CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 aprile 2024
295.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 186

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 24 aprile 2024. — Presidenza del presidente Mirco CARLONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste Luigi D'Eramo.

  La seduta comincia alle 9.

Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione.
C. 1665 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Davide BERGAMINI (LEGA), relatore, fa presente che la XIII Commissione Agricoltura è chiamata ad esprimere il prescritto parere sul provvedimento in esame, approvato dal Senato e all'esame della I Commissione Affari costituzionali.
  Osserva che il disegno di legge consta di 11 articoli e reca disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione.Pag. 187
  In particolare, evidenzia che l'articolo 1 definisce le finalità del disegno di legge, che è volto a definire i principi generali per l'attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, in attuazione dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, e per la modifica e la revoca delle stesse, nonché le relative modalità procedurali di approvazione delle intese tra lo Stato e le singole regioni previste dal medesimo terzo comma.
  Segnala che l'articolo 2 disciplina il procedimento di approvazione delle intese tra Stato e regioni.
  Fa presente che l'articolo 3 delinea la procedura per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni nelle materie di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, la quale ruota intorno al potere del Governo di adottare, entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del disegno di legge in esame, uno o più decreti legislativi, per l'individuazione dei LEP, i cui schemi sono trasmessi alle Camere per l'espressione del parere da parte delle Commissioni parlamentari competenti per materie, nonché di quelle competenti per i profili finanziari. Evidenzia che l'articolo 3 specifica, altresì, quali sono, tra le materie di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, quelle in riferimento alle quali i predetti decreti legislativi provvederanno alla determinazione dei LEP. Sottolinea che l'articolo demanda a tali decreti legislativi, inoltre, la determinazione delle procedure e delle modalità operative per il monitoraggio dell'effettiva garanzia in ciascuna regione della erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni. Si fa salvo l'esercizio del potere sostitutivo del Governo. Segnala che l'articolo prevede, altresì, che i LEP siano periodicamente aggiornati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sui cui relativi schemi sono acquisiti i pareri della Conferenza unificata, nonché delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari.
  Per quanto riguarda la competenza della Commissione Agricoltura, segnala che il comma 3 dell'articolo in esame prevede che i LEP concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale sono determinati, tra l'altro, in materia di tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali, della ricerca scientifica e tecnologica, nonché dell'alimentazione, materie che possono interessare, direttamente o indirettamente, il settore primario. Sottolinea che restano, invece, escluse dall'opera di determinazione dei LEP affidata ai decreti legislativi di cui al comma 1 alcune materie di legislazione concorrente, tra cui le casse rurali e gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.
  Osserva che l'articolo 4 disciplina i princìpi per il trasferimento delle funzioni, con le relative risorse umane, strumentali e finanziarie, attinenti a materie o ambiti di materie riferibili ai LEP, che può avvenire soltanto dopo la determinazione dei LEP medesimi e dei relativi costi e fabbisogni standard e nei limiti delle risorse rese disponibili in legge di bilancio.
  Evidenzia che l'articolo 5 disciplina l'istituzione di una Commissione paritetica Stato-regione-autonomie locali, con il compito di formulare proposte per l'individuazione dei beni e delle risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per l'esercizio da parte della regione delle ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia oggetto di conferimento.
  Fa presente che l'articolo 6 prevede che le funzioni amministrative trasferite alla regione in attuazione dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, sono attribuite, dalla Regione medesima, contestualmente alle relative risorse umane, strumentali e finanziarie ai comuni, salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a province, città metropolitane e Regione sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza.
  Osserva che l'articolo 7 disciplina la durata delle intese, che ciascuna di esse dovrà individuare, comunque in un periodo non superiore a dieci anni. Segnala che l'articolo prevede, altresì, che le intese possano essere modificate, con le medesime modalità previste per la loro conclusione, su iniziativa dello Stato o della Regione interessata e che le stesse potranno prevederePag. 188 i casi e le modalità con cui lo Stato o la Regione possono chiedere la cessazione della sua efficacia. Sottolinea, inoltre, che la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, il Ministero dell'economia e delle finanze o la Regione possono disporre, anche congiuntamente, verifiche e monitoraggi sugli aspetti concernenti il raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni.
  Evidenzia che l'articolo 8, commi 1 e 2, reca procedure di monitoraggio da parte della Commissione paritetica degli aspetti finanziari connessi all'attuazione dell'intesa. Segnala che il comma 3 stabilisce che la Corte dei conti riferisca annualmente alle Camere sui controlli effettuati, con riferimento in particolare alla verifica della congruità degli oneri finanziari conseguenti al trasferimento di competenze nell'ambito del regionalismo differenziato rispetto agli obiettivi di finanza pubblica e al rispetto del principio dell'equilibrio di bilancio ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.
  Fa presente che l'articolo 9 reca talune clausole finanziarie relative all'attuazione del disegno di legge e di ciascuna intesa che ne derivi.
  Segnala che l'articolo 10 reca norme in materia di misure perequative e di promozione dello sviluppo economico, della coesione e della solidarietà sociale individuando anche alcune fonti per le relative risorse.
  Infine, osserva che l'articolo 11 contiene le disposizioni transitorie e finali.

