CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 marzo 2024
268.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 20 MARZO 2024

Pag. 187

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 marzo 2024. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI.

  La seduta comincia alle 14.

Disposizioni in materia di partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive.
C. 836 Molinari.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Massimiliano PANIZZUT (LEGA), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza alla VII Commissione (Cultura) sulla proposta di legge C. 836 Molinari, recante «Disposizioni in materia di partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive», come modificata a seguito dell'esame svolto in sede referente.
  Fa presente che il provvedimento si compone di otto articoli, che investono in maniera piuttosto marginale le competenze della XII Commissione.
  Osserva che l'articolo 1 reca le finalità e i princìpi della proposta di legge. In particolare, il comma 1 prevede che, in coerenza Pag. 188con i valori tutelati dagli articoli 2, 3, secondo comma, 33, ultimo comma, e 41 della Costituzione, si prevedono misure volte a promuovere, sostenere e favorire la partecipazione, diretta o indiretta, per il tramite dell'ente di partecipazione popolare sportiva di cui all'articolo 3, al capitale sociale delle società sportive e da parte dei sostenitori delle stesse, quale forma di coesione e aggregazione sociale, fattore di crescita individuale e collettiva e occasione per la formazione e diffusione di una cultura sportiva autentica e rispettosa dei princìpi di legalità.
  L'articolo 2 disciplina le forme di partecipazione popolare alla titolarità di azioni e le quote delle società sportive, mentre l'articolo 3 regola gli enti di partecipazione popolare sportiva.
  L'articolo 4 disciplina i requisiti per l'accesso alle agevolazioni. Nello specifico, si prevede che le società sportive partecipate da enti di partecipazione popolare sportiva beneficiano di agevolazioni qualora concorrano determinate condizioni, tra cui la previsione statutaria, modificabile esclusivamente con il voto favorevole di una maggioranza che rappresenti almeno la metà del capitale sociale, secondo cui le riserve accantonate non possono essere distribuite tra i soci e, in caso di scioglimento della società sportiva, vengano destinate ad associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro individuate dallo Stato tra quelle situate nel medesimo comune della società sportiva sciolta.
  L'articolo 5 regola il diritto di prelazione per l'assegnazione del titolo sportivo.
  L'articolo 6 disciplina, per le finalità di cui alla proposta di legge, le attività del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, inclusa l'istituzione, nell'ambito del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, di una sezione relativa alle società sportive a partecipazione popolare e di una relativa agli enti di partecipazione popolare sportiva.
  L'articolo 7 disciplina la costituzione e l'iscrizione alla sezione del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche degli enti di partecipazione popolare sportiva.
  L'articolo 8 reca le disposizioni finali.
  Propone, quindi, di esprimere un parere favorevole alla Commissione di merito (vedi allegato 1).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.10.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 13 marzo 2024. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Marcello Gemmato.

  La seduta comincia alle 14.10.

7-00152 Sportiello e 7-00168 Morgante, in materia di promozione e sostegno dell'allattamento al seno.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione delle risoluzioni nn. 8-00048 e 8-00049).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata, nella seduta del 26 ottobre 2023.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, fa presente che la deputata Sportiello ha riformulato la propria risoluzione, integrando la parte relativa agli impegni, e che la risoluzione, come riformulata, è stata sottoscritta dai deputati degli altri gruppi di opposizione (vedi allegato 2).

