CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 marzo 2024
278.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 46

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 27 marzo 2024. — Presidenza del presidente Marco OSNATO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 9.05.

DL 19/2024: Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
C. 1752 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Pag. 47

  Marco OSNATO, presidente e relatore, illustra i contenuti del provvedimento in oggetto.
  Rinviando alla documentazione predisposta dagli uffici per un'analisi dettagliata del provvedimento – che consta di 46 articoli, suddivisi in tre Titoli e dodici Capi, e presenta tre Allegati – si sofferma sulle principali disposizioni di interesse per la Commissione Finanze.
  L'articolo 3 contiene misure per la prevenzione e il contrasto delle frodi nell'utilizzazione delle risorse relative al PNRR e alle politiche di coesione. In particolare, il comma 1 estende alle frodi commesse nell'utilizzazione delle risorse relative al PNRR e alle politiche di coesione talune funzioni poste in capo al Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'Unione europea (COLAF), operante presso il Dipartimento per gli affari europei della Presidenza del Consiglio dei ministri. Di interesse per la Commissione Finanze è il comma 2 della disposizione in esame, che attribuisce ulteriori funzioni al medesimo Comitato, tra cui quello di promuovere la stipulazione e monitorare l'attuazione di protocolli d'intesa tra la Guardia di finanza e le amministrazioni centrali titolari di interventi previsti dal PNRR, regioni e province autonome, enti locali e altri soggetti pubblici che provvedono alla realizzazione degli interventi previsti dal PNRR.
  L'articolo 24 disciplina la procedura concorsuale – in deroga a quella ordinaria – per l'assunzione e assegnazione presso le Corti di giustizia tributaria di un numero di magistrati tributari idoneo a garantire la continuità della funzione giurisdizionale per l'anno 2024, definendo altresì i criteri delle prove concorsuali e del loro svolgimento, nonché per la valutazione dei candidati. In particolare, il comma 1 introduce una procedura semplificata per l'anno 2024, finalizzata all'assunzione di 68 magistrati tributari oltre alle unità di magistrati non assunte ex lege. Tale procedura, per la quale non si applica la riserva di posti prevista ordinariamente (di cui all'articolo 1, comma 3, della legge 130 del 2022) è articolata in una prova preselettiva, due prove scritte ed una prova orale. Per quanto riguarda la prova preselettiva, la norma prevede che il Ministero dell'economia e delle finanze possa avvalersi, per la predisposizione e formulazione dei quesiti, nonché per l'organizzazione della preselezione, di Enti, aziende o Istituti specializzati operanti nel settore della selezione delle risorse umane. Si prevede tra l'altro che tale prova possa avere luogo anche in sedi decentrate e in date o sessioni diverse, sia realizzata con l'ausilio di strumenti informatizzati. Le prove scritte consistono nello svolgimento di due elaborati (tra i tre indicati dall'articolo 4, comma 3, del decreto legislativo n. 545 del 1992), individuati mediante sorteggio, e che alla prova orale siano ammessi i candidati che ottengono un punteggio non inferiore a diciotto trentesimi in ciascun elaborato della prova scritta. È inoltre previsto che non si proceda alla correzione del secondo elaborato se la valutazione dell'elaborato della prima prova scritta svolta non superi i diciotto trentesimi. Per la prova orale, si rinvia alla disciplina generale di cui al citato articolo 4, commi 4 e 5, del decreto legislativo n. 545 del 1992. Infine, per consentire il celere reclutamento dei magistrati, il comma 2 individua un termine di trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto entro cui il Ministero dell'economia e delle finanze deve bandire la procedura concorsuale.
  Evidenzia che di interesse per questa Commissione è altresì l'articolo 38, che istituisce e disciplina il piano «Transizione 5.0». L'articolo, che si compone di 21 commi, introduce un contributo, sotto forma di credito d'imposta, a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato che negli anni 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell'ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici alle condizioni, nelle misure ed entro i limiti di spesa stabiliti dalla disposizione in esame. La disposizione reca un'articolata disciplina della misura, con riferimento, in particolare ai requisiti per ottenere le agevolazioniPag. 48 e ai soggetti esclusi; agli investimenti agevolabili; alla misura dell'agevolazione e al calcolo dei parametri rilevanti; alle condizioni di accesso all'agevolazione, tra cui la presentazione di apposite certificazioni attestanti la riduzione dei consumi energetici conseguibili e l'effettiva realizzazione degli investimenti. La norma disciplina inoltre le modalità di utilizzo del credito di imposta e il suo cumulo con altri incentivi; il regime dei controlli; l'implementazione e la gestione di una piattaforma informatica finalizzata a consentire il monitoraggio e il controllo dell'andamento dell'agevolazione. L'intervento in commento si colloca nel solco degli interventi a sostegno delle imprese varati nelle scorse legislature (Industria 4.0 e Transizione 4.0), presentando numerose similitudini con il precedente credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi, sia con riferimento alla disciplina sostanziale – percentuale agevolata decrescente rispetto alla dimensione dell'investimento, condizioni di ammissione – sia per quanto riguarda il regime di utilizzabilità e i controlli. In sintesi, con riferimento agli investimenti agevolabili, le disposizioni