CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 aprile 2024
286.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 127

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 10 aprile 2024.

Audizione informale di rappresentanti dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), nell'ambito dell'esame, in sede referente, dei progetti di legge C. 589 Trancassini, C. 647 Braga e C. 1632 Governo, recanti disposizioni per la gestione delle emergenze di rilievo nazionale e la ricostruzione post-calamità.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.35 alle 14.45.

Audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale, nell'ambito dell'esame, in sede referente, dei progetti di legge C. 589 Trancassini, C. 647 Braga e C. 1632 Governo, recanti disposizioni per la gestione delle emergenze di rilievo nazionale e la ricostruzione post-calamità.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.45 alle 15.

Audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti di Anas S.p.A., nell'ambito dell'esame, in sede referente, dei progetti di legge C. 589 Trancassini, C. 647 Braga e C. 1632 Governo, recanti disposizioni per la gestione delle emergenze di rilievo nazionale e la ricostruzione post-calamità.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15 alle 15.10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 10 aprile 2024.

Audizione informale di Paolo Salis, sindaco del comune di Arbus, sulle tematiche riguardanti la bonifica delle aree minerarie dismesse di Montevecchio Ponente.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.10 alle 15.25.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 10 aprile 2024. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Tullio Ferrante.

  La seduta comincia alle 15.25.

Modifica all'articolo 71 del codice del Terzo settore, di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, in materia di compatibilità urbanistica dell'uso delle sedi e dei locali impiegati dalle associazioni di promozione sociale per le loro attività.
C. 1018 Foti.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 aprile 2024.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che le Commissioni I (Affari costituzionali) e XII (Affari sociali) hanno espresso parere favorevole, mentre la V Commissione (Bilancio) ha espresso nulla osta. Avverte inoltre che il relatore ha presentato una proposta di correzione di forma (vedi allegato 1).

  Fabrizio ROSSI (FDI), relatore, illustra la proposta di correzione di forma.

  Sara FERRARI (PD-IDP) chiede al relatore di precisare quali sarebbero le conseguenze sul testo derivanti dall'approvazione di questa ultima modifica proposta.

  Fabrizio ROSSI (FDI), relatore, precisa che si tratta di una mera correzione di forma che non incide assolutamente sulla sostanza del testo.

  Sara FERRARI (PD-IDP) preannuncia la propria astensione non comprendendo l'esigenza di questa ulteriore modifica.

  La Commissione approva la proposta di correzione di forma (vedi allegato 1).

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  Rachele SCARPA (PD-IDP), nel preannunciare il voto contrario sul conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente sulla proposta di legge in esame, segnala che il testo presenta numerose criticità sotto il profilo della costituzionalità, che sono state evidenziate dai soggetti convenuti in audizione e che non sono state risolte dalla formulazione proposta dal relatore con l'emendamento approvato nella scorsa seduta. Vengono discriminati infatti i culti che non hanno stipulato accordi o intese con lo Stato italiano, con una evidente limitazione nella libertà di culto di alcune confessioni religiose, tra le quali quella che si intende colpire, che è palesemente quella islamica, come si evince anche dalla relazione illustrativa della proposta di legge originaria, utilizzando un criterio di natura urbanistica e un escamotage. Giudica profondamente sbagliato il metodo, utilizzato dalla proposta, di innalzare il livello di controllo pubblico sulle associazioni di promozione sociale che promuovano la cultura islamica e che chiedano l'autorizzazione ad aprire sedi in cui svolgere attività anche di culto, limitando anche altre associazioni di promozione sociale che praticano culti per i quali non sono stati stipulati accordi o intese. Osserva che la religione islamica, anche a causa della mancanza di intese con lo Stato, ha difficoltà a costruire luoghi di culto sul territorio italiano e impedire l'esercizio di culto in altri luoghi fa venir meno interlocutori preziosi per un dialogo interreligioso e interculturale, mentre, di fatto, le attività sul web si sono rivelate, dati alla mano, assai più pericolose in termini di radicalizzazione. Utilizzare un cavillo di tipo urbanistico per limitare di fatto la libertà di culto di una sola confessione è pretestuoso e invita pertanto la maggioranza e il Governo a non proseguire l'iter della proposta di legge in esame, anche al fine di non creare problemi alle associazioni di promozione sociale che esercitano attività di culto per confessioni per le quali ci sono intese, in considerazione dell'incostituzionalità che potrà essere dichiarata a causa della discriminazione tra le diverse confessioni religiose.

