CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 febbraio 2024
259.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 47

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 28 febbraio 2024.

Audizioni informali nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 676 Rosato ed altri, recante ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo di partenariato strategico tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e il Canada, dall'altra, fatto a Bruxelles il 30 ottobre 2016; b) Accordo economico e commerciale globale tra il Canada, da una parte, e l'Unione europea e i suoi Stati membri, dall'altra, con Allegati, fatto a Bruxelles il 30 ottobre 2016, e relativo strumento interpretativo comune.
Audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti di Slow Food Italia.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.30 alle 8.40.

Audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti del Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.40 alle 8.50.

Audizione informale di rappresentanti dell'Unione italiana vini.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.50 alle 9.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 28 febbraio 2024.

Audizione informale di rappresentanti del sindacato bielorusso BKDP (Belarusian Congress of Democratic Trade Unions).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.55 alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 28 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli.

  La seduta comincia alle 14.30.

DL 5/2024: Disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7.
C. 1658 Governo.
(Parere alla VIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 febbraio scorso.

  Giulio TREMONTI, presidente, ricorda che nella precedente seduta il relatore ha illustrato i profili di competenza della Commissione contenuti nel provvedimento. Invita, quindi, il collega Coin ad illustrare la proposta di parere

  Dimitri COIN (LEGA), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Vincenzo AMENDOLA (PD-IDP), ribadendo le perplessità circa i limitati profili di competenza della III Commissione, preannuncia il voto di astensione del proprio gruppo.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.35.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 28 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli.

  La seduta comincia alle 14.35.

Ratifica ed esecuzione dell'Atto di Ginevra dell'Accordo di Lisbona sulle denominazioni d'origine e le Pag. 48indicazioni geografiche, fatto a Ginevra il 20 maggio 2015.
C. 1502 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 novembre 2023.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che sul provvedimento sono pervenuti tutti i prescritti pareri. In particolare, si sono espresse favorevolmente le Commissioni Affari costituzionali, Attività produttive, Agricoltura e Politiche dell'Unione europea, mentre la Commissione Bilancio ha espresso un parere favorevole con due condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. Conseguentemente, il collega Formentini ha predisposto gli emendamenti 4.1 e 4.2, di recepimento della suddetta condizione.
  Dà quindi la parola al relatore per l'illustrazione degli emendamenti.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), relatore, illustra gli emendamenti a sua firma 4.1 e 4.2 (vedi allegato 2).

  Il viceministro Edmondo CIRIELLI esprime parere favorevole sugli emendamenti del relatore 4.1 e 4.2.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti del relatore 4.1 e 4.2.

  La Commissione delibera, all'unanimità, di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo su acqua e salute della Convenzione del 1992 sulla protezione e l'utilizzazione dei corsi d'acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali, fatto a Londra il 17 giugno 1999.
C. 1540 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 dicembre 2023.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che sul provvedimento sono pervenuti tutti i prescritti pareri. In particolare, si sono espresse favorevolmente le Commissioni Affari costituzionali, Bilancio, Ambiente, Agricoltura e Politiche dell'Unione europea, mentre la Commissione Affari sociali e la Commissione parlamentare per le questioni regionali hanno comunicato di non procedere all'espressione del parere.

  La Commissione delibera, all'unanimità, di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 28 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli.

  La seduta comincia alle 14.40.

Intese raggiunte dal Governo italiano con i Paesi membri dell'Unione europea per garantire le condizioni necessarie per l'esercizio del voto degli italiani residenti nei Paesi membri dell'Unione europea nelle elezioni per il Parlamento europeo.
Atto n. 127.
(Esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

Pag. 49

  La Commissione inizia l'esame dell'atto all'ordine del giorno.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere il previsto parere, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, entro il 12 marzo prossimo.