in esame rinviano ai beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all'esercizio d'impresa di cui agli allegati A e B annessi alla legge 11 dicembre 2016, n. 232 e che sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Si pone la condizione che, tramite gli stessi investimenti agevolabili, si consegua complessivamente una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale non inferiore al 3 per cento o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall'investimento non inferiore al 5 per cento. La misura dell'agevolazione è variabile in relazione all'importo degli investimenti, con possibilità di incremento in caso di significativa riduzione dei consumi. Per accedere al contributo, le imprese presentano, in via telematica, sulla base di un modello standardizzato messo a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici s.p.a (GSE), apposita documentazione unitamente ad una comunicazione concernente la descrizione del progetto di investimento e il costo dello stesso. Il riconoscimento del contributo è subordinato, tra l'altro, alla presentazione di apposite certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente, secondo criteri e modalità individuate con norma secondaria che attesta: a) ex ante, la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti; b) ex post, l'effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante.
  Cito altresì l'articolo 41, concernente, tra l'altro, alcuni adempimenti – afferenti agli interventi di efficientamento energetico – strumentali alle agevolazioni fiscali in materia edilizia. In particolare, si prevede la pubblicazione sul sito del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica dell'elenco delle asseverazioni rendicontate per gli interventi di efficientamento energetico finanziati con le risorse del PNRR. La norma, inoltre, precisa che il programma di controllo sugli interventi rientranti nella misura del superbonus, predisposto dall'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile-ENEA, venga integrato dalle istanze sottoposte a verifica dai competenti organismi di controllo nazionali ed europei.
  Più in dettaglio, si prevede che sia pubblicato sul sito istituzionale del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, nel rispetto delle disposizioni di cui al regolamento (UE) 2016/679, l'elenco delle asseverazioni rendicontate, comprensive del codice univoco identificativo (codice ASID) attribuito dal portale informatico di cui all'articolo 3 del decreto del Ministero dello sviluppo economico 6 agosto 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 5 ottobre 2020, n. 246, e del Codice unico di progetto (CUP). Tale pubblicazione deve avvenire entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore (2 febbraio 2024) del provvedimento in esame. Sul punto, ricorda che la missione M2C3-Investimento 2.1 è volta al rafforzamento dell'ecobonus e del sismabonus per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici con una sovvenzione complessiva di 13.950.000.000 euro. A tale importo vanno, altresì, aggiunte ulteriori risorse prevenientiPag. 49 dal Fondo complementare (decreto-legge n. 59 del 2021): per il 2023 910 milioni; per il 2024 829,9 milioni; per il 2025 1.439,9 milioni; per il 2026 1.383,81 milioni. L'obiettivo della missione è duplice: contribuire in misura significativa agli obiettivi di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni fissati dal piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) dell'Italia per il 2030 e fornire un sostegno anticiclico al settore delle costruzioni e alla domanda privata per compensare gli effetti della flessione dell'economia. Si ricorda, altresì, che l'obiettivo: T2 2023(M2C3-2) è stato modificato dal Governo che ha rilevato che, non essendo chiaro il contributo alla transizione green del sismabonus, andava modificata la descrizione della misura ed il target eliminando ogni riferimento agli interventi di sismabonus e includendo il relativo sub-criterio nell'ambito del target ecobonus. Con il nuovo obiettivo si è previsto il completamento della ristrutturazione di edifici per almeno 17 000 000 di metri quadri che si traduce in risparmi di energia primaria di almeno il 40 per cento e il miglioramento di almeno due classi energetiche nell'attestato di prestazione energetica, (modificato il valore obiettivo, aumentato da 13.400.000 mq includendo anche il sismabonus, a 17.000.000); è stato eliminato, pertanto, il paragrafo ii) che prevedeva di ristrutturare almeno 1.400.000 metri quadri per scopi antisismici.
  Segnala, infine, con riferimento agli ambiti di competenza della Commissione, l'articolo 45, comma 1, che abroga il comma 2 dell'articolo 13-ter del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, che ha istituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze un Fondo – denominato Fondo controesodo – in favore dei lavoratori rientrati in Italia dal 30 aprile 2019, con dotazione di 3 milioni di euro a decorrere dall'anno 2020. La disposizione abrogata affidava a un decreto del Ministero dell'economia e delle Finanze il compito di stabilire i criteri per la richiesta di accesso, consentendo ai predetti soggetti destinatari dell'ampliamento delle agevolazioni di accedere alle risorse del Fondo, fino ad esaurimento dello stesso. Si segnala che tale decreto attuativo non è stato emanato e che la relativa disciplina è stata superata da successivi interventi legislativi tra cui, da ultimo, il decreto legislativo n. 209 del 2023.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia infine l'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.10.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 27 marzo 2024. – Presidenza del presidente Marco OSNATO.Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 13.50.