  Mirco CARLONI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, invita l'onorevole Davide Bergamini a formulare una proposta di parere.

  Davide BERGAMINI (LEGA), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame, già inviata per le vie brevi ai componenti della Commissione (vedi allegato 1).

  Mirco CARLONI, presidente, avverte che il gruppo PD-IDP ha presentato una proposta di parere alternativo (vedi allegato 2). Invita, pertanto, l'onorevole Vaccari a illustrare la proposta di parere alternativo del proprio gruppo.

  Stefano VACCARI (PD-IDP) sottolinea che il Partito Democratico ha presentato una proposta di parere alternativo in tutte le Commissioni chiamate ad esprimere il parere sul provvedimento in esame, al fine di segnare la netta differenza di impostazione rispetto alla maggioranza sul tema dell'autonomia differenziata. A suo avviso, infatti, il provvedimento in esame non farà che aumentare le differenze tra i territori che hanno costruito condizioni migliori per i propri cittadini e quelli che non sono stati nelle condizioni di poterlo fare. Reputa, inoltre, che attribuire alla competenza delle regioni talune particolari materie renderà ancora più complicata la loro gestione unitaria. Tra queste, richiama le materie ambientali, sottolineando che in passato, con provvedimenti come la legge sulla caccia e la legge sui parchi, si è riusciti a dare un'impostazione unitaria rispetto a temi che rischiavano di essere gestiti in modo completamente differenziato da una regione all'altra. Segnala, poi, che la proposta di parere alternativo riprende le considerazioni dei costituzionalisti auditi in Commissione Affari Costituzionali e del Servizio Bilancio della Camera rispetto agli effetti che il provvedimento avrà sui LEP. Richiama, in proposito, che anche le regioni e gli enti locali hanno espresso preoccupazione rispetto al fatto che riguardo ai LEP non siano state stanziate sufficienti risorse finanziarie. Stigmatizza, infine, il fatto che i tempi del dibattito sul provvedimento siano stati incomprensibilmente compressi, sacrificando il confronto politico.

  Mirco CARLONI, presidente, avverte che il gruppo MoVimento 5 Stelle ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Alessandro CARAMIELLO (M5S), nell'annunciare il voto contrario sulla propostaPag. 189 di parere del relatore, fa presente che il provvedimento in esame non farà che aumentare ulteriormente la sperequazione tra Nord e Sud. In proposito, richiama quanto espresso nel corso delle audizioni svolte da numerosi costituzionalisti in Commissione Affari Costituzionali, che hanno smontato punto per punto la riforma del Ministro Calderoli. In particolare, sottolinea il fenomeno della desertificazione e dell'abbandono delle zone interne, che vedranno, a suo avviso, un'intensificazione con l'approvazione del provvedimento in esame. Ritiene, invece, che ci sia bisogno di un'Italia più unita e coesa e, pertanto, auspica un ripensamento della maggioranza e del Governo sul disegno di legge in esame, che non farà altro che accentuare le differenze tra Nord e Sud.

