CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 febbraio 2024
254.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 20

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 20 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Antonino MINARDO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Matteo Perego Di Cremnago.

  La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R. nr. SMD 02/2023, denominato «Resilienza del Sistema satellitare per le Telecomunicazioni Governative (SICRAL-Rl)».
Atto n. 117.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale.

  Antonino MINARDO, presidente, avverte che il termine per l'espressione del parere sugli schemi all'ordine del giorno scade il prossimo 5 marzo e che la Commissione Bilancio, nella seduta dello scorso 14 febbraio, ha reso le prescritte valutazioni sui profili di carattere finanziario.

  Monica CIABURRO (FDI), relatrice, introduce l'esame del programma d'arma SMD n. 02/2023, relativo allo sviluppo e messa in operazioni di un satellite per telecomunicazioni geostazionario, evidenziando che tale programma è finalizzato ad aumentare la resilienza del sistema satellitare per le telecomunicazioni governative (SICRAL-R1). In particolare, evidenzia che il malfunzionamento degli assetti in operazione o il ritardo nello sviluppo dei programmi di rinnovamento e ammodernamento dei nuovi satelliti militari, avrebbe gravi impatti sulle capacità SATCOM assicurate alle Forze armate, agli Organi dello Stato, alla NATO e all'Unione europea e metterebbe a rischio la titolarità acquisita dall'Italia per lo sfruttamento delle posizioni in orbita geostazionaria da cui operano i satelliti SICRAL.
  Osserva, poi, che l'acquisizione del citato sistema consentirà di fronteggiare la prevista progressiva perdita delle risorse in banda SHF ad oggi garantite dal satellite Pag. 21SICRAL 1B e di subentrare a quest'ultimo nell'erogazione dei servizi agli utenti in caso di avaria.
  Rileva che il sistema sarà composto da un segmento spaziale, per la cui realizzazione sarà ritenuto prioritario massimizzare le capacità di comunicazione e di mobilità in orbita e che potrà essere impiegato per la gestione di comunicazioni sensibili, da un segmento terrestre, costituito dal Centro di Controllo Satellite primario e secondario e dal Centro di Controllo Missione primario e alternato e, infine, da un segmento utente non oggetto di acquisizione in quanto è richiesta la compatibilità con i terminali già in servizio presso le Forze armate.
  Segnala, inoltre, che a causa dell'altissimo livello tecnologico e delle funzioni svolte dagli operatori che dovranno gestire la piattaforma e la missione del sistema, sono previste delle linee guida per l'addestramento del personale che opera nel settore SATCOM recepite nell'apposita direttiva SMD-FORM-005, attualmente in fase di aggiornamento da parte del Comando delle Operazioni Spaziali.
  Il programma, il cui avvio era previsto per il 2023, ha una durata ipotizzata di 4 anni e presenta un onere previsionale complessivo di circa 300 milioni di euro, a condizioni economiche 2023, finanziato attraverso gli stanziamenti derivanti da capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa.
  I settori industriali interessati dal programma sono quelli dell'area aerospaziale, meccanica ed elettronica e, considerata la sensibilità che riveste il rispetto dei vincoli temporali imposti dal programma e l'impiego di tecnologia relativa a componenti hardware e software già disponibili sul mercato, non si esclude la possibilità che la commessa venga affidata dalla stazione appaltante ad operatori economici non nazionali. In ogni caso, qualora fosse un'industria extranazionale ad assumere l'appalto, la scheda tecnica precisa che si rimanda agli opportuni organi dello Stato la possibilità stipulare accordi G2G per eventuali contropartite a favore dell'industria nazionale.
  Infine, osserva che il programma riveste anche una valenza sotto il profilo della cooperazione internazionale dal momento che il sistema, quando non interamente impiegato per le esigenze nazionali, potrà essere impiegato nell'ambito dei programmi di condivisione delle capacità SATCOM, contribuendo così a mantenere e rafforzare il ruolo di primo piano dell'Italia nel panorama delle comunicazioni satellitari militari (MILSATCOM).
  Conclude segnalando che il programma in esame è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2023-2025 tra le schede dei programmi di previsto avvio (pag. 9), con un profilo programmatico degli stanziamenti leggermente differente da quello qui descritto, in quanto si sviluppa nel sessennio 2023-2028.

