CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 aprile 2024
281.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 178

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 3 aprile 2024.

Audizione informale di rappresentanti di Confcommercio nell'ambito dell'esame, in sede referente, dei progetti di legge C. 589 Trancassini, C. 647 Braga e C. 1632 Governo, recanti Disposizioni per la gestione delle emergenze di rilievo nazionale e la ricostruzione post-calamità.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.45 alle 12.50.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 3 aprile 2024. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Galeazzo Bignami.

  La seduta comincia alle 14.35.

Modifica all'articolo 71 del codice del Terzo settore, di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, in materia di compatibilità urbanistica dell'uso delle sedi e dei locali impiegati dalle associazioni di promozione sociale per le loro attività.
C. 1018 Foti.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 marzo 2024.

  Mauro ROTELLI, presidente, segnala preliminarmente che il provvedimento è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea per Pag. 179lo svolgimento della discussione generale nella seduta del 12 aprile.
  Avverte che sono stati presentati 17 subemendamenti all'emendamento 1.6 del relatore (vedi allegato 1) e che il subemendamento Ilaria Fontana 0.1.6.1 è irricevibile limitatamente alla parte consequenziale in quanto non riferito al testo della proposta emendativa.

  Fabrizio ROSSI (FDI), relatore, ribadisce il parere contrario espresso nelle precedenti sedute sugli identici emendamenti 1.1. Gadda, 1.2. Simiani, 1.3. Bonelli e 1.4. Ilaria Fontana (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 19 e del 26 marzo 2024). Esprime quindi parere contrario su tutti i subemendamenti e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.6.

  Il Viceministro Galeazzo BIGNAMI esprime parere conforme al relatore sui subemendamenti ed esprime parere favorevole sull'emendamento 1.6 del relatore.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti 1.1. Gadda, 1.2. Simiani, 1.3. Bonelli e 1.4. Ilaria Fontana (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 19 marzo 2024).

  Ilaria FONTANA (M5S), intervenendo sul proprio subemendamento 0.1.6.1, chiede ai deputati della maggioranza e al rappresentante del Governo, in modo propositivo, quale sia la ratio della proposta in esame, sostanzialmente modificata dall'emendamento presentato dal relatore per tentare – a suo giudizio invano – di superare le numerose criticità di carattere costituzionale evidenziate nel corso delle audizioni. La limitazione della portata dell'articolo 71 del codice del terzo settore configura a suo avviso un quadro discriminatorio nei confronti di alcune associazioni di promozione sociale, andando a toccare i principi sanciti dagli articoli 8 e 20 della Costituzione. Rammenta il lungo iter della proposta in esame, avviatosi già nella passata legislatura e conclusosi con l'approvazione dell'emendamento soppressivo presentato dalla allora relatrice appartenente al suo gruppo, a quel tempo in maggioranza. Il testo come riformulato configura un quadro molto diverso da quello delineato dalla proposta di legge originaria, sul quale andrebbe a suo avviso avviato un nuovo dibattito.

  Marco SIMIANI (PD-IDP), intendendo svolgere un ragionamento complessivo sull'iter della proposta in esame, più che sul subemendamento che in ogni caso condivide, ricorda che nella scorsa legislatura l'iter della proposta di legge non si è concluso e che, in questa legislatura, con una diversa maggioranza, si sta andando avanti a fronte, però, delle forti sottolineature di incostituzionalità avanzate dagli auditi, che a suo avviso permangono anche sul testo come modificato dall'emendamento del relatore. Ritiene che la proposta rappresenti uno strumento per la campagna elettorale, malcelando la volontà di introdurre dei divieti all'esercizio della libertà di culto soprattutto per gli appartenenti alla religione musulmana. Giudica questo un errore, nel particolare momento storico che il Paese sta vivendo, errore motivato dalla paura di essere surclassati culturalmente da un altro popolo. Osserva che si tratta di un atteggiamento tipico di uno stato debole, che deve affermarsi vietando, mentre lo Stato italiano è a suo giudizio forte e autorevole, con una cultura millenaria e quindi capace di includere e di allargare la discussione. L'immigrazione rappresenta un elemento ineludibile delle dinamiche demografiche attuali e va, a suo giudizio, semplicemente gestito in modo adeguato. Preannuncia, in conclusione, il voto favorevole sui subemendamenti presentati dagli altri gruppi di opposizione e il voto contrario sulla proposta di legge ricordando che il proprio gruppo ha presentato un solo emendamento di carattere soppressivo.

