentale nella fornitura dei servizi essenziali – sanità, scuola, trasporti – alla Pag. 9popolazione palestinese, non solo a Gaza e in Cisgiordania, ma anche nei Paesi che ospitano consistenti comunità di profughi, quali Siria, Giordania e Libano. A suo avviso, il Governo dovrebbe senza indugio riattivare i finanziamenti all'Agenzia, come pure alle organizzazioni non governative italiane che operano a Gaza e che attualmente sono invece escluse dai bandi dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.
  Preannunciando che insieme ai colleghi del Partito Democratico intende presentare una interrogazione sul tema, propone di accantonare l'emendamento in esame in vista di ulteriori approfondimenti.

  Marco PELLEGRINI (M5S), condivide le considerazioni svolte dalla collega Quartapelle Procopio e invita a non sottovalutare l'importanza della questione in discussione.

  Paola Maria CHIESA (FDI), si dichiara contraria all'accantonamento.

  Francesca GHIRRA (AVS), esprimendo rammarico per l'indisponibilità della relatrice ad accogliere le sollecitazioni dei colleghi, ribadisce l'urgenza di ripristinare l'erogazione dei fondi ad UNRWA, in ragione del ruolo centrale che essa svolge per l'assistenza alla popolazione civile palestinese. Del resto, se l'iniziale prudenza del Governo a seguito delle accuse di Israele era comprensibile, allo stato attuale è opportuno uniformarsi alle scelte già assunte da altri Paesi partner. Più in generale, auspica un deciso cambio di passo dell'Esecutivo sulla crisi in Medio Oriente.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI conferma il parere del Governo.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP) segnala che proprio in questi giorni, alla luce dell'esito dell'indagine indipendente che non ha riscontrato irregolarità da parte dell'UNRWA nella gestione dei fondi, la Francia e la Germania hanno sbloccato i propri contributi. Non comprende, quindi, perché non si voglia effettuare un approfondimento e ritiene che sia profondamente sbagliata la strategia del Governo che pone in campo iniziative umanitarie a sostegno della popolazione palestinese, come Food for Gaza, senza avvalersi del sostegno delle organizzazioni non governative e dell'UNRWA.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP) chiede che sia posta ai voti la richiesta di accantonare la proposta emendativa in esame. Ribadendo che, alla luce del citato rapporto ONU, è incomprensibile la mancata riattivazione dei fondi ad UNRWA, segnala che lo stesso Ministro degli esteri Tajani si è impegnato pubblicamente a valutarne gli esiti ed agire di conseguenza.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) ricorda che in risposta ad una sua interrogazione il viceministro degli esteri Cirielli ha fatto riferimento a prove dettagliate, fornite dalle stesse autorità israeliane, che attesterebbero in modo inconfutabile le responsabilità di UNRWA. Alla luce dei risultati della commissione di indagine delle Nazioni Unite, occorre che il viceministro informi il Parlamento delle prove ulteriori in suo possesso: diversamente, dimostrerà che la posizione del Governo è basata solo su una forma di accanimento nei riguardi dell'Agenzia e delle ong italiane impegnate in Palestina.
  Provvede, quindi, a consegnare al Presidente e, per suo tramite, al sottosegretario Silli una copia del rapporto ONU.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono la proposta di accantonamento dell'emendamento 2 Amendola e, quindi, l'emendamento 2 Amendola

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP) non accetta la riformulazione proposta all'emendamento Graziano 3 e rimarca come il gruppo del PD non abbia mai sollevato obiezioni sulla presenza di un contingente militare italiano in Niger. Osserva, tuttavia, che a seguito del recente colpo di Stato, in Niger si è venuta a determinare una situazione che ha fatto venire meno il rispetto dei principi democratici, che con l'emendamentoPag. 10 in esame s'intende invece ripristinare. Dichiara, quindi, di essere contrario al ritiro del contingente italiano, ma non comprende quali siano le forze di sicurezza nigerine che la riformulazione proposta dai relatori e dal governo intende rafforzare e chiede, dunque, chiarimenti al riguardo.

  Francesca GHIRRA (AVS) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sull'emendamento in esame, poiché riguarda una missione che, in base alla proposta alternativa di relazione di Alleanza Verdi e Sinistra, non dovrebbe essere autorizzata.