  Gilda SPORTIELLO (M5S) precisa che le integrazioni effettuate derivano principalmente dalle osservazioni emerse nel corso delle audizioni svolte.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, dà la parola al rappresentante del Governo per l'espressione del parere sulle suddette risoluzioni.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO esprime parere favorevole su tutte le premesse della risoluzione a prima firma Morgante nonché sui relativi impegni, a condizionePag. 189 che sia riformulato l'impegno di cui alla lettera a), numero 1) nei seguenti termini: «da parte del personale sanitario e sociosanitario l'allattamento al seno».
  In relazione alla risoluzione a prima firma Sportiello, come riformulata, esprime parere favorevole su tutte le premesse.
  Passando agli impegni, esprime parere favorevole su quello di cui al numero 1), a condizione che le parole: «volte ad assegnare» siano sostituite dalle seguenti: «volte a promuovere l'assegnazione di».
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 2), a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «a programmare una formazione e conoscenza adeguata sull'allattamento al seno a tutti i genitori, prevedendo che gli incontri di accompagnamento alla nascita includano anche sessioni specifiche sull'allattamento al seno».
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 3), a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «a introdurre nei corsi di specializzazione in pediatria una formazione specifica teorico-pratica, secondo quanto previsto nel documento del Ministero della salute Raccomandazioni del personale sanitario sull'allattamento – Raccomandazioni del tavolo tecnico operativo interdisciplinare sulla promozione dell'allattamento (TAS), delle Società scientifiche e degli Ordini professionali».
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 4), a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «a promuovere, durante il percorso nascita e dopo il parto, l'assistenza alla donna e alla famiglia da parte del personale dedicato e adeguatamente formato, anche per educare alle corrette modalità di allattamento».
  Esprime, quindi, parere favorevole sugli impegni di cui ai numeri 5) e 6).
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 7), a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «a promuovere, per le madri con particolari difficoltà nell'allattamento al seno, incluse quelle che hanno difficoltà nell'alimentare i loro bambini con il latte artificiale, il ricorso a un sostegno specializzato e individualizzato da parte di personale competente, formato nella gestione efficace dei problemi di allattamento».
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 8), a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «a promuovere, per tutte le madri che ne abbiano bisogno, la possibilità di accedere direttamente a servizi di sostegno all'allattamento al seno che prevedano l'assistenza fornita da parte di personale adeguatamente formato».
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 9), a condizione che sia soppresso l'inciso: «sostegno che sia inclusivo della copertura di spese di viaggio e alloggio affinché possano stare con o vicino ai loro bambini il più possibile».
  Esprime, quindi, parere favorevole sugli impegni di cui ai numeri 10) e 11).
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 12), a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «a promuovere iniziative finalizzate a potenziare il personale dei consultori familiari affinché, dopo le dimissioni ospedaliere, sia garantito il sostegno alle mamme e ai loro bambini, anche tramite visite domiciliari del personale medesimo».
  Esprime parere contrario sull'impegno di cui al numero 13).
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 14), a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «a incentivare il ricorso all'allattamento al seno, anche promuovendo presso le regioni e le province autonome, competenti in materia, l'individuazione di specifici obiettivi per i direttori generali e sanitari delle strutture sanitarie e dei consultori, prevedendo un'eventuale specifica premialità per la struttura in cui lavorano».
  Esprime parere favorevole sugli impegni di cui ai numeri 15) e 16), a condizione che siano preceduti dalle formule: «a valutare la possibilità di» ed «entro i limiti delle risorse disponibili».
  Esprime parere contrario sull'impegni di cui ai numeri 17) e 18).
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 19), a condizione che sia Pag. 190preceduto dalla formula: «a valutare la possibilità di».
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 20), a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «ad adoperarsi al fine di promuovere l'informazione presso la popolazione sull'allattamento al seno attraverso i mass media, contrastando informazioni, atteggiamenti e pratiche che possano scoraggiarlo o contrastarlo».
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 21), a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «a valutare la possibilità, nel rispetto dei vincoli di bilancio, di rafforzare le misure nazionali sulla protezione della genitorialità affinché siano di sostegno ai genitori nel raggiungere gli standard di migliore pratica raccomandati per l'allattamento, garantendo che vi sia un sostegno legislativo sufficiente a permettere ai genitori che lavorano di allattare i loro figli».
  Esprime parere favorevole sugli impegni di cui ai numeri 22) e 23), a condizione che siano preceduti dalla formula: «a valutare la possibilità di, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili».
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 24), a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «a valutare l'adozione, nel rispetto dei vincoli di bilancio, di iniziative di competenza volte alla tutela della maternità per le lavoratrici che attualmente non ne godono».
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 25).
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 26), a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «a valutare l'opportunità di promuovere in tutti gli ambienti dell'istruzione, scolastica e universitaria, nell'ambito delle attività di educazione alla salute e ai corretti stili di vita, un'educazione e un'informazione adeguata, sensibilizzando sulla consapevolezza del significato dell'allattamento come elemento che contribuisce allo sviluppo e al benessere del bambino».
  Esprime parere favorevole sull'impegno di cui al numero 27), a condizione che sia preceduto dalla formula: «ad adoperarsi al fine di».
  Esprime, infine, parere favorevole sull'impegno di cui al numero 28).

