CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 8 febbraio 2024
248.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
Pag. 4

SEDE REFERENTE

  Giovedì 8 febbraio 2024. — Presidenza del presidente della V Commissione, Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, indi del vicepresidente della V Commissione, Gianmauro DELL'OLIO. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze, Sandra Savino, e la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano.

  La seduta comincia alle 14.50.

DL 215/2023: Disposizioni urgenti in materia di termini normativi.
C. 1633 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 febbraio 2024.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, avverte preliminarmente che l'articolo aggiuntivo Mollicone 7.012, sottoscritto anche dai deputati Zaratti e Rosato, non era stato segnalato ma, in assenza di obiezioni, sarà reinserito tra le proposte emendative da porre in votazione.
  Su richiesta del Partito democratico, e in assenza di obiezioni, dispone l'attivazione del circuito.
  Dopo aver dato conto delle sostituzioni, ricorda poi che era stato fissato alle ore 14 di oggi il termine per la presentazione delle proposte emendative da parte dei Relatori e del Governo. Al riguardo, su richiesta degli stessi Relatori, tale termine è spostato alle ore 10 di domani, venerdì 9 febbraio; il relativo termine per i subemendamenti, inizialmente previsto per le ore 15 di domani, sarà fissato alle ore 12 di lunedì 12 febbraio. Fa presente poi che il Governo si riserva tuttavia di presentare successivamente la proposta emendativa relativa all'IRPEF agricolo.
  Avverte inoltre che le seguenti proposte emendative sono state ritirate: Stefani 3.69, Iezzi 3.99, Comaroli 3.100, Bordonali 3.152, Loizzo 4.67, Zucconi 3.54, Caiata 3.129, Caramanna 3.191, Trancassini 4.41, Vietri Pag. 54.60, Ciocchetti 4.108, Schifone 4.111, Pella 3.64, Bergamini Deborah 3.98, D'Attis 3.187, Patriarca 4.92, Patriarca 4.07.
  Comunica altresì che la deputata Pastorella sottoscrive le proposte emendative Sottanelli 1.70, 1.120, 1.037, 3.39, 3.101, 3.137, 3.197, 3.199, 5.22, 18.2 e 18.5.
  Avverte, inoltre, che la deputata Boschi sottoscrive la proposta emendativa Urzì 4.30. Ricorda, infine, che nella precedente seduta si è proceduto all'illustrazione dei pareri dei relatori e del Governo sulle proposte emendative segnalate riferite all'articolo 2.

  Daniela TORTO (M5S), prende atto di quanto dichiarato dal Presidente e rileva che si tratta di decisioni prese in modo unilaterale dalla maggioranza, che vanificano lo spirito propositivo e di collaborazione sin qui manifestato dalle opposizioni. Nel ricordare che nella scorsa riunione dell'Ufficio di presidenza erano state assunte decisioni diverse, con l'impegno del Governo e dei relatori a far pervenire entro un termine ben preciso i propri emendamenti, rileva che tale impegno è stato disatteso e che la pretesa efficienza e novità di questa nuova prassi si è rivelata di fatto una presa in giro. Rilevato, inoltre, che sin qui la maggioranza e il Governo non hanno istruito né preso minimamente in considerazione le proposte emendative dell'opposizione, preannuncia che il suo gruppo non si sentirà più vincolato al rispetto di alcun calendario.

  Marco GRIMALDI (AVS), alla luce del mancato rispetto dei termini decisi negli incontri di ieri, chiede l'immediata convocazione di una nuova riunione dell'Ufficio di presidenza. Nel ricordare, infatti, che entro le ore 14 della giornata odierna avrebbero dovuto essere presentati gli emendamenti del Governo che, in base a quanto testé dichiarato dal Presidente, invece non arriveranno prima di domattina, si chiede se alla prova dei fatti abbia un senso l'accordo concluso secondo cui il mandato al relatore sarà conferito martedì entro le ore 14. Sottolinea, infatti, che tale accordo presupponeva che le proposte emendative dei relatori e del Governo fossero depositate entro la giornata odierna. Ribadisce, pertanto, la richiesta di sospensione dei lavori delle Commissioni riunite e di convocazione di un Ufficio di presidenza.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, concordi i rappresentanti dei gruppi, sospende la seduta per consentire lo svolgimento di una riunione degli Uffici di presidenza delle Commissioni medesime.

