CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 febbraio 2024
259.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 28 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano.

  La seduta comincia alle 14.15.

Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
C. 1435 Governo e abb.
(Parere alla IX Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 febbraio 2024.

  Giandonato LA SALANDRA (FDI), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1). Evidenzia come nel testo della proposta abbia inteso anche dare seguito alle questioni sollevate dalla collega D'Orso nel corso del dibattito svoltosi nella seduta precedente.

  Valentina D'ORSO (M5S) ringrazia il relatore per aver prestato attenzione alle sue richieste istruttorie. Ribadisce che a suo avviso è necessario, in primo luogo, nelle integrazioni agli articoli 589-bis e 590-bis del codice penale, correggere l'attuale formulazione che non chiarisce chi sia il soggetto autore del reato, effetto che si sarebbe potuto probabilmente meglio realizzare intervenendo direttamente sull'articolo 727 del codice penale.
  Dichiara in ogni caso il voto contrario del suo gruppo, presentando il provvedimento nel suo complesso forti criticità.

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  Federico GIANASSI (PD-IDP) dichiara il voto contrario del suo gruppo su un testo che, a suo avviso, tradisce la stessa finalità dichiarata di migliorare la sicurezza stradale. Non viene, ad esempio, prodotta alcuna disposizione efficace per lo sviluppo della mobilità sostenibile, delle piste ciclabili e della tutela dei pedoni, né si è inteso accogliere proposte emendative del suo gruppo che avrebbero dato adeguata risposta a problemi particolarmente sentiti.
  Si riferisce, non solo, al sentimento di sdegno che ha accompagnato il recente caso di cronaca che ha visto la morte di un bambino a causa della distrazione del conducente del veicolo legata all'uso di strumenti tecnologici – su cui il Ministro Salvini si è ben guardato dal trasformare in azioni concrete i suoi slogan sui social – ma anche al tema di più larga portata della regolamentazione della strumentazione sui mezzi pesanti.
  Ricorda l'elevatissima incidentalità, con conseguenze spesso mortali, legata all'angolo morto – la zona esclusa dal campo visivo del conducente di un veicolo – dei mezzi pesanti, problematica che potrebbe essere probabilmente superata dotandoli di equipaggiamenti tecnologici non particolarmente costosi ma molto efficaci. Mentre il suo gruppo ha proposto di rendere obbligatori per i veicoli di nuova produzione tale strumentazione, come già avviene in gran parte dei paesi europei, il Governo si è dichiarato indisponibile sul punto.

  Devis DORI (AVS) dichiara il voto contrario sulla proposta di parere.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.25.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 28 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Ciro MASCHIO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano.

  La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni sul riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili.
Atto n. 107.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 27 febbraio 2024.

  Ciro MASCHIO, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere è scaduto il 19 gennaio 2024, ai sensi della relativa norma di delega e che nella seduta del 17 gennaio è stata acquisita la disponibilità del rappresentante del Governo presente in seduta ad attendere anche oltre il predetto termine prima di procedere alla deliberazione definitiva sul provvedimento.
  Ricorda altresì che nella seduta di ieri la relatrice, onorevole Matone, ha formulato una proposta di parere e che sono state presentate le proposte alternative di parere da parte del gruppo AZIONE e del PD.

  Simonetta MATONE (LEGA), relatrice, chiede di rinviare l'esame della proposta di parere ad una successiva seduta essendo in corso ulteriori riflessione sul punto.

  Enrico COSTA (AZ-PER-RE) si interroga su chi siano i soggetti coinvolti in queste ulteriori riflessioni e in quali sedi, dal momento che a quel tavolo non sembrano essere presenti le Commissioni parlamentari. Al contrario, proprio nell'omologa Commissione del Senato risulta esservi stato un rinvio proprio su richiesta del rappresentante del Governo che dovrebbe essere il soggetto che riceve il parere parlamentare e non quello che lo deve formulare.

  Federico GIANASSI (PD-IDP) denuncia l'ennesima farsa legata all'esercizio di questaPag. 40 delega che, dopo un rinvio del termine di scadenza, vede adesso un imbarazzante stallo anche nell'espressione del parere sullo schema di decreto attuativo di cui si succedono formulazioni diverse.
  Ribadisce che il suo gruppo ha sempre inteso riconoscere l'importanza del ruolo e della competenza dei magistrati anche in settori estranei alla amministrazione della giustizia, così come ha condiviso l'esigenza di ridurne il numero complessivo.
  Invece, dopo le roboanti dichiarazioni della maggioranza, adesso si assiste a una clamorosa ma silenziosa retromarcia e ad un atteggiamento timido e contraddittorio che caratterizza il Governo e, in particolare, il Ministro Nordio come testimonia l'introduzione di numerosi nuovi reati nel disegno di legge all'esame dell'odierna seduta delle Commissioni riunite I e II, che smentisce le dichiarazioni di quest'ultimo in ordine all'esigenza di ridurre il numero dei reati.