  Maddalena MORGANTE (FDI) accoglie la proposta di riformulazione della risoluzione a sua prima firma avanzata dal rappresentante del Governo.

  Gilda SPORTIELLO (M5S) non accoglie la proposta di riformulazione dell'impegno di cui al numero 1) della risoluzione a sua prima firma, in quanto ritiene necessaria la previsione di adeguate risorse umane e finanziarie al fine del raggiungimento degli obiettivi indicati.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO precisa in proposito che l'assegnazione di specifiche risorse umane e finanziarie è di competenza delle singole regioni e province autonome.

  Gilda SPORTIELLO (M5S) accoglie la riformulazione dell'impegno di cui al numero 2), chiedendo però che venga reintrodotto il concetto che la formazione includa obbligatoriamente le sessioni specifiche sull'allattamento al seno.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO acconsente alla richiesta della deputata Sportiello.

  Gilda SPORTIELLO (M5S) non accetta le riformulazioni degli impegni di cui ai numeri 3) e 4) precisando, quanto a quest'ultima, che la riformulazione proposta elimina il riferimento ad importanti figure professionali quale, ad esempio, l'ostetrica.
  Non accetta le riformulazioni degli impegni di cui ai numeri 7) e 8) mentre accoglie quella relativa all'impegno di cui al numero 9).
  Non accoglie, quindi, la riformulazione dell'impegno di cui al numero 12) e dichiara di non comprendere le ragioni che hanno portato ad esprimere un parere contrario su quello di cui al numero 13), con la quale si propone di introdurre idonee procedure di valutazione.

Pag. 191

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO precisa che il parere contrario è motivato dal fatto che le procedure di valutazione dovrebbero essere stabilite a livello istituzionale ed essere basate su evidenze scientifiche.

  Gilda SPORTIELLO (M5S) accetta la riformulazione dell'impegno di cui al numero 14) e rifiuta quella relativa agli impegni di cui ai numeri 15) e 16).
  Si dichiara quindi preoccupata per il parere contrario espresso sull'impegno di cui al numero 17), con il quale si chiede la corretta applicazione del Codice per la commercializzazione dei sostituti del latte materno.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO precisa che il parere contrario è dovuto al fatto che la vigente normativa non consente un intervento di natura sanzionatoria in relazione alle violazioni rispetto alla corretta applicazione del suddetto Codice.

  Gilda SPORTIELLO (M5S) segnala che l'impegno da lei formulato non contiene un riferimento al tema delle sanzioni.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO si riserva di compiere un breve approfondimento in relazione al parere espresso sull'impegno di cui al numero 17).