  Giandonato LA SALANDRA (FDI), nel ricordare che il tema dell'autonomia differenziata era uno dei punti cardine del programma con cui le forze di maggioranza si sono presentate alle ultime elezioni, evidenzia che il provvedimento in esame, dando concreta attuazione al dettato costituzionale, costituirà l'occasione per il Sud di allontanarsi dall'idea stereotipata di arretratezza espressa dall'opposizione. Ricorda, tra l'altro, che anche nel programma di Governo del primo Esecutivo Conte era presente il tema delle riforme costituzionali, con la previsione di un potenziamento delle funzioni delle regioni e il completamento del federalismo. Concludendo, fa presente che il provvedimento in esame, lasciando da parte la lettura ormai retorica dell'opposizione, mette il Meridione al centro del Mediterraneo, affidandogli un ruolo prioritario.

  Davide BERGAMINI, relatore, in replica a quanto rilevato nei precedenti interventi, sottolinea che il provvedimento in esame punta alla modernizzazione del Paese attraverso la responsabilizzazione degli enti territoriali. Ricorda, inoltre, che in passato il Partito Democratico, per tramite del governatore Bonaccini, si è espresso favorevolmente rispetto alla concessione di maggiore autonomia alle regioni. Sottolinea, inoltre, come la Lega ha dimostrato grande interesse per il Sud, anche attraverso interventi per l'ammodernamento delle sue infrastrutture, come il progetto della costruzione del Ponte sullo Stretto. Replicando, poi, al deputato Caramiello sul tema della desertificazione, fa presente che, attraverso l'autonomia differenziata, le amministrazioni locali potranno contribuire alla crescita dei rispettivi territori.

  Elisa SCUTELLÀ (M5S), replicando al deputato Davide Bergamini, non comprende come si possa pensare che il progetto del Ponte sullo Stretto possa essere considerato un investimento funzionale per il Sud. Invita, quindi, i deputati a visitare il Meridione per constatare di persona lo stato di arretratezza in cui versano le strade e le ferrovie.

  Susanna CHERCHI (M5S), nel richiamare il Rapporto Svimez 2023, elenca i rischi che, in base a tale Rapporto, deriveranno dall'approvazione del provvedimento in materia di autonomia differenziata. In particolare, segnala che l'approvazione del provvedimento introdurrà la possibilità di chiedere il decentramento di tutte le materie, l'inemendabilità da parte del Parlamento delle intese tra Stato e regioni, il finanziamento delle nuove competenze regionali extra LEP sulla base della spesa storica e la definizione dei LEP entro 12 mesi con invarianza di spesa. Segnala, poi, che il medesimo Rapporto mette in evidenza taluni elementi della riforma che destano inquietudine. In primo luogo, richiama l'indeterminatezza del provvedimento, sottolineando che ci si avvia a dare attuazione ad un processo potenzialmente di ampissima portata, senza alcuna certezza del quadro ordinamentale e procedurale che lo accompagnerà. Segnala, inoltre, l'indeterminatezza del provvedimento in riferimento agli strumenti legislativi, finanziari e amministrativi che potranno essere utilizzati in relazione alle possibili variabili nelle ricadute concrete del meccanismo previsto. Ritiene, quindi, il provvedimento in esame pasticciato, superficiale e raffazzonato.

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  Marina MARCHETTO ALIPRANDI (FDI), nell'esprimere un profondo amore per tutto il Paese, desidera una orgogliosa ripresa del Sud e auspica che non si continui a vedere il Nord come un ostacolo allo sviluppo del Meridione, in quanto, a suo avviso, il nostro Paese dovrebbe essere unito anche per avere una posizione più forte e solida in Europa.