  La seduta, sospesa alle 14.55, riprende alle 15.25.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, comunica che i lavori delle Commissioni riprenderanno con l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 2, rispetto alle quali relatori e Governo hanno già espresso i pareri nella seduta svoltasi nella giornata di ieri.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP) interviene per illustrare l'emendamento 2.4, del quale è prima firmataria, che prevede che il contributo di 20 milioni di euro annui a favore della città metropolitana di Roma e di 10 milioni di euro annui a favore della città metropolitana di Milano, da destinare al finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e di scuole sia assegnato anche per il 2025. Evidenziando come sia prossima la presentazione di emendamenti da parte di Governo e relatori, che immagina avranno anche carattere oneroso, invita a destinare risorse anche a questa specifica finalità.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Roggiani 2.4.

  Dieter STEGER (MISTO-MIN.LING.) annuncia il ritiro dell'emendamento 2.22 a sua prima firma.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 2.26, Alfonso Colucci 2.27 e Zaratti 2.28, nonché l'emendamento Ruffino 2.56.

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  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, invita i relatori ad esprimere i pareri sulle proposte emendative segnalate riferite all'articolo 3 del decreto-legge.

  Angelo ROSSI (FDI), relatore per la V Commissione, anche a nome degli altri relatori, propone di accantonare l'emendamento Quartini 3.7 e invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Pastorino 3.10; propone inoltre di accantonare gli emendamenti Mancini 3.13, Marattin 3.17 e Centemero 3.22 invitando al ritiro degli emendamenti Fenu 3.25 e Quartini 3.26. Propone poi di accantonare l'emendamento Boschi 3.30, invitando i presentatori al ritiro degli emendamenti Steger 3.32, Lai 3.37 e Francesco Silvestri 3.38. Propone di accantonare gli emendamenti Sottanelli 3.39 e gli identici emendamenti Squeri 3.40, Centemero 3.41 e Boschi 3.42, nonché gli identici emendamenti Pella 3.45, Boschi 3.46 e Barabotti 3.47. Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Scerra 3.49, Gnassi 3.55 e degli identici Gadda 3.62, Torto 3.63, Bonelli 3.65 e Peluffo 3.67, oltre che dell'emendamento Barbagallo 3.71. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Toni Ricciardi 3.83 e Torto 3.96, nonché degli emendamenti Lupi 3.79, De Luca 3.94 e Bonelli 3.95 mentre invita al ritiro dell'emendamento Mauri 3.57. Propone inoltre l'accantonamento degli emendamenti Sottanelli 3.101, Gianassi 3.27 e degli identici emendamenti Zaratti 3.108, Gadda 3.109 e Bonafè 3.110, invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Zaratti 3.126 e Ubaldo Pagano 3.127 nonché dell'emendamento Donno 3.128. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Zucconi 3.130, Bonafè 3.131 e Dell'Olio 3.132 mentre invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Sottanelli 3.137, Steger 3.139, 3.140 e 3.141. Propone altresì l'accantonamento degli identici emendamenti Torto 3.146, Zaratti 3.147, Ubaldo Pagano 3.148, Pella 3.149 e Ottaviani 3.164 mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Ottaviani 3.150; propone l'accantonamento dell'emendamento Patriarca 3.151 nonché dell'emendamento Comaroli 3.156, mentre invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Peluffo 3.161. Propone l'accantonamento degli emendamenti Colombo 3.167, Coppo 3.175 e degli identici emendamenti Bordonali 3.177, Richetti 3.178, Romano 3.179, Urzì 3.180, Steger 3.181, Pella 3.182, Zanella 3.183, Gadda 3.184, Torto 3.185 e Braga 3.186, oltre che degli emendamenti Alfonso Colucci 3.193 e Fenu 3.194. Invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Bonetti 3.196, Sottanelli 3.197 e 3.199, Bonetti 3.200 e 3.201; propone l'accantonamento dell'emendamento Caramanna 3.202 e degli identici articoli aggiuntivi Gadda 3.016, Barabotti 3.017, Romano 3.018, Torto 3.019, Marattin 3.020, Patriarca 3.021, Zaratti 3.022 e Roggiani 3.023 nonché degli identici articoli aggiuntivi Zinzi 3.031, Schiano Di Visconti 3.032, De Luca 3.033, Bicchielli 3.034 e Patriarca 3.035.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda con i pareri espressi dal relatore.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, comunica che le proposte emendative per le quali i relatori hanno proposto l'accantonamento devono intendersi accantonate.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) chiede, a nome di tutti i gruppi di opposizione, di poter acquisire dai relatori i pareri su tutti gli emendamenti contenuti nel fascicolo prima di poter riprendere l'esame delle singole proposte emendative.