  Gilda SPORTIELLO (M5S) manifesta perplessità per il parere contrario espresso rispetto all'impegno di cui all'articolo 18), non accetta la riformulazione di quello di cui al numero 19) e accoglie invece la riformulazione di quello di cui al numero 20).
  Non accetta la riformulazione degli impegni di cui ai numeri 21), 22), 23) e 24), ritenendo che non sia possibile promuovere iniziative efficaci senza un incremento delle risorse ad esse destinate.
  Infine, non accoglie la riformulazione dell'impegno di cui al numero 26) ed accetta quella relativa all'impegno di cui al numero 27).
  Chiede, quindi, che si proceda alla votazione per parti separate della risoluzione a sua prima firma, nel senso di votare prima le premesse e gli impegni sui quali vi è un parere favorevole o rispetto ai quali è stata accolta la riformulazione proposta e, quindi, gli altri, impegni sui quali vi è invece un parere contrario o non è stata accettata la proposta di riformulazione.
  Richiede, inoltre, che si proceda per parti separate alla votazione della risoluzione a prima firma Morgante, separando l'impegno di cui alla lettera a) dalle premesse e dai restanti impegni, in quanto ritiene troppo generici gli obiettivi che dovrebbero essere indicati attraverso la definizione di un protocollo nazionale. Precisa che rispetto a questa parte della risoluzione il suo gruppo intende astenersi mentre annuncia il voto favorevole sulle restanti parti.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO comunica, a seguito dell'approfondimento svolto, l'espressione di un parere favorevole sull'impegno di cui al numero 17) della risoluzione a prima firma Sportiello.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, a seguito della richiesta avanzata in tal senso, avverte che si procederà alla votazione della risoluzione Sportiello n. 7-00152, come ulteriormente riformulata, ad eccezione degli impegni di cui ai numeri 1), 3), 4), 7), 8), 12), 13), 15), 16), 18), 19), 21), 22), 23), 24) e 26).

  La Commissione approva la risoluzione Sportiello n. 7-00152, come ulteriormente riformulata (vedi allegato 3).

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che si procederà alla votazione dei restanti impegni della risoluzione Sportiello n. 7-00152.

  La Commissione respinge gli impegni di cui ai numeri 1), 3), 4), 7), 8), 12), 13), 15), 16), 18), 19), 21), 22), 23), 24) e 26) della risoluzione Sportiello n. 7-00152.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che si procederà alla votazione delle premesse e degli impegni della risoluzione Pag. 192Morgante n. 7-00168, ad eccezione dell'impegno di cui alla lettera a), che sarà posto in votazione separatamente, sulla base della richiesta avanzata in tal senso.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva prima le premesse e gli impegni della risoluzione Morgante n. 7-00168 e, quindi, l'impegno di cui alla lettera a), come riformulato (vedi allegato 4).

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che, a seguito della loro approvazione, le risoluzioni 7-00152 Sportiello e 7-00168 Morgante assumono, rispettivamente, i numeri 8-00048 e 8-00049.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

  mercoledì 13 marzo 2024. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Marcello Gemmato.

  La seduta comincia alle 14.40.

Modifica all'articolo 19 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, e altre disposizioni in materia di assistenza sanitaria per le persone senza dimora.
C. 433 Furfaro e C. 555 Sportiello.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 febbraio 2024.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento, i deputati possono partecipare alla seduta odierna in videoconferenza, non essendo previste votazioni.
  Ricorda che il provvedimento è calendarizzato per l'esame in Assemblea a partire dal 25 marzo e che nella seduta precedente, svoltasi il 14 febbraio scorso, il relatore, deputato Furfaro, e il rappresentante del Governo avevano concordato sulla possibilità di individuare una soluzione volta a superare la valutazione negativa formulata dalla Ragioneria generale dello Stato, in relazione a una nota con la quale il Ministero della salute aveva fornito elementi rispetto ai profili tecnici e finanziari del provvedimento in oggetto, come risultante dagli emendamenti approvati in sede referente.
  In vista della predetta calendarizzazione in Assemblea, chiede a che punto sia l'istruttoria.

