CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 marzo 2024
264.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 6 marzo 2024. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la sicurezza energetica Claudio Barbaro.

  La seduta comincia alle 16.

DL 4/2024: Disposizioni urgenti in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico.
C. 1759 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Dario IAIA (FDI), relatore, ricorda che il provvedimento è stato adottato al fine di prevedere misure di carattere procedimentale e processuale a garanzia della tempestività ed efficacia della procedura di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, nonché ulteriori misure finalizzate ad assicurare la continuità produttiva e occupazionale degli stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale. Nel corso dell'esame al Senato sono state apportate modificazione al testo del decreto-legge, in cui è confluito anche il decreto-legge n. 9 del 2024, recante disposizioni urgenti a tutela dell'indotto delle grandi imprese in stato di insolvenza ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria, che viene abrogato dal provvedimento in esame e i cui effetti sono salvaguardati dal comma 2 dell'articolo 1 del disegno di legge di conversione.
  Nel rinviare per una disamina più approfondita del contenuto del provvedimento alla documentazione predisposta dagli uffici, con riferimento ai profili di interesse per la Commissione, fa presente che l'articolo 1 modifica, al comma 1, l'articolo 2, comma 2, del decreto-legge n. 347 del 2003 in materia di accesso all'amministrazione straordinaria da parte di grandi imprese in stato di insolvenza, prevedendo, tra l'altro, che i soci che detengano almeno il 30 per cento delle quote societarie in società partecipate da amministrazioni pubbliche statali possano ottenere l'ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria di imprese che gestiscono uno o più stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale, in Pag. 16caso di inerzia dell'organo amministrativo. Al riguardo, rammenta che il decreto-legge n. 207 del 2012 ha previsto che il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica possa autorizzare, in sede di riesame dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA), la prosecuzione dell'attività produttiva di uno stabilimento industriale dichiarato «di interesse strategico nazionale», per un periodo di tempo determinato non superiore a trentasei mesi, a condizione che vengano adempiute le prescrizioni contenute nel provvedimento di riesame dell'autorizzazione, al fine di assicurare la più adeguata tutela dell'ambiente e della salute secondo le migliori tecniche disponibili (articolo 1), e che lo stesso decreto ha qualificato come «stabilimenti di interesse strategico nazionale» tutti gli impianti siderurgici della società ILVA S.p.A. (articolo 3).
  L'articolo 2 consente al Ministero dell'economia e delle finanze di concedere uno o più finanziamenti a titolo oneroso della durata massima di cinque anni, nel limite massimo di 320 milioni di euro per l'anno 2024, in favore delle società che gestiscono gli impianti siderurgici della Società ILVA S.p.A., qualora le stesse siano ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria, al fine di supportare le indifferibili e urgenti esigenze di continuità produttiva e aziendale e assicurare la salvaguardia dell'ambiente e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
  L'articolo 2-bis riconosce condizioni agevolate di accesso al Fondo di garanzia PMI a favore delle micro, piccole e medie imprese che incontrano difficoltà di accesso al credito a causa dell'aggravamento della posizione debitoria di imprese committenti che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale ai sensi del citato articolo 1 del decreto-legge n. 207 del 2012. Ricorda in proposito che l'articolo 2-bis del decreto-legge n. 1 del 2015 ha disposto la costituzione di una riserva – fino a un importo di 35 milioni di euro – a valere sulle risorse del Fondo di garanzia PMI per sostenere l'accesso al medesimo fondo delle PMI fornitrici di beni o servizi connessi al risanamento ambientale o funzionali alla continuazione dell'attività di società gestrici di almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale.
  L'articolo 2-quater introduce misure di protezione delle imprese dell'indotto che hanno assicurato la continuità produttiva, che consistono nel riconoscimento della prededucibilità dei crediti vantati dalle imprese dell'indotto nei confronti di società committenti ammesse all'amministrazione straordinaria e che gestiscano almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico, nonché nell'esclusione della revocabilità dei pagamenti e delle cessioni di tali crediti ove effettuati tra la data di entrata in vigore del decreto-legge in conversione e l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria. Ai sensi della disposizione in esame, l'indotto è rappresentato anche dalle imprese che hanno erogato, tra l'altro, servizi in materia di risanamento ambientale, di sicurezza e di attuazione degli interventi in materia di tutela dell'ambiente e della salute previsti dal piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 marzo 2014.
  L'articolo 3 estende l'ambito di applicazione di una normativa transitoria già vigente, prevedendo che le imprese nella cui gestione sia ricompreso uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale, che abbiano in corso programmi di riorganizzazione aziendale e per le quali sia disposta l'amministrazione straordinaria, possano accedere al trattamento straordinario di integrazione salariale.
  La medesima disposizione prevede che, in considerazione della complessità dei predetti programmi e al fine di assicurare i più elevati livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e di tutela ambientale, previa consultazione sindacale, gli addetti alla manutenzione degli impianti e alla sorveglianza delle attività connesse alla sicurezza, nonché gli addetti all'implementazione, alla gestione e alla manutenzione dei presìdi ambientali, possano essere interessati dai processi di riduzione o di sospensione dell'attività lavorativa, a rotazione, soltanto qualora i medesimi lavoratori non siano Pag. 17direttamente impegnati in specifici programmi di sorveglianza delle medesime attività inerenti alla sicurezza e alla tutela ambientale, ovvero in specifici programmi formativi diversi dalla formazione professionale per la gestione delle bonifiche.
  In conclusione, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 1).

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che è stata presentata dal Gruppo Movimento 5 Stelle una proposta alternativa di parere (vedi allegato 2).

  Il sottosegretario Claudio BARBARO concorda con la proposta di parere del relatore ed esprime parere contrario sulla proposta alternativa di parere.

  Patty L'ABBATE (M5S) illustra la proposta alternativa di parere, con specifico riguardo alle considerazioni in essa contenute che motivano la contrarietà del proprio gruppo sul provvedimento in esame.

  Marco SIMIANI (PD-IDP), in coerenza con la posizione assunta al Senato, preannuncia l'astensione del proprio gruppo nella votazione della proposta di parere del relatore. Nel segnalare che il proprio gruppo monitorerà con attenzione gli sviluppi della vicenda, ritiene che all'ILVA vadano assicurati il mantenimento dei posti di lavoro, la qualità dell'aria e le risorse per attuare quegli investimenti necessari, soprattutto in campo ambientale. Ricorda che oggi a Piombino si è concluso un accordo importante per portare avanti la produzione dell'acciaio e ritiene che il medesimo percorso di sviluppo si possa fare anche per l'ILVA di Taranto. A suo avviso, le scelte del passato non hanno infatti portato ai giusti risultati soprattutto per quanto riguarda gli imprenditori che, nel farsi carico della società, non ne hanno certamente valorizzato le potenzialità, traendone solo un profitto personale. Ritiene quindi che occorra definire una volta per tutte la questione con un progetto industriale serio che assicuri i necessari investimenti per l'ambiente.

  Mauro ROTELLI, presidente, pone in votazione la proposta di parere del relatore avvertendo che in caso di approvazione risulterà preclusa la proposta alternativa di parere.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 16.10.