  Il sottosegretario Matteo PEREGO DI CREMNAGO esprime apprezzamento per la relazione esaustiva e dettagliata, aggiungendo che l'acquisizione del nuovo sistema si rende necessaria per compensare le minori performance dell'assetto SICRAL 1B conseguenti all'avvenuto termine del ciclo operativo. Osserva, inoltre, che il progetto, oltre a soddisfare le precipue esigenze strategico operative della Difesa, è funzionale anche alle esigenze nazionali di altri comparti governativi, oltre che a possibili contributi nazionali alle esigenze NATO e UE.

  Antonino MINARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R nr. SMD 03/2023, denominato «Progettazione, sviluppo e acquisizione di n. 2 Unità Navali di tipo Fregate FREMM di nuova generazione (FREMM EVO)».
Atto n. 118.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale.

Pag. 22

  Roberto BAGNASCO (FI-PPE), relatore, osserva che il programma d'arma SMD n. 03/2023 riguarda la progettazione, lo sviluppo e l'acquisizione di due unità navali di tipo Fregate FREMM EVO di nuova generazione, con compiti di proiezione, difesa e protezione tridimensionale delle forze, associati sia alla missione Difesa dello Stato, controllo delle aree marittime di competenza, supporto alla difesa aerea nazionale, sia alla missione Difesa degli spazi euro-atlantici, supporto alle attività regionali di NATO e UE ed è finalizzato a mantenere un'efficace capacità di difesa, evitando di trasporre nelle nuove acquisizioni le principali criticità tecniche dei sistemi di bordo, dovute alla progressiva obsolescenza delle prime unità FREMM, il cui contratto originario risale al 2006.
  Evidenzia, quindi, che l'attività di ammodernamento riguarderà sia il sistema di combattimento che il sistema di piattaforma delle attuali FREMM, capitalizzando gli importanti sviluppi tecnologici conseguiti nell'ambito di altri programmi in corso (PPA, LSS, LHD, ammodernamento Classe Orizzonte), al fine di poter disporre di sistemi in grado di rispondere pienamente alle nuove esigenze. I principali interventi si concentreranno sulla sensoristica radar e guerra elettronica, sui i sistemi di artiglieria e missilistici, sul sistema di comunicazione e data link tattici, nonché – con riguardo alla piattaforma – sull'impianto di condizionamento, la distribuzione elettrica e l'implementazione di soluzioni specifiche al fine di migliorare l'impronta green dell'unità navale.
  Sottolinea, quindi, che le nuove fregate FREMM saranno destinate ad un impiego nelle aree di preminente interesse strategico nazionale colmando il gap capacitivo dello strumento marittimo messo a rischio dalla crescente presenza subacquea nel Mediterraneo e dalle emergenti capacità nel settore di marine non appartenenti alla NATO.
  Rileva, poi, che per quanto concerne gli aspetti marittimi si consolida l'esigenza di accrescere le capacità di proiezione dello strumento militare, garantendo la difesa, il supporto di fuoco ed il sostegno ai contingenti nazionali impegnati nella gestione di crisi internazionali, nell'ambito di dispositivi interforze e multinazionali, mentre permangono immutate le esigenze di assicurare le operazioni di Sea-control a salvaguardia delle linee di comunicazione marittime e quelle connesse con i tradizionali ruoli politico-diplomatici e di polizia dell'alto mare.
  Osserva, ancora, che le nuove FREMM saranno dotate di un'autonomia logistica di almeno trenta giorni e avranno apparati e sistemi indispensabili per la condotta della missione principale caratterizzati dalla massima disponibilità operativa, mentre l'equipaggio fisso sarà sottoposto alle consuete attività di addestramento.
  Per quanto attiene alla durata, segnala che il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di previsto avvio nel 2023 e durata complessiva di 18 anni (2023-2040) e prevede un onere complessivo stimato in circa 2 miliardi di euro (a condizioni economiche 2023). La spesa relativa alla prima fase, oggetto del decreto in esame, pari a 60 milioni, di euro è finalizzata all'integrazione delle nuove tecnologie e alla risoluzione delle obsolescenze per tutti i sistemi e gli impianti presenti sulle FREMM in servizio e che entreranno a far parte della configurazione delle due fregate di ulteriore acquisizione, mentre il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 1.940 milioni, sarà contrattualizzato subordinatamente all'identificazione delle necessarie risorse.
  Sottolinea, infine, che il programma interesserà prevalentemente i settori industriali della cantieristica navale, elettronica, meccanica ed armamenti ed è interamente realizzabile in ambito nazionale per quanto riguarda lo sviluppo e la fornitura della piattaforma ed integrazione del sistema d'arma, mentre con riferimento alla realizzazione e alla fornitura del sistema d'arma, del sistema di Comando e Controllo e del sistema integrato delle telecomunicazioni è previsto il coinvolgimento dell'industria nazionale di riferimento del settore. Inoltre, alle ricadute derivanti dalle attività produttive si aggiungeràPag. 23 l'indotto delle attività manutentive future, a cura degli Arsenali militari di Taranto e La Spezia, con ulteriore significativo contributo e positive ricadute d'impiego per le aree interessate.
  Da ultimo fa presente che il programma in esame è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2023-2025 tra le schede dei programmi operanti (pag. 64).

  Il sottosegretario Matteo PEREGO DI CREMNAGO rimarca l'importanza del programma di ammodernamento delle fregate FREMM che risulta determinante per assicurare l'evoluzione delle capacità della Marina militare.

  Antonino MINARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R nr. SMD 13/2023, denominato «Rinnovamento della componente corazzata (Main Battle Tank Leopard 2 e piattaforme derivate) dello Strumento Militare Terrestre».
Atto n. 119.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale.

  Pino BICCHIELLI (NM(N-C-U-I)-M), relatore, riferisce che il programma SMD n. 13/2023 è volto al rinnovamento della componente corazzata dello strumento militare terrestre, garantita ad oggi dalle piattaforme in servizio Ariete e Leopard 1 nelle versioni derivate, e prevede l'acquisizione di piattaforme Main Battle Tank (MBT) Leopard 2 di ultima generazione e delle derivate nelle versioni recupero e soccorso, gittaponte e pioniere.
  La scheda tecnica evidenzia che il programma si inserisce nell'ambito di un diffuso interesse, da parte di Paesi alleati, nel rinnovamento delle capacità di combattimento delle proprie forze pesanti, che tiene conto della contemporanea progressiva obsolescenza cui stanno andando incontro i sistemi attualmente in linea. In particolare, i nuovi sistemi saranno caratterizzati da elevate performance in termini di protezione, letalità, mobilità, interoperabilità e sostenibilità logistica, e saranno basati su soluzioni tecnologiche mature allo stato dell'arte. Inoltre, il programma rappresenta una linea di sforzo concorrente con le iniziative tese all'ammodernamento dei carri Ariete e al mantenimento dell'attuale flotta Leopard 1 derivati.
  Osserva, poi, che oltre alle piattaforme, il programma prevede anche l'acquisizione del relativo supporto logistico pluriennale, dei necessari adeguamenti infrastrutturali delle sedi che li ospiteranno, del munizionamento, dei sistemi di simulazione funzionali allo svolgimento delle attività di formazione e addestramento, nonché dei veicoli e sistemi da trasporto. La scheda tecnica precisa, inoltre, che i sistemi destinati al supporto al combattimento dovranno essere introdotti in servizio in parallelo alle piattaforme combat per supportare, non solo la linea Leopard 2, ma anche il parco Ariete C2. In particolare, l'acquisizione delle nuove piattaforme MBT, unitamente all'ammodernamento dell'attuale flotta dei carri Ariete C1, consentirà all'Esercito di dotarsi, in tempi rapidi, di un numero di piattaforme sufficiente a soddisfare le richieste NATO, assicurando la disponibilità di tre brigate pesanti.
  Il programma, di presumibile avvio nel 2024 e della durata complessiva ipotizzata di 14 anni (2024-2037) è suddiviso in fasi: la prima fase (2024-2026) riguarda lo sviluppo, la produzione delle pre-serie e l'omologazione delle piattaforme; la seconda fase (2027-2037) è finalizzata all'acquisizione di fino a 132 piattaforme MBT, per equipaggiare due reggimenti carri e gli istituti di formazione (gli ulteriori 2 reggimenti carri saranno equipaggiati con la piattaforma Ariete ammodernata C2/C3), e di fino a 140 piattaforme corazzate di nuova generazione, nelle versioni derivate recupero e soccorso, gittaponte e pioniere, per equipaggiare le unità delle brigate pesanti, medie e leggere, tutti i reggimenti genio e i reggimenti logistici dell'Esercito e gli istituti di formazione.Pag. 24