  Maria Stefania MARINO (PD-IDP) ritiene che il provvedimento in esame non farà altro che accentuare le divisioni già esistenti nel Paese. In proposito, ricorda le profonde differenze esistenti in tema di sanità nei territori del Nord e del Meridione. Richiama, inoltre, l'arretratezza delle infrastrutture al Sud, e in particolare in Sicilia, che, a suo avviso, con l'approvazione del provvedimento in esame verrà ancora più abbandonata.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Mirco CARLONI, presidente, avverte che, essendo stata approvata la proposta di parere del relatore, risulta preclusa la proposta di parere alternativo presentata dal Partito Democratico.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di emendamento all'Accordo istitutivo dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino relativo alla localizzazione della sede, adottato a Parigi il 21 maggio 2022.
C. 1804 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Marco CERRETO (FDI), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere sul disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione del Protocollo di emendamento all'Accordo istitutivo dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino relativo alla localizzazione della sede, adottato a Parigi il 21 maggio 2022», già approvato dal Senato lo scorso 24 marzo.
  A tal riguardo, ricorda che l'Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV) è un'organizzazione nata nel 1924 come Ufficio internazionale del vino, con lo scopo di armonizzare le modalità di controllo e di coltivazione della vite nel mondo, creando prodotti confrontabili. Segnala che in origine i Paesi fondatori erano sette (Italia, Grecia, Spagna, Francia, Portogallo, Ungheria e Lussemburgo), mentre adesso sono 48 e rappresentano circa l'85 per cento della produzione mondiale. Evidenzia che tra gli Stati membri l'Italia vanta una posizione di rilievo in seno a tale organizzazione che le deriva non solo dal fatto di essere uno dei Paesi fondatori, ma anche dalla sua forza sostanziale quale produttore ed esportatore vitivinicolo a livello mondiale, riflessa nella relativa contribuzione finanziaria.
  Osserva che, come rilevato dal Governo nella relazione illustrativa allegata al disegno di legge di ratifica, fra i principali compiti dell'OIV figurano la formulazione di raccomandazioni da applicare negli Stati membri in materia di produzioni e pratiche enologiche, l'assistenza ad altre organizzazioni internazionali intergovernative, l'armonizzazione di norme internazionali e l'elaborazione di nuove.
  In merito al provvedimento di ratifica in esame, segnala che nel corso di una riunione straordinaria dell'assemblea generale dell'Organizzazione, è stato adottato in modo consensuale il progetto di decisione relativo all'emendamento dell'Accordo di sede per il suo trasferimento da Parigi a Digione, in un prestigioso e storico edificio del XVII secolo, previo impegno del Governo francese a sostenere tutti i costi di ristrutturazione e di adeguamento della struttura.
  Per quanto riguarda, quindi, il contenuto dell'Accordo, fa presente che il protocollo si compone di un preambolo e di due articoli ed è volto a modificare l'articolo 3, comma 6, dell'Accordo istitutivo della richiamata Organizzazione internazionale, al fine di localizzare la nuova sede. Evidenzia che il preambolo richiama la decisione dell'Assemblea generale dell'ottobrePag. 191 2021 relativa al trasferimento della sede a Digione. Segnala che l'articolo 1 modifica l'Accordo per localizzare a Digione la nuova sede dell'Organizzazione. Osserva che il successivo articolo 2 dispone in ordine all'entrata in vigore del Protocollo, al deposito dello strumento normativo e alle lingue ufficiali del documento.
  Fa presente che il disegno di legge di ratifica si compone di 4 articoli. Sottolinea che gli articoli 1 e 2 contengono le consuete clausole di autorizzazione alla ratifica e di ordine di esecuzione. Evidenzia che l'articolo 3 contiene una clausola di invarianza finanziaria, in base alla quale dall'attuazione della legge di autorizzazione alla ratifica non devono derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Ribadisce, infatti, che tutti i costi relativi agli interventi di ristrutturazione e adeguamento della nuova sede dell'organizzazione sono a carico del governo francese. Osserva, infine, che l'articolo 4 prevede l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica il giorno successivo a quello della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

  Mirco CARLONI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, invita il relatore a formulare una proposta di parere.

  Marco CERRETO (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame, già inviata per le vie brevi ai componenti della Commissione (vedi allegato 3).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 9.40.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 24 aprile 2024. — Presidenza del presidente Mirco CARLONI, indi della vicepresidente Maria Cristina CARETTA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste Luigi D'Eramo.

  La seduta comincia alle 9.40.

Disposizioni per la promozione e la valorizzazione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale.
C. 788 Caretta e C. 1649 Carloni.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 febbraio scorso.

  Mirco CARLONI, presidente, ricorda che nella seduta del 13 febbraio scorso la Commissione ha adottato come testo base per il seguito dell'esame la proposta di legge C. 788. Fa presente che, complessivamente, sono state presentate 64 poste emendative (vedi allegato 4), in relazione a nessuna delle quali sono da ravvisare profili di inammissibilità ai sensi delle vigenti disposizioni regolamentari.
  Avverte, inoltre, che sono state ritirate le seguenti proposte emendative: Nevi 1.2, Gadda 1.3, La Salandra 1.4, 2.2 e 2.3, Gadda 2.4, La Salandra 2.8, Nevi 3.02, Gadda 3.03, La Salandra 3.04, 3.08, 4.4 e 5.05, Gadda 6.1, Nevi 6.3, La Salandra 6.4, La Salandra 7.2, Gadda 7.3 e La Salandra 8.4.