  La Commissione respinge, limitatamente alla parte ammissibile, il subemendamento Ilaria Fontana 0.1.6.1.

  Mauro ROTELLI, presidente, constatata l'assenza del presentatore, avverte che il Pag. 180subemendamento Bonelli 0.1.6.2 si intende decaduto.

  Ilaria FONTANA (M5S) illustra il proprio subemendamento 0.1.6.3 che intende ribadire il principio della libertà delle confessioni religiose indipendentemente dalle intese stipulate con lo Stato italiano. Ritiene che la proposta di legge, che ha il solo effetto di discriminare le associazioni di promozione sociale che non hanno stipulato intese con lo Stato, costituisca un mero strumento di propaganda elettorale. Ritiene invece che occorra prestare la necessaria e doverosa attenzione rispetto alle modifiche che si intendono introdurre e mette in guardia maggioranza e Governo da interventi affrettati sull'articolo 71 del codice del terzo settore, che insiste su principi costituzionalmente tutelati. Non comprende e si dispiace per il silenzio della maggioranza, non essendoci termini di scadenza che impongono un'approvazione veloce del provvedimento, e auspica che ci possa essere un sano dibattito parlamentare, seppur con posizioni differenti. Invita infine ad approfondire nuovamente quanto emerso a seguito delle audizioni svolte relativamente ai profili di incostituzionalità che sono stati evidenziati.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Ilaria Fontana 0.1.6.3 e 0.1.6.4.

  Chiara BRAGA (PD-IDP) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Bonelli 0.1.6.5. Osserva che, come già evidenziato da altri deputati, la ratio della norma è chiara, come lo era già nelle passate legislature, e stupisce che una forza di maggioranza la consideri una priorità e uno dei punti qualificanti del calendario dei lavori dell'Assemblea a fronte di problemi ben più gravi come quello dei conti pubblici evidenziato oggi in audizione dal Ministro dell'economia. Nel ricordare le problematicità di carattere costituzionale evidenziate nel corso delle audizioni, osserva che anche le diverse formulazioni della proposta di legge che si sono succedute presumibilmente per tentare di aggirare tali profili e che sono confluite nell'emendamento del relatore in discussione ne denotano il carattere strumentale, dal momento che solo per alcune attività di culto vengono previsti requisiti aggiuntivi, demandati peraltro al Ministero delle infrastrutture di concerto con il Ministero della salute – sul quale nulla questio – e il Ministero dell'interno che non capisce come possa intervenire su requisiti di carattere urbanistico ed edilizio. Nel ribadire il carattere strumentale della proposta di modifica, ritiene che sia chiara la volontà di discriminazione, facendo valere una presunta ragione di sicurezza. L'assunto da cui si parte – ossia che l'esercizio del culto da parte di alcune confessioni religiose costituisca un pericolo – è non solo errato, come dimostrano i dati che evidenziano i maggiori pericoli nella rete, ma anche anticostituzionale. Ritiene doveroso che sul decreto, su cui sono chiamati a intervenire anche ministeri che non hanno competenza, si esprimano le Commissioni parlamentari competenti e chiede pertanto al relatore e al Governo una revisione del parere espresso sul subemendamento 0.1.6.5, deducendosi altrimenti che si intende solo strumentalizzare una questione delicata e seria.

  La Commissione respinge il subemendamento Bonelli 0.1.6.5.

  Ilaria FONTANA (M5S) illustra il proprio subemendamento 0.1.6.6 che va nella medesima direzione indicata dalla collega Braga. A suo avviso, il decreto ministeriale avrà la sola funzione di ritardare la semplificazione già prevista dalla normativa vigente e l'utilizzo dei locali da parte delle associazioni di promozione sociale che praticano alcune confessioni religiose. Nel segnalare che sarebbe opportuno riqualificare il contesto urbanistico di riferimento rendendolo più inclusivo, ritiene invece che i criteri in questione sono di fatto orientati a limitare specifiche attività di culto e sono ritagliati sulle attività svolte dalla comunità islamica.

  La Commissione respinge il subemendamento Ilaria Fontana 0.1.6.6.

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  Chiara BRAGA (PD-IDP), intervenendo sul subemendamento Ilaria Fontana 0.1.6.7, osserva che riporta correttamente il decreto ministeriale al criterio del carico urbanistico anziché a criteri quali la modalità di esercizio delle diverse forme di culto, che non intende a cosa possa riferirsi, se alla postura, all'abbigliamento o ad altro, o alla concentrazione oraria o giornaliera dell'afflusso di persone ai locali. Immagina che una formulazione così bizzarra della norma serva solo per annacquare un contenuto iniziale palesemente incostituzionale, senza eliminare le criticità della disposizione, anzi rischiando di definire una norma inapplicabile e priva di senso. Chiede quindi al relatore e al rappresentante del Governo di riflettere su un'eventuale riformulazione che riporti la formulazione a criteri di buon senso, senza esporre il Parlamento a giudizi di bassa qualità della produzione legislativa.

  Daniela RUFFINO (AZ-PER-RE) osserva che i passaggi introdotti dall'emendamento del relatore complicheranno ulteriormente la vita degli enti locali, considerata l'operatività dei vari regolamenti edilizi. Il Governo dovrebbe avere l'unico obiettivo di salvaguardare la sicurezza dei cittadini, cosa attualmente già garantita, e non certo quello di burocratizzare ulteriormente procedimenti che già ad oggi risultano abbastanza complicati. Invita i colleghi della maggioranza e il rappresentante del Governo a riflettere sulle difficoltà burocratiche ed economiche cui andrà incontro un'associazione che volesse aprire una sede, a seguito dell'approvazione della proposta. Ritiene che nuove regole debbano essere approvate soltanto qualora vi fosse un reale pericolo per la sicurezza dei cittadini, rischiando altrimenti di generare confusione anche per situazioni del tutto innocue quali centri di incontro giovanili o centri anziani. Fa quindi un appello serio ed accorato alle forze di maggioranza e al Governo affinché non si complichi una situazione già di per sé complessa, in accordo con la direzione da sempre proclamata di voler sburocratizzare le procedure, e auspica che si possa prendere una decisione saggia che non ostacoli il mondo associativo, ma lo promuova.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Ilaria Fontana 0.1.6.7 e 0.1.6.8.

  Sara FERRARI (PD-IDP), intervenendo sul subemendamento Ilaria Fontana 0.1.6.9, giudica l'iniziativa legislativa in discussione irresponsabile e non lungimirante. Fa riferimento, al riguardo, al presupposto a cui fa riferimento l'emendamento in discussione, laddove si prevede che il decreto tenga conto dell'impatto sul tessuto urbano circostante e sui singoli edifici. Il voler ostacolare l'esercizio di un culto non riconosciuto da intese con lo Stato sulla base di presupposti di sicurezza veicola l'idea che chiunque pratichi tali culti debba essere considerato un soggetto pericoloso o tale da arrecare danno. Gestire situazioni delicate come quelle di cui si discute con divieti è a suo avviso un grave errore, come la storia ha dimostrato in passato, e rischia di trasformarsi in una situazione difficilmente controllabile.

  La Commissione respinge il subemendamento Ilaria Fontana 0.1.6.9.

  Patty L'ABBATE (M5S), intervenendo sul subemendamento Ilaria Fontana 0.1.6.10, stigmatizza la mancanza di chiarezza e non comprende sulla base di quale istruttoria si è evinto che la sicurezza è messa a rischio dalle sole confessioni religiose non regolate da intese con lo Stato. Stigmatizza l'atteggiamento di continuare a voler dividere, alimentando i contrasti che invece andrebbero smussati, e a voler discriminare tra loro le organizzazioni del terzo settore. Assicura che non si tratta assolutamente di considerazioni di parte, dal momento che l'approvazione della proposta in esame porterà il Paese ad una posizione critica verso una comunità che dovrebbe invece essere accolta. Ritiene infine che si tratta di una norma pretestuosa, ridondante e lesiva del principio di ragionevolezza.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Ilaria Fontana 0.1.6.10 e 0.1.6.11.

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  Rachele SCARPA (PD-IDP) sottoscrive il subemendamento Bonelli 0.1.6.13.