  Simone BILLI (LEGA), relatore, in premessa, sottolinea che le intese in titolo hanno lo scopo di garantire le condizioni necessarie per l'esercizio del voto, il 24 ed il 25 maggio prossimi, degli elettori italiani che risiedano presso uno dei Paesi dell'Unione europea, (con anticipo rispetto al voto sul territorio nazionale, al fine di permettere il trasferimento delle schede votate per lo scrutinio da parte delle Corti d'appello).
  Al riguardo ricorda che l'articolo 25 della legge n. 18 del 1979 – recante disposizioni sulla elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia – prevede che tali intese garantiscano il rispetto della parità dei partiti politici italiani e dei princìpi della libertà di riunione e di propaganda politica, della segretezza e libertà del voto nonché l'assenza di pregiudizio per il posto di lavoro e per i diritti individuali degli elettori italiani in conseguenza della loro partecipazione alla propaganda o alle operazioni elettorali.
  Il medesimo articolo 25 stabilisce che la procedura sia così articolata: il Governo italiano raggiunge intese con ciascun Paese dell'Unione e tali intese dovranno risultare da note verbali trasmesse dai singoli Governi a quello italiano; il Governo, sentito il parere espresso dalle competenti Commissioni parlamentari, accerta che si siano verificate le condizioni previste dalla legge e conseguentemente autorizza il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale ad emanare un comunicato attestante, per ciascun Paese dell'Unione, che sono state raggiunte le intese. La pubblicazione nella Gazzetta ufficiale di tale comunicato è condizione necessaria all'esercizio del diritto di voto nel territorio degli altri Stati; successivamente il Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro degli affari esteri, emana norme di attuazione delle intese citate.
  Evidenzia che, in base alla normativa vigente, per il cittadino italiano residente in altro Paese membro dell'Unione, che voglia esercitare il suo diritto di voto nel Paese europeo di residenza, si pone pertanto la seguente alternativa: a) ai sensi delle norme sulla cittadinanza dell'Unione, il cittadino residente in altro Stato membro ha la facoltà di esercitare il proprio diritto di voto nel comune di residenza. A tal fine, deve presentare al sindaco di quel comune domanda di iscrizione ad apposita lista aggiunta presso lo stesso comune. In questo caso l'elettore voterà per i rappresentanti al Parlamento europeo del Paese in cui risiede; b) chi non intenda avvalersi di tale facoltà può votare per l'elezione di rappresentanti italiani al Parlamento europeo in sezioni elettorali appositamente istituite nel Paese dove risiede abitualmente. Come nel passato, questa seconda facoltà riguarda anche i cittadini che si trovino in altro Stato membro per ragioni di lavoro o di studio, e che facciano pervenire nei termini stabiliti apposita domanda al consolato competente. Le intese in esame si riferiscono ovviamente solo a questa seconda ipotesi.
  Ciò premesso, rileva che l'esame del provvedimento in titolo avviene, dunque, con regolarità in vista di ogni elezione per il rinnovo del Parlamento europeo. In questa specifica circostanza il provvedimento riguarda le intese stipulate con tutti e ventisei i Paesi dell'Unione europea.
  Più nel dettaglio, precisa che il provvedimento in esame contiene i testi della richiesta, formalizzata con nota verbale dalle rappresentanze diplomatiche italiane ai Governi degli Stati membri dell'Unione europea, le risposte fornite anch'esse con nota verbale da parte dei rispettivi Governi nonché lo schema di comunicato del MAECI attestante il raggiungimento delle intese. Nelle note verbali inviate dalle rappresentanze diplomatiche italiane si richiede espressamente l'autorizzazione a svolgere le operazioni elettorali a favore dei cittadini italiani residenti negli Stati dell'UE, alle condizioni e secondo le modalità previste dalla legislazione italiana e segnatamente dalla menzionata legge n. 18 del 1979.