  Marco FURFARO (PD-IDP), relatore, rinnova l'auspicio che vi sia un'ampia condivisione politica rispetto all'obiettivo di assicurare l'assistenza sanitaria di base alle persone senza dimora, sia nell'ottica della prevenzione sanitaria sia sotto il profilo della giustizia sociale.
  Ricorda che la Ragioneria generale dello Stato ha stimato un costo elevato per la copertura finanziaria riguardante la proposta di legge in esame, sulla base del presupposto di un onere pari a circa 2.000 euro annui per assistito. Ritiene che questo dato sia stato ampiamente sovrastimato in quanto, visto il carattere universalistico del sistema sanitario italiano, l'unico onere da considerare dovrebbe essere rappresentato da quello relativo ai medici di medicina generale, con un costo annuale di circa 70 euro per assistito.
  Per quanto concerne la platea dei potenziali beneficiari, ricorda preliminarmente che si tratterebbe in gran parte di cittadini italiani in virtù del contesto legislativo di riferimento. Partendo dai dati Istat relativi alle persone che hanno una residenza fittizia e da quelli forniti dalle organizzazioni di volontariato che offrono assistenza alle persone senza dimora, evidenzia che i soggetti interessati potrebbero essere al massimo 60.000, determinando di fatto una spesa annua poco superiore ai 4 milioni di euro. Sottolinea, inoltre, che gran parte delle regioni che hanno adottato una normativa per garantire l'assistenza sanitaria di base alle persone senza dimora non ha stimato alcun costo, in ragione dei risparmi certi derivanti dal potenziamento della prevenzione e dal minor ricorso a prestazioni inappropriate.
  Chiede pertanto se vi sia una volontà politica per procedere in modo unitario Pag. 193con i gruppi di maggioranza e il Governo, al fine di individuare risorse certe da destinare all'obiettivo alla base della propria proposta di legge, nella misura precedentemente richiamata. A ulteriore testimonianza della propria volontà di effettuare ogni sforzo pur di raggiungere il traguardo desiderato, osserva che sarebbe possibile indicare un limite di spesa pari a 4 milioni di euro, dichiarandosi certo che tali risorse sarebbero ampiamente sufficienti per assicurare l'assistenza sanitaria a tutte le persone coinvolte. In conclusione, osserva che, ove non si riuscisse a individuare forme adeguate di intesa, le diverse posizioni verranno poi chiarite nell'ambito della discussione che potrà svolgersi in Assemblea.

  Andrea QUARTINI (M5S), nel ringraziare il relatore Furfaro per la sua tenacia, che giudica ammirevole, dichiara di trovare grottesco il rimbalzo di responsabilità con la Ragioneria generale dello Stato. Chiede al riguardo quale sarebbe l'impatto sul bilancio pubblico qualora, nell'arco di pochi giorni, tutte le persone senza dimora facessero richiesta di una residenza fittizia per ottenere le prestazioni sanitarie cui hanno diritto, senza che si possa prevedere preventivamente una specifica copertura finanziaria.
  Evidenzia un atteggiamento di totale chiusura della maggioranza che così facendo nega l'accesso a un diritto fondamentale a persone che si trovano in moltissimi casi in una condizione di fragilità, a causa di problemi legati a situazioni di dipendenza e di marginalità. In conclusione, dichiara di ritenere inaccettabile che un organismo tecnico impedisca di fatto alla politica di assumere le proprie decisioni.

  Luana ZANELLA (AVS), nel rilevare che le difficoltà per individuare risorse pari a 4 milioni di euro, come indicato dal relatore Furfaro, non appaiono insormontabili, rileva che tutti dovrebbero avere il diritto all'accesso al medico di medicina generale, come già avviene in altri contesti, quale ad esempio il caso degli studenti fuori sede. Ribadisce, inoltre, che misure di questo tipo garantirebbero di fatto risparmi a causa di minori costi di altro genere a carico del sistema sanitario.
  Richiama l'attenzione sul fatto che la problematica delle persone senza dimora è ampiamente diffusa a livello mondiale, anche con situazioni nettamente più drammatiche di quanto accade in Italia, citando ad esempio il caso della California. In ragione della pericolosità e dell'impatto di tale fenomeno, invita a non sottovalutare tale questione, che incide anche sulla capacità dei Comuni di rispondere alle emergenze.