Indagine conoscitiva sui fenomeni di evasione dell'IVA e delle accise nel settore della distribuzione dei carburanti.
(Deliberazione di una proroga del termine).

  Marco OSNATO, presidente, ricorda che nella riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, dello scorso 20 marzo, si è convenuto sulla necessità di prorogare di un mese il termine per la conclusione dell'indagine conoscitiva sui fenomeni di evasione dell'IVA e delle accise nel settore della distribuzione dei carburanti, già prevista per il 31 marzo 2024, al fine di consentire la conclusione delle audizioni programmate.
  Al riguardo, comunica che è stata raggiunta la necessaria intesa con il Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento della Camera.
  Propone pertanto di deliberare la suddetta proroga.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera la proroga del termine dell'indagine conoscitiva in titolo.

  La seduta termina alle 13.55.

Pag. 50

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 27 marzo 2024. — Presidenza del presidente Marco OSNATO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 13.55.

Destinazione agli uffici diplomatici e consolari di quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti all'estero.
C. 960 Toni Ricciardi.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Marco OSNATO, presidente, invita il relatore, onorevole Maullu, a illustrare i contenuti del provvedimento e a formulare una proposta di parere.

  Stefano Giovanni MAULLU (FDI), relatore, ricorda che la Commissione Finanze è chiamata a esprimere il parere sul provvedimento in esame come risultante dalle proposte emendative approvate, da ultimo, nella seduta del 20 marzo scorso.
  Come riportato nella relazione illustrativa, evidenzia che il provvedimento – che consta di un unico articolo – mira a mettere direttamente a disposizione dei consolati una percentuale delle entrate (diritti e tasse consolari) derivanti dalla loro attività di rilascio dei passaporti, in modo che questi riescano a evadere più efficientemente e rapidamente le richieste di emissione dei passaporti medesimi.
  Più in particolare, con riferimento ai profili di interesse per la Commissione Finanze, segnala che la proposta di legge in esame, al comma 1, prevede che i proventi derivanti dal versamento degli importi dovuti da chi richiede il rilascio del passaporto all'estero – di cui all'articolo 27 della tabella allegata al decreto legislativo 3 febbraio 2011, n. 71 – siano attribuiti mensilmente al bilancio dell'ufficio diplomatico-consolare che ha rilasciato il relativo passaporto, in misura percentuale rispetto al totale degli introiti collegati all'emissione di passaporti e carte di identità. La disposizione precisa inoltre che tali risorse devono essere a loro volta destinate al rafforzamento dei servizi consolari per i cittadini italiani residenti o presenti all'estero, con priorità per i servizi maggiormente richiesti.
  Il comma 2 stabilisce che la percentuale degli introiti in questione è pari al 30 per cento a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla data di entrata in vigore della legge.
  Segnala che un analogo intervento è recato dall'articolo 1, comma 429, della legge di bilancio 2017 (legge n. 232 del 2016), che ha riassegnato il 30 per cento dei versamenti effettuati per la domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana allo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per essere a loro volta attribuiti agli uffici dei consolati di ciascuna Circoscrizione consolare in proporzione ai versamenti ricevuti.
