CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 aprile 2024
294.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 279

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 23 aprile 2024.

Audizione informale, in videoconferenza, del Capo del Dipartimento Casa Italia nell'ambito dell'esame, in sede referente, dei progetti di legge C. 589 Trancassini, C. 647 Braga e C. 1632 Governo, recanti disposizioni per la gestione delle emergenze di rilievo nazionale e la ricostruzione post-calamità.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10.45 alle 11.

Audizione informale del Coordinatore della Struttura di missione per il coordinamento dei processi di ricostruzione e di sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 nell'ambito dell'esame, in sede referente, dei progetti di legge C. 589 Trancassini, C. 647 Braga e C. 1632 Governo, recanti disposizioni per la gestione delle emergenze di rilievo nazionale e la ricostruzione post-calamità.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11 alle 11.20.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 23 aprile 2024. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il viceministro dell'ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 11.30.

Documento di economia e finanza 2024.
Doc. LVII, n. 2, Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 aprile 2024.

  Stefano Maria BENVENUTI GOSTOLI (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che è pervenuta la proposta alternativa di parere del gruppo Movimento 5 Stelle (vedi allegato 2).

  Il Viceministro Vannia GAVA concorda con il parere del relatore ed esprime parere contrario sulla proposta alternativa di parere presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle.

  Enrico CAPPELLETTI (M5S) osserva che, pur trattandosi a suo avviso del provvedimento più importante dell'anno, peraltro con molti contenuti di interesse della Commissione, non vi sono indicazioni di natura programmatica, ma si replicano i dati previsionali già forniti in passato, registrando un gap con la realtà. Osserva che nonostante l'Istat abbia registrato un calo dell'attività produttiva per dodici mesi consecutivi, non vi sono proposte adeguate nel Documento in esame. Inoltre il rischio di un aumento del costo delle materie prime energetiche riportato nel DEF rischia di peggiorare la dinamica inflattiva, aggravata dalle condizioni geopolitiche internazionali, rendendo opportuna l'introduzione dell'accisa mobile presente nel programma del Governo. Ritiene inoltre infondata, e contraddittoria rispetto a quanto dichiarato da ARERA, l'affermazione, contenuta nel documento, secondo cui si prevede che il passaggio dal mercato tutelato a quello non tutelato possa stimolare una competizione al ribasso tra i fornitori al fine di attrarre nuovi potenziali clienti uscenti dal mercato tutelato, essendo noto che nessun contratto sul mercato risulta al momento più favorevole per l'utente. Con riguardo al PNIEC, il documento in esame, in particolare l'allegato sulla riduzione dei gas ad effetto serra, ne rileva i limiti, suggerendo l'adozione di misure nel settore civile e dei trasporti. Non si comprende pertanto la ragione del voto contrario espresso dalle forze di maggioranza in sede di approvazione della direttiva cosiddetta «case green» che prevede proprio gli interventi di efficientamento degli edifici civili, responsabili di oltre il 40 per cento delle emissioni di gas serra, interventi reputati necessari dal Pag. 280DEF. La motivazione addotta, ovvero non far pagare il conto agli elettori, non sembra convincente pensando a quanto di più i cittadini pagheranno in futuro scelte nefande del Governo. Osserva inoltre che, grazie agli interventi incentivati attraverso il meccanismo del Superbonus, utilizzando anche risorse del PNRR, sono stati resi energeticamente efficienti circa un quarto degli edifici che l'Europa chiede di ristrutturare entro il 2035. Ancora, evidenzia l'opportunità di programmare azioni a valere sui Fondi europei, utilizzati finora in modo molto parziale e sul cosiddetto Recovery plan che non si riesce ad utilizzare. Stigmatizza le scelte del Governo di continuare ad investire in energia fossile, procedendo in direzione opposta a quella contenuta nel DEF, rendendo il Paese sempre più dipendente dall'approvvigionamento di fonti estere e mantenendo alta la bolletta energetica, che nell'ultimo anno ha subito una flessione importante proprio grazie agli interventi di efficientamento energetico. Richiama, a sostegno della posizione del proprio gruppo, le critiche al DEF sollevate dall'Ufficio parlamentare di bilancio e dai sindacati confederali, nonché dalle associazioni datoriali, prima fra tutte Confindustria. Per queste ragioni il proprio gruppo ha ritenuto di dover presentare una proposta alternativa di parere contrario.

