CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 febbraio 2024
255.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 27 FEBBRAIO 2024

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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 21 febbraio 2024.

Audizione informale, in videoconferenza, del Commissario straordinario alla ricostruzione, Gen. C.A. Francesco Paolo Figliuolo, sulle attività svolte nell'ambito della ricostruzione nei territori delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche interessati dagli eventi alluvionali verificatisi a far data dal 1° maggio 2023.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.40 alle 9.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 21 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Tullio Ferrante.

  La seduta comincia alle 12.40.

Modifiche al codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, e altre norme in materia di gestione delle emergenze di rilievo nazionale e per la disciplina organica degli interventi di ricostruzione nei territori colpiti da eventi emergenziali di rilievo nazionale.
C. 589 Trancassini e C. 647 Braga.
(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento del disegno di legge C. 1632 Governo).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 30 maggio 2023.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che in data 6 febbraio 2024 è stato assegnato alla Commissione il disegno di legge C. 1632 del Governo recante la legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità, che interviene su materia analoga a quella oggetto delle proposte di legge in esame. Da quindi la parola al relatore per illustrarne i contenuti.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), relatore, fa presente che il disegno di legge presentato dal Governo reca una disciplina quadro in materia di ricostruzione post calamità, materia sulla quale intervengono anche le due proposte di legge già all'esame della Commissione, C. 589 a sua prima firma e Braga C. 647, sulle quali è stato svolto un ciclo di audizioni informali nei mesi scorsi.
  Nel rinviare per una disamina più dettagliata del contenuto alla documentazione predisposta dagli uffici, fa presente che nella relazione illustrativa del disegno di legge governativo viene sottolineato che lo stesso reca un corpus di norme finalizzato a definire un quadro giuridico uniforme per il coordinamento delle procedure e delle attività di ricostruzione nei territori colpiti da eventi calamitosi, cioè delle attività successive a quelle per la gestione della fase emergenziale poste in essere dal sistema di protezione civile. L'obiettivo – secondo quanto evidenziato nella relazione illustrativa – è quello di definire «un modello unico, volto a garantire certezza, stabilità e velocità dei processi di ricostruzione» ed evitare che, ad ogni evento calamitoso di rilievo nazionale, vengano adottate discipline ad hoc, spesso non omogenee, che hanno portato ad un quadro giuridico nazionale «poco organico, frammentario, stratificato nel tempo, differenziato per territori e in continuo divenire».
  L'articolo 1 definisce l'ambito di applicazione delle disposizioni del disegno di legge, che disciplinano il coordinamento delle procedure e delle attività di ricostruzione nei territori per i quali sia cessato o sia stato revocato lo stato di emergenza di rilievo nazionale e per i quali ricorrano le condizioni per la deliberazione dello stato di ricostruzione di rilievo nazionale, estendendo l'applicabilità anche alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti.
  L'articolo 2 reca i presupposti e le modalità per la deliberazione da parte del Consiglio dei ministri dello stato di ricostruzione di rilievo nazionale, da deliberarsi, previa intesa con le regioni e le province autonome interessate, entro il terminePag. 54 di scadenza dello stato di emergenza di rilievo nazionale, a seguito di una relazione presentata dal Capo del Dipartimento della protezione civile, che può essere adottata nei casi in cui sia necessario provvedere ad una complessiva revisione dell'assetto urbanistico ed edilizio delle aree colpite in conseguenza di un diffuso danneggiamento di edifici e infrastrutture. La deliberazione fissa la durata, non superiore a 5 anni, prorogabili fino a dieci e l'estensione territoriale dello stato di ricostruzione di rilievo nazionale.
  L'articolo 3 disciplina la nomina, le funzioni e i poteri del Commissario straordinario per la ricostruzione dei territori colpiti da eventi calamitosi e reca la disciplina della struttura di supporto.
  L'articolo 4 disciplina l'istituzione, la composizione e le funzioni della Cabina di coordinamento per la ricostruzione, prevedendo che essa sia composta dal Commissario straordinario alla ricostruzione che la presiede, dal capo del Dipartimento Casa Italia, dal capo del Dipartimento della Protezione civile, dai presidenti delle regioni e delle province autonome interessate, dal sindaco metropolitano ove presente, da un rappresentante delle province interessate designato dall'Unione province d'Italia, da un rappresentante dei comuni per ciascuna delle regioni interessate dagli eventi designato dall'ANCI.
  L'articolo 5 stabilisce l'adozione, da parte del Presidente del Consiglio dei ministri, di direttive per l'esercizio della funzione e lo svolgimento delle attività di ricostruzione, volte ad assicurare, sul piano tecnico, l'indirizzo unitario, nel rispetto delle peculiarità dei territori e dei contesti, per l'esercizio della funzione e lo svolgimento delle attività di ricostruzione.
  L'articolo 6 disciplina le fonti per il finanziamento della ricostruzione e delle attività di funzionamento dei Commissari straordinari, ovvero il Fondo per la ricostruzione e il Fondo per le spese di funzionamento dei Commissari straordinari alla ricostruzione.
  L'articolo 7 disciplina le funzioni di indirizzo, coordinamento, programmazione, gestione, finanziamento e monitoraggio della ricostruzione attribuite alla Presidenza del Consiglio dei ministri, attraverso il Dipartimento Casa Italia, incrementandone la dotazione di personale.
  L'articolo 8 detta disposizioni concernenti l'approvazione da parte dei comuni della pianificazione urbanistica connessa alla ricostruzione, prevedendo semplificazioni procedurali e il coinvolgimento dei cittadini.
  L'articolo 9 reca la disciplina degli interventi di ricostruzione, ripristino e riparazione privata.
  L'articolo 10 stabilisce e disciplina l'erogazione di un contributo ai privati per il caso di distruzione o grave danneggiamento di beni mobili e di beni mobili registrati.
  L'articolo 11 regola le procedure per l'accesso ai contributi riferiti agli interventi di edilizia privata.
  L'articolo 12 detta disposizioni aggiuntive per la ricostruzione privata in riferimento agli obblighi di tracciabilità finanziaria.
  L'articolo 13 disciplina gli interventi di ricostruzione, di riparazione e di ripristino del patrimonio pubblico danneggiato.
  L'articolo 14 individua i soggetti attuatori degli interventi su opere pubbliche e beni culturali.
  L'articolo 15 prevede la istituzione di una Conferenza permanente per la ricostruzione, ne disciplina composizione, competenze, profili procedimentali ed effetti delle determinazioni.
  L'articolo 16 disciplina i criteri di individuazione della centrale di committenza da parte dei soggetti attuatori.
  L'articolo 17 detta norme in materia di opere e lavori pubblici già programmati.
  L'articolo 18 consente al Commissario straordinario di avvalersi, per la progettazione e la realizzazione degli interventi previsti dal piano speciale delle infrastrutture ambientali, delle società affidatarie della gestione dei servizi pubblici del territorio nonché di società in house delle amministrazioni centrali dello Stato e della Regione, dotate di specifica competenza tecnica. Il piano è coerente con la pianificazione regionale e sono previste misure Pag. 55per l'accelerazione dell'acquisizione degli atti di assenso di altre amministrazioni (ad eccezione degli atti in materia di valutazione ambientale e paesaggistica e di prevenzione degli incendi).
  L'articolo 19 reca disposizioni in materia di trattamento e trasporto dei materiali, attraverso un piano per la gestione dei materiali derivanti dall'evento calamitoso e dagli interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino predisposto dal Commissario straordinario.
  L'articolo 20 prevede che i provvedimenti adottati dal Commissario straordinario siano sottoposti al controllo preventivo di legittimità da parte della Corte dei conti.
  L'articolo 21 reca norme in materia di trasparenza e pubblicità degli atti del Commissario straordinario, attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale del Commissario di tutti i provvedimenti del Commissario che non siano riservati o secretati.
  L'articolo 22 prevede che le attività relative agli interventi di riparazione, ripristino e ricostruzione di edifici privati, ubicati nei territori per i quali è stato dichiarato lo stato di ricostruzione, a favore dei quali sia concesso un contributo, siano sottoposte alla normativa applicabile alle stazioni appaltanti pubbliche, unitamente al requisito del documento unico di regolarità contributiva (DURC).
  L'articolo 23 riconosce una speciale procedura di liquidazione anticipata parziale per il danno subito da beni, mobili e immobili, strumentali all'esercizio dell'attività di impresa, a favore dei soggetti assicurati che si trovano nelle aree colpite da eventi calamitosi e per le quali è stato dichiarato lo stato di ricostruzione.
  L'articolo 24 prevede l'applicazione del regime di aiuto per le aree di crisi industriale nei territori colpiti da eventi calamitosi attraverso un apposito accordo di programma con la regione interessata.
  L'articolo 25 reca la delega al Governo a definire, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, degli schemi assicurativi volti a indennizzare le persone fisiche e le imprese che abbiano subito danni al proprio patrimonio edilizio per effetto di calamità naturali ed eventi catastrofali.
  Le disposizioni previste dal disegno di legge non si applicano alle speciali gestioni commissariali per la ricostruzione post-calamità già istituite (articolo 26).
  L'articolo 27 dispone infine l'entrata in vigore della legge.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che, come preannunciato nella riunione dell'Ufficio di presidenza di ieri, è pervenuta la richiesta di abbinamento del predetto disegno di legge e che tale abbinamento, in considerazione del contenuto dei progetti di legge, potrà essere disposto su deliberazione della Commissione.

  Augusto CURTI (PD-IDP) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sull'abbinamento del disegno di legge alle proposte di legge in corso di esame parlamentare. L'obiettivo, a suo avviso, è quello di poter dare una risposta rapida e omogenea al post emergenza, superando le differenze territoriali oggi esistenti. Pur consapevole della diversa visione tra le forze politiche della Commissione, auspica che si possa addivenire ad un testo condiviso, nell'interesse del Paese.

  Ilaria FONTANA (M5S) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sull'abbinamento dei progetti di legge. Osserva che il testo presentato dal Ministro Musumeci è una legge quadro, il cui contenuto è senz'altro complesso, e auspica una visione trasversale e non ideologica trattandosi di una materia importante che necessita di un intervento organico rapido ed efficace.

  Mauro ROTELLI, presidente, pone quindi in votazione la proposta di procedere all'abbinamento del disegno di legge C. 1632 del Governo.

  La Commissione delibera l'abbinamento del disegno di legge C. 1632 alle proposte di legge C. 589 Trancassini e C. 647 Braga.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull'attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall'anno 2009.
(Doc. XXII, n. 31, Bicchielli).
(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione del testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 dicembre 2023.

  Mauro ROTELLI, presidente, ricorda che nella seduta del 12 dicembre 2023 la relatrice, onorevole Semenzato, ha proposto di adottare quale testo base per il prosieguo dell'esame il nuovo testo da lei proposto (vedi allegato 1).
  Non essendovi richieste di intervento, pone in votazione la proposta di adottare il testo elaborato dalla relatrice come testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

  La Commissione adotta come testo base per il prosieguo dei lavori il nuovo testo della proposta di legge proposto dalla relatrice (vedi allegato 1).

  Mauro ROTELLI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

DL 5/2024: Disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7.
C. 1658 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 20 febbraio 2024.

  Mauro ROTELLI, presidente, ricorda che nella giornata di ieri è stato presentato l'emendamento 1.47 del Governo, a cui sono stati presentati due subemendamenti da parte del gruppo Alleanza verdi e sinistra (vedi allegato 2). Considerato che risulta imminente la presentazione di un emendamento del relatore che dovrebbe incidere sul secondo periodo del comma 1 dell'articolo 1, reputa opportuno accantonare tutti gli emendamenti riferiti a tale porzione di testo.

  Mauro ROTELLI, presidente, concorde il rappresentante del Governo, dispone l'accantonamento degli emendamenti Lacarra 1.1, Ilaria Fontana 1.2, Lacarra 1.3, Bonelli 1.4, Stefanazzi 1.5, D'Attis 1.6, Ilaria Fontana 1.7, Lacarra 1.8 e Bonelli 1.9. Avverte pertanto che l'esame inizierà dagli identici emendamenti Bonelli 1.10, Lacarra 1.11 e Santillo 1.12.
  In sostituzione del relatore, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Bonelli 1.10, Lacarra 1.11 e Santillo 1.12, sugli emendamenti L'Abbate 1.13 e 1.14 e Ubaldo Pagano 1.15, sugli identici emendamenti Santillo 1.16, Ubaldo Pagano 1.17 e Bonelli 1.18, sugli emendamenti L'Abbate 1.19, Ilaria Fontana 1.20, Ilaria Fontana 1.21 e Bonelli 1.22, sugli identici emendamenti Santillo 1.23 e Ubaldo Pagano 1.24, sull'emendamento Morfino 1.25, sull'emendamento D'Attis 1.26, sugli identici emendamenti Ilaria Fontana 1.27 e Ubaldo Pagano 1.28, sugli emendamenti Bonelli 1.29, Bonelli 1.30 e Stefanazzi 1.31, sugli identici emendamenti Santillo 1.32, Stefanazzi 1.33 e Bonelli 1.34, sull'emendamento Bonelli 1.35, sugli identici emendamenti Santillo 1.36 e Stefanazzi 1.37, sull'emendamento Caroppo 1.38, sugli emendamenti L'Abbate 1.39, Bonelli 1.40, L'Abbate 1.41, D'Attis 1.42, L'Abbate 1.43, Bonelli 1.44, L'Abbate 1.45, Bonelli 1.46, nonché sui subemendamenti Bonelli 0.1.47.1 e 0.1.47.2. Esprime parere favorevole sull'emendamento 1.47 del Governo presentato nella giornata di ieri (vedi allegato 2). Esprime quindi parere contrario sull'articolo aggiuntivo Simiani 1.01.

  Il sottosegretario di Stato Tullio FERRANTE concorda con i pareri espressi.

  Ilaria FONTANA (M5S) dichiara di fare propri gli emendamenti e i subemendamenti a prima firma del deputato Bonelli.

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  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Bonelli 1.10, Lacarra 1.11 e Santillo 1.12, gli emendamenti L'Abbate 1.13 e 1.14 e Ubaldo Pagano 1.15, gli identici emendamenti Santillo 1.16, Ubaldo Pagano 1.17 e Bonelli 1.18, gli emendamenti L'Abbate 1.19, Ilaria Fontana 1.20, Ilaria Fontana 1.21 e Bonelli 1.22, gli identici emendamenti Santillo 1.23 e Ubaldo Pagano 1.24, nonché l'emendamento Morfino 1.25.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che i presentatori hanno ritirato tutti gli emendamenti presentati dal gruppo di Forza Italia con parere contrario. Risulta ritirato pertanto l'emendamento D'Attis 1.26.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Ilaria Fontana 1.27 e Ubaldo Pagano 1.28, gli emendamenti Bonelli 1.29 e 1.30, l'emendamento Stefanazzi 1.31, gli identici emendamenti Santillo 1.32, Stefanazzi 1.33 e Bonelli 1.34, l'emendamento Bonelli 1.35, nonché gli identici emendamenti Santillo 1.36 e Stefanazzi 1.37.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che l'emendamento Caroppo 1.38 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti L'Abbate 1.39, Bonelli 1.40, e L'Abbate 1.41.

  Mauro ROTELLI, presidente, avverte che l'emendamento D'Attis 1.42 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti L'Abbate 1.43, Bonelli 1.44, L'Abbate 1.45, Bonelli 1.46, nonché i subemendamenti Bonelli 0.1.47.1 e 0.1.47.2.

  Il sottosegretario di Stato Tullio FERRANTE presenta una nuova formulazione dell'emendamento 1.47 del Governo, che reca una rettifica formale che consiste nella sostituzione della parola «contratti» con le seguenti: «lavori, servizi e forniture».

  La Commissione approva l'emendamento 1.47 del Governo, come riformulato (vedi allegato 3).

  Marco SIMIANI (PD-IDP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1.01, ritiene che sia opportuno che per eventi come quello oggetto del decreto-legge siano individuate le procedure, ma vengano anche effettuati criteri e scelte precise sui luoghi che li ospitano anche per ragioni di trasparenza. Auspica che per il futuro possano essere scelti per questioni di opportunità luoghi pubblici e che tale proposta di buon senso non venga respinta come gli emendamenti proposti dall'Autorità nazionale anticorruzione che sono stati testé votati.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Simiani 1.01.