  Marco CERRETO (FDI), relatore, in merito all'articolo 1, esprime parere contrario sugli emendamenti Vaccari 1.1 e Caramiello 1.5. Esprime parere favorevole sull'emendamento Carloni 1.6, purché sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5) e sull'emendamento Carloni 1.7.

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO esprime parere conforme al relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Vaccari 1.1 e Caramiello 1.5.

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  Mirco CARLONI, presidente, in qualità di primo firmatario, accetta la riformulazione dell'emendamento 1.6.

  La Commissione, con distinte votazioni approva l'emendamento Carloni 1.6, come riformulato, e l'emendamento Carloni 1.7 (vedi allegato 5).

  Marco CERRETO (FDI), relatore, in merito all'articolo 2, esprime parere favorevole sull'emendamento Carloni 2.1, purché sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5). Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Caramiello 2.5 e Vaccari 2.6 e sugli emendamenti Caramiello 2.7 e Vaccari 2.9.

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO esprime parere conforme al relatore.

  Mirco CARLONI, presidente, in qualità di primo firmatario, accetta la riformulazione dell'emendamento 2.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Carloni 2.1, come riformulato (vedi allegato 5), e respinge gli identici emendamenti Caramiello 2.5 e Vaccari 2.6.

  Alessandro CARAMIELLO (M5S) chiede al relatore e al Governo di chiarire le ragioni del parere contrario sull'emendamento 2.7 a sua prima firma.

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO, replicando al deputato Caramiello, segnala che il Governo preferisce la formulazione contenuta nell'emendamento Carloni 2.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Caramiello 2.7 e Vaccari 2.9.

  Marco CERRETO (FDI), relatore, in merito all'articolo 3, esprime parere favorevole sull'emendamento Carloni 3.1, purché sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5). Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Vaccari 3.01 e sugli identici articoli aggiuntivi Vaccari 3.05, Nevi 3.06 e Gadda 3.07.

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO esprime parere conforme al relatore.

  Mirco CARLONI, presidente, in qualità di primo firmatario, accetta la riformulazione dell'articolo aggiuntivo 3.1.

  La Commissione, con distinte votazioni approva l'emendamento Carloni 3.1, come riformulato (vedi allegato 5), e respinge l'articolo aggiuntivo Vaccari 3.01 e gli identici articoli aggiuntivi Vaccari 3.05, Nevi 3.06 e Gadda 3.07.

  Marco CERRETO (FDI), relatore, in merito all'articolo 4, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Vaccari 4.1, Nevi 4.2 e Gadda 4.3. Esprime parere favorevole sull'emendamento Carloni 4.5, purché sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5), sull'emendamento Caramiello 4.6, nonché sugli identici emendamenti Caramiello 4.7, Vaccari 4.8, Carloni 4.9 e La Salandra 4.10 e sugli identici emendamenti Carloni 4.11, 4.12, a sua prima firma, e Gadda 4.13, purché siano riformulati tutti in un identico testo (vedi allegato 5).

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO esprime parere conforme al relatore.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Vaccari 4.1, Nevi 4.2 e Gadda 4.3.

  Mirco CARLONI, presidente, in qualità di primo firmatario, accetta la riformulazione dell'articolo aggiuntivo 4.5.

  La Commissione, con distinte votazioni approva l'emendamento Carloni 4.5, come riformulato (vedi allegato 5), e l'emendamento Caramiello 4.6.

  Mirco CARLONI, presidente, avverte che i presentatori hanno accettato la riformulazione in un identico testo degli emendamenti Caramiello 4.7, Vaccari 4.8, Carloni Pag. 1934.9, La Salandra 4.10, Carloni 4.11, 4.12 del Relatore. Comunica, altresì, che in assenza del presentatore, l'emendamento Gadda 4.13 si intende decaduto.

  La Commissione approva gli emendamenti Caramiello 4.7, Vaccari 4.8, Carloni 4.9, La Salandra 4.10, Carloni 4.11, 4.12 del Relatore, come riformulati in un identico testo (vedi allegato 5).