  Marco SIMIANI (PD-IDP), tenendo a premettere che la discussione che investe i profili economici e le strategie future per la crescita del Paese e per la futura gestione del deficit e del debito è a suo avviso troppo stringata nelle Commissioni di settore, osserva che con la prossima legge di bilancio il Governo dovrà fare i conti con gli indirizzi europei contenuti nel Patto di stabilità, rispetto ad un Documento di economia e finanza, come quello in esame, che si definisce come transitorio e non dà risposte chiare con riguardo alle azioni e alle scelte che il Paese dovrà compiere per tenere a bada il debito. Il tema della crescita, e della modalità con cui questa viene perseguita, è essenziale, dal momento che è necessario recuperare lo 0,5 per cento per impedire l'apertura di una procedura di infrazione da parte dell'Europa e lo 0,2 per cento se si intende confermare il cuneo fiscale vigente. Richiamando le considerazioni del collega Cappelletti, che condivide, sottolinea la difficoltà dell'Italia di reperire strumenti che vadano verso una politica di risparmio e di efficientamento energetico che corrisponda alle richieste formulate in sede europea e a tale riguardo saranno determinanti il provvedimento sulle aree idonee e l'aggiornamento del PNIEC.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che in caso di approvazione della proposta di parere del relatore, risulterà preclusa la proposta alternativa di parere.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 1).

Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione.
C. 1665 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 aprile 2024.

  Gianangelo BOF (LEGA), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che è pervenuta la proposta alternativa di parere del gruppo Movimento 5 Stelle (vedi allegato 4).

  Il Viceministro Vannia GAVA concorda con il parere del relatore ed esprime parere contrario sulla proposta alternativa di parere.

  Ilaria FONTANA (M5S), a nome del proprio gruppo, prende atto, con dispiacere, che non si sono potute svolgere sul tema dell'autonomia differenziata – e non certo per ragioni imputabili alla presidenza che Pag. 281anzi ringrazia – le audizioni da tempo richieste dei Ministri Salvini, Pichetto Fratin e Musumeci, che avrebbero costituito un'occasione utile di confronto e un segnale di rispetto nei confronti del Parlamento. Avendo seguito i lavori e le audizioni svolte dalla Commissione di merito, afferma con convinzione che quello dell'autonomia differenziata rappresenta un provvedimento anacronistico e certamente privo di efficacia, dal momento che è prevista la clausola di invarianza finanziaria. Ne sottolinea quindi la natura propagandistica, dal momento che di fatto divide il Paese e cristallizza disuguaglianze che invece andrebbero ridotte. Il tema ambientale poi assume grande rilievo stante anche l'introduzione nella Costituzione del principio di tutela dell'ambiente, che mal si concilia con una visione regionalistica. L'ambiente è per sua natura privo di confini se non di natura amministrativa e attribuire autonomia alle regioni potrebbe creare forti difficoltà sia nella gestione di beni ambientali condivisi, e cita ad esempio il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, che in alcuni processi in campo energetico, e cita al riguardo l'introduzione dell'energia rinnovabile tra le fonti energetiche del Paese. Ricorda che non è mai giunto a conclusione il procedimento per la definizione dei LEPTA e invita la rappresentante del Governo a portarlo a termine il prima possibile. Richiama infine la decisione che l'Unione europea prenderà a breve sulla qualità dell'aria, altro ambito che a suo giudizio merita una visione nazionale. Le ragioni sovraesposte motivano la proposta alternativa di parere, nella quale è esplicitata la netta contrarietà del proprio gruppo al provvedimento in esame.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) osserva che il provvedimento, sbandierato dalla maggioranza e dal Governo come elemento di novità e di riforma atto a migliorare il rapporto tra le varie aree del Paese, in realtà mina la coesione sociale, economica e istituzionale necessaria. L'autonomia differenziata costituisce una risposta che va nella direzione opposta a quella che si è resa necessaria in momenti di grande difficoltà, anche recenti, e richiama al riguardo la pandemia da Covid, e rappresenta un elemento di contraddizione rispetto all'inserimento in Costituzione della tutela dell'ambiente. Auspica pertanto un ripensamento strutturale della maggioranza e del Governo con riguardo al provvedimento in esame, che mette a rischio la programmazione sia ambientale che infrastrutturale nazionale, visto anche che per le esigenze attuali del Paese non sono opportune risposte federaliste, ma anzi in alcuni casi sarebbero auspicabili visioni di carattere sovranazionale. Attende di capire quale sarà l'orientamento futuro del Governo in campo energetico, che troverà i primi segnali già nel provvedimento di individuazione delle aree idonee.

  Patty L'ABBATE (M5S) ritiene che approvando il principio dell'autonomia differenziata si vada nella direzione opposta a quella auspicabile delineata dal PNRR e dalle strategie europee in tema di ambiente e infrastrutture. A suo giudizio le differenze vanno colmate e non acuite, e non certo per mere questioni etiche ma per una convenienza anche di tipo economico, dal momento che il Paese deve progredire nel suo complesso, e non una parte a scapito dell'altra. Si chiede inoltre quale attrattività potrà avere l'Italia agli occhi degli investitori stranieri se si presenta divisa e non coesa. Fa proprio infine l'appello dell'associazione dei sindaci del Sud, di cui dà conto, in cui viene espresso il totale dissenso rispetto al provvedimento in esame.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che in caso di approvazione della proposta di parere del relatore, risulterà preclusa la proposta alternativa di parere.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 3).

Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale.
C. 1691 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

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  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 aprile 2024.

  Martina SEMENZATO (NM(N-C-U-I)-M), relatrice, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 5).

  Ilaria FONTANA (M5S) dichiara il voto contrario del proprio gruppo.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato 5).

  La seduta termina alle 12.10.

SEDE REFERENTE

  Martedì 23 aprile 2024. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI.

  La seduta comincia alle 12.10.

Istituzione del Consorzio per la gestione e la salvaguardia della laguna di Orbetello.
Testo unificato C. 400 Simiani, C. 1080 Battistoni, C. 1202 Fabrizio Rossi e C. 1286 Ilaria Fontana.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo nella seduta del 7 febbraio 2024.

  Mauro ROTELLI, presidente, segnala che il provvedimento risulta iscritto nel calendario dei lavori per lo svolgimento della discussione generale nella giornata di lunedì 29 aprile. Avverte che sono state presentate 19 proposte emendative (vedi allegato 6).

  Fabrizio ROSSI (FDI), relatore, fa presente che le proposte emendative sono in istruttoria presso i competenti uffici del Governo, segnatamente per i profili di carattere economico e finanziario, e rappresenta quindi l'esigenza che si concluda tale istruttoria prima di procedere con l'esame del testo.

  Marco SIMIANI (PD-IDP) nel ringraziare il relatore per l'impegno che sta profondendo, e avendo con lui informalmente discusso delle possibili modifiche al testo, richiama l'opportunità che si faccia riferimento ad un parco per lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia della laguna di Orbetello piuttosto che genericamente ad un Parco ambientale, che supera certamente i limiti previsti dalla legge n. 394 del 1991, ma che a suo giudizio non preserva le attività di pesca che si svolgono in laguna.

  Fabrizio ROSSI (FDI), relatore, rassicura il collega Simiani sulla ricerca della migliore formulazione possibile per la tutela della laguna e delle attività che la caratterizzano.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 23 aprile 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.15 alle 12.20.