  L'onere finanziario complessivo è stimato 8 miliardi e 246 milioni. La prima fase dell'impresa, oggetto del decreto in esame, sarà finanziata per un importo di 4 miliardi e 90 milioni, tramite gli stanziamenti derivanti dalla ripartizione del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese; il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 4 miliardi e 156 milioni, sarà invece realizzato attraverso successivi provvedimenti finalizzati al completamento delle dotazioni e all'acquisizione del supporto logistico pluriennale integrato. Al riguardo segnala che la Commissione Bilancio, nella seduta dello scorso 14 febbraio, ha espresso un rilievo sui profili di carattere finanziario, precisando che il completamento del programma dovrà successivamente formare oggetto di uno o più schemi di decreto, da sottoporre all'esame delle Camere una volta reperite le necessarie risorse finanziarie. Osserva, inoltre, che lo stanziamento di 4 miliardi e 90 milioni previsto dal decreto in esame, come si evince anche dal cronoprogramma previsionale dei pagamenti, copre non soltanto la prima fase del programma, relativa allo sviluppo e produzione delle pre-serie e all'omologazione delle piattaforme (2024-2026), bensì anche parte della seconda fase, concernente l'acquisizione delle piattaforme e del sostegno logistico (2027-2037). Andrebbe, dunque, valutato di precisare che lo schema di decreto in esame si riferisce non soltanto alla prima fase del programma, ma anche a parte della seconda, nonché la presumibile quantità minima di piattaforme che potranno essere acquistate con questa prima tranche di risorse, posto che nella scheda tecnica viene semplicemente indicato un numero massimo di acquisizione per l'intero programma.
  Sottolinea, quindi, che l'acquisizione comprende anche il supporto logistico pluriennale, in cui sono inclusi la formazione del personale operatore e manutentore dei veicoli, le attrezzature necessarie alla manutenzione, lo svolgimento di attività manutentive, il munizionamento funzionale alle attività di omologazione, certificazione, addestramento basico e costituzione di una scorta, i veicoli e sistemi da trasporto, gli adeguamenti infrastrutturali necessari a potenziare le sedi delle unità che ospiteranno le nuove piattaforme e i sistemi di simulazione per l'addestramento.
  Per quanto riguarda, invece, le ricadute industriali attese dal programma, segnala che la scheda tecnica rileva che, anche se l'acquisizione si rivolge a mezzi già esistenti di produzione tedesca, si prevede un positivo impatto sulle PMI italiane, creando un indotto orientato alla crescita tecnologica e del know how e al conseguimento di una maggiore competitività. Inoltre, la realizzazione di un programma di respiro pluriennale e dall'elevato contenuto tecnologico consentirebbe di definire una partnership internazionale di lungo periodo con la possibilità di inserire PMI nazionali nella catena produttiva delle piattaforme, favorendo il trasferimento di tecnologia.
  Infine rileva che nel Documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2023-2025 il programma in esame – citato tra i programmi di previsto avvio (pagina 14 del Tomo II) – riporta uno stanziamento di 4.090 milioni e un arco temporale riferiti all'intera durata del programma.

  Il sottosegretario Matteo PEREGO DI CREMNAGO precisa che i tre pilastri strategici sui quali si fonda il rinnovamento della componente corazzata dell'Esercito sono costituiti dai carri Leopard, dall'upgrade dei carri Ariete e dal programma di sviluppo di un futuro Main Ground Combat System (MGCS) europeo.

  Antonino MINARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.