  Marco PELLEGRINI (M5S), intervenendo sull'emendamento Graziano 3, preannuncia un voto di astensione del M5S su detto emendamento. Osserva, infatti, che la proposta di riformulazione presentata dal Governo, pur dimostrandosi rispettosa dei principi democratici oggetto della missione, manca di rilevare la pericolosità della situazione attualmente esistente nella Repubblica del Niger, nonché il rischio corso dai militari italiani in missione bilaterale di supporto.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Graziano 3.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Graziano 4, di cui è cofirmataria, ritiene incomprensibile che l'Esecutivo e la maggioranza continuino a finanziare la missione di assistenza alla Guardia costiera libica che, in base a numerosi rapporti delle Nazioni Unite nonché ad inchieste giornalistiche, è responsabile di collusione con gruppi dediti alla tratta di esseri umani e della reclusione dei migranti in centri di detenzione, dove sono sottoposti a trattamenti inumani e degradanti. Ricorda che il proprio partito ha saputo svolgere una coraggiosa autocritica su questa missione, prendendo le distanze non appena sono emerse le palesi violazioni dei diritti umani poste in essere della Guardia costiera libica. Il parere contrario dei relatori e del Governo sulla proposta emendativa in esame, invece, dimostra la sostanziale indifferenza delle forze di maggioranza rispetto a tali violazioni.
  A suo avviso, non è in discussione il sostegno dell'Italia alla Libia, ma è necessario orientarlo verso attività di Institution building piuttosto che supportare istituzioni corrotte, responsabili di attività criminali.

  Francesca GHIRRA (AVS) concorda con le considerazioni testé svolte dalla collega Boldrini e chiede di sottoscrivere l'emendamento. Sottolinea, infatti, che nella proposta alternativa di relazione presentata dal proprio gruppo non viene autorizzata la partecipazione di personale della Guardia di finanza alla missione bilaterale di assistenza nei confronti delle Istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi

  Marco PELLEGRINI (M5S), si interroga circa le ragioni che inducono l'Italia a proseguire il proprio impegno nella missione di assistenza alle Istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi. A tale riguardo, infatti, rileva un contesto nel quale le operazioni di salvataggio in mare sono ostacolate e si riscontrano condotte illegali nei salvataggi intollerabili e di cui non si può non tenere conto. Ritiene, dunque, che il sostegno alla missione deve proseguire solo qualora le Istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi assicurino il rispetto dei diritti umani, nonché il diritto internazionale e, per tali ragioni, preannuncia un voto favorevole da parte del proprio gruppo sull'emendamento in discussione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Graziano 4.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Graziano 5, di cui è cofirmatario, ne accetta la riformulazione, ma solo per rispetto al personale delle forze armate impiegato nelle missioni. Ribadisce, infatti, che la formula proposta dal Governo «a valutare l'opportunità di» denota una totale incapacità di assumere decisioni chiare e coerenti.

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  Le Commissioni approvano l'emendamento Graziano 5, come riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP) illustra l'emendamento 6 Amendola, volto a reintegrare il taglio di 50 milioni di euro che nell'anno precedente è stato operato nei confronti della cooperazione allo sviluppo. Domanda, quindi, quali siano le ragioni per cui non si ritiene di accogliere questo emendamento quando lo stesso Governo afferma di volersi adoperare per la medesima finalità. Considera, quindi, troppo debole la riformulazione proposta dalla relatrice e dal Governo ed invita le forze della maggioranza ad essere più coraggiose, incoraggiando il Governo ad impegni più stringenti, in coerenza con quanto affermato in occasione del varo del Piano Mattei.

  Paola Maria CHIESA relatrice, conferma il proprio parere contrario sull'emendamento Amendola 6.

  Marco PELLEGRINI (M5S), intervenendo sull'emendamento Amendola 6, preannuncia, un voto favorevole da parte del proprio gruppo, chiedendo, tuttavia, chiarimenti ai colleghi firmatari se l'intendimento di aumentare le risorse previste per la cooperazione allo sviluppo sia riferito anche allo sminamento umanitario.

  Stefano GRAZIANO (PD-IDP), rispondendo al chiarimento chiesto dal collega Pellegrini, precisa che l'emendamento Amendola 6 – di cui è anch'esso firmatario – si riferisce unicamente alla cooperazione allo sviluppo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Amendola 6.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Graziano 7, di cui è cofirmataria, ricorda che l'Italia si è sempre distinta nella implementazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU n. 1325 del 2000, finalizzata a valorizzare il ruolo delle donne nei processi di pace. A suo avviso, proprio in ragione di questa consolidata attenzione, è opportuno che il Governo assuma un impegno concreto ad incrementare le risorse finanziarie destinate a tale scopo, ripristinando la formulazione originaria dell'emendamento. Rifiuta, pertanto, la proposta di riformulazione avanzata dei relatori.

  Francesca GHIRRA (AVS) chiede di sottoscrive l'emendamento e si associa alle riflessioni che chiedono un impegno forte su un tema come quello della prevenzione, protezione e contrasto alla violenza di genere su donne e bambine, sul quale non dubita che ci sia un'ampia convergenza. Sottolinea, quindi, l'importanza dell'impegno proposto con l'emendamento ed invita a valutare la sua approvazione nel testo proposto dai presentatori.