  Mauro ROTELLI, presidente, in sostituzione del relatore, presenta l'emendamento 1.48 (vedi allegato 4), fissando il termine per la presentazione delle proposte subemendative alle ore 17 della giornata odierna.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.20.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 21 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI. – Interviene, in videoconferenza, il viceministro dell'ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 13.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Mauro ROTELLI, presidente, ricorda che, a norma dell'articolo 132 del Regolamento, dopo la risposta del Governo l'interrogante ha facoltà di replicare, per non più di cinque minuti, per dichiarare se sia stato o no soddisfatto.

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5-01242 Ghio: Iniziative di competenza per la salvaguardia ambientale e la sicurezza idrogeologica e dei cittadini in relazione alla progettazione di un'opera di prolungamento sopraelevato della metropolitana di Genova.

  Il viceministro Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Valentina GHIO (PD-IDP), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta del viceministro Gava, che ringrazia, in quanto non vengono sciolti i nodi che hanno suscitato la preoccupazione sua e di tanti cittadini, associazioni e rappresentanti delle istituzioni. La risposta suscita anzi ulteriori preoccupazioni in quanto, da un lato, sottolinea come la regione Liguria vieti correttamente, sulla base di un principio di precauzione, la costruzione di opere nelle aree a maggior rischio, ma dall'altra con un proprio provvedimento deroghi alla distanza dagli alvei dei fiumi, e quindi dal Bisagno, per la costruzione della metropolitana sopraelevata. Si tratta di un'area soggetta a gravi rischi idrogeologici rispetto alla quale i lavori di manutenzione dello scolmatore del Bisagno, come si evince dalla risposta, sarebbero al 9 per cento di avanzamento. Se si aggiungono, rispetto alla realizzazione della metropolitana sopraelevata, i continui cambiamenti di procedure, le criticità segnalate dagli uffici tecnici, lo slittamento dei termini di fine lavori e la sospensione del parere da parte del Consiglio dei lavori pubblici, la situazione diventa ancor più preoccupante. Preannuncia in ogni caso che continuerà nella propria azione di monitoraggio per la sicurezza dei cittadini.

5-01684 Ilaria Fontana: Tempi e modalità di esecuzione degli interventi da apportare all'impianto di depurazione delle acque reflue situato nel territorio del comune di Offida (AP).

  Il viceministro Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Ilaria FONTANA (M5S), replicando, ringraziando il viceministro per la risposta resa, si dichiara insoddisfatta, non avendo avuto risposta ai due quesiti contenuti nel dispositivo dell'atto di indirizzo, relativi alla definizione dell'accordo di programma e agli obiettivi intermedi. La risposta non definisce inoltre chiaramente i tempi della procedura, dal momento che è scritto che la regione Marche trasmetterà «a giorni» al Ministero lo schema di accordo, senza specificare di quanti giorni si tratta. Ricorda che sulla vicenda, al tempo in cui ella rivestiva il ruolo di Sottosegretaria, è intervenuta la procura su segnalazione dei cittadini, che ringrazia, insieme ai consiglieri comunali, per il ruolo di vigilanza e monitoraggio delle questioni ambientali e preannuncia che il Movimento 5 Stelle continuerà a monitorare la situazione specifica e quella più generale della depurazione su cui l'Italia ha una procedura di infrazione in corso. È consapevole infatti che il problema è ben più generale, ma ritiene che dare risposte alle singole questioni possa rappresentare un primo passo verso la soluzione del problema nel suo complesso.

5-01864 Bonelli: Iniziative di competenza volte a precludere la trasformazione dei manufatti denominati «Semaforo Nuovo» di Portofino in struttura ricettiva.

  Francesco Emilio BORRELLI (AVS), in accordo con il presentatore, sottoscrive l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Francesco Emilio BORRELLI (AVS), replicando in qualità di cofirmatario, si dichiara non soddisfatto della risposta resa dalla rappresentante del Governo, poiché non si evince chi è responsabile di cosa. A suo avviso, la sovrapposizione di strutture burocratiche crea una grande confusione e blocca anche cose semplici, impedendo di vedere con chiarezza quello che è evidente, ovvero che se l'area è tutelata lì non si può Pag. 59costruire un resort di lusso. Preannuncia che continuerà ad occuparsi della questione, ritenendo che essa debba essere risolta in modo istituzionalmente e legalmente corretto.

  Mauro ROTELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.10.