CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 febbraio 2024
258.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 50

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 27 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Marco OSNATO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Sandra Savino.

  La seduta comincia alle 12.45.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Avverte inoltre che lo svolgimento dell'interrogazione n. 5-02057 Fenu è rinviata ad altra seduta.

5-02056 De Palma: Informazioni sulla riorganizzazione degli uffici dipendenti dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

  Rosaria TASSINARI (FI-PPE), in qualità di cofirmataria, illustra l'interrogazione in titolo.

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  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Rosaria TASSINARI (FI-PPE), replicando, si dichiara soddisfatta dalla risposta del Governo. Giudica particolarmente positive le iniziative di riorganizzazione degli uffici delle dogane, sottolineando nel contempo le esigenze di tutela del personale, anche in relazione all'ubicazione delle sedi sul territorio. Ritiene che sia da scongiurare la chiusura di uffici doganali in zone a forte vocazione imprenditoriale, quali la provincia di Forlì e Cesena, in cui tra l'altro il trend del commercio con l'estero – dunque, delle esportazioni – registra negli ultimi anni una forte crescita e che per tale motivo richiede la presenza e il supporto dell'Agenzia delle dogane sul territorio.

5-02058 Toni Ricciardi: Chiarimenti in ordine alle modalità applicative dell'Accordo tra Italia e Svizzera relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri di cui alla legge n. 83 del 2023.
5-02061 Del Barba: Chiarimenti in ordine alle modalità applicative dell'Accordo tra Italia e Svizzera relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri di cui alla legge n. 83 del 2023.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che le interrogazioni 5-02058 Toni Ricciardi e 5-02061 Del Barba saranno svolte congiuntamente, in quanto vertenti sulla medesima materia.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) illustra l'interrogazione 5-02058.

  Mauro DEL BARBA (IV-C-RE) illustra l'interrogazione 5-02061.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Toni RICCIARDI (PD-IDP), replicando, si dichiara insoddisfatto dalla risposta del Governo, rilevando come la domanda da lui posta fosse di diversa natura.
  Evidenzia che la problematica rilevata deriva dalla predisposizione, da parte dei Cantoni svizzeri coinvolti, di elenchi che qualificano i lavoratori come «vecchi» o «nuovi frontalieri» cui dunque si applica il previgente o l'attuale regime, diversamente da quanto previsto dall'Accordo applicabile dal 1° gennaio 2024.
  Evidenzia al riguardo come siano state disattese le aspettative di numerosi soggetti, ancora in attesa dell'istituzione del tavolo di confronto previsto dal citato Accordo, cui oggi è peraltro applicabile una nuova tassa sanitaria, la cui legittimità è anche oggetto di specifica verifica da parte del Governo federale svizzero. Rileva inoltre che, dal momento che i predetti elenchi sono stilati annualmente, tali soggetti improvvisamente si ritrovano a sopportare un carico fiscale del tutto inatteso e diverso dal precedente.
  Sollecita infine un intervento urgente, che coinvolga le autorità del Canton Ticino e del Cantone dei Grigioni, allo scopo di risolvere quanto prima tali criticità. Evidenzia al riguardo che, essendo già la fine del mese di febbraio, a metà dell'anno potrebbero emergere difficoltà sul piano burocratico ed economico, stante il già menzionato carico fiscale maggiorato e imprevisto.

  Mauro DEL BARBA (IV-C-RE), replicando, si ritiene insoddisfatto dalla risposta del Governo.
  Constata anzitutto la poca serietà dell'Esecutivo, che a suo parere ha disatteso gli impegni presi coi lavoratori frontalieri e che, oggi, non sembra intenzionato a risolverne i problemi.
  Ritiene che l'Accordo sia chiaro e non richieda ulteriori interventi interpretativi, così come sono chiare le definizioni ivi contenute; sottolinea inoltre come la nozione di «lavoratori frontalieri» sia univoca e non richieda ulteriori interventi interpretativi.
  Considera dunque necessario che le autorità italiane garantiscano a tali categorie di lavoratori certezza sul loro carico fiscale, escludendo qualsiasi rischio di doppia imposizione.Pag. 52
  Inoltre, reputa che il novero dei soggetti cui debba applicarsi il previgente regime debba essere chiarito, sia direttamente con i lavoratori coinvolti che con le autorità elvetiche. Auspica dunque che possa essere avviato un tavolo di confronto con la Svizzera per definire una volta per tutte la questione, che incide sia sotto il profilo fiscale, sia sotto il profilo dei trasferimenti dai comuni. Denuncia, in conclusione, la mancanza di iniziative al riguardo da parte delle forze politiche di maggioranza, che ritiene debba ricondursi all'incapacità di fermare l'esodo dei lavoratori verso la Svizzera e, conseguentemente, alla volontà di disincentivare il lavoro dei frontalieri.

5-02059 Matera: Chiarimenti in ordine alla soglia minima di attività dei confidi.

  Mariangela MATERA (FDI) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Mariangela MATERA (FDI), replicando, si dichiara soddisfatta dalla risposta del Governo.

5-02060 Centemero: Chiarimenti in ordine ai benefici fiscali riconosciuti agli Organismi di investimento collettivi del risparmio di diritto estero.