  Patty L'ABBATE (M5S) non comprende il motivo per il quale la maggioranza e il Governo stiano andando in una direzione a suo avviso opposta a quella che bisognerebbe seguire, soprattutto in questo momento storico caratterizzato da divisioni e guerre, stigmatizzate anche da Papa Francesco nella sua ultima enciclica. Sottolinea quindi la necessità di garantire inclusione, accoglienza e dialogo, che sono le chiavi per l'integrazione sociale, come pure assicurare i luoghi fisici in cui dialogare anche con altre comunità. Ritiene invece che l'approvazione della proposta di legge in esame, così formulata, sia foriera di gravi danni e di ulteriori problematicità, con ogni probabilità ben più serie rispetto a quelle che oggi la maggioranza dichiara di voler risolvere. Dichiara pertanto il voto contrario del suo gruppo sul conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sulla proposta di legge in esame.

  Gianangelo BOF (LEGA) riporta l'attenzione dei colleghi sul tema centrale della proposta di legge, che interviene su una norma di carattere urbanistico. Un emendamento del relatore, approvato nella scorsa seduta, ha modificato radicalmente il testo iniziale, demandando ad un decreto ministeriale l'individuazione dei criteri urbanistici che devono avere le sedi per poter essere utilizzate dalle associazioni di promozione sociale, che fanno riferimento alla sicurezza delle sedi stesse e all'impatto sul tessuto urbano circostante. Una molteplicità di persone che si aggregano in un luogo devono poterlo fare in sicurezza e deve pertanto essere verificata la compatibilità urbanistica di quegli spazi. Osserva che nel testo della proposta di legge, come da ultimo modificato, è espressamente riportata la dizione «senza pregiudizio per la libertà di culto», proprio a testimoniare l'assenza di volontà discriminatorie verso chicchessia, alla stregua di quanto dovrebbe accadere in condizioni di reciprocità ad un cattolico che intenda professare in taluni paesi islamici la propria religione.

  Dario IAIA (FDI) preannunciando il voto favorevole del proprio gruppo, ribadisce Pag. 129che si tratta di un argomento che va affrontato dal punto di vista tecnico. L'articolo 71, comma 1, del codice del Terzo settore, infatti, prevede un'eccezione per le associazioni del terzo settore, di fatto esentandole dal rispetto delle norme in materia urbanistica dettate dal DM 1444 del 1968. La ratio di tale norma risiede nel fatto che il legislatore ha dispensato le associazioni di promozione sociale, al fine di promuoverle, dall'obbligo di presentare una variazione urbanistica della sede che queste intendono utilizzare per praticare le proprie attività. Osserva poi che il rischio di incostituzionalità del testo, che nella prima versione della proposta di legge poteva avere un qualche fondamento, è fugato dall'inciso che prevede che siano fatti salvi gli accordi e le intese stipulati ai sensi degli articoli 7 e 8 della Costituzione e dal fatto che la norma fa riferimento a tutte le associazioni di promozione sociale che, nel caso in cui decidano di aprire una sede in cui svolgere attività di culto, dovranno attenersi a determinati criteri disciplinati in un decreto ministeriale. Nel ritenere pertanto assenti profili di criticità con riferimento a possibili discriminazioni, segnala che anche talune pronunce giurisprudenziali hanno chiarito che, qualora le associazioni di promozione sociale attivino sedi adibite ad attività di culto, devono attenersi alle norme urbanistiche. Reputa pertanto opportuna l'introduzione di una disciplina volta a verificare il contesto urbano in cui si collocano quelle sedi, al pari di quanto avviene altre attività.

  Marco SIMIANI (PD-IDP), ricorda che già nella scorsa legislatura il tema era stato affrontato e aveva suscitato forti critiche concernenti l'incostituzionalità, che ora la maggioranza pensa di aver superato con la riformulazione proposta dal relatore. A suo giudizio, è palese la discriminazione generata dal nuovo testo, esplicitandosi espressamente che l'applicazione della disposizione fa salvo quanto previsto dagli accordi e dalle intese stipulati ai sensi degli articoli 7 e 8, terzo comma, della Costituzione e che quindi la proposta non riguarda le associazioni che praticano attività di culto oggetto di intese o accordi, ma le altre. Da cattolico trova irrilevante che in altre parti del mondo non venga tutelato l'esercizio del proprio culto, mentre trova determinante che il proprio Paese si offra come modello autorevole di esercizio dei vari culti, facendo così emergere le criticità che esistono in altri Paesi. Auspica pertanto che maggioranza e Governo optino a favore di un modello politico, culturale e amministrativo giusto e autorevole, che preveda il dialogo e l'inclusione delle comunità extracomunitarie che in molte province, compresa la sua, ormai raggiungono il 30 per cento degli abitanti delle aree interne, contrastando lo spopolamento dei piccoli centri che caratterizza il Paese. Crede che la legge si rivelerà un «flop» e auspica che, qualora approvata, venga rinviata dal Presidente della Repubblica.