  Marco PELLEGRINI (M5S), chiede di sottoscrivere l'emendamento Graziano 7 e dichiara di condividere la richiesta rivolta alla relatrice e al Governo di ritirare la richiesta di riformulazione presentata in considerazione dell'assenza di alcun rischio di natura finanziaria. Osserva, infatti, la rilevanza etica della scelta di prevedere ulteriori risorse finanziarie per sostenere l'implementazione della risoluzione Consiglio di sicurezza dell'Onu (CdS) n. 1325 del 31 ottobre 2000, ribadendo, ulteriormente, l'assenza di nocumento per la finanza pubblica.

  Paola Maria CHIESA (FDI) conferma il proprio parere.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD-IDP) ribadisce la necessità di incrementare il plafond di 1 milione di euro attualmente previsto, sollecitando il Governo a motivare le ragioni di un eventuale diniego.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Graziano 7.

  Paolo FORMENTINI, presidente e relatore per la III Commissione, avverte che, essendosi concluso l'esame degli emendamenti,Pag. 12 le Commissioni passano ora alla votazione conclusiva sulla proposta di relazione all'Assemblea presentata dai relatori. Ribadisce, inoltre, che le proposte alternative saranno poste in votazione solo nel caso di reiezione della proposta dei relatori.

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP), intervenendo in sede di dichiarazione di voto, stigmatizza l'indisponibilità della maggioranza e del Governo a stabilire un dialogo costruttivo e rispettoso delle prerogative delle opposizioni. Si tratta di una condotta che umilia l'intero Parlamento, costretto ad accettare le imposizioni dell'Esecutivo senza possibilità di fornire alcun contributo alla discussione. Evidenzia che, peraltro, le proposte emendative presentate non avevano alcuna finalità ostruzionistica, ma erano orientate unicamente a migliorare l'azione del nostro Governo nell'ambito delle missioni internazionali.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP) lamenta che il silenzio della maggioranza e del Governo alle richieste di chiarimenti delle opposizioni fa perdere il senso di prendere parte ai lavori delle Commissioni e lascia cadere nel vuoto ogni possibilità di poter discutere nel merito. Ribadisce che altri Paesi hanno già ritirato i loro militari dal Niger e ritiene che sia legittimo chiedere delucidazioni su cosa rimarranno a fare i nostri militari e doveroso dare risposte. Infatti, senza la disponibilità al dialogo e al confronto si rischia di minare la dialettica parlamentare e lo stesso ruolo del Parlamento. Anche riguardo alle ragioni che ancora escludono l'UNRWA dai fondi per la cooperazione allo sviluppo nella regione palestinese nonostante non sia stata provata alcuna irregolarità nella loro gestione non è giunta alcuna spiegazione. Si rammarica pertanto di non aver potuto esercitare con pienezza in questo dibattito le proprie prerogative parlamentari.

  Federica ONORI (AZ-PER-RE), associandosi alle considerazioni dei colleghi, ritiene sconcertante che il rappresentante dell'Esecutivo non sia in grado di fornire alcuna risposta ai rilievi di merito sollevati dalle opposizioni. Esprime tuttavia una dichiarazione di voto complessivamente favorevole sulla Relazione.

  Marco PELLEGRINI (M5S), intervenendo in dichiarazione di voto sulla proposta di relazione all'Assemblea formulata dai relatori, rileva che – rispetto ai temi specifici e alle osservazioni puntuali sollevate dalle opposizioni – vi è un'assoluta mancanza di volontà e apertura al confronto da parte della maggioranza e del Governo, invitandoli ad avere rispetto verso i gruppi di opposizione. Osserva, peraltro, relativamente alla missione di assistenza alle Istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi, che la condotta della guardia costiera libica suscita molte perplessità. Ritenendo, ancora, la Repubblica del Niger politicamente instabile a seguito dell'intervenuto colpo di stato, si chiede le ragioni che inducono a proseguire nella missione bilaterale di supporto di cui alla scheda 17/2024 e invita la maggioranza e il Governo a spiegare gli obiettivi che si intendono perseguire con suddetta missione. Precisa, infine, di non essere contrario all'attività di addestramento di militari ucraini, ma chiede al Governo di chiarire se tale attività di addestramento verrà o meno condotta esclusivamente in territorio italiano.

  Francesca GHIRRA (AVS), intervenendo in sede di dichiarazione di voto, stigmatizza, a sua volta, l'indisponibilità del Governo a fornire risposte alle sollecitazioni puntuali e non ostruzionistiche delle opposizioni. Preannuncia, quindi, il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di relazione all'Assemblea presentata dai relatori.

  Nessuno chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano la proposta di relazione all'Assemblea presentata dai relatori (vedi allegato 4), risultando, pertanto, precluse le proposte alternative di relazione presentate.

  La seduta termina alle 16.15.