  Alessandro COLUCCI (NM(N-C-U-I)-M), relatore per la I Commissione, anche a nome degli altri relatori, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 4, propone l'accantonamento dell'emendamento Bagnai 4.2, invitando invece i presentatori al ritiro dell'emendamento Bonetti 4.4. Propone poi l'accantonamento degli identici emendamenti Cattoi 4.15, Ciocchetti 4.16, Marianna Ricciardi 4.17, Nevi 4.18 e Malavasi 4.19, nonché degli emendamenti Ciocchetti 4.22. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Urzì 4.30 a condizione che sia riformulato come gli identici emendamentiPag. 7 Cattoi 4.31 e Gebhard 4.32 su cui esprime parere favorevole. Propone, invece, l'accantonamento degli emendamenti Loizzo 4.42, Bonafè 4.43, Cannizzaro 4.57, Patriarca 4.61, Bordonali 4.65, Madia 4.66 e degli identici emendamenti Comaroli 4.63 e Lucaselli 4.64. Per quanto riguarda gli emendamenti attinenti al tema dei disturbi alimentari, segnatamente, gli emendamenti Ruffino 4.44 e 4.45, Quartini 4.46, gli identici Boschi 4.47 e Zanella 4.48, l'emendamento Furfaro 4.49, gli identici Roscani 4.50 e Semenzato 4.51 nonché gli emendamenti Patriarca 4.52 e Lazzarini 4.54, esprime parere favorevole a condizione che vengano tutti riformulati in un identico testo, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Propone invece l'accantonamento dell'emendamento Patriarca 4.73, degli identici emendamenti Malavasi 4.75 e Faraone 4.77, nonché degli emendamenti Girelli 4.80, Ciancitto 4.81, Romano 4.82, Di Lauro 4.83, degli identici Bonafè 4.88 e Benvenuto 4.89, degli identici Pella 4.94 e Loizzo 4.95, degli identici Torto 4.96 e Loizzo 4.120, degli emendamenti Rosso 4.100, Vietri 4.101 e degli identici Nevi 4.102, Carloni 4.104, Vaccari 4.105 e Mattia 4.106. Esprime parere favorevole sull'emendamento Comaroli 4.112, propone l'accantonamento dell'emendamento Pisano 4.113, invitando i presentatori al ritiro dell'emendamento Malavasi 4.119 e dell'articolo aggiuntivo Magi 4.06.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO esprime pareri conformi a quelli dei relatori.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dopo aver avvertito che le proposte emendative per le quali i relatori hanno proposto l'accantonamento devono intendersi accantonate, fa presente che i pareri sulle proposte emendative riferite agli altri articoli del decreto-legge necessitano di un ulteriore breve approfondimento e, pertanto, saranno disponibili a breve. In attesa che i relatori siano in condizione di formulare i predetti pareri, propone di proseguire l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 3.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), chiede, fintanto che non saranno disponibili tutti i pareri, una sospensione dei lavori delle Commissioni.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, concordi i rappresentanti dei gruppi, accede alla richiesta in tal senso formulata e sospende la seduta.

  La seduta sospesa alle 15.35, riprende alle 18.50.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, ricorda che, come comunicato nella riunione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite appena conclusa, il Governo ha presentato cinque emendamenti (vedi allegato 2), che devono considerarsi ammissibili. Ricorda altresì che il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti riferiti a tali proposte emendative è fissato alle ore 10 del prossimo lunedì 12 febbraio.
  Avverte, quindi, che si passerà alla votazione delle proposte emendative segnalate riferite all'articolo 3 del decreto-legge.
  Comunica che, in assenza del presentatore, l'emendamento Pastorino 3.10. è stato sottoscritto dal deputato Ubaldo Pagano.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Pastorino 3.10.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, pone in votazione l'emendamento Fenu 3.25 e, all'esito della votazione, comunica la sua reiezione.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), chiede alla presidenza di procedere a un puntuale riscontro dell'esito della votazione.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, invita i deputati segretari al banco della presidenza al fine di procedere alla verifica del risultato della votazione mediante appello nominale.

  Leonardo DONNO (M5S) rilevando come non siano state precedentemente comunicatePag. 8 le sostituzioni, chiede al presidente di verificare che alla votazione abbiano effettivamente preso parte soltanto i componenti delle Commissioni riunite o i loro sostituti.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dopo aver rassicurato i componenti delle Commissioni circa la costante correttezza dell'operato della Presidenza, invita i segretari di presidenza a procedere alla controprova mediante appello nominale.

(votazione per appello nominale)

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, dà conto dell'esito del voto, confermando la reiezione dell'emendamento Fenu 3.25.

  Leonardo DONNO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, invita il Presidente a richiamare i deputati che stanno consumando del cibo in aula durante la seduta.

  Laura RAVETTO (LEGA), invita il Presidente a impedire che possano essere fatte fotografie in aula durante la seduta, in quanto comportamento vietato dal Regolamento. In merito, preannuncia azioni legali contro chiunque si permetta di fotografarla in aula e di diffondere pubblicamente le immagini.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) interviene per illustrare l'emendamento Quartini 3.26, volto a sopprimere il comma 7 dell'articolo 3 del decreto-legge, con il quale – riproponendo una disposizione già introdotta dal decreto-legge n. 61 del 2023 – il Governo intende consentire all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli estrazioni aggiuntive del lotto e per superenalotto. Ricorda che nel decreto precedente la misura poteva essere giustificata dall'esigenza di reperire urgentemente risorse da destinare alle zone colpite dal terremoto, sottolineando come invece in questo caso si faccia solo riferimento a una generica emergenza nazionale. Pur comprendendo l'esigenza dello Stato di reperire risorse, stigmatizza queste misure ricordando il grave fenomeno sociale della ludopatia che può solo essere alimentata da questo tipo di interventi.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Quartini 3.26.

  Maria Elena BOSCHI (IV-C-RE) chiede di sottoscrivere l'emendamento Steger 3.32.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) esprime forti perplessità sul contenuto dell'emendamento Steger 3.32, ritenendo che esso proroghi al 2026 la disposizione che esonera da revisione i veicoli immatricolati anteriormente al 1983.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Steger 3.32.

  Luigi MARATTIN (IV-C-RE) interviene per chiarire ai colleghi e in particolare all'onorevole Dell'Olio che l'emendamento Steger 3.32, essendo riferito al comma 8 dell'articolo 3 del decreto-legge, era volto a prorogare al 2026 il regime derogatorio previsto per le società cooperative operanti nel settore bancario e creditizio.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), chiedendo di sottoscrivere l'emendamento Lai 3.37, esprime sconcerto per il parere contrario sullo stesso formulato dai relatori e dal Governo, chiede pertanto alla rappresentante del Governo di voler fornire maggiori spiegazioni. Ricorda infatti che l'emendamento in esame è volto ad estendere agli enti locali che abbiano subito attacchi informatici la speciale disciplina prevista per la sola Regione Molise dai commi 9, 10 e 11 dell'articolo 3 del decreto in esame.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lai 3.37.

  Gianmauro DELL'OLIO (M5S) illustra l'emendamento Francesco Silvestri 3.38 volto a prorogare l'imposta straordinaria sugli extraprofitti bancari, evidenziando che si tratta di una proposta emendativa alla quale il Movimento 5 Stelle tiene molto. Ricorda Pag. 9che la maggioranza, in sede di esame del disegno di legge di bilancio, ha già rinunciato alla possibilità di riscuotere il gettito derivante da questa misura, pari a circa 3 miliardi di euro, evidenziando come tali risorse avrebbero potuto costituire un vantaggio enorme per lo Stato, consentendogli ad esempio oggi di rispondere alle richieste degli agricoltori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Francesco Silvestri 3.38 e Scerra 3.49.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP), nel sottoscrivere l'emendamento Gnassi 3.55, evidenzia che la proposta emendativa è volta a posticipare dall'8 dicembre 2023 al 30 giugno 2024 il termine entro il quale deve essere comunicata la titolarità effettiva di imprese dotate di personalità giuridica, di persone giuridiche private, di trust produttivi di effetti giuridici rilevanti ai fini fiscali e di istituti giuridici affini al trust, allo scopo di contrastare il riciclaggio. Considerata la rilevanza della finalità a cui tende l'emendamento, invita ad approvarlo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Gnassi 3.55.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Peluffo 3.67, ricorda che la proposta emendativa trae origine da una richiesta delle associazioni delle imprese alle quali il Governo aveva garantito forme di aiuto per far fronte ai costi energetici.
  Sottolinea, in particolare, che la proposta emendativa è volta a posticipare dal 16 novembre 2023 al 31 marzo 2024 il termine di utilizzabilità dei crediti di imposta, riconosciuti alle imprese per il primo e il secondo trimestre 2023 per sostenere l'aumento dei costi dell'energia elettrica e del gas.
  Nel ricordare che il Paese sta attraversando un periodo di rallentamento produttivo che porterà probabilmente a una revisione al ribasso delle stime di crescita per l'anno in corso, segnala che la proposta emendativa non comporta un aggravio di spesa poiché i crediti erano stati già maturati dalle imprese che tuttavia non sono riuscite a portarli in compensazione.
  Conclude invitando la maggioranza e il Governo, che si sono sempre dichiarati a favore dei settori produttivi, ad approvare l'emendamento Peluffo 3.67 come segno concreto di sostegno alle imprese.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Gadda 3.62, Torto 3.63, Bonelli 3.65 e Peluffo 3.67.

  Silvia ROGGIANI (PD-IDP), nel dichiarare di sottoscrivere l'emendamento Barbagallo 3.71, fa presente che anche questa proposta emendativa, come altre respinte in precedenza, affronta la situazione in cui versano le province, dando concretezza a un intendimento che era stato dichiarato anche dall'attuale Governo.
  Precisa che il Fondo per il riequilibrio finanziario delle province in procedura di riequilibrio o in dissesto finanziario, istituito presso il Ministero dell'interno, attualmente ha una dotazione di 10 milioni euro annui per gli anni 2024 e 2025, che non è evidentemente sufficiente a far fronte alle spese che gravano su tali enti. Per tale ragione, l'emendamento Barbagallo 3.71 incrementa la dotazione del Fondo fino a 90 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026, al fine di consentire a province e città metropolitane di poter effettivamente esercitare i compiti ad esse attribuiti.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nell'assicurare che le difficoltà finanziarie in cui versano le province rappresentano una tematica all'attenzione del Governo, reputa che sia stato un grave errore abrogare l'elezione popolare del presidente e dei consigli provinciali e svuotare le funzioni attribuite a tali enti. Si dichiara stupito che il Partito Democratico, modificando il proprio orientamento, rivaluti le funzioni delle province con la proposta emendativa in esame.
  Afferma che, tuttavia, non è sufficiente una proposta emendativa per risolvere la questione ma è necessaria una riforma strutturale che garantisca l'autonomia delle Pag. 10province, ne disciplini le competenze e preveda che gli organi rappresentativi siano espressione della volontà popolare e non siano invece nominati sulla base degli accordi tra i sindaci dei comuni che le compongono.

  Claudio MANCINI (PD-IDP), replicando al deputato Trancassini, nel ricordare che l'attuale organizzazione delle province e delle città metropolitane è stata definita nel contesto della discussione di una riforma costituzionale che non è poi entrata in vigore, sottolinea come, nonostante il Ministro Calderoli avesse annunciato che, con le elezioni previste per il prossimo mese di giugno, saremmo ritornati all'elezione diretta degli organi della provincia, probabilmente non saranno introdotte innovazioni per quella data. Ritiene, tuttavia, che sia erroneo confondere il tema della rappresentatività degli organi delle province e delle città metropolitane con quello, ben più concreto, della carenza delle risorse destinate agli enti intermedi.
  In tale contesto, evidenzia che l'emendamento Barbagallo 3.71 intende porre rimedio al dissesto finanziario di alcuni enti, dovuto in particolare, come segnalato dall'Unione province italiane, alla diminuzione delle immatricolazioni di autovetture, che ha determinato una notevole diminuzione delle entrate assegnate alle province.

  Ida CARMINA (M5S), nel dichiarare di sottoscrivere l'emendamento Barbagallo 3.71, ricorda le rilevanti funzioni assegnate alle province nei settori dell'istruzione scolastica superiore e della viabilità.

  Angelo ROSSI (FDI), relatore per la V Commissione, anche a nome degli altri relatori, conferma il parere contrario sull'emendamento Barbagallo 3.71.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO conferma il parere contrario già espresso sulla proposta emendativa.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Barbagallo 3.71.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) chiede se i relatori e la rappresentante del Governo siano nelle condizioni di sciogliere le proprie riserve ed esprimere sin d'ora il parere sugli identici emendamenti Toni Ricciardi 3.83 e Auriemma 3.96, che sono stati accantonati in precedenza.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, fa presente al deputato Ubaldo Pagano che gli identici emendamenti Toni Ricciardi 3.83 e Auriemma 3.96 sono di contenuto analogo a molte altre proposte emendative sulle quali i relatori e il Governo si sono riservati di esprimere il parere nel prosieguo dell'esame del provvedimento.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) insiste per la discussione degli identici emendamenti Toni Ricciardi 3.83 e Auriemma 3.96, in considerazione della rilevanza del loro contenuto.

  Simona BONAFÈ (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Mauri 3.57, evidenzia che la proposta emendativa, riferita alle bollette relative ai consumi del primo trimestre 2024, è volta a prevedere l'applicazione dell'aliquota IVA al 5 per cento sul gas metano usato come combustibile per uso civile e industriale, sui servizi di teleriscaldamento e sulle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Mauri 3.57.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP) sottolinea che gli identici emendamenti 3.127 a sua prima firma e Zaratti 3.126 consentono ai fornitori, che hanno concesso ai loro clienti sconti in fattura in luogo della detrazione per spese sostenute negli anni 2021 e 2022 e che non hanno utilizzato il credito di imposta rispettivamente negli anni 2022 e 2023, di usufruire di detto credito negli anni successivi.
  Nel ricordare che la questione dei crediti incagliati derivanti dalla mancata fruizione del superbonus coinvolge molti piccoli imprenditori e artigiani che hanno Pag. 11fatto affidamento in buona fede sulla legge dello Stato, sottolinea che si tratta di una questione umana e non soltanto economica, come è stato ricordato dalle testimonianze riportate dalle associazioni dei cosiddetti «esodati del superbonus» durante le audizioni svolte nel corso dell'esame del decreto-legge n. 212 del 2023.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Zaratti 3.126 e Ubaldo Pagano 3.127.

  Angelo ROSSI (FDI), relatore per la V Commissione, con riferimento alla richiesta precedentemente formulata dal deputato Ubaldo Pagano, anche a nome degli altri relatori, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Toni Ricciardi 3.83 e Torto 3.96, precedentemente accantonati.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Toni RICCIARDI (PD-IDP) si stupisce per il parere contrario dei relatori e del Governo sul proprio emendamento 3.83, evidenziando che la proposta emendativa risulta omogenea rispetto al contenuto del decreto in esame, dal momento che è volta ad introdurre più favorevoli e prolungate agevolazioni fiscali per i lavoratori impatriati, in proporzione al numero di figli minorenni o a carico, anche in affido preadottivo.
  Ricorda che tali misure sono state sollecitate dalle associazioni degli impatriati che, pur rappresentando per lo Stato nuovi contribuenti, sono stati svantaggiati dall'attuale Governo con una diminuzione degli incentivi e la soppressione delle agevolazioni per coloro che rientravano in particolare nel Mezzogiorno.
  Nel sottolineare che gli aiuti per i nuclei familiari con minori a carico tengono conto della crisi demografica attraversata dal Paese, segnala che la proroga delle misure di favore non comporterebbe oneri aggiuntivi per lo Stato in quanto ripristinerebbe in sostanza la normativa vigente prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 209 del 2023.

  Ubaldo PAGANO (PD-IDP), intervenendo sull'emendamento Toni Ricciardi 3.83, di cui è cofirmatario, considera estremamente lodevoli le finalità perseguite dallo stesso, che ricalcano peraltro un impegno già profuso nel corso della passata legislatura dai componenti del gruppo Partito Democratico, ma non solo, a difesa di un regime fiscale agevolato in favore dei lavoratori cosiddetti impatriati.
  Sottolinea, in particolare, che merito della proposta emendativa è quello di rivolgersi ad una platea di soggetti che comprende naturalmente anche figure altamente specializzate, quali ricercatori universitari, scienziati e medici, che qualora messi nella condizione di usufruire delle agevolazioni in questione, potrebbero fornire un contributo assai rilevante all'avanzamento della ricerca scientifica e tecnologica nel nostro Paese, tanto più necessaria se solo si pone mente al crescente declino dell'Italia a livello internazionale sul versante, ad esempio, del numero di brevetti depositati.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Toni Ricciardi 3.83 e Torto 3.96.

  Gianmauro DELL'OLIO, presidente, avverte che le Commissioni dovrebbero ora esaminare l'emendamento Donno 3.128.

  Igor IEZZI (LEGA) chiede alla Presidenza se la citata proposta emendativa debba intendersi decaduta, posto che il suo presentatore non risulta più presente in aula già da alcuni minuti.

  Gianmauro DELL'OLIO, presidente, chiarisce che l'emendamento Donno 3.128 non può intendersi decaduto, giacché i suoi cofirmatari risultano comunque presenti.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, tenuto conto dell'imminente approssimarsi del termine delle ore 20 convenuto tra i gruppi Pag. 12per la conclusione dei lavori odierni, chiede se sia possibile rinviare alla seduta prevista per la prossima settimana il seguito dell'esame delle proposte emendative.

  Gianmauro DELL'OLIO, presidente, preso atto della richiesta avanzata dalla deputata Comaroli, non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta delle Commissioni riunite I e V che avrà luogo martedì prossimo 13 febbraio.

  La seduta termina alle 19.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 8 febbraio 2024.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.20, dalle 16.10 alle 16.15 e dalle 18.30 alle 18.50.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 247 del 7 febbraio 2024, a pagina 18, prima colonna, trentacinquesima riga, sostituire la parola: «1.120» con la seguente: «1.130».