  Giandiego GATTA (FI-PPE) ritira l'articolo aggiuntivo Nevi 5.04 di cui è cofirmatario.

  Marco CERRETO (FDI), relatore, in merito all'articolo 5, esprime parere favorevole sull'emendamento Carloni 5.1, purché sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5). Esprime parere contrario sull'emendamento Schullian 5.2. Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 5.3 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Carloni, purché venga riformulato come il suo emendamento 5.3 (vedi allegato 5). Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Caramiello 5.01, 5.02 e 5.03.

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO esprime parere conforme al relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Carloni 5.1 come riformulato (vedi allegato 5), respinge l'emendamento Schullian 5.2, approva l'emendamento del Relatore 5.3 e l'emendamento Carloni 5.4 come riformulato (vedi allegato 5).

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Caramiello 5.01, 5.02 e 5.03.

  Marco CERRETO (FDI), relatore, in merito all'articolo 6, esprime parere contrario sull'emendamento Vaccari 6.2, esprime parere favorevole sull'emendamento Carloni 6.5, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 6.6 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Carloni 6.7, purché venga riformulato come il suo emendamento 6.6 (vedi allegato 5).

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO esprime parere conforme al relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Vaccari 6.2 ed approva gli emendamenti Carloni 6.5 e 6.6. del Relatore.

  Mirco CARLONI, presidente, in qualità di primo firmatario, accetta la riformulazione dell'emendamento 6.7.

  La Commissione approva l'emendamento Carloni 6.7, come riformulato (vedi allegato 5).

  Marco CERRETO (FDI), relatore, in merito all'articolo 7, esprime parere favorevole sull'emendamento Carloni 7.1 e sull'articolo aggiuntivo Carloni 7.01 (vedi allegato 5).

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO esprime parere conforme al relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Carloni 7.1 e l'articolo aggiuntivo Carloni 7.01.

  Giandiego GATTA (FI-PPE) ritira l'emendamento Nevi 8.2 di cui è cofirmatario.

  Marco CERRETO (FDI), relatore, in merito all'articolo 8, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Gadda 8.1 e Vaccari 8.3. Esprime altresì parere contrario sull'articolo aggiuntivo Schullian 8.01.

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO esprime parere conforme al relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Gadda 8.1 e Vaccari 8.3. Respinge altresì l'articolo aggiuntivo Schullian 8.01.

  Marco CERRETO (FDI), relatore, in merito all'articolo 9, esprime parere favorevole sull'emendamento Carloni 9.1, purché Pag. 194sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO esprime parere conforme al relatore, rinviando, per quanto concerne il capoverso comma 1 dell'articolo aggiuntivo 9.1, alle determinazioni del Ministero dell'Economia e Finanze.

  Mirco CARLONI, presidente, in qualità di primo firmatario, accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento 9.1 avanzata dal relatore e dal Governo, la quale è sostanzialmente volta ad espungere dall'articolo 9 il comma 2, recante una norma di copertura finanziaria dell'articolo 6.
  Avverte, quindi, che l'approvazione dell'emendamento 9.1, come riformulato, comporterà il superamento della deliberazione della Commissione relativa alla parte consequenziale degli identici emendamenti 6.6. del Relatore e Carloni 6.7 (Nuova formulazione), in quanto tale parte consequenziale reca una modifica del comma 2 dell'articolo 9, che l'emendamento 9.1 invece sopprime.

  La Commissione approva l'emendamento Carloni 9.1, come riformulato (vedi allegato 5).

  Mirco CARLONI, presidente, avverte che il testo risultante dagli emendamenti approvati sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva, per acquisirne il parere.

Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.
C. 1548 Bruzzone, C. 1652 Sergio Costa, C. 1670 Brambilla e C. 1673 Zanella.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 aprile 2024.

  Mirco CARLONI, presidente, ricorda che nella seduta del 9 aprile 2024 la Commissione ha proseguito con l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 1. In particolare, l'ultimo emendamento esaminato era stato l'emendamento Caramiello 1.359, mentre il successivo Caramiello 1.360 era stato accantonato.
  Nella seduta odierna la Commissione proseguirà pertanto l'esame delle proposte emendative, a partire dall'emendamento Caramiello 1.361.
  Avverte che il gruppo MoVimento 5 stelle ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audio video a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Elisa SCUTELLÀ (M5S), illustra l'emendamento Caramiello 1.361, volto ad inserire tra le specie protette ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera b), della legge n. 157 del 1992, il Gabbiano roseo, del quale descrive dettagliatamente le caratteristiche.