  Giulio CENTEMERO (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giulio CENTEMERO (LEGA), replicando, si dichiara soddisfatto dalla risposta del Governo.

  Marco OSNATO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.20.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 27 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Marco OSNATO.

  La seduta comincia alle 13.20.

Indagine conoscitiva sui fenomeni di evasione dell'IVA e delle accise nel settore della distribuzione dei carburanti.
(Deliberazione di un'integrazione del programma).

  Marco OSNATO, presidente, avverte che, facendo seguito a quanto convenuto in sede di ufficio di presidenza della Commissione, è pervenuta l'intesa della Presidenza della Camera, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, in merito alla proposta di integrazione del programma dell'indagine conoscitiva sui fenomeni di evasione dell'IVA e delle accise nel settore della distribuzione dei carburanti con l'audizione del Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo. Propone pertanto di procedere alla deliberazione dell'integrazione del programma dell'indagine conoscitiva.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera l'integrazione del programma dell'indagine conoscitiva in titolo nei termini indicati dal presidente.

  La seduta termina alle 13.25.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 27 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Marco OSNATO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Sandra Savino.

  La seduta comincia alle 13.25.

Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
C. 1435 Governo ed abb.
(Parere alla IX Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

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  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Marco OSNATO, presidente, invita il relatore Centemero a illustrare i contenuti del provvedimento e a formulare una proposta di parere.

  Giulio CENTEMERO (LEGA), relatore, illustra il provvedimento in esame.
  Ricorda che il provvedimento – che, all'esito delle proposte emendative approvate, da ultimo, nella seduta del 20 febbraio 2024, consta di 34 articoli, suddivisi in 5 titoli – è volto a ridurre i livelli troppo elevati di incidentalità stradale registrati nel Paese.
  A tal fine, si interviene su diversi aspetti della disciplina della circolazione stradale – il cui corpus centrale resta compreso nel codice della strada – quali: gli illeciti, le sanzioni, la formazione del guidatore e il rafforzamento dei controlli (titolo I); la micromobilità (titolo II); i segnali e le norme di comportamento in casi particolari (titolo III); la sosta, la circolazione in casi particolari e le strade (titolo IV). Infine, si attribuisce al Governo un'ampia delega legislativa per il riordino complessivo della materia, unitamente all'autorizzazione a emanare successivi regolamenti di delegificazione (titolo V).
  Nel rinviare al dossier predisposto dagli Uffici per un'analisi dettagliata dei contenuti del provvedimento, con riferimento alle competenze della Commissione Finanze, evidenzia che l'articolo 7, comma 1, lettera c), sostituisce il comma 75-quater della legge n. 160 del 2019, al fine di introdurre il divieto di circolazione dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica privi di contrassegno o della copertura assicurativa. Il comma 1, lettera m), stabilisce, quindi, che i proprietari dei monopattini hanno l'obbligo di richiedere apposito contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile, stampato dall'Istituto Poligrafico dello Stato secondo le modalità previste da un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze. Si demanda a tale decreto anche la fissazione del prezzo di vendita dei contrassegni, prevedendo che il relativo gettito sia versato all'entrata del bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione alla spesa, da destinare a compensazione del costo di produzione con una quota di maggiorazione da utilizzare esclusivamente alle attività previste dall'articolo 208, comma 2, del codice della strada.
  A sua volta, il citato articolo 208, comma 2, prevede che i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni del codice della strada siano destinati: al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, nella misura dell'80 per cento del totale annuo per il finanziamento delle attività connesse all'attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale, per studi, ricerche e propaganda ai fini della sicurezza stradale, per finalità di educazione stradale e per iniziative ed attività di promozione della sicurezza della circolazione; al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Dipartimento per i trasporti terrestri, nella misura del 20 per cento del totale annuo, per studi, ricerche e propaganda sulla sicurezza del veicolo; al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca – Dipartimento per i servizi per il territorio, nella misura del 7,5 per cento del totale annuo, al fine di favorire l'impegno della scuola pubblica e privata nell'insegnamento dell'educazione stradale e per l'organizzazione dei corsi per conseguire il certificato di idoneità alla conduzione dei ciclomotori.
  La medesima disposizione prevede inoltre che i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica non possono essere posti in circolazione se non siano coperti dall'assicurazione per la responsabilità civile verso terzi prevista dall'articolo 2054 del codice civile. Ne consegue il rinvio generale al codice delle assicurazioni private (decreto legislativo n. 209 del 2005). Tale obbligo assicurativo concerne – dunque – sia le imprese di noleggio, sia i proprietari singoli che acquistino il mezzo per uso diretto e personale o per altre finalità.Pag. 54
  Formula dunque una proposta di parere favorevole (vedi allegato 5).

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) preannuncia il parere contrario del proprio gruppo. Evidenzia anzitutto che il testo del provvedimento appare carente sotto il profilo della sicurezza stradale. Esso, inoltre, non presta sufficiente attenzione alla mobilità sostenibile e alla ciclabilità. Giudica altresì inadeguata la disciplina dei dispositivi tecnologici per evitare l'incidentalità, quali per esempio i sensori che consentono di controllare i cosiddetti «angoli ciechi» dei grandi veicoli. Infine, ritiene che il provvedimento non presti sufficiente attenzione alle prerogative degli enti territoriali.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 13.35.