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE), nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, osserva che appare necessario un intervento normativo, anche per prevenire l'impatto negativo sulle strutture sanitarie e sui bilanci regionali, derivante dalla presenza di cittadini che non possono avere accesso al medico di medicina generale. Evidenzia che, al di là delle considerazioni svolte dalla Ragioneria generale dello Stato, è responsabilità della politica, e in particolare del Governo, quella di individuare soluzioni atte a risolvere l'attuale situazione di stallo.
  Nell'osservare che purtroppo l'attuale legislazione di bilancio non permette di contabilizzare risparmi successivi, derivanti da quelli che possono essere considerati investimenti rispetto al futuro, segnala che dovrebbe essere agevole individuare una copertura rispetto alla stima di circa 4 milioni di euro di oneri fatta da relatore, auspicando che il Governo fornisca il proprio sostegno per validare questi dati.

  Gian Antonio GIRELLI (PD-IDP), nel ringraziare il relatore per aver posto l'attenzione sul tema dell'assistenza sanitaria di base alle persone senza dimora, confessa di avere avuto inizialmente alcune perplessità sul carattere prioritario di tale intervento normativo. Sottolinea che invece, dopo un'attenta riflessione, a suo avviso è imprescindibile occuparsi della condizione delle persone in condizione di maggiore fragilità, sia per un'esigenza di giustizia sia per assicurarePag. 194 l'interesse generale, anche sul piano della sanità pubblica.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO, in relazione ai numerosi interventi svolti, ritiene utile inquadrare il problema oggetto del dibattito, partendo dalla considerazione che già nella passata legislatura ci si è resi conto delle difficoltà a trovare soluzioni efficaci in questa materia. In relazione a quanto affermato dal collega Quartini, rileva che banalizzare le questioni non aiuta la politica a trovare soluzioni. Ricorda che nel passato recente esponenti del Movimento 5 Stelle hanno ricoperto l'incarico di Ministro e di Viceministro della salute senza che sia stato preso alcun provvedimento per tutelare il diritto all'assistenza sanitaria delle persone senza dimora. Ritiene quindi inaccettabile una visione che porta ad affermare che gli esponenti dell'attuale maggioranza non abbiano la volontà di aiutare persone in condizioni di fragilità, osservando che un clima di contrapposizione non fa bene al raggiungimento di obiettivi rilevanti.
  Reputa in ogni caso un dato confortante il fatto che in Italia tutti hanno comunque, sulla base di un sistema universalistico, diritto all'assistenza sanitaria e che è possibile in molti casi utilizzare lo strumento della residenza fittizia per avere accesso alle prestazioni.
  Dichiara di condividere le considerazioni svolte da alcuni colleghi, inclusa l'onorevole Bonetti, sul fatto che in prospettiva un potenziamento dell'assistenza sanitaria di base può produrre dei risparmi e concorda sul fatto che la platea dei beneficiari potrebbe essere inferiore ai 60.000 indicati dal relatore, anche perché alcune persone senza dimora rifiutano per principio qualsiasi forma di assistenza. Ciò nonostante, resta il fatto che la Ragioneria generale dello Stato ha indicato un onere di poco superiore ai 2.000 euro annui per assistito e che, pertanto, allo stato attuale la copertura da individuare sarebbe pari a circa 130 milioni di euro.
  Rileva, inoltre, che, al di là della volontà politica, anche un nuovo emendamento del relatore sarebbe sottoposto a verifiche relative alla compatibilità di bilancio.
  In conclusione, nel ribadire la sua piena convinzione sulla necessità di tutelare il carattere universalistico del Servizio sanitario nazionale, anche in termini di prevenzione, ricorda la preziosa attività svolta dall'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della povertà (INMP).