  La Commissione, con distinte votazioni respinge i subemendamenti Bonelli 0.1.6.13. e Ilaria Fontana 0.1.6.12.

  Rachele SCARPA (PD-IDP) sottoscrive il subemendamento Bonelli 0.1.6.14, che prevede che per l'emanazione del decreto siano correttamente sentite tutte le confessioni religiose, in quanto la proposta del relatore intende colpire la sola comunità islamica, quando è molto frequente anche per altre comunità l'uso promiscuo di locali per attività di culto e di promozione sociale.

  La Commissione respinge il subemendamento Bonelli 0.1.6.14.

  Ilaria FONTANA (M5S) illustra il proprio subemendamento 0.1.6.15, che prevede che nelle more dell'emanazione del decreto si applichi la disciplina previgente, che rispetta gli articoli 8 e 20 della Costituzione e dell'indifferenza funzionale delle destinazioni d'uso. Osserva che la proposta che si intende approvare, sulla quale già dichiara il voto contrario del proprio gruppo, è del tutto pretestuosa. Ricorda che anche il Consiglio di Stato ha avuto modo di intervenire sulla questione con un parere del marzo 2018, in senso contrario rispetto a quanto oggi invece si intende intervenire. L'emendamento del relatore non è a suo avviso condivisibile perché intende aggiustare, senza riuscirci, una formulazione iniziale assurda.

  La Commissione respinge il subemendamento Ilaria Fontana 0.1.6.15.

  Augusto CURTI (PD-IDP) sottoscrive il subemendamento Bonelli 0.1.6.16 che prevede, analogamente al precedente subemendamento, l'applicazione della disciplina previgente nelle more dell'emanazione del decreto interministeriale. Giudica anch'egli l'iniziativa della maggioranza irresponsabile, paventando il rischio che non si abbia completa consapevolezza delle ricadute che conseguirebbero all'approvazione di tale proposta. Si tratta infatti di un tema molto serio, che va affrontato con impegno, senza percorrere la scorciatoia del populismo e del consenso immediato, ma volendo trovare soluzioni serie e definitive.

  La Commissione respinge il subemendamento Bonelli 0.1.6.16.

  Sara FERRARI (PD-IDP) sottoscrive l'emendamento Manes 0.1.6.17, dichiarando di non riuscire a comprendere come mai sia stato espresso un parere contrario con riguardo ad una proposta che chiede di fare salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome in materia urbanistica.

  La Commissione respinge il subemendamento Manes 0.1.6.17.

  Chiara BRAGA (PD-IDP) giudica umiliante l'atteggiamento della maggioranza che ha inteso ignorare tutte le questioni poste dalle opposizioni in modo costruttivo, anche al fine di approfondire una valutazione circa la solidità giuridica della proposta e la sua applicabilità. Il silenzio del relatore e del Governo che ha caratterizzato il dibattito denota un imbarazzo e una difficoltà a fornire una risposta alle questioni poste, volendosi consumare l'ennesima forzatura su questo tema. Sorprende poi che i colleghi di Forza Italia, che dovrebbero rappresentare il pensiero liberale e che sulla difesa della libertà hanno costruito la loro tradizione politica, si schierino favorevolmente rispetto a una simile proposta, che ha solo uno scopo strumentale e propagandistico in vista delle elezioni. Dovrebbe invece, a suo avviso, prevalere l'esigenza di approvare disposizioni utili e che non mortifichino l'intelligenza e il buon senso. Nel segnalare che la Commissione si accinge ad approvare una norma che darà origine a ricorsi e a pronunce della Corte costituzionale, invita pertanto i colleghi che rappresentano la destra liberale ad un sussulto a favore della difesa delle libertà.

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  La Commissione approva l'emendamento 1.6 del relatore (vedi allegato 2).

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.6 del relatore, risulta assorbito l'emendamento Foti 1.5.
  Avverte inoltre che è esaurito l'esame delle proposte emendative e che il testo, come risultante dagli emendamenti approvati, sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del parere in sede consultiva. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 3 aprile 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.45.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 277 del 26 marzo 2024, a pagina 123: Alla prima colonna, alla ventisettesima riga dopo la parola: riformulazione, sono aggiunte le seguenti: attraverso la presentazione di un emendamento del relatore,.