  Ai sensi del comma 2-bis, i dati aggregati relativi all'utilizzo dei proventi di cui al citato comma 1 sono pubblicati annualmente sul sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
  Infine, il comma 3 dispone che agli oneri derivanti dall'attuazione della legge si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per le esigenze indifferibili di cui all'articolo 1, comma 200, della legge di stabilità 2015 (legge n. 190 del 2014).
  Formula in conclusione una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore (vedi allegato 1).

DL 19/2024: Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
C. 1752 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

Pag. 51

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto.

  Marco OSNATO, presidente e relatore, richiamando i contenuti della relazione svolta nella seduta antimeridiana della Commissione, formula sul provvedimento una proposta di parere favorevole.

  Virginio MEROLA (PD-IDP) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo parlamentare. Rileva anzitutto che un primo profilo di criticità riguarda il comma 3 dell'articolo 20 del provvedimento, il quale conferisce ad alcuni specifici soggetti i diritti di opzione per l'acquisto dell'intera partecipazione azionaria statale nella società costituita per la gestione della piattaforma digitale per l'interconnessione e l'interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento, in sostanza consentendo il passaggio della piattaforma PagoPA a Poste italiane. Ritiene al riguardo che sarebbe stato più opportuno indire una procedura a evidenza pubblica, stante la vigente neutralità della predetta piattaforma; essa, in tal modo, viene acquisita da un soggetto operante sul mercato. Ritiene infatti che tale disposizione ponga alcuni rischi con riferimento ai profili di tutela della concorrenza.
  Sotto un diverso profilo, ritiene che la tempistica prevista dall'articolo 38 per la realizzazione del piano «Transizione 5.0» non sia congrua; a suo parere, i tempi prefigurati dal decreto-legge in esame appaiono troppo stringenti e possono di fatto portare a un problema dal lato dell'offerta dei fornitori, con conseguente rallentamento delle procedure.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 27 marzo 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.10.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 27 marzo 2024. — Presidenza del presidente Marco OSNATO.

  La seduta comincia alle 14.20.

Indagine conoscitiva sui fenomeni di evasione dell'IVA e delle accise nel settore della distribuzione dei carburanti.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la resocontazione stenografica e la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del Direttore Centrale Coordinamento normativo dell'Agenzia delle entrate, Sergio Cristallo.
(Svolgimento e conclusione).

  Marco OSNATO, presidente, introduce l'audizione.
  Sergio CRISTALLO, Direttore Centrale Coordinamento normativo dell'Agenzia delle entrate, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Interviene, per formulare quesiti e osservazioni, Marco OSNATO, presidente, cui replica Sergio CRISTALLO, Direttore Centrale Coordinamento normativo dell'Agenzia delle entrate.

  Marco OSNATO, presidente, ringrazia il Direttore Centrale Coordinamento normativo dell'Agenzia delle entrate Sergio Cristallo per la partecipazione e dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte