CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 febbraio 2024
251.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 14 febbraio 2024. — Presidenza del presidente della I Commissione, Nazario PAGANO. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze, Sandra Savino, e la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano.

  La seduta comincia alle 12.45.

DL 215/2023: Disposizioni urgenti in materia di termini normativi.
C. 1633 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 febbraio 2024.

  Nazario PAGANO, presidente, ricorda che al termine della precedente seduta sono rimaste accantonate, in attesa dell'espressione dei pareri dei relatori e del Governo e di possibili proposte di riformulazione, sette proposte emendative. Cede, quindi, la parola alla rappresentante del Governo per avere ragguagli in ordine ai tempi necessari per l'espressione dei pareri.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO segnala che il Governo ha pressoché ultimato l'istruttoria sulle proposte emendative che risultano ancora accantonate, specificando che, allo stato, risultano da ultimare gli approfondimenti istruttori con riferimento a una sola proposta emendativa. Chiede, quindi, un breve rinvio della seduta che, a suo giudizio, potrebbe verosimilmente riprendere intorno alle ore 14.30.

  Marco GRIMALDI (AVS), alla luce di quanto dichiarato dalla rappresentante del Governo, invita il Presidente a procedere alla votazione sul conferimento del mandato ai relatori anche senza votare gli emendamenti che restano ancora accantonati, giacché la richiesta testé formulata rappresenterebbe, a suo avviso, una manifesta violazione del calendario dei lavori convenutoPag. 8 nella giornata di ieri. Domanda inoltre alla presidenza se l'orario di avvio dell'esame del provvedimento in Assemblea, stabilito nella riunione della Conferenza dei Presidenti di gruppo della scorsa settimana, sarà comunque rispettato e se è quindi confermato l'avvio della discussione generale del provvedimento in Assemblea nella seduta antimeridiana di domani.

  Luigi MARATTIN (IV-C-RE) esprime disappunto circa la richiesta avanzata dalla rappresentante del Governo di rinviare la seduta alle ore 14.30. Ritiene a questo punto doveroso che la presidenza si assuma la responsabilità di procedere comunque alla votazione sul conferimento del mandato ai relatori, rinunciando a votare le poche proposte emendative ancora accantonate. In particolare, propone di votare quelle proposte emendative per le quali l'istruttoria è stata completata, osservando che la proposta emendativa ancora in istruttoria ben potrà essere inserita in un successivo provvedimento governativo. Invita, pertanto, la maggioranza a non esacerbare il clima collaborativo instaurato, impegnandosi, al contrario, a rispettare gli accordi assunti con i gruppi di opposizione. Ritiene che a questo punto si tratti di una questione di dignità della presidenza circa le decisioni da assumere in questa fase.

  Simona BONAFÈ (PD-IDP), nel condividere le considerazioni svolte dai colleghi già intervenuti, ricorda che il provvedimento risulta assegnato alle Commissioni riunite da oltre un mese e che, ciononostante, si è dovuto procedere a una lunga seduta notturna per completare l'esame delle proposte emendative ad esso riferite. Ritiene, pertanto, che si debba procedere alla votazione delle proposte emendative per le quali è possibile formulare sin d'ora un parere, rinunciando, invece, a votare l'unico emendamento sul quale manca ancora il parere del Governo. Al riguardo, stigmatizza il metodo di lavoro adottato per l'esame del provvedimento, che giudica del tutto sgrammaticato sotto il profilo istituzionale, oltre che, evidentemente, controproducente.

  Claudio MANCINI (PD-IDP), nel ricordare come nel corso della seduta di questa notte egli stesso sia stato vittima di una aggressione assai grave mentre stava procedendo in qualità di segretario all'appello nominale dei membri delle Commissioni riunite, non ritiene che le circostanze attuali, contrariamente a quanto affermato precedentemente dall'onorevole Marattin, ineriscano a una questione di dignità della presidenza, ma piuttosto attengano al ruolo istituzionale dei presidenti, che devono assicurare una conduzione del lavori ordinata.

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE) si associa alla richiesta di procedere tempestivamente alla votazione sul conferimento del mandato ai relatori, ritenendo che, una volta esaminate le proposte emendative sulle quali sono già disponibili i pareri del Governo, sulle restanti proposte il Governo ben potrebbe rimettersi al giudizio delle Commissioni, dimostrando così di rispettare le prerogative parlamentari.
  Ricorda che il provvedimento è all'esame delle Commissioni riunite da oltre un mese e che su di esso verrà apposta la questione di fiducia, comprimendo ulteriormente le possibilità di discussione da parte delle opposizioni. Invita, quindi, la maggioranza ed il Governo a non abusare dell'atteggiamento collaborativo delle opposizioni.

  Igor IEZZI (LEGA) esprime rammarico per l'andamento, senz'altro faticoso, dei lavori, ma ritiene sia opportuno che le Commissioni completino l'esame di tutte le proposte emendative accantonate, ritenendo quindi purtroppo necessario un breve rinvio della seduta.

  Roberto PELLA (FI-PPE) ringrazia i colleghi delle opposizioni per il comportamento costruttivo tenuto durante i lavori delle Commissioni e ringrazia in particolar modo gli uffici che hanno svolto un lavoro prezioso fino all'alba, consentendo alle Commissioni riunite di poter portare avanti l'esame del provvedimento.Pag. 9
  Con riferimento alla necessità ravvisata dalla rappresentante del Governo di prevedere un breve rinvio della seduta, evidenzia come restino ancora da esaminare proposte emendative che riguardano questioni assai delicate, tra cui alcune segnalate dai gruppi di opposizione. Dichiara quindi di condividere la proposta di procedere al rinvio del seguito dell'esame alle ore 14.30 della giornata odierna.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel dichiarare di comprendere le critiche sollevate dai gruppi di opposizione, segnala al collega Marattin che l'emendamento sul quale occorre attendere il parere del Governo riguarda la proroga della Zona franca urbana per i territori colpiti dal sisma del 2016. Da questo punto di vista, ritiene che la lunga istruttoria condotta sul tema sia una dimostrazione evidente della rilevanza del tema. Nell'esprimere, comunque, rammarico per l'andamento dei lavori, ritiene che le critiche circa le modalità di conduzione dell'esame delle proposte emendative non debbano essere rivolte alla Presidenza, che ha egregiamente condotto i lavori delle Commissioni riunite nelle condizioni date. Ritiene quindi opportuno che la seduta sia rinviata alle ore 14.30 al fine di ultimare l'istruttoria sulle proposte emendative ancora accantonate.

  Luigi MARATTIN (IV-C-RE), nel rilevare come in tutte le Commissioni vi siano sempre deputati molto attenti alle questioni relative ai propri territori, ricorda che il termine per la presentazione degli emendamenti risale addirittura al 19 gennaio scorso, ritenendo quindi assai incomprensibile che si possa giungere al 14 febbraio senza avere tutti i pareri da parte del Governo, nonostante sia stato segnalato un ristretto numero di emendamenti. Ritiene che tale situazione sia emblematica rispetto al metodo di lavoro fin qui adottato dalla maggioranza.
  Ribadisce, pertanto, che, a suo giudizio, i presidenti, essendo responsabili del buon andamento dei lavori, debbano anche farsi carico del rispetto degli accordi conclusi con i gruppi di opposizione. Propone, quindi, di procedere alla votazione degli emendamenti accantonati e di rinviare alle 14.30 solo la votazione dell'unico emendamento sul quale ancora non è possibile disporre del parere da parte del Governo per poi procedere al conferimento del mandato ai relatori. Ribadisce che, a questo punto, si tratta di una questione di dignità istituzionale.

  Nazario PAGANO, presidente, con riferimento alle considerazioni svolte dal collega Marattin, comprende appieno le critiche rivolte alla presidenza, che è chiamata a organizzare i lavori delle Commissioni anche nelle circostanze più difficili. Nel sottolineare che gli emendamenti accantonati riguardano temi assai rilevanti, ribadisce l'opportunità di prevedere un breve rinvio della seduta, al fine di consentire al Governo di completarne l'istruttoria, anche con riferimento ai profili finanziari delle proposte emendative accantonate.

  Marco GRIMALDI (AVS) chiede nuovamente alla presidenza di confermare che, anche con questo rinvio, sia possibile confermare l'orario di inizio della discussione generale in Assemblea secondo quanto previsto dall'attuale calendario dei lavori.

  Nazario PAGANO, presidente, conferma che allo stato la discussione generale è prevista alle ore 9 della seduta dell'Assemblea di domani.

  Gianni CUPERLO (PD-IDP) rinnova la richiesta di procedere alla votazione degli emendamenti accantonati su cui il Governo è nelle condizioni di poter esprimere il parere.

  Nazario PAGANO, presidente alla luce del dibattito fin qui svoltosi, ritiene opportuno che le Commissioni riunite procedano all'esame di tutte le proposte emendative accantonate e alla votazione sul conferimento del mandato ai relatori in una seduta che sarà convocata alle ore 14.30 della giornata odierna.Pag. 10
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 14 febbraio 2024. — Presidenza del presidente della I Commissione, Nazario PAGANO. – Interviene la Sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze, Sandra Savino.

  La seduta comincia alle 14.45.

DL 215/2023: Disposizioni urgenti in materia di termini normativi.
C. 1633 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana della giornata odierna.

  Nazario PAGANO, presidente, su richiesta dell'onorevole Grimaldi, non essendovi obiezioni, dispone l'attivazione del circuito chiuso. Chiede quindi ai relatori di esprimere il parere sulle proposte emendative ancora da porre in votazione.

  Angelo ROSSI (FDI), relatore per la V Commissione, anche a nome degli altri relatori, esprime parere favorevole sull'emendamento Sottanelli 3.197 nonché sugli articoli aggiuntivi Trancassini 17.011 e Curti 17.012, purché riformulati in identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario sul subemendamento Matera 0.3.208.1. Riformula quindi l'emendamento 3.208 dei relatori (vedi allegato 1), del quale raccomanda l'approvazione. Esprime parere favorevole sull'emendamento Gianassi 11.5, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Riformula, infine, l'emendamento 18.72 dei relatori (vedi allegato 1), del quale raccomanda l'approvazione.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO esprime parere conforme a quello dei relatori ed esprime parere favorevole sugli emendamenti 3.208 e 18.72 dei relatori, come riformulati.

  Valentina GRIPPO (AZ-PER-RE) chiede di sottoscrivere l'emendamento Sottanelli 3.197, accettando la riformulazione proposta dai relatori.

  Nazario PAGANO, presidente, avverte che l'emendamento Sottanelli 3.197 è stato riformulato come articolo aggiuntivo all'articolo 17, pertanto esso sarà posto in votazione in un momento successivo. Constata, inoltre, l'assenza della presentatrice del subemendamento Matera 0.3.208.1: si intende che vi abbia rinunciato.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 3.208 dei relatori (nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Nazario PAGANO, presidente, avverte che i presentatori accettano la proposta di riformulazione dell'emendamento Gianassi 11.5.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Gianassi 11.5 (nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Nazario PAGANO, presidente, avverte che i presentatori accettano la proposta di riformulazione degli articoli aggiuntivi Trancassini 17.011 e Curti 17.012.

  Luigi MARATTIN (IV-C-RE) chiede se sia possibile avere una breve illustrazione della riformulazione in identico testo proposta per l'emendamento Sottanelli 3.197 e per gli articoli aggiuntivi Trancassini 17.011 e Curti 17.012.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) fa presente che le proposte emendative in questione sono volte a prorogare la zona franca urbana per i territori colpiti dal sisma del 2016, al fine di contribuire alla loro ripartenza economica. Rileva che la misura, soprattutto dopo l'eliminazione delle zone Pag. 11economiche speciali, ha mostrato di funzionare, fornendo alle imprese dei territori interessati un utile strumento di agevolazione. Segnala che, a seguito della riformulazione proposta, l'intervento è finanziato solo parzialmente, aggiungendo che con le proposte emendative in esame si contribuisce comunque a tener viva la misura. Fa inoltre presente che in un prossimo provvedimento si farà in modo di individuare risorse finanziarie adeguate a garantire la copertura per l'intero anno 2024.

  Maria Elena BOSCHI (IV-C-RE), pur condividendo le finalità dell'intervento, rileva tuttavia l'incongruenza insita nell'esposizione dell'onorevole Trancassini. Segnala a tale proposito che, sulla base del testo riformulato delle proposte emendative, la copertura finanziaria dell'intervento è solo parziale. Deduce dalle parole del collega Trancassini che, una volta raggiunto il limite di spesa, non sarà più possibile l'accesso all'agevolazione. Evidenziando quindi una perplessità di natura tecnica, ritiene che il testo della riformulazione avrebbe dovuto essere scritto meglio.

  Augusto CURTI (PD-IDP) fa presente che, come già rilevato dal collega Trancassini, le risorse individuate dalla proposta di riformulazione sono inferiori rispetto a quelle originariamente previste. Ricorda quindi che la misura è stata introdotta nel 2017 e costantemente rifinanziata da tutti i Governi nel corso degli anni con importi ben superiori a quelli previsti dalla proposta di riformulazione avanzata dai relatori. Pur riconoscendo che la somma destinata all'applicazione della misura non è adeguata e che sarà necessario intervenire nuovamente in tempi brevi, sottolinea che le proposte emendative in esame lasciano comunque aperta una speranza per le imprese della zona. Si permette di fare un'unica notazione all'intervento del collega Trancassini, invitando a non confondere la pur importante proroga dei termini della zona franca urbana con le zone economiche speciali, che sono cosa diversa e che, tra l'altro, non sono limitate alle aree colpite dal sisma del 2016.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli articoli aggiuntivi Trancassini 17.011 e Curti 17.012 e Sottanelli 3.197 come riformulati in identico testo (vedi allegato 1), nonché l'emendamento 18.72 dei relatori (nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  La sottosegretaria Sandra SAVINO, con riguardo all'emendamento Palombi 14.1 approvato nel corso della seduta di ieri, comunica che, a seguito di rilievi avanzati dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato relativamente alla copertura finanziaria, occorre apportare alcune modificazioni al testo, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Nazario PAGANO, presidente, a seguito delle precisazioni fornite dalla sottosegretaria Savino, evidenzia la necessità di ritornare sulla votazione precedentemente effettuata dell'emendamento Palombi 14.1.

  Marco GRIMALDI (AVS) chiede al presidente di precisare quale disposizione del Regolamento della Camera consenta, senza l'unanime consenso dei gruppi, di sottoporre nuovamente a votazione un emendamento già approvato.

  Nazario PAGANO, presidente, con riguardo alla richiesta dell'onorevole Grimaldi segnala il precedente della seduta del 26 luglio 2023 delle Commissioni riunite I e XI, nel corso della quale si è ritornati su una votazione precedentemente effettuata per tenere conto degli approfondimenti istruttori della Ragioneria generale dello Stato, dai quali derivava la necessità di apportare alcune modifiche alla proposta emendativa precedentemente approvata.

  Marco GRIMALDI (AVS) rileva come in quell'occasione si registrò consenso circa la volontà di ritornare sulla votazione già espressa. Chiede quindi al presidente di consentire a tutti i gruppi presenti di poter valutare il testo riformulato, ai fini dell'espressione dell'eventuale consenso alla richiesta di ritornare sulla votazione dell'emendamento in questione. Ribadisce che, a Pag. 12suo avviso, è possibile ritornare su una deliberazione già assunta soltanto con l'accordo di tutti i gruppi, rilevando come, in caso contrario, sarebbe sempre consentito alla maggioranza di approvare emendamenti e poi di ritornare sulle precedenti deliberazioni.

  Nazario PAGANO, presidente, evidenzia all'onorevole Grimaldi come sia ovviamente possibile, per ciascuno dei presenti, esprimere un voto contrario nella nuova votazione.

  Maria Elena BOSCHI (IV-C-RE), nel ritenere una realtà di per sé evidente che l'esercizio del voto è libero, precisa che si sta chiedendo se a norma di Regolamento sia consentito ritornare su una votazione già effettuata senza il consenso unanime dei gruppi. Ricorda quindi che, nell'occasione richiamata dal presidente, si è deciso con l'accordo di tutti di ritornare su una deliberazione al fine di risolvere alcune criticità prima di conferire il mandato al relatore in modo da evitare il rinvio in Assemblea. Dichiara quindi la disponibilità a dare l'assenso, purché sia chiaro che ciò non costituirà un precedente per il futuro.

  Nazario PAGANO, presidente, precisa che dal citato precedente non risulta in alcun modo che per ritornare su una votazione precedentemente effettuata sia necessaria l'unanimità.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) fa presente che si sta discutendo non sul merito ma sul metodo da seguire, che per quanto lo riguarda è sempre stato univoco. A suo avviso, infatti, non si può ritornare su una deliberazione già assunta senza il consenso di tutti i gruppi. Preannuncia pertanto la contrarietà del Partito Democratico a procedere diversamente, costituendo oltretutto un precedente per la maggioranza per future occasioni. Ricorda quindi che è accaduto di modificare una proposta emendativa già approvata per accogliere rilievi della Ragioneria generale dello Stato, tramite rinvio in Commissione a conclusione della discussione sulle linee generali in Assemblea. Pertanto, ribadisce la contrarietà del Partito Democratico, a meno che la presidenza non sottoponga ai deputati eventuali precedenti di segno opposto rispetto a quanto da egli stesso appena dichiarato. Aggiunge che nel corso della seduta di ieri sono state sottoposte all'esame delle Commissioni, con il consenso di tutti, due proposte emendative non segnalate.

  Nazario PAGANO, presidente, precisa che le proposte emendative non segnalate sottoposte comunque all'esame delle Commissioni sono state tre, dovendosi contemplare in tale ambito anche un emendamento del collega Marattin.

  Luigi MARATTIN (IV-C-RE) fa presente che si tratta di due situazioni radicalmente diverse.

  Federico FORNARO (PD-IDP) interviene per un richiamo al Regolamento, sottolineando come le norme regolamentari siano a garanzia di tutti, a cominciare dalla presidenza che è chiamata ad assicurare il buon andamento dei lavori della Commissione. Fa presente che l'approvazione di una proposta emendativa comporta la cristallizzazione di una situazione, in conseguenza della quale vengono assunte decisioni successive, in ordine per esempio al ritiro di emendamenti o all'accoglimento di proposte di riformulazione. Su tale base considera indispensabile il consenso di tutti i gruppi per poter tornare su una deliberazione già assunta, a seguito di proposte di modifica avanzate dal Governo. Nel far presente che quanto al merito della questione non sembrano emergere contrarietà, ribadisce il principio generale secondo cui un'applicazione che si potrebbe definire border line del Regolamento richiede il consenso unanime.

  Nazario PAGANO, presidente, nel ribadire che, come risulta dal precedente citato, l'unanimità non è necessaria, ritiene comunque auspicabile il raggiungimento del consenso di tutti. Fa, quindi, presente che si rende necessario ritornare sulla votazione precedentemente effettuata al fine di Pag. 13eliminare una criticità introdotta in fase di riformulazione dell'emendamento in questione.

  Claudio MANCINI (PD-IDP), nel rilevare che si tratta di una materia abituale per i componenti della Commissione Bilancio, intende porre due questioni. Quanto alla prima, considera che non vi sia alcunché di eccezionale nel sottoporre all'esame e alla votazione emendamenti non segnalati, dal momento che la segnalazione è uno strumento di lavoro e che pertanto tutte le proposte emendative presentate sono «vive» finché non vengono respinte o finché non sia concluso l'esame del provvedimento. Nel sottolineare che si tratta di una prassi diffusa, non ritiene che l'esame di un emendamento non segnalato costituisca un'elargizione della presidenza. Quanto alla seconda questione, sottolinea che ci si trova di fronte ad un errore nella copertura finanziaria che ha fuorviato il parere dei relatori e del Governo. Ritiene che andrebbe quindi riconosciuto l'errore, operando con due atti distinti, vale a dire l'espunzione dell'emendamento in questione e la sua ripresentazione in un nuovo testo, da sottoporre anche alla presentazione di eventuali subemendamenti.

  Nazario PAGANO, presidente, fa presente che nel caso di specie si tratta di una riformulazione del testo.

  Claudio MANCINI (PD-IDP) precisa che si tratta, in realtà, di una nuova presentazione fuori dai termini e non di una riformulazione.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) alla luce dell'esperienza acquisita nel corso della precedente legislatura propone una via alternativa che considera la più corretta, rilevando come, nel caso specifico, si tratti fondamentalmente di un problema di copertura finanziaria. Ricorda pertanto che in tali casi la procedura prevede che si avvii l'esame del provvedimento in Assemblea e che, a seguito di eventuali rilievi della Ragioneria generale dello Stato e del Ministero dell'economia e delle finanze, si operi il rinvio in Commissione Bilancio, la quale può accogliere o meno tali rilievi, a seconda che sia in questione o meno il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. Pertanto, nel sottolineare che la modifica di un emendamento già approvato andrebbe effettuata in un momento successivo, considera improprio e inaccettabile intervenire in questa sede perché, come illustrato dal collega Fornaro, non si torna mai su una votazione precedentemente effettuata. Nel considerare quella appena illustrata come la via maestra per risolvere la situazione, in seconda battuta ritiene che si possa ritornare sulla votazione soltanto con il consenso unanime dei gruppi, perché l'unanimità consente di sanare eventuali criticità senza comportare lesioni.

  Nazario PAGANO, presidente, nel ribadire che auspica comunque il raggiungimento di un consenso unanime, richiamando le considerazioni della collega Guerra precisa che la proposta di ritornare sulla votazione già espressa è appunto volta ad evitare il rinvio in Commissione nella giornata di domani.

  Marco GRIMALDI (AVS), nel far presente che vi è il consenso dell'opposizione sulla proposta del presidente, tiene tuttavia a ribadire che tale occasione non rappresenta un precedente e che anche nel caso citato dal presidente era richiesta l'unanimità per ritornare sulla votazione già espressa. Aggiunge che, in assenza di tale consenso, le opposizioni chiederebbero al presidente di avviare l'esame in Assemblea e di procedere successivamente al rinvio in Commissione.

  Nazario PAGANO, presidente, prende atto del consenso unanime a ritornare sulla votazione.

  Maria Elena BOSCHI (IV-C-RE) ai fini della verbalizzazione della seduta in corso, chiede alla presidenza di dichiarare che si sta tornando sulla votazione già espressa soltanto perché si è registrato sulla proposta il consenso unanime dei gruppi. Nel ribadire che il consenso di tutti i gruppi è Pag. 14stato indispensabile anche nel caso citato dal presidente, fa presente che la decisione deve essere assunta all'unanimità e che l'occasione non costituisce in alcun modo un precedente che consente alla maggioranza di ritornare sulle deliberazioni assunte.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) chiede alla presidenza di sollecitare tutti i rappresentanti dei gruppi ad esprimersi sul «lodo Boschi».

  Le Commissioni, ritornando sulla votazione precedentemente effettuata, al fine di dare seguito ai rilievi formulati con riferimento alla copertura finanziaria, approvano l'emendamento Palombi 14.1 (ulteriore nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Nazario PAGANO, presidente, avverte che si è così concluso l'esame delle proposte emendative e subemendative. Comunica che, oltre al parere del Comitato per la legislazione, sono pervenuti i pareri delle Commissioni II, III, IV, VI VII, VIII, IX, X, XII, XIII e XIV, mentre la Commissione parlamentare per le questioni regionali ha comunicato per le vie brevi che non esprimerà il prescritto parere.
  Prima di procedere alla deliberazione del mandato, sottopone alle Commissioni la proposta di correzione di forma ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del Regolamento, che è stata già trasmessa ai membri delle Commissioni.

  Le Commissioni approvano la proposta di correzioni di forma (vedi allegato 2).

  Le Commissioni deliberano di conferire il mandato ai relatori, onorevoli Paolo Emilio Russo e Alessandro Colucci per la I Commissione e onorevoli Rebecca Frassini e Angelo Rossi per la V Commissione, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame, come modificato dalle proposte emendative approvate. Deliberano, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Nazario PAGANO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.15.