  Marco FURFARO (PD-IDP), relatore, nel ribadire la propria volontà di proseguire l'esame del provvedimento in un clima non di contrapposizione, segnala come il fatto che le leggi regionali finora adottate siano tutte molto recenti testimonia che il fenomeno ha assunto una maggiore evidenza soltanto negli ultimi anni. Ricorda, inoltre, che nella passata legislatura si erano individuate possibili soluzioni anche attraverso il confronto con i medici di medicina generale e le associazioni di volontariato ma che non è stato possibile giungere a un perfezionamento delle stesse.
  Rileva un'inesattezza nell'intervento del rappresentante del Governo, ricordando che non è possibile in tutti i casi utilizzare lo strumento della residenza virtuale. Reputa inoltre contraddittorio che da una parte si manifesti disponibilità a procedere nell'esame del provvedimento e dall'altra si confermi il dato di un onere pari ad oltre 2.000 euro annui per persona coinvolta. Invita pertanto a riconsiderare nuovamente il tema dei costi e della loro copertura, ricordando il diverso approccio seguito dalla legislazione regionale.
  Rinnova, quindi, il proprio invito a collaborare per individuare in tempi rapidi una risposta soddisfacente, ritenendo inaccettabile che la Ragioneria generale dello Stato blocchi di fatto la volontà politica del Parlamento. Precisando di non avere alcun intento propagandistico e di continuare a voler conseguire un compromesso accettabile, ritiene necessario dare un segnale chiaro al Paese.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, ricorda che la seduta odierna è stata convocata non per replicare la discussione sul provvedimento, del quale la Commissione ha già Pag. 195concluso l'esame degli emendamenti, ma esclusivamente per fare un punto sulle prospettive relative alla quantificazione e alla copertura finanziaria degli oneri. Segnalando che la Commissione deve ancora procedere all'esame di altri punti all'ordine del giorno, invita a contenere i tempi di svolgimento degli interventi.

  Paolo CIANI (PD-IDP), concordando con il richiamo fatto dal presidente, ritiene tuttavia doveroso fornire alcuni elementi rispetto a un tema che gli sta particolarmente a cuore. Segnala preliminarmente che la problematica oggetto del provvedimento in discussione deriva dal fatto che non tutte le persone presenti sul territorio nazionale possono avere accesso alla residenza, con conseguenti disagi, a partire da quello relativo all'assistenza sanitaria di base.
  Rivolge un sentito appello a tutti i componenti della Commissione ad utilizzare sempre l'espressione residenza «virtuale» e non quella di residenza «fittizia», che viene impiegata ampiamente pur essendo impropria e dequalificante.
  Segnala che lo strumento della residenza virtuale è attivo solo in circa 250 dei quasi 8.000 Comuni italiani e, pertanto, non può attualmente rappresentare una soluzione valida su tutto il territorio nazionale.
  Ribadisce che il mancato accesso all'assistenza di base ha pesanti conseguenze sulle strutture di pronto soccorso, sia in termini di intasamento delle stesse sia di maggiori costi a carico del Servizio sanitario nazionale.
  Evidenzia, infine, come il dato di circa 60.000 persone potenzialmente beneficiarie del provvedimento sia a suo avviso largamente sovrastimato, essendo più probabile una platea di destinatari pari a circa la metà.

  Roberto BAGNASCO (FI-PPE), ricollegandosi all'intervento svolto dal sottosegretario Gemmato, conferma che la maggioranza intende compiere ogni sforzo per trovare una soluzione al problema dell'assistenza sanitaria alle persone senza dimora, senza però trascurare le difficoltà oggettive che permangono, anche in termini di problemi economici a carico degli enti locali.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO, nel ricordare che con il relatore vi era un'intesa informale sul fatto che fosse necessario acquisire ulteriori elementi relativi al numero dei potenziali interessati, al fine di superare le criticità rilevate dalla Ragioneria generale dello Stato, esprime il proprio rammarico rispetto all'ipotesi che non sia possibile proseguire in maniera collaborativa alla ricerca di una soluzione.

  Marco FURFARO (PD-IDP) rinnova ancora una volta la propria disponibilità ad esperire tutte le strade per individuare una soluzione adeguata.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore.
C. 1532-ter Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 marzo 2024.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, ricorda che il testo del disegno di legge risultante dalle proposte emendative approvate è stato inviato alle Commissioni competenti in sede consultiva per acquisirne i prescritti pareri.
  Al riguardo, comunica che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I, II e XI. La Commissione per le questioni regionali ha comunicato che non esprimerà il parere, mentre la V Commissione lo esprimerà direttamente all'Assemblea.

  Non essendoci richieste di intervento in dichiarazione di voto, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Pag. 196

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 15.50.