  Debora SERRACCHIANI (PD-IDP) invita provocatoriamente ad approfondire, magari anche con apposita audizione, questa nuova modalità di esame degli schemi di decreti legislativi che – invece di muoversi nell'ambito consueto dell'espressione o della mancata espressione del parere – si caratterizza unicamente nella scelta di rinviare ogni decisione.

  Davide BELLOMO (LEGA) non comprende le critiche dell'opposizione rispetto ad un atteggiamento di riflessione della maggioranza a fronte di ripetute accuse di agire con superficialità e arroganza.

  Simonetta MATONE (LEGA), relatrice, ribadisce che vi sono motivi di riflessione non certamente legati a contrasti politici ma solo all'esigenza oggettiva di tenere conto dell'impatto organizzativo su delicati apparati amministrativi nella riduzione del numero dei magistrati che ad essi possono essere assegnati. Richiama al riguardo il passaggio della sua proposta di parere nella quale fa riferimento all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza essendo esemplificativo di tale problematicità.

  Valentina D'ORSO (M5S) si chiede per quale motivo il Governo abbia inteso avviare adesso questa riflessione e non prima di predisporre il testo del provvedimento mostrando, quindi, ancora una volta di agire in modo maldestro.

  Enrico COSTA (AZ-PER-RE) richiama la proposta alternativa di parere da lui presentata nella scorsa seduta in cui pone il tema della delicatezza dell'istituto del collocamento fuori ruolo dei magistrati anche sul piano costituzionale. Rileva come, a fronte della rivendicata necessità di rispettare l'autonomia della magistratura, sono numerosissimi i suoi esponenti che operano nell'ambito del Governo e, in particolare, degli uffici legislativi, con evidenti situazioni di inevitabile conflitto di interessi.
  Né si comprende per quali ragioni numerosi magistrati collocati fuori ruolo ricoprano funzioni meramente amministrative.
  Tornando al provvedimento in esame ricorda come esso scaturisca dal lavoro di una Commissione istituita dal Ministro Nordio e composta in assoluta prevalenza da magistrati fuori ruolo che si sono rapportati all'Ufficio legislativo del Ministero, anch'esso monopolizzato da esponenti della magistratura collocati fuori ruolo.
  Ne è scaturito un testo che in modo singolare risulta perfino più generico delle norme relative ai principi e criteri direttivi della delega che avrebbe dovuto attuare con la normativa di dettaglio.
  Richiama, in particolare, l'articolo 5, comma 1, lettera e), della legge delega, in ordine al limite di tre anni tra due diversi collocamenti fuori ruolo, che ha trovato attuazione nello schema con una miriade di deroghe nonché la disposizione transitoria che esclude il limite di 7 anni per coloro che sono attualmente fuori ruolo.
  Ribadisce, quindi, il pieno appoggio per l'applicazione di questo istituto quando consente di applicare magistrati in ruoli significativi ma ritiene che debba essere contemperata tale esigenza con quella di garantire la vera e reale indipendenza della magistratura su cui non a caso l'AssociazionePag. 41 nazionale magistrati non ha inteso far sentire la sua voce.
  Richiamando le parole della relatrice Matone, evidenzia come l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza richieda anche di conseguire gli obiettivi in tema di efficienza della macchina giudiziaria.

  Ciro MASCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riforma ordinamentale della magistratura.
Atto n. 110.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 27 febbraio 2024.

  Ciro MASCHIO, presidente e relatore, ricorda che il termine per l'espressione del parere è scaduto il 28 gennaio, ai sensi della relativa norma di delega ma in base alle intese intercorse con il rappresentante del Governo in questa sede e presso l'omologa Commissione del Senato, la Commissione potrà procedere all'esame e votazione della proposta di parere anche nei giorni successivi a tale data.
  Non essendovi richieste di intervento, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 2), peraltro già anticipata ai colleghi per le vie brevi.
  Come convenuto, ritiene opportuno lasciare ai gruppi la possibilità di valutare la proposta di parere prima di procedere alla sua discussione, che avverrà, quindi, in una successiva seduta.

  Valentina D'ORSO (M5S) ringrazia il presidente per consentire questo spazio di riflessione. Preannunciando l'intenzione di presentare una proposta alternativa di parere e riservandosi ulteriori riflessioni, desidera fin d'ora evidenziare come le prime due osservazioni contenute nella proposta di parere appaiono prestare il fianco ad una censura di eccesso di delega.

  Federico GIANASSI (PD-IDP) si associa alle considerazioni della collega D'Orso in ordine alle perplessità sul rispetto dei confini della delega sia con riguardo all'introduzione dei test psicoattitudinali sia con riguardo all'innalzamento della possibilità di accedere al concorso anche dopo cinque tentativi con esito negativo.

  Enrico COSTA (AZ-PER-RE) dichiara di condividere l'osservazione recata nella proposta del relatore riferita al fascicolo personale del magistrato, ribadendo l'importanza che, per la valutazione di professionalità, si debba tenere conto di tutti gli atti e i provvedimenti redatti da ciascun magistrato e non soltanto quelli scelti a campione nonché dei relativi esiti.

  Ciro MASCHIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 28 febbraio 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.05.