  Osserva, quindi, che la maggior parte degli Stati si sono limitati ad accogliere le condizioni indicate nella nota verbale di parte Pag. 50italiana, sempre compatibilmente con le legislazioni nazionali, mentre dieci Paesi hanno posto alcune condizioni ulteriori; in particolare: l'Austria ha confermato che non sussistono obiezioni di principio, a condizione di reciprocità rispetto allo svolgimento di elezioni austriache sul territorio italiano; il Belgio ha rammentato che la campagna elettorale e le stesse elezioni devono essere organizzate internamente in seno alle comunità italiane in Belgio, senza ricorso ai mezzi di comunicazione di massa; l'Estonia ammette che i seggi siano costituiti solo nella sede della rappresentanza diplomatica o di consolati onorari. La campagna elettorale e l'informazione ai connazionali dovranno rispettare la normativa locale; la Germania indica che le operazioni elettorali devono essere circoscritte ai locali delle missioni diplomatiche, delle rappresentanze consolari di carriera e dei consolati onorari. L'istituzione di ulteriori seggi elettorali può essere comunque ammessa su espressa richiesta giustificata da motivazioni eccezionali; la Lettonia garantisce lo svolgimento delle procedure elettorali a condizione che i seggi siano istituiti all'interno dei locali della rappresentanza diplomatica. In materia di propaganda e comunicazione elettorale dovrà essere osservata la legislazione lettone, con particolare riguardo all'uso anche della lingua locale; il Lussemburgo ha confermato tutte le garanzie richieste, effettuando alcune precisazioni. La possibilità di svolgere propaganda elettorale in lingua italiana attraverso i media non dovrà comportare alcun obbligo o onere finanziario a carico delle Autorità locali e dovrà essere evitato ogni rischio di confusione tra le elezioni europee organizzate dall'Ambasciata e quelle organizzate dalle Autorità lussemburghesi. Circa la possibilità di istituire sezioni elettorali all'esterno dei locali sede della rappresentanza diplomatica, l'Ambasciata è invitata a limitare, per quanto possibile, l'istituzione dei seggi all'interno della Sede stessa, pur sottolineando che le Ambasciate possono stringere accordi con i Comuni per predisporre seggi supplementari. In ogni caso, i seggi istituiti dalle autorità locali e quelli organizzati dall'Ambasciata dovranno essere installati in luoghi diversi, onde evitare, anche in questo caso, ogni possibile rischio di confusione tra gli elettori. È consentita l'esposizione di manifesti di propaganda elettorale almeno 48 ore prima del voto, a condizione che la normativa locale in materia venga rispettata e che non siano affissi in prossimità di quelli relativi alle elezioni dei membri spettanti al Lussemburgo.
  Proseguendo nella illustrazione delle condizioni poste da taluni Paesi, segnala che: i Paesi Bassi hanno confermato la possibilità di costituire i seggi sia nei locali dell'Ambasciata che al di fuori della sede diplomatico-consolare. In entrambi i casi l'Ambasciata dovrà comunicare alle autorità olandesi – a mezzo di Nota verbale – luogo, date, orari e numero presunto di elettori per ciascun seggio istituito; la Repubblica Ceca ammette la costituzione di seggi elettorali esclusivamente all'interno dei locali dell'Ambasciata; la Slovacchia conferma che le sezioni elettorali potranno essere costituite presso i locali dell'Ambasciata e dell'Istituto di Cultura; la Slovenia conferma che lo svolgimento delle operazioni di voto dovrà avvenire nei locali dell'Ambasciata d'Italia a Lubiana o del Consolato Generale d'Italia a Capodistria. L'eventuale campagna elettorale da parte di soggetti politici italiani, nonché l'informazione degli elettori da parte delle strutture diplomatico-consolari, è consentita nei locali dell'Ambasciata e del Consolato Generale oppure nei locali delle associazioni della Comunità Nazionale Italiana, nonché attraverso i rispettivi siti web.
  Alla luce di quanto esposto, preannuncia la presentazione di un parere favorevole sul provvedimento in esame.

  Il viceministro Edmondo CIRIELLI si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

  Giulio TREMONTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.