  Susanna CHERCHI (M5S), integrando l'intervento della deputata Scutellà, descrive ulteriori caratteristiche del Gabbiano roseo, oggetto dell'emendamento Caramiello 1.361.

  Alessandro CARAMIELLO (M5S), integra ulteriormente gli interventi delle deputate Scutellà e Cherchi, descrivendo altre caratteristiche del Gabbiano roseo, oggetto dell'emendamento 1.361 a sua prima firma, e richiamando altresì la normativa comunitaria sul tema.

  La Commissione respinge l'emendamento Caramiello 1.361.

  Elisa SCUTELLÀ (M5S), illustra l'emendamento Caramiello 1.362, volto ad inserire tra le specie protette ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera b), della legge n. 157 del 1992 lo Svasso collorosso, del quale descrive dettagliatamente le caratteristiche.

  Susanna CHERCHI (M5S), integrando l'intervento della deputata Scutellà, descrivePag. 195 ulteriori caratteristiche dello Svasso collorosso, oggetto dell'emendamento Caramiello 1.362.

  Alessandro CARAMIELLO (M5S), integra ulteriormente gli interventi delle deputate Scutellà e Cherchi, descrivendo altre caratteristiche dello Svasso Collorosso, oggetto dell'emendamento 1.362 a sua prima firma.

  La Commissione respinge l'emendamento Caramiello 1.362.

  Elisa SCUTELLÀ (M5S), illustra l'emendamento Caramiello 1.363, volto ad inserire tra le specie protette ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera b), della legge n. 157 del 1992, il Gabbiano tridattilo del quale descrive dettagliatamente le caratteristiche.

  Susanna CHERCHI (M5S), integrando l'intervento della deputata Scutellà, descrive ulteriori caratteristiche del Gabbiano tridattilo, oggetto dell'emendamento Caramiello 1.363.

  Alessandro CARAMIELLO (M5S), integra ulteriormente gli interventi delle deputate Scutellà e Cherchi, descrivendo altre caratteristiche del Gabbiano tridattilo, oggetto dell'emendamento 1.363 a sua prima firma.

  La Commissione respinge l'emendamento Caramiello 1.363.

  Elisa SCUTELLÀ (M5S), illustra l'emendamento Caramiello 1.364, volto ad inserire tra le specie protette ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera b), della legge n. 157 del 1992, il Gabbiano di Bering del quale descrive dettagliatamente le caratteristiche.

  Susanna CHERCHI (M5S) integrando l'intervento della deputata Scutellà, descrive ulteriori caratteristiche del Gabbiano di Bering, oggetto dell'emendamento Caramiello 1.364.

  Alessandro CARAMIELLO (M5S), integra ulteriormente gli interventi delle deputate Scutellà e Cherchi, descrivendo altre caratteristiche del Gabbiano di Bering, oggetto dell'emendamento 1.364 a sua prima firma.

  La Commissione respinge l'emendamento Caramiello 1.364.

  Francesco BRUZZONE (LEGA), relatore, propone di accantonare l'emendamento Caramiello 1.365 al fine di svolgere ulteriori approfondimenti.

  Il sottosegretario Luigi D'ERAMO concorda con la proposta del relatore.

  Maria Cristina CARETTA, presidente, dispone pertanto l'accantonamento dell'emendamento Caramiello 1.365.

  Susanna CHERCHI (M5S), illustra l'emendamento Caramiello 1.366, volto ad inserire tra le specie protette ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera b), della legge n. 157 del 1992, l'Airone testanera del quale descrive dettagliatamente le caratteristiche.

  Alessandro CARAMIELLO (M5S), integra l'intervento della deputata Cherchi, descrivendo altre caratteristiche dell'Airone testanera, oggetto dell'emendamento 1.366 a sua prima firma.

  La Commissione respinge l'emendamento Caramiello 1.366.

  Mirco CARLONI, presidente, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento e dichiara chiusa la seduta.

  La seduta termina alle 11.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 24 aprile 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.50 alle 11.55.