  Daniela RUFFINO (AZ-PER-RE) sottolinea che la proposta di legge potrebbe costituire a suo giudizio un'intromissione nell'autonomia di regioni ed enti locali, che, in materia urbanistica, hanno regolamenti peraltro molto diversi da regione a regione e da comune a comune. La procedura delineata dal testo in esame è a suo avviso confusa e produrrà rallentamenti oltre che nuovi costi e questo in palese controtendenza rispetto all'indicazione dell'attuale Governo di voler sburocratizzare e semplificare le procedure. Esprime sorpresa per l'intervento del collega Bof, con il quale si è spesso intesa, provenendo dalla medesima esperienza di amministratori locali, ritenendo che un problema urbanistico deve essere risolto in sede locale. Fa presente di aver svolto missioni molto interessanti con la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie di cui fa parte, visitando oratori e spazi gestiti da associazioni di volontariato che si sostituiscono di fatto allo Stato quanto all'accoglienza di persone disagiate, svolgendo un ruolo che, se mancante, getterebbe nella povertà migliaia di persone, per di più di nazionalità italiana. Si tratta di realtà che non hanno tutte le certificazioni necessarie, al pari di alcuni istituti scolastici, certificazioni che invece si chiedono alle associazioni di promozione Pag. 130sociale che intendono svolgere attività di culto. Invita pertanto la maggioranza e il Governo a un'attenta riflessione considerato che l'approvazione di disposizioni che intendono raggiungere un determinato obiettivo mascherandolo sotto altre vesti rischia di creare gravi problemi ad altre realtà e in generale al Terzo settore già interessato da altre criticità.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che la presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo e si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 16.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 10 aprile 2024. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Tullio Ferrante.

  La seduta comincia alle 16.

Sull'ordine dei lavori.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte, concorde la Commissione, che si procederà a un'inversione dei punti all'ordine del giorno nel senso di procedere dapprima allo svolgimento delle interrogazioni e successivamente alla riunione dell'ufficio di presidenza.

5-01805 Lai: Ritardi nel ripristino e nella realizzazione delle infrastrutture viarie in Gallura, con particolare riferimento ai collegamenti di Olbia con Sassari, Arzachena e Tempio.

  Il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Tullio FERRANTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Silvio LAI (PD-IDP), replicando, prende atto che il Ministero ha posto attenzione alla riapertura della strada Sassari-Olbia per il periodo estivo. Osserva che si tratta di una arteria estremamente delicata sotto il profilo della sicurezza stradale in quanto transita lì circa l'ottanta per cento del traffico commerciale che sbarca nel porto di Olbia. Segnala infine che si tratta di un'infrastruttura che già doveva essere ultimata nel lontano 2013. Quanto alle tratte Olbia-Arzachena e Olbia-Tempio fa presente che hanno registrato danni in seguito all'alluvione del 2013 e valuta con favore che finalmente riparta la progettazione. Avverte che vigilerà sul rispetto dei tempi riportati nella risposta e osserva che lo stanziamento di cui al nuovo contratto di programma con l'Anas per il periodo 2021-2025 per le infrastrutture sarde è a suo giudizio insufficiente per l'esecuzione delle opere necessarie. Auspica pertanto che ci siano stanziamenti di ulteriori risorse volti a garantire la realizzazione e il completamento delle infrastrutture stradali sarde di cui all'atto di sindacato ispettivo a sua firma.

5-02229 Benzoni: Tempi di realizzazione della viabilità alternativa alla SS 340, con particolare riferimento al tratto che collega Argegno (CO) e Griante (CO).

  Il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Tullio FERRANTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Fabrizio BENZONI (AZ-PER-RE), replicando, ringrazia il sottosegretario Ferrante per la risposta, di cui apprezza soprattutto l'ultimo passaggio. Sottolinea con favore che nella risposta sia individuata nel 2028 la data di conclusione di un'infrastruttura il cui completamento è in forte ritardo, ma osserva che si tratta comunque di una data lontana e che nel frattempo è opportuno valutare le modalità di gestione del traffico e i problemi di sicurezza presenti. In ultimo,Pag. 131 valuta con favore l'istituzione del Tavolo permanente di coordinamento, la previsione dell'impiego di personale ausiliario e soprattutto la concentrazione del traffico di mezzi pesanti nelle ore notturne.

  Mauro ROTELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 16.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 10 aprile 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.10 alle 16.15.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Istituzione del Consorzio per la gestione e la salvaguardia della laguna di Orbetello.
C. 400 Simiani, C. 1080 Battistoni, C. 1202 Fabrizio Rossi e C. 1